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Autore: girl_in_the_sun    27/08/2014    5 recensioni
[Sanji Centric~]
Ora non aveva più paura di dare un nome a quel sentimento che gli faceva battere il cuore e torcere le budella: non si era innamorato di lui perché lo faceva ridere, tutti i suoi amici ne erano capaci; si era innamorato di lui perché era l'unico che gli faceva perdere la pazienza con la stessa velocità con la quale si faceva perdonare tutto.
Di certo, non gli sarebbe dispiaciuto passare il resto della sua vita accanto all'adorabile scorbutico Roronoa Zoro.

[Partecipante al contest "One Piece 15th Anniversary" di _LoveStory_]
[Quinta classificata al contest "Rose rosse canon e fanon (fatemi innamorare)" di Fra.EFP e vincitrice del premio Bolle di Sapone per la coppia più spensierata]
[Dedicata a SanjitaSwan♥]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji, Z | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Rose rosse canon e fanon (fatemi innamorare)"

Nickname autore (su EFP e sul Forum): Girl_in_the_sun
Titolo: "Forever ~ like a snow flake"
Fandom: One Piece;
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico;
Avvertimenti: Missing Moment;
Tipo di coppia: Shounen-ai [ZoSan – Zoro x Sanji]
Eventuali note dell’autore: Nessuna.

 

"One Piece 15th Anniversary"

Titolo: "Forever ~ like a snow flake"
Autore (forum e efp se differiscono): Girl_in_the_sun su entrambi.
Fandom: One Piece;
Pacchetti scelti: Categoria I: "Appunti topografici di Nami" → allegare alla storia una o più immagini (max 3) che rappresentino le/l'ambientazione/i della fic;
Categoria II: "Dovreste smettere di ridere" → nella storia devono essere enfatizzate le diverse “parlate” dei personaggi inserendo espressioni tipiche e/o risate;
Categoria III: "Diventerò il re dei pirati!" → la storia dovrà contenere i prompt “carne”, “sogno” e “fame”;
Rating: Verde;
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico;
Avvenimenti: Missing Moment;
Introduzione: "Ora non aveva più paura di dare un nome a quel sentimento che gli faceva battere il cuore e torcere le budella: non si era innamorato di lui perché lo faceva ridere, tutti i suoi amici ne erano capaci; si era innamorato di lui perché era l'unico che gli faceva perdere la pazienza con la stessa velocità con la quale si faceva perdonare tutto.
Di certo, non gli sarebbe dispiaciuto passare il resto della sua vita accanto all'adorabile scorbutico Roronoa Zoro."
NdA (facoltativo): Nessuna.

 

Dedicata a SanjitaSwan ♥,
con tanto affetto.

 

 

Forever ~ like a snow flake


 


Fin da piccolo, Sanji era rimasto incantato dalla neve, forse perché era raro che la vedesse; dopotutto, le volte in cui aveva nevicato al Baratie si potevano contare sulle dita di una mano.
Il modo in cui il cielo diventava scuro, protettivo e come i fiocchi candidi danzassero fino a terra, lo stupiva ancora adesso. Trovava che quella coltre bianca che avvolgeva tutto lo facesse sentire al sicuro, in un mondo immacolato di suoni ovattati.
Una volta, era uscito di nascosto e si era messo a correre sotto la neve che cadeva, canticchiando come un ragazzino che si era svegliato il giorno di Natale. Per sua sfortuna, la neve si era troppo presto tramutata in pioggia e lui era stato costretto a rientrare e prendersi una bella lavata di capo da Zeff.
Una risatina smorzata gli scappò dalle labbra al ricordo, facendogli sputare fuori una nuvoletta di fumo.
Da dietro, gli arrivava il calore del caminetto, l'unica cosa all'avanguardia di quell'hotel sgangherato dove avevano deciso di fermarsi, o meglio, dove Nami-swan aveva deciso di alloggiare, dato che era piuttosto economico.
Ah, com'era previdente la dolce navigatrice~!
Ad interrompere i suoi pensieri poco consoni fu il russare dello spadaccino, stravaccato senza nessuna decenza sul letto matrimoniale della camera; dalla sua faccia rilassata, il cuoco presumeva che stesse facendo un bel sogno... sempre che i marimi sognassero, ovviamente.
Aveva la stessa espressione del capitano quando sognava di mangiare tonnellate di carne di tutti i tipi, svegliandosi poi con una fame insaziabile.
Quasi l'avesse sentito, Zoro grugnì, cambiando posizione e dandogli la schiena, un ammasso di muscoli abbronzati che si muovevano al ritmo del suo respiro.
Persino nel sonno riusciva ad essere un cretino, pensò.

Per quanto lo spadaccino potesse essere un gorilla senza nessun senso dell'orientamento e delle buone maniere, col tempo il biondo era irrimediabilmente finito a contare le ora che lo separavano dalla notte: era alla sera che – quando tutti se n'erano ormai andati a dormire – l'uomo dai capelli verdi sbucava fuori dal nulla e veniva ad aiutarlo o magari solo a tenergli compagnia, aspettando che finisse di sistemare la cucina.
Era quando apparivano le stelle che Zoro lo prendeva per mano e lo portava in palestra, dove si accoccolavano sotto ad una coperta, sdraiati su uno sgangherato materasso d'emergenza; guardavano il cielo, accarezzandosi e scambiandosi piccoli baci affettuosi, stretti uno nell'abbraccio dell'altro.
Kuroashi non capiva perché la notte scatenasse tutta quella tenerezza nel compagno, ma sinceramente non se lo domandava nemmeno, anche perché a lui andava bene così.
Si era accorto forse troppo tardi che Roronoa aveva vinto qualcosa di molto più importante in quella – competizione – non avevano il coraggio di chiamarla in un altro modo: aveva catturato il suo cuore come nessuna donna era mai riuscita a fare e forse era proprio perché il compagno ora lo possedeva che Sanji voleva stargli accanto.
Non era certo che quella fosse una trappola, non quando Zoro gli regalava quei sorrisi sinceri – solo per lui – e poi lo baciava, affondando le mani nelle sue ciocche dorate; tranello o no, lui ci era cascato in pieno, ma non era dispiaciuto, nient'affatto.

«Che diavolo ci fai ancora sveglio, cuocastro?» gli chiese lo spadaccino, tra uno sbadiglio e l'altro.
Si alzò dal letto senza aspettare risposte e appoggiò la testa sulla spalla del nakama, stringendogli le mani intorno alla vita.
Il cuoco sorrise, spegnendo il mozzicone della sigaretta e alzandosi in piedi, seguito dal compagno; si sdraiò al suo fianco, avvolto dalle coperte e dalla braccia possenti dell'uomo dai capelli verdi: era quello che gli bastava per sentirsi al sicuro.
Allungò le dita fino a sfiorargli la guancia in una carezza impercettibile, mentre le sue gambe si intrecciavano a quelle dello spadaccino, che lo tirò a sé con un sospiro soddisfatto.
«Buonanotte, marimo» sussurrò Sanji, prima di lasciargli un tenero bacio sulle labbra e chiudere gli occhi, cadendo nelle braccia di Morfeo.

Ora non aveva più paura di dare un nome a quel sentimento che gli faceva battere il cuore e torcere le budella: non si era innamorato di lui perché lo faceva ridere, tutti i suoi amici ne erano capaci; si era innamorato di lui perché era l'unico che gli faceva perdere la pazienza con la stessa velocità con la quale si faceva perdonare tutto.
Di certo, non gli sarebbe dispiaciuto passare il resto della sua vita accanto all'adorabile scorbutico Roronoa Zoro.

 

***


I'm not afraid anymore, I'm not afraid.
Forever is a long time,
but I wouldn't mind spending it by your side.

  
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