Un semplicissimo giro in bicicletta
Il
campanello suonò e il cuore di Esther cominciò a
battere all’impazzata, chiuse
il cesto con un fiocchetto e si diresse verso la porta, poi prima di
aprire si
scostò una ciocca color aubergine
dal
viso che cominciava ad accendersi di un color vermiglio e
aprì la porta. Quello
che si ritrovò davanti fu uno degli spettacoli
più belli a cui potesse
assistere: un Mark Krunger in jeans corti e una t-shirt blu scuro che
gli
faceva risaltare gli occhi acquamarina che si stavano posando sulla
cara Esther
ancora in contemplazione della persuasiva bellezza
dell’amico. “Ciao Mark, non
ti aspettavo così presto, sei in anticipo di almeno 5
minuti.” Mark sorrise e
rispose all’ amica :”Sai che a noi americani non
piace far aspettare le dolci
donzelle” e fece un inchino come un principe per la sua
amata…o almeno questo
fu quello che pensò Esther.” Bene allora entra
pure, scusa il disordine ma i
miei genitori sono partiti per un viaggio di piacere alle
Hawaii” “Non ti
preoccupare sono abituato a vedere boxer in giro, abitando con
Dylan” la
ragazza arrossì e abbasso la testa per concentrarsi meglio
(o per non far
notare il rossore a Mark) sui toast alla marmellata che stava
preparando, “Ho
finito” disse lei trionfante mentre chiudeva il cestino color
crema con un
nastrino rosso fuoco “Ora devo solo prepararmi” e
mentre saliva le scale la
voce di Mark la fece voltare “Hey, non metterti nulla di
complicato o
svolazzante! Mi raccomando.” La ragazza non badò
troppo a quello che lui aveva
detto e si sbatte la porta alle spalle pensando e ripensando a cosa si
potesse
mettere. Alla fine optò per una maglia a maniche corte color
violetto e un paio
di pantaloncini corti bianchi. Scese le scale in tutta fretta,
afferrò il cestino
e si catapultò fuori a una velocità incredibile,
Mark era lì che l’aspettava
appoggiato al muretto come la sua bici, una mountain
bike color azzurro intenso con alcune fiamme
blu e una sella color acquamarina come i suoi occhi “Ci hai
messo quasi 20 minuti,
un nuovo record” la ragazza un po’ scocciata finse
un sorriso divertito e si
diresse verso il suo garage per portare alla luce(?) la sua
meravigliosa
bicicletta color lillà col manubrio nero e la sella di un
violetto intenso e un
cestino color vermiglio in cui posò il cestino.
“Allora, dove mi vorresti
portare il sella al tuo destriero, Lord Krunger?” disse lei
con un sorriso
stampato in faccia mentre saliva sulla sua bici, “Vi vorrei
condurre in un
luogo magico miledy” continuò lui con lo stesso
tono scherzoso “Allora
andiamo!” esclamò Esther che era pronta per
partire, ancora non capiva perché
l’amico l’avesse invitata a fare un giro in
bicicletta proprio in quei caldi
giorni d’agosto ma le andava bene tutto pur di poter godersi
ancora un po’ quel
meraviglioso ragazzo. Continuarono a pedalare per una
mezz’ora fino a quando
non arrivarono davanti a un tunnel formato da egli alberi e qui Mark
parlò: “
Bene ora devi starmi vicina perché è buio e non
penso che tu ti sia portata la
torcia” alla ragazza non dispiacque per niente la notizia,
stare vicino ad una
persona così speciale in un luogo buio… era al
contempo spaventoso e dolcissimo.
Mark accese la luce e cominciò a pedalare lentamente e
così fece anche Esther
che era già abbastanza spaventata, ma la sua paura si
dissolse quando una luce
quasi accecante le illuminò il viso
“L’uscita!” urlarono assieme e
cominciarono
a pedalare in tutta fretta verso quella luce così piena di
speranza e calore.
“Bene, siamo vicini molto vicini” disse Mark
guardandosi attorno “Vicini a
cosa?” chiese Esther un po’ intimorita dalle parole
dell’ amico “Vedrai….”
Rispose Mark sorridendo. I due pedalarono per alcuni minuti poi
entrarono in
una specie di galleria formata da
alberi
di pesco e così milioni di petali circondarono Esther e Mark
avvolgendoli in
una coperta morbida e vellutata al contempo, i petali che accarezzavano
il viso
di Mark lo facevano apparire un dio, una cosa degna di essere
fotografata e la
stessa cosa accadeva per Esther i petali che le accarezzavano il viso
la
facevano sentire una principessa delle fiabe. Ma la voce di Mark ruppe
l’
incanto “Hai visto? Non è uno spettacolo
magnifico?” Esther lo guardò nelle
iridi acquamarina che risplendevano come quelle di un bambino che vede
il gioco
che sognava, rimase in contemplazione di quel viso perfetto e gli
rispose” Già
e davvero bellissimo”. Sarebbero voluti rimanere li per
sempre ma dovevano
finire il loro giro, quindi ripartirono “Prossima meta
tappeto dei picnic”
Esther lo guardò un po’ confusa e gli chiese
“Il tappeto dei che?” “Il tappeto
dei picnic, è il posto perfetto in cui fare i
picnic.” Rispose il ragazzo con
aria da saputello “Aaaaa”.Pedalarono e pedalarono
fino a una gigantesca radura
con alberi che facevano un ombra quasi sovrannaturale.” Anche
questo posto è
assolutamente meraviglioso!” esclamò Esther rapita
dalla bellezza dei luoghi
che Mark le aveva fatto visitare “Bene mi fa piacere che ti
piaccia perché io
non vedo l’ora di mangiare i tuoi muffin” con un
sorriso a trentadue denti e
gli occhino da cuccioli “Come si fa a dirti di no?”
esclamò la ragazza
battendosi una mano sulla fronte “Ma prima mi devi dare un
abbraccio” rispose
con un sorriso un po’ malizioso, poi si voltò ma
Mark la strinse a sé lei si
abbandonò a quel dolce abbracciò mentre il suo
viso assunse un dolce color
vermiglio. Finita quella dolcissima scena la ragazza stesa la tovaglia
in un
punto all’ ombra e mise una teglia di muffin con gocce di
cioccolato e una
spruzzata di panna, alcuni toast con la marmellata o con la maionese e
il
prosciutto, Mark ovviamente si ingozzò di muffin e ad Esther
toccarono i toast
e un solo muffin “Mangiatore di muffin a
tradimento!” esclamò puntando il dito
come se fosse una pistola verso l’amico che si stava
ingozzando da far paura.
Appena finirono di mangiare e il cestino rimase vuoto i due risalirono
sulle
loro biciclette e si diressero verso casa. E così
finì un altro giorno
fantastico per Esther che aveva passato una meravigliosa giornata col
suo amato
Mark.
ANGOLO TUTTO
MIO
Ciao a tutti
chiedo scusa per questa schifezza ma avevo promesso alla carissima Lila
May che
scrivevo qualcosa sulla MarkxEsther ed ecco qua uno schifo totale.
Scusami
tanto Lila se ti dedico sta schifezza…T-T Mi dispice scusami
tanto. Detto
questo spero di non avervi fatto vomitare o mandati all’
ospedale, spero che
recensiate e per favore fatemi notare tutti gli errori. Scusatemi
ancora. Baci
e abbracci
Sara-heart