Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: ginevrainalaska    27/08/2014    0 recensioni
Kurt sa che è fortunato. E' fortunato perchè l'auto non lo ha centrato in pieno, è fortunato perchè in questo momento è in un letto d'ospedale e non sulla fredda barella di un obitorio, è fortunato perchè, nonostante il leggero trauma cranico, le varie contusioni e il braccio rotto, non ha riportato danni gravi o permanenti. Ha realiazzato tutto ciò. Ma in quel momento la sola cosa che riesce a pensare è che è fortunato perchè può ancora vedere Blaine che lo guarda in quel modo.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~Maybe I'm the luckiest one


Blaine lo guarda. Pensa che non lo sappia, ma se ne accorge sempre. Sente i suoi occhi su di lui ed è una sensazione fantastica. E' come se gli dicesse che lo ama continuamente, ma senza parlare. Forse un pochino lo infastidisce, perchè quello è il suo  modo di dire ti amo. Lui lo dice a parole molto più spesso di Kurt, di solito è sempre lui a dirlo per primo, ma  Kurt glielo dice in modi diversi, e lui lo sa. Lo sa perchè fa la stessa identica cosa con lui, quando lo guarda in quel modo. Kurt sa che è fortunato. E' fortunato perchè l'auto non lo ha centrato in pieno, è fortunato perchè in questo momento è in un letto d'ospedale e non sulla fredda barella di un obitorio, è fortunato perchè, nonostante il leggero trauma cranico, le varie contusioni e il braccio rotto, non ha riportato danni gravi o permanenti. Ha realiazzato tutto ciò. Ma in quel momento la sola cosa che riesce a pensare è che è fortunato perchè può ancora vedere Blaine che lo guarda in quel modo.

Hanno litigato questa mattina. O meglio, non proprio litigato, ma perlomeno discusso. Pure e semplici cretinate: Blaine aveva scordato di ritirare il suo preziosissimo completo   alla lavanderia la sera prima mentre tornava a casa, nonostante glielo avesse ricordato più volte; e poi erano finiti a Kurt che non faceva spazio ai suoi tubetti di gel sui ripiani del bagno, perennemente occupati dalle sue creme d'idratazione, a Blaine che sbagliava continuamente il lavaggio della lavatrice. C'era un tempo, al liceo, in cui non litigavano praticamente mai.  Ora invece succede molto più spesso, e a dire il vero non gli da così fastidio. Non che gli faccia piacere, ma lo fa sentire in qualche modo più adulto, più consapevole del fatto che sono cresciuti e che cose come queste sono naturalissime in una convivenza. Alla fine tornano a casa stanchi dopo un giorno di college, lavoro, delle chiamate un po' isteriche di Rachel e delle urla di Sam che perde ai videogiochi, dello smog della Grande Mela e dei taxi che non si fermano. Tornano a casa stanchi di tutto, e si ritrovano uno di fronte all'altro con il medesimo sguardo negli occhi. Scusami per tutto, ti ho già perdonato tutto,  non me ne frega niente del gel o della lavatrice, ho solo bisogni di noi. Sorridono. E si ritrovano stretti, o a preparare la cena insieme, o a baciarsi e stringersi, o a guardare un film accocolati, o persino a giocare a Scarabeo. Ma sempre insieme, lui e Blaine.  Ora invece, non solo gli da fastidio il fatto che abbiano litigato quella mattina, lo fa completamente infuriare, andare fuori di testa, gli fa venire voglia di urlargli che non gliene frega assolutamente nulla di quel fottutissimo completo. Perchè lo fa andare fuori di testa l'idea che le ultime parole che gli avrebbe detto sarebbero state su uno stupido completo in lavanderia. Quando non litigano di solito si salutano reciprocamente con un ti amo veloce e un bacio a stampo. Quello, forse, lo avrebbe potuto accettare come addio: le migliori ultime parole che avesse potuto pronunciare e il suo sapore sulle labbra. Ma adesso scaccia quel pensiero dalla sua testa, perchè non è successo. Perchè prepareranno ancora la cena insieme, si baceranno e stringeranno ancora, guarderanno ancora i film insieme. Persino il pensiero di una partita a Scarabeo ancora da giocare lo rende tremendamente felice. Sente la mano di Blaine sulla sua e ne ha la certezza.

Ha solo bisogno di Blaine accanto. E non perchè non potrebbe vivere senza di lui. Kurt e Blaine sono stati separati per un bel po', e Kurt ha capito due cose fondamentali in quel periodo. La prima è che può vivere la sua vita senza Blaine. Può alzarsi ogni mattina, uscire con gli amici, trovarsi un lavoro, fare carriera, viaggiare. Può mangiare, bere, respirare. La seconda cosa che ha imparato, la più fondamentale, è che non vuole. Non vuole Blaine fuori dalla sua vita, lo vuole dentro, ma proprio dentro, immerso fino al collo, assorbito da ogni singola frazione di secondo della sua vita. Perchè Blaine lo fa ridere, emozionare, eccitare, e riempie quel vuoto che a volte sente dentro. Perchè lo ama e gli manca quando non è attorno. E' talmente semplice che ci vuole sempre un po' di tempo per rendersene conto. Ma alla fine, ciò che importa, è capirlo, in un modo o nell'altro. Seguendo la propria storia. Ecco, Kurt andava fiero della loro storia. Non comprendeva epiche avventure, imprese storiche, fughe in areoporto, dichiarazioni sul grande schermo o baci sotto la pioggia, ma era la storia che lo aveva portato lì, a New York insieme a Blaine, quindi non l'avrebbe scambiata con nessun'altra al mondo. E se prima o poi sarebbe arrivato anche un bacio sotto la pioggia, poco male. 

Blaine gli stringe ancora la mano, forse vuole che apra gli occhi. Kurt ha chiuso gli occhi da un po', perchè era un po stanco, ma non sta dormendo. Sente ancora lo sguardo di Blaine sulla pelle. Sente le loro mani legate, le sente incastrarsi perfettamente. Sente tutta la paura, la preoccupazione, frustrazione che Blaine ha dovuto passare mentre nessuno voleva dargli sue notizie, mentre non sapeva cosa pensare, in quella stretta. Sente anche tutta la sicurezza che cerca di trasmettergli. Sente che da quando lo hanno lasciato entrare non lo ha lasciato un secondo da solo. Anche se Kurt era ancora privo di sensi quando è entrato, ne è certo come è certo di essere Kurt Hummel, residente a New York e proveniente da Lima, Ohio. Ha dovuto passarne tante, Kurt Hummel, residente a New York e proveniente da Lima, Ohio, ha dovuto affrontare la morte di persone care, l'odio di persone che lo volevano diverso, il rifiuto di quelli che non lo consideravano abbastanza, ma riesce ancora a considerarsi fortunato. Anche ora, appena sfuggito alla morte perchè un tipo al telefono (ma soprattutto al guidante) non lo aveva visto attraversare la strada, con un leggero trauma cranico, varie contusioni e un braccio rotto, riesce a sentirsi assurdamente fortunato. E non si tratta di un grande ottimismo (chi conosce Kurt Hummel sa che non è il classico tipo ottimista e sempre sorridente), si tratta della consapevolezza di avere ancora la propria vita tra le mani, sulle spalle, e dell'immensa, gigantesca gioia di sapere di non portare quel meraviglioso peso da solo. La consapevolezza di avere persone nella sua esistenza che lo amavano in tutto e per tutto. La consapevolezza di aver trovato la sua anima gemella e il suo migliore amico così presto in questa vita. Forse questa si può davvero chiamare fortuna. Forse Blaine aveva solo un ottimo tempismo. Ora Kurt lascia andare i pensieri e apre gli occhi per incontrare quelli del suo ragazzo. Li vede, rassicuranti, color oro, marrone, caramello? Kurt non lo ha mai saputo capire del tutto, ma gli va perfettamente bene così. E' come avere sempre qualcosa dell'altro da imparare, è come scoprirsi ogni giorno e scoprire di amare anche quel nuovo ed inaspettato lato di quella persona. Blaine si accorge quasi subito del fatto che ha aperto gli occhi e ricambia lo sguardo sorridendo. In quel momento Kurt scorde anche di trovarsi in un lettino di ospedale, perchè è esattamente come il suo risveglio ogni mattina, nel suo-loro-  letto a casa. Casa che non è l'appartamento elegantemente arredato nell'Upper West Side, che non era il minuscolo loft a Burshwick, casa che è Blaine che gli sorride. Quando non lo aveva ancora incontrato e la sua migliore amica gli confidava che per le casa significava Finn, non capiva fino in fondo. Ora invece era limpido come l'acqua. Era sapere di avere un punto fermo nell'intero universo. E non era per niente male.

Kurt Hummel, residente a New York, proveniente da Lima, è sempre stato indipendente, forte e coraggioso. Perchè ha sempre una marcia in più e cammina a testa alta. Ma Kurt Hummel sa che parte della sua forza è Blaine, e che è stato il primo a trasmettergli coraggio quando lo aveva trovato per la prima volta a pezzi per gli atti di bullismo, stanco di combattere. E Kurt era stato abbastanza in gamba da cogliere quel coraggio, assorbirlo e continuare a combattere, stavolta meno solo.Perchè è quello che si fa in una relazione, è quello che fanno loro due, si danno forza e sostegno a vicneda. E se proprio si deve combattere, è decisamente meglio farlo al fianco di qualcuno.
-Finalmente sveglio- dice Blaine allentando la presa alla mano e guardandolo negli occhi.
-Il sonno previene le rughe, ma mi sa che stavo esagerando- risponde Kurt quasi sussurrando e cercando di recuperare la voce, ancora un po' rauca e stanca.
Blaine ride e alza gli occhi al cielo:-La prossima volta che decidi di rischiare la vita, ricorda che non vivo senza il tuo sarcasmo- dice -e non solo quello- aggiunge sfiorandogli i capelli.
-Blaine, l'abbiamo fatto solo ieri- dice Kurt con l'aria di finto rimprovero.
-Kurt! Per essere quello romantico della coppia, sei proprio bravo a rovinare tutti i miei momenti più intensi- sbotta alzando ancora gli occhi al cielo, ma lottando per non ridere -Guarda che sto parlando sul serio-.
-Lo so- dice stavolta Kurt dolcemente -e non ho certo deciso di rischiare la vita. Chi ti avrebbe impedito di indossare orridi papillon color kaki? Non posso arrecare tale danno all'umanità-.
-Quello che l'umanità non può permettersi è perderti, non certo godersi i miei meravigliosi papillon color kaki- risponde Blaine con aria fiera.
Kurt sorride. Ama quando risponde a tono ai suoi commenti facendogli un complimento.

Sai per cos'altro non posso lasciare questo pianeta ( a parte mio padre, Rachel, Broadway e i tuoi papillon)? Perchè abbiamo ancora un mare di cose da fare. Perchè dobbiamo sposarci, girare il mondo, vedere l'altro realzzare i suoi sogni e realizzarli insieme.
 

.

Non dice tutto questo,Blaine lo sa, glielo legge negli occhi. Una cosa però gliela deve dire.
-Ti amo, Blaine-.
Il sorriso di Blaine, se possibile, si irradia ancora di più. Sembra lottare arduamente con il triste squallore e le pallide pareti della stanza d'ospedale.
-Ti amo, Kurt-.
Poi si alza e si accoccola accanto a lui. Kurt chiude gli occhi ma sente ancora quelli di Blaine su di lui. Non sa se qualcuno percorrendo tutta la sua storia possa definirlo fortunato, non sa neanche cosa sia la fortuna. Forse è un concetto totalmente soggettivo. Forse lui in realtà è la persona più fortunata del mondo. Kurt, mentre Blaine lo stringe, si sente così. Però se qualcuno potesse ripercorrere la storia di Kurt Hummel, residente a new York, proveniente da Lima, Ohio, direbbe con certezza che ora è felice.
-Kurt?-. Sapeva che il ragazzo era ancora sveglio.
-Mmh?- risponde.
-Partita a Scarabeo?-.
Kurt scoppia a ridere. Si sente incredibilmente, perdutamente, infinitamente fortunato per un'altra partita da giocare.

My little space
Saranno stati gli spoiler che hanno risvegliato i miei feels più propotentemente del solito, sarà stato che stasera non ho molto da fare, saranno stati Kurt e Blaine. Non lo so. Avevo voglia di scrivere, la Klaine è la mia otp ed è nata questa piccola one shot. Spero vi piaccia.
Ginevra_KH

   

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: ginevrainalaska