Era passato poco più di un mese da quando Altea e Michael si erano scambiati quel tenero bacio sotto la pioggia.

Da quel giorno passavano ogni momento insieme.

Altea era riuscita piano piano a sciogliere la timidezza di Michael che aveva iniziato a sentirsi più a suo agio con lei e avevano iniziato a frequentarsi sempre più spesso.

Anche all’interno della loro società gli altri avevano notato il cambiamento dei due ragazzi. Michael, per la prima volta, iniziava a essere meno riservato e Altea era più solare e allegra del solito.

Spesso la ragazza si fermava a guardare anche l’allenamento di Michael. Il giovane faceva coppia, ma la sua partner dell’anno precedente si era ritirata e ora non aveva nessuna.

Ma quel giorno, quando Altea uscì dagli spogliatoi e si mise seduta sulle panche per guardare l’allenamento del suo ragazzo, si bloccò di colpo alla vista di lui abbracciato a una ragazza.

Senza staccare gli occhi dalla coppia, raggiunse lentamente le panche.

La ragazza era abbastanza carina, aveva i capelli completamente lisci, raccolti in una coda alta, di un rosso scuro ma luminoso. Si potevano vedere i suoi occhi verdi, sapientemente truccati, anche alla distanza da cui era lei.

I loro occhi si incrociarono per un momento e Altea sentì qualcosa muoversi dentro di sé alla vista di quella ragazza che abbracciava Michael.

Cercò di soffocare il senso di malessere che quella vista le provocava.

Michael si accorse della sua presenza e le rivolse un cenno di saluto. Si allenarono per un’altra mezz’ora, poi smisero.

Michael uscì dalla pista e si mise a sedere di fianco ad Altea. La salutò sfiorandole appena le labbra con le sue.

«allora, come ti sembra?» chiese lui, notando dove puntava lo sguardo di lei.

«è.. brava» disse infine la ragazza, dopo una piccola esitazione.

«si, davvero. È una grande pattinatrice» confermò lui.

Sembrava entusiasta della sua nuova partner. Quel malessere nello stomaco di Altea si intensificò, ma lei non ci fece caso.

«vado a cambiarmi! Ti raggiungo subito» disse Michael prendendo la sua borsa e dirigendosi verso lo spogliatoi.

Ne uscì poco dopo.. non da solo.

La ragazza con i capelli rossi era con lui.

«Altea, ti presento Mina, la mia partner»

«ciao!» la salutò allegramente la mora.

«Mina, lei è Altea.. lei è.. la mia ragazza..» arrossendo violentemente, pronunciò le ultime parole a un volume così basso che Altea si chiese se Mina avesse capito.

«fai coppia anche tu?» le chiese la rossa.

Aveva una voce da bambina, dolce, ma leggermente stridula.

«no.. io sono una singolista.. gareggio da sola..»

«aah.. e dimmi, a che livello gareggi? Sai, seguo molto le gare di singolo.. Carolina Kostner è il mio mito.. per caso ti è capitato di trovarti a una gara con lei?» le chiese, con gli occhi pieni di aspettative.

Altea la guardò sorpresa.

«Carolina Kostner? No, mai.. non sono a quei livelli.. il mio livello mi permette di arrivare fino ai nazionali»

il viso di Mina si trasfigurò. La sua voce prese una nota altezzosa, e i suoi lineamenti si indurirono.

«quindi sei una pattinatrice di basso livello» concluse.

Non era una domanda.

Un moto di rabbia scosse la ragazza.

Ma come si permetteva?! Si alzò in piedi, per fronteggiarla meglio.

Mina era più alta di lei, ma le bastò alzare leggermente lo sguardo per incrociare quello smeraldino di lei.

«questione di punti di vista» replicò, in un tono più freddo del dovuto.

«Altea, è meglio se andiamo.. è già un po’ tardi..» si intromise Michael, che aveva intuito la tensione che si stava creando fra le due.

«a domani, Michael!» lo salutò Mina, con voce cinguettante. Rivolse un cenno alla mora e uscì.

«non mi piace» disse senza riserve Altea, appena fu uscita. Poi si girò a guardare il suo ragazzo, chiaramente in imbarazzo dalla situazione che si era venuta a creare.

«ma no, è solo che non vi conoscete ancora..» tentò di dire, per farla calmare.

Lei si accorse di quanto l’argomento lo facesse sentire a disagio e decise di lasciar perdere il discorso.

Si presero per mano e uscirono.