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Autore: Sara heart    28/08/2014    3 recensioni
Ho scritto una storia sulla MarkxEsther la coppia preferita della carissima Lila may, ti voglio bene e spero ti piaccia anche se non è granche. Dal testo:“Hai visto? Non è uno spettacolo magnifico?” Esther lo guardò nelle iridi acquamarina che risplendevano come quelle di un bambino che vede il gioco che sognava, rimase in contemplazione di quel viso perfetto e gli rispose” Già e davvero bellissimo”.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark Kruger
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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            Un semplicissimo giro in bicicletta

Il campanello suonò e il cuore di Esther cominciò a battere all’impazzata, chiuse il cesto con un fiocchetto e si diresse verso la porta, poi prima di aprire si scostò una ciocca color aubergine  dal viso che cominciava ad accendersi di un color vermiglio e aprì la porta. Quello che si ritrovò davanti fu uno degli spettacoli più belli a cui potesse assistere: un Mark Krunger in jeans corti e una t-shirt blu scuro che gli faceva risaltare gli occhi acquamarina che si stavano posando sulla cara Esther ancora in contemplazione della persuasiva bellezza dell’amico. “Ciao Mark, non ti aspettavo così presto, sei in anticipo di almeno 5 minuti.” Mark sorrise e rispose all’ amica :”Sai che a noi americani non piace far aspettare le dolci donzelle” e fece un inchino come un principe per la sua amata…o almeno questo fu quello che pensò Esther.” Bene allora entra pure, scusa il disordine ma i miei genitori sono partiti per un viaggio di piacere alle Hawaii” “Non ti preoccupare sono abituato a vedere boxer in giro, abitando con Dylan” la ragazza arrossì e abbasso la testa per concentrarsi meglio (o per non far notare il rossore a Mark) sui toast alla marmellata che stava preparando, “Ho finito” disse lei trionfante mentre chiudeva il cestino color crema con un nastrino rosso fuoco “Ora devo solo prepararmi” e mentre saliva le scale la voce di Mark la fece voltare “Hey, non metterti nulla di complicato o svolazzante! Mi raccomando.” La ragazza non badò troppo a quello che lui aveva detto e si sbatte la porta alle spalle pensando e ripensando a cosa si potesse mettere. Alla fine optò per una maglia a maniche corte color violetto e un paio di pantaloncini corti bianchi. Scese le scale in tutta fretta, afferrò il cestino e si catapultò fuori a una velocità incredibile, Mark era lì che l’aspettava appoggiato al muretto come la sua bici, una mountain  bike color azzurro intenso con alcune fiamme blu e una sella color acquamarina come i suoi occhi “Ci hai messo quasi 20 minuti, un nuovo record” la ragazza un po’ scocciata finse un sorriso divertito e si diresse verso il suo garage per portare alla luce(?) la sua meravigliosa bicicletta color lillà col manubrio nero e la sella di un violetto intenso e un cestino color vermiglio in cui posò il cestino. “Allora, dove mi vorresti portare il sella al tuo destriero, Lord Krunger?” disse lei con un sorriso stampato in faccia mentre saliva sulla sua bici, “Vi vorrei condurre in un luogo magico miledy” continuò lui con lo stesso tono scherzoso “Allora andiamo!” esclamò Esther che era pronta per partire, ancora non capiva perché l’amico l’avesse invitata a fare un giro in bicicletta proprio in quei caldi giorni d’agosto ma le andava bene tutto pur di poter godersi ancora un po’ quel meraviglioso ragazzo. Continuarono a pedalare per una mezz’ora fino a quando non arrivarono davanti a un tunnel formato da egli alberi e qui Mark parlò: “ Bene ora devi starmi vicina perché è buio e non penso che tu ti sia portata la torcia” alla ragazza non dispiacque per niente la notizia, stare vicino ad una persona così speciale in un luogo buio… era al contempo spaventoso e dolcissimo. Mark accese la luce e cominciò a pedalare lentamente e così fece anche Esther che era già abbastanza spaventata, ma la sua paura si dissolse quando una luce quasi accecante le illuminò il viso “L’uscita!” urlarono assieme e cominciarono a pedalare in tutta fretta verso quella luce così piena di speranza e calore. “Bene, siamo vicini molto vicini” disse Mark guardandosi attorno “Vicini a cosa?” chiese Esther un po’ intimorita dalle parole dell’ amico “Vedrai….” Rispose Mark sorridendo. I due pedalarono per alcuni minuti poi entrarono in una specie di galleria formata  da alberi di pesco e così milioni di petali circondarono Esther e Mark avvolgendoli in una coperta morbida e vellutata al contempo, i petali che accarezzavano il viso di Mark lo facevano apparire un dio, una cosa degna di essere fotografata e la stessa cosa accadeva per Esther i petali che le accarezzavano il viso la facevano sentire una principessa delle fiabe. Ma la voce di Mark ruppe l’ incanto “Hai visto? Non è uno spettacolo magnifico?” Esther lo guardò nelle iridi acquamarina che risplendevano come quelle di un bambino che vede il gioco che sognava, rimase in contemplazione di quel viso perfetto e gli rispose” Già e davvero bellissimo”. Sarebbero voluti rimanere li per sempre ma dovevano finire il loro giro, quindi ripartirono “Prossima meta tappeto dei picnic” Esther lo guardò un po’ confusa e gli chiese “Il tappeto dei che?” “Il tappeto dei picnic, è il posto perfetto in cui fare i picnic.” Rispose il ragazzo con aria da saputello “Aaaaa”.Pedalarono e pedalarono fino a una gigantesca radura con alberi che facevano un ombra quasi sovrannaturale.” Anche questo posto è assolutamente meraviglioso!” esclamò Esther rapita dalla bellezza dei luoghi che Mark le aveva fatto visitare “Bene mi fa piacere che ti piaccia perché io non vedo l’ora di mangiare i tuoi muffin” con un sorriso a trentadue denti e gli occhino da cuccioli “Come si fa a dirti di no?” esclamò la ragazza battendosi una mano sulla fronte “Ma prima mi devi dare un abbraccio” rispose con un sorriso un po’ malizioso, poi si voltò ma Mark la strinse a sé lei si abbandonò a quel dolce abbracciò mentre il suo viso assunse un dolce color vermiglio. Finita quella dolcissima scena la ragazza stesa la tovaglia in un punto all’ ombra e mise una teglia di muffin con gocce di cioccolato e una spruzzata di panna, alcuni toast con la marmellata o con la maionese e il prosciutto, Mark ovviamente si ingozzò di muffin e ad Esther toccarono i toast e un solo muffin “Mangiatore di muffin a tradimento!” esclamò puntando il dito come se fosse una pistola verso l’amico che si stava ingozzando da far paura. Appena finirono di mangiare e il cestino rimase vuoto i due risalirono sulle loro biciclette e si diressero verso casa. E così finì un altro giorno fantastico per Esther che aveva passato una meravigliosa giornata col suo amato Mark.

ANGOLO TUTTO MIO

Ciao a tutti chiedo scusa per questa schifezza ma avevo promesso alla carissima Lila May che scrivevo qualcosa sulla MarkxEsther ed ecco qua uno schifo totale. Scusami tanto Lila se ti dedico sta schifezza…T-T Mi dispice scusami tanto. Detto questo spero di non avervi fatto vomitare o mandati all’ ospedale, spero che recensiate e per favore fatemi notare tutti gli errori. Scusatemi ancora. Baci e abbracci

                                                                                                         Sara-heart

   
 
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