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I problemi di Liam erano tanti anche prima che diventasse un lupo mannaro. La sua pessima relazione con la gestione della rabbia lo aveva condotto in molte situazioni spinose in cui se l’era cavata – quand’era possibile – con molte difficoltà.
Nonostante tutto non aveva mai sentito quel senso di smarrimento, di impotenza e di paura come in quel momento. Era quello solo, l’ultimo arrivato, non abbastanza coraggioso, o forte, o intelligente. Non credeva nemmeno lui in se stesso e forse era per questo che neanche gli altri lo facevano.
Tutti tranne Scott, ovviamente.
Liam non capiva perché il ragazzo fosse così ostinato nel credere in lui, nel volerlo aiutare ad ogni costo e dargli tutto il supporto di cui aveva bisogno. Era solo un ragazzo con dei problemi molto più grandi di lui, smarrito, che non aveva ancora trovato la sua strada e Scott lo aiutava, sempre e in qualsiasi circostanza, perfino pure quando non si rendeva conto di aver bisogno di lui.
Anche in quei momenti, in cui la paura era l’unica compagna di Liam Scott riusciva a calmarlo, anche solo con la sua presenza: gli bastava specchiarsi negli occhi castani del moro e sentiva un senso di pace pervaderlo. Non sapeva se quel senso di ammirazione, rispetto e – anche se era difficile ammetterlo verso se stesso – bisogno di protezione che nutriva nei confronti di Scott fosse perché era parte del suo branco o un sentimento più profondo.
Liam non sapeva cosa provava, né se fosse giusto o sbagliato anche solo avere quel tipo di pensieri verso il suo Alfa, ma dal momento che quest’ultimo aveva pronunciato la parola “casa”, il ragazzo capì. Fu come guardare la sua vita dall’esterno: sentimenti, dubbi, paure, ansie, non si vedeva – non riusciva a vedersi – più di così, ma Scott, che si preoccupava sempre per lui, riusciva a vedere nel fondo della sua anima, scavalcando tutte le sue emozioni negative ed arrivando proprio a lui, a Liam.
Non c’era altro che innocenza in quella frase, un semplice «Ti porto a casa?» che svelava la più basilare delle preoccupazioni, quella di trovare un rifugio affinché fosse salvo. Liam capì ciò che Scott intendeva soltanto dal suo sguardo e si sentì invadere da un sentimento mai provato prima: la certezza di essere amato. In quel momento, Liam, seppe con precisione che la sua casa era ovunque Scott decidesse di andare, perché la casa era un posto sicuro e lui si sentiva fuori dai guai solo quando era con Scott. In un instante gli balenò in mente l’assurda idea di confessare al licantropo quello che provava, aprì la bocca per parlare, ma non riuscì a proferire nessun suono. Annuì lentamente e infilò il casco, contento che l’oggetto nascondesse il sorriso che gli era apparso sul volto. Salì sulla moto di Scott e strinse le sue mani intorno al torace di lui, fiducioso che, in qualunque posto Scott l’avrebbe portato, quella sarebbe stata casa sua.

 

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Buongiorno! Eccomi qui con la mia prima FanFiction nel fandom di Teen Wolf (sono emozionata, lo ammetto). Non avevo mai scritto niente su questa serie tv prima d'ora perché non mi era mai venuta un'ispirazione carina ma, vedendo Scott e Liam (quanto sono teneri?) ho deciso di buttare giù questa cosa, dopo la domanda che lui gli aveva fatto nella 4x10.
E sì, so che il finale è un po' tanto fluffoso, ma Liam è un tenero cerbiatto dagli occhioni dolci, volevo donargli un po' di felicità ahahahaha. Detto questo spero di non essere andata OOC, che la storia sia stata di vostro gradimento, che non ci siano errori e che non l'abbiate trovata banale o altro. Purtroppo non ho trovato nessuno per una betatura lampo prima di postarla, per cui se c'è qualcosa che non vi convince ditemelo e proverò a risolvere.
Vi lascio perché sto scrivendo troppo, ci sentiamo.

Francesca.