Anime & Manga > Air Gear
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Autore: Bellafifi1986    20/09/2008    2 recensioni
Sembra che Ikki non sopparta più la situazione con Akito. Sarà proprio così? IkkixAkito.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata solo a te mia sorellina Susy,

per dirti quando ti voglio bene,

per augurarti tanti auguri e

per ringraziare per avermi fatto

scoprire "Air Gear".

Ti augurò una buona lettura...

 

                                     

                                                                                                                 

 

 

                                          LA FAVOLA DELLA RANA E DELL'UCCELLO

 

 

 

"Io, una rana in un pozzo che non dovrebbe neanche pensarci.

a nuotare in mare, o a fare immersioni di profondità.

Sai perché quando una rana nasce, non è il mare che vuol

raggiungere ma il cielo.

 

La rana non conosce l'immenso mare ma a che il cielo è alto.

Dato che la rana vive in un piccolo mondo, conosce il valore

della libertà meglio di chiunque altro."

 

-tratto dal 10° episodio Air Gear-

 

 

 

 

 

 

 

Era appena iniziata un'altra giornata a casa Noyamano, Ikki si era svegliato da una specie d'incubo, forse aveva mangiato tanto ieri sera per festeggiare la formazione del loro team "Kogarasumaru". Aveva provato ad alzarsi ma qualcosa lo impediva, infatti, vide Akito che se stava bello abbracciato a lui, ormai si era istallato a casa sua e sopratutto nel suo letto e nonostante tutti i tentativi provati, era sempre lì accanto a lui pronto a stringersi al suo braccio come un koala o voleva fare il bagno insieme o baciarlo in qualsiasi momento. Era un po' esasperante la situazione per lui ma Akito non lo capiva.  Aveva cercare di spostare il suo braccio ma guardandolo dormire con quell'espressione dolcissima, si era intenerito e non se la sentiva di svegliarlo e rimanendo lì, ricordandosi la prima volta che da Agito era diventato Akito per avvisarlo di scappare e che era arrossito quella vocina dolce e faccina carina, aveva realmente pensato che Akito aveva una faccina carina? Forse era tutta quella situazione o semplicemente stava impazzendo.

-Buongiorno Ikki-kun-

Se l'era trovato sopra di sé, a pochi cm dal suo viso e si era sporto un po' per dargli il bacio del buongiorno come tutte le mattine.  Ikki aveva cercato di fuggire da lui ma aveva fatto un gran casino mentre Akito pensava che Ikki stesse giocando.

-Cose questo casino?- disse Mikan aprendo la porta.-Cosa stai...

Mikan vide Akito sdraiato sul letto con il pigiama sbottonato e Ikki gli aveva sfilato il sotto.

-Non volevo interrompevi- disse Mikan maliziosa.-continuate pure-

-Non è come sembra- disse Ikki nascondendo il sotto del pigiama e sta per aggiungere qualcosa ma Akito aveva circondato le braccia al suo collo e spingendosi un po' per baciarlo. Allora Mikan aveva deciso di lasciarli soli.

Ikki si era subito liberato dal suo bacio e lo aveva spinto a terra.

-Devi smetterla di baciarmi-

-Ma Ikki-kun io ti amo-

-Te lo dico ora per non ripeterlo in futuro, a me piacciono le ragazze

Akito fece una faccia triste a quella dura confessione e vedendo Ikki uscire dalla camera, lasciandolo solo. Ricordava bene la favola della rana e del pozzo raccontatogli da Ikki e di come la rana fu salvata dall'uccello che tanto ammirava e della quale si era innamorata e dai suoi amici, la rana aveva baciato l'uccello per ringraziarlo e per la storia raccontata, ora era felice di volare nel cielo insieme al suo amato uccello e ai suoi amici. Questa sarebbe accaduto se l'uccello avesse baciato la rana ma non accadde. L'uccello non l'aveva mai baciata e la rana era rimasta per sempre rana incapace di volare.

Akito era quella rana e sapeva che Ikki non l'avrebbe mai baciato. Il suo sogno di stare e volare insieme a Ikki era

irraggiungibile, proprio come la rana che voleva raggiungere il cielo e l'amato uccello. 

                                                                              

                                                     °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Akito era andato a scuola insieme a Ringo e a Ikki, quest'ultimo si trovata in mezzo ai due e nessuno gli parlava, Akito lo  capiva ma a Ringo non aveva fatto nulla o almeno è quello che creda, infatti Mikan non era riuscita a tenere la bocca chiusa e aveva raccontato in che modo li aveva trovati e naturalmente Ringo gelosa, era arrabbiata e gli teneva il broncio, per tutta la strada. Ikki aveva cercato di parlare con Ringo inutilmente e si era rassegnato, sapeva che dopo un po' sarebbe tornata a parlargli invece Akito chissà quanto gli avrebbe parlato, forse era stato troppo duro, era sempre un ragazzino ed era nel suo carattere essere spontaneo e affettuoso, avrebbe dovuto parlarci una volta che sarebbero rimasti da soli. Immerso nei suoi pensieri Akito, non guardava la strada ed era inciampato e stava per cadere a terra quando fu preso da qualcuno, si era ritrovato tra le braccia di un ragazzino della sua età, con i capelli biondi, gli occhi verdi e anch’egli possedeva degli AT.

-Tutto bene?-

-Si, grazie-

-Di nulla, io sono Ikuto -

-Io sono Akito Wanijima, piacere-

-Mi piaci e sperò di rivederti presto- disse Ikuto baciandogli la guancia.-Akito-kun-

Con una piccola acrobazia era salito sul muretto insieme una bambina dai lunghi capelli biondi racconti in treccine e gli occhi grigi, che era Uta la sua sorellina ed erano scomparsi nel cielo.

Era la prima volta che qualcuno diceva ad Akito quelle tue paroline e lo misero di buon umore, faceva sempre piacere.

ricevere una dichiarazione e poi Ikuto sembrava simpatico. A Ikki invece non piacque, non sapeva il perché ma sperava che Akito non lo avrebbe più incontrato, Ringo si era accorta del piccolo cambiamento e capiva prima di lui, cosa girasse nella sua testa.

Non era passato molto tempo, dal secondo incontro tra Akito e Ikuto, si era incontrati a scuola durante la ricreazione. Si era messi in disparte a parlare e siccome Ikki si era trovato vicino, aveva deciso di fermarsi lì a mangiare con gli altri e molto causalmente aveva ascoltato la loro conversazione.

Aveva appreso che anche Ikuto aveva formato da poco un team chiamato "Angels Water" insieme ai/lle suoi/e due fratelli e due sorelline e aveva il sopranome di "Fish Flying" ed era bravissimo.

L'aveva visto mentre lo imboccava e lo abbracciava e Akito non si sottraeva e rideva con lui. 

Tre giorni dopo la situazione era la stessa, Ikuto era sempre appiccicato ad Akito e sembravano divertirsi molto insieme.

Quello che Ikki non sapeva che quando lui distoglieva lo sguardo, Akito lo guardava e non aveva mai spesso di amarlo, cercava solo di distrarsi con Ikuto. Quest'ultimo si era accorto degli continui sguardi di Akito a Ikki nonostante forse innamorato.

Il piccolo pesciolino si era innamorato a prima vista della rana e trascorreva più tempo possibile con lei e aveva notata che quando l’era possibile, guardava l'immenso cielo e l'uccello. Nonostante avesse le ali anche lui, sapeva di non poter competere con l'uccello poiché conosceva i sogni e desideri della rana.

                                                     

                                                                         °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Era appena tornato a casa da un giro sui AT, non vedeva l'ora di cenare e buttarsi sul letto, si era subito diretto verso soggiorno e vi aveva trovato Ringo, Mikan, Ume, Rika, Akito e insieme a loro c'era anche Ikuto, sempre trai piedi stava.

-Che cosa ci fa lui qui?- chiese Ikki scorbutico.-Chi l’invitato?-

-Ikki, non è carino da parte tua- disse Rika.

-Ti sei scordato l'ospitalità- disse Mikan.

-E' un ospite di Akito, vive anche lui in questa casa- disse Ume.

Le tre sorelle lo rimproverarono per il comportamento maleducato, Ringo non aveva detto nulla stranamente, perché lei sapeva il motivo.

-Vieni a sederti, Ikki- disse Ringo gentile.-E' pronta la cena-

Si era seduto vicino a lei e di fronte aveva Akito e Ikuto. Che bella fortuna.

Non era stato una bella cena, il cibo, l’era andato di traverso vedendo l'attenzione di quell’Ikuto per Akito e lui non lo rifiutava. Se ne stava fuori al balcone a prendere una bocca d'aria e a pensare. Dove era finito l'immenso amore che Akito provava per lui? Era tutto così strano, non riusciva a capirci nulla. L'uccello non capiva il motivo, gli dava fastidio le attenzioni che il piccolo pesciolino aveva per la rana.

-Sembra che ad Akito gradisca le attenzioni di Ikuto- disse Mikan maligna.

-Allora? Dovrebbe importarmi di qualcosa- disse Ikki con fare indifferente.

-Ammettilo sei geloso-

-Sbagli, befana. A me non m’importa di lui- rispose Ikki infastidito alla sua insinuazione - anzi sono contento almeno mi sono liberato di quella palla a piede d'addosso...

-Ikki!-

-era davvero esasperante...

-Ikki!-

- mi stava sempre appiccicato e mi chiamava sempre "Ikki-kun di qui, Ikki-kun di là"...

-IKKIIIIIII!- lo chiamò Ringo per la terza volta.

-Che cosa c'è, Ringo?- chiese Ikki infastidito dalla sua interruzione. -Stavo parlando...

Nell'attimo in cui si era voltato verso di lei, aveva notato che c'era anche Akito che aveva tra le mani il suo dolce preferito e aveva sentito tutto. Ikki rimase stupito, era la prima volta che lo vedeva piangere, lo aveva visto sempre sorridendo e mai triste, una strana mossa gli era venuta al cuore per aver ferito Akito. Vide Akito lasciar cadere il dolce e scappare via lontano da Ikki e dalla dura realtà.  Ikki non ebbe il tempo di fermarlo che subito qualcuno gli aveva tirando una serie di calci.

- Sei un idiota, lo hai fatto piangere Akito-kun- disse Uta la sorellina di Ikuto, affezionata ad Akito- Voi uomini, siete tutti uguali. Tatto zero-

Uta si era sfogata, quando s'arrabbiata diventava una furia e con gli AT era bravissima.

-AHIA! quella bambina tira dei calci micidiali- disse Ikki mettendosi seduto.-Non è da sottovalutare-

-Dovresti parlargli-

-Ringo-

-So che già ti sei pentito di quello che hai appena detto-

Aveva perfettamente ragione, lui non voleva dire quelle cose e non le pensava neppure, voleva bene ad Akito ed era dovuto a quel fastidio nel vederlo con Ikuto, era forse gelosia. Da quando era geloso di Akito? Comunque Ringo centrava sempre ciò che provava.

-Tu mi capisci sempre-

Ringo cercava di non arrossire.

-E che ti conosco da quando eri bambino e so come sei fatto-

Ikki aveva preso i suoi AT senza perdere tempo e se li era messi.

-Io vado-

Subito era partito tutto sparato alla ricerca di Akito mentre Ringo era triste perché aveva capito prima di Ikki stesso che teneva molto ad Akito e non avrebbe potuto vederla come ragazza d'amare ma solo come una sorella. Era gelosa di Akito, lo era sempre stato fin da prima volta che aveva baciato Ikki perché sapeva che lui gli avrebbe portato via la persona che amava.

-Dove andato Ikki?- chiese Ume alla sorella.

-E' andato a cercare Akito- rispose Ringo un po' triste per averlo perso.

Nel frattempo, Akito vagava per le strade con il cuore spezzato in mille pezzetti e nella sua testa, rivivete la scena, lui era andato a portare il dolce a Ikki e lo aveva sentito dire quelle dure parole -A me non m’importa di lui, anzi sono contento almeno mi sono liberato di quella palla a piede d'addosso... era davvero esasperante...mi stava sempre appiccicato e mi

chiamava sempre "Ikki-kun di qui, Ikki-kun di là"...- Ikki era sempre stato un po' brusco nei suoi confronti a volte ma non era mai arrivato all'idea che Ikki non lo sopportasse e nonostante Agito volesse dargli una lezione, Akito lo aveva fermato, non voleva che si veniva fatto del male a Ikki anche dopo quello ed era fuggito via.

Non sapeva che fare, non c'è la faceva a tornare in quella casa e incontrare Ikki. Dove sarebbe andato? Dove avrebbe

dormito?

Sentiva freddo ed era stanco di camminare e aveva deciso di fermarsi su una panchina, si era messo comodo e si era stretto per riscaldarsi.

Era da un’ora che Ikki girovagava per la città alla sua ricerca e aveva paura che era tornato da suo fratello Kaito e che era rinchiuso in quella gabbia.

-Akito! Dove sei?- gridò Ikki preoccupato.

Ora lo sentiva per fino che lo chiamava, era un'illusione della sua mente, n'era certo. Per quale motivo Ikki si doveva scomodare a cercarlo se pensava quelle cose. Era impossibile. Ikki aveva trovare Akito addormentato sulla panchina, era freddo in tutto il corpo. Era tutta colpa sua e se gli sarebbe successo qualcosa, non si sarebbe mai perdonato.

-Akito! Svegliati- gridò Ikki dandogli degli scossoni.

-Ikki-kun- disse con quella vocina dolce.

Ikki lo strinse forte a sé, dispiaciuto.-Mi dispiace, non pensavo quelle cose-

Akito gli fece un candido sorriso, stringendosi a lui. Nulla valeva di più che quel dolce abbraccio.

Ikki si era tolto la giacca e lo coprì per tenerlo al caldo.

-Torniamo a casa, gli altri saranno preoccupati-

Fece un cenno di testa, tenendosi stretto a lui mentre Ikki prendendolo in braccio, si era elevato nel cielo notturno pieno di stelle dritto verso casa. Per Akito era un bellissimo momento, quello gli dimostrava che Ikki ci teneva a lui e non aveva bisogno di sentirselo dire, lo sapeva già. Quando tornarono a casa, tutti corsero ad abbracciare Akito e dopo aver visto che stava bene Ikuto insieme Uta se ne andò, intuendo quello che solo lui e Ringo avevano capito e in tutto questo Mikan lo sfotteva.

Ormai era ora di dormire, Ikki si era preparato e notava che mancava qualcosa o qualcuno, si aveva chiamato Akito nella sua stanza, era già sdraiato nel letto.

-Eccomi, Ikki-kun-

-Ti va di dormire con me?-

-Oh, Ikki-kun! Io ti amo- disse Akito con tanti cuori che svolazzavano in aria mentre lo stava per baciare.

-Calmo, ho detto che potevi dormire con me- disse Ikki gentilmente.-niente baci-

-Sono contento lo stesso- disse Akito abbracciandolo.

Era così carino e dolce, era tutto tornato come prima o quasi. Akito si era addormentato stretto a Ikki e non avrebbe voluto essere in posto migliore.

                                                                           °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Le cose con Ikki andavano benissimo e non si arrabbiava più quando lo abbracciava o gli stava appiccicato, una volta lo aveva anche imboccato, tutto andava per il vero giusto e forse il suo amore era ricambiato.

Anche se l'uccello avrebbe amata la rana, lei non aveva ali e si chiedeva come avrebbe raggiunto il cielo per vivere con il suo amato uccello. La rana aveva chiesto aiuto all'amico squalo, voleva disperatamente imparare a volare.

Era Agito quello esperto mentre lui sapeva a malapena usare gli AT e quindi gli aveva chiesto aiuto. Infatti tutti giorni da qualche settimana, usciva via senza dire doveva andava e si allenava duramente, Ikki si era accorto di quel cambiamento anche perché era spesso sfuggente e non gli dava le attenzioni di prima e lui aveva iniziato a pensare che centrasse quell’Ikuto, era geloso come diceva Mikan.

Una sera aveva aspettato in salotto che Akito ritornasse, era tornato tardi e sudato e camminava a passo felpato verso camera di Ikki che sicuramente stava dormendo e invece non era così, lo vide seduto vicino al tavolo.

-Si può sapere dove sei stato?-

-Ikki-kun...io...

-Hai idea di che ora sono? Ero molto preoccupato-

-Ho fatto solo un giro-

-Da solo?-

-Non capisco perché stai reagendo così, ho Agito se ci fosse stato un pericolo-

-E tu perché non mi dici la verità-

-Non c'è niente che ti tengo nascosto-

Ikki non era mai stato così nei suoi confronti, era bello che si preoccupasse per lui però c'era qualcosa sotto. Avvenne tutto così all'improvviso, Ikki aveva appoggiato le labbra su quelle di Akito unendosi in un dolce bacio, sembrava che il tempo si fosse fermato. Era confuso, non lo aveva mai baciato prima d'ora  e non sapeva come interpretarlo, anche se sperava che Ikki lo aveva fatto perché lo amava.

-Ikki-kun...

Forse voleva sapere perché lo avevo baciato.

-Si, dimmi-

-Vorrei farti vedere una cosa-

-Di cosa si tratta?-

-E' una sorpresa-

Ikki si era lasciato trasportare da Akito fino in strada ed era partito verso il cielo. Non aveva mai visto Akito usare gli AT così, allora era quello che gli nascondeva. Era stata una bella sorpresa, nonostante fosse alle prime armi ci sapeva fare e Agito aveva di sicuro contribuito in tutto questo. Lo aveva raggiunto subito, volando insieme a lui.

-Sei bravo-

-Grazie, Ikki-kun-

-Mi hai fatto una bella sorpresa-

-Io volevo volare insieme a te, come la rana con l'uccello. Mi dispiace di avertelo tenuto nascosto

-Non pensarci più-

Akito era contento il suo sogno si era realizzato.

L'uccello era rimasto sorpreso di vedere la rana volare nel cielo, aveva delle piccole e fragili ali. La rana fece vedere all'uccello cosa aveva imparato. Era bello per la rana poter volare insieme al suo amato uccello.

L'uccello teneva stretta a sé la sua amata rana per evitare che cadesse.

Ikki teneva stretto a sé Akito, non voleva smettere di stringerlo ora che aveva capito. Ikki si era lasciato andare e aveva baciato Akito nel cielo.

-Ti amo, Akito-

-Ti amo anch’io, Ikki-kun-

Alla fine l'uccello e la rana si erano baciati nello splendido cielo come al loro primo incontro e il loro amore sarebbe durato per sempre.

 

 

 

 

                                                                       °°°Fine°°°

 

 

 

 

 

 

 

Sperò che ti sia piaciuta sorellina, con questa sorpresa ti ho voluto augurare tanti tantissimi auguri anche se in ritardo, la tua sorellona che ti vuole un assaissimo di bene.

 

I caratteri dei personaggi non li conosco molto bene, sperò di avermi avvicinato un pochino e mi scuso per gli eventuali errori grammaticali.

Ikuto, Uta  e il team Angels Water non esistono nel manga e anime, me li sono inventati io.

 

Fammi sapere che ne pensi.

 

 

 

 

 

  
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