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Autore: NorahJ21    28/08/2014    0 recensioni
Judith, Zayn, Tatiana, Liam, Ella,Harry e Louis.
Ecco cosa collegava quei sette ragazzi.
Niall Horan era stato ucciso una settimana prima, nella sua casa al lago dove, apparentemente, quel fine settimana doveva trovarsi con I suoi amici. Forse non tanto amici, visto che proprio uno di loro, o forse tutti, erano responsabili del suo macabro omicidio.
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza era talmente silenziosa che l'agente Adams poteva sentire il suo respiro, calmo e controllato.
Judith Lowson era seduta comodamente sul divano di fronte a lui, le gambe nude accavallate, e le dita sottili a stringere i lembi della camicia da notte. Si guardava in torno con sguardo preoccupato e con un velo di sudore che le impregnava la fronte. Louis Tomlinson accanto a lei, era estremamente tranquillo, con la solita espressione da ragazzo 'non mi tocca nulla', e il sorrisino spavaldo che ormai Adams conosceva troppo bene e che l'aveva irritato fin da subito. Si mosse lentamente sulla sedia, facendo rizzare le orecchie a Harry Styles, che alzò immediatamente la testa, guardandolo con sguardo perso. Ella Morrison gli strinse la mano, appoggiando stancamente la testa sulla spalla muscolosa del suo ragazzo, facendo cadere una ciocca di capelli castani a coprirle il viso latteo.
Zayn Malik era quello che più di tutti non aveva motivo di essere li, ma voleva esserci, perchè chiunque fosse stato ad uccidere Niall, lui lo avrebbe ripagato con la sua stessa moneta.
Liam Payn lo guardò di traverso, sospirando e buttando un braccio sulle spalle di sua sorella Tatiana, una ragazzina di sedici anni, con un paio di occhiali più grossi della sua faccia e indosso un pigiama che lasciava ben poco all'immaginazione.
Ecco cosa collegava quei sette ragazzi.
Niall Horan era stato ucciso una settimana prima, nella sua casa al lago dove, apparentemente, quel fine settimana doveva trovarsi con i suoi amici. Forse non tanto amici, visto che proprio uno di loro, o forse tutti, erano responsabili del suo macabro omicidio.
Trovato morto nel suo giardino, con il cranio rotto.. Il cadavere lo aveva scoperto Zayn quando, dopo varie chiamate dell'amico, era giunto insieme a Bettany, sua madre, a casa di Niall.
La madre aveva testimoniato in favore del figlio, che aveva un alibi di ferro. Lui, era stato il primo che l'agente Adams aveva tolto dalla lista degli indiziati.
“Senta, mi ha svegliato da un sonno davvero molto rilassante, stavo sognando Megan Fox, ha presente? Ecco, può cortesemente espormi il motivo della mia presenza qui?”. La voce di Louis Tomlinson fece alzare lentamente la testa all'agente, che gli sorrise, ironicamente.
“Tutto al suo tempo, signor Tomlinson. Ad esempio, mi è stato riferito che lei, quella sera, aveva litigato con Niall Horan. È corretto?”
“E' stato solo per una sciocchezza, e c'erano tutti quando me ne sono andato” chiarisce lentamente Louis, non scomponendosi minimamente.
Judith lo guardò di traverso “Si ma chi ci dice che tu non sia tornato dopo per ucciderlo?”.
Adams ignorò la voce di Judith, concentrandosi sul suo primo sospettato
“per cosa avreste litigato?”.
Louis alza la schiena dallo schienale, poggiando i gomiti sulle ginocchia “voleva fumare erba. E io non ero d'accordo, ok? Per quanto sia un cazzone non mi faccio di quella roba. Ho solo esposto il mio parere a Niall, e lui l'ha presa male, da come era conciato”.
Zayn sospira, passandosi una mano sul viso, stanco.
“Niall Horan pesava settanta chili, ed è quasi impossibili che una delle ragazze presenti siano riuscite a trasportare il corpo fino al giardino. Il signor Horan ha mostrato segni di difesa.”. Ella annuisce immediatamente “e allora che ci facciamo qui?” “ma questo non ci dice che voi non abbiate aiutato il presunto assassino”.
Lancia un'occhiata a Styles, che lo fissa di rimando.
“voi siete stati gli ultimi che ve ne siete andati, è esatto?”. Harry annuisce, capendo dove vuole andare a parare “ma la telefonata che avete poi fatto al signor Horan, la scagiona dalle accuse, e ho un testiomone che vi ha visti qualche ora prima del decesso in un bar in centro”.
Ella sospira, accasciandosi sulla spalla di Ella e scoppiando in un pianto silenzioso.
“Quindi, rimanete voi, ragazzi. Louis, Liam, Judith la piccola Tatiana e la signorina Morrison”.
“Ella? Cosa centra Ella in tutto questo? Lei è andata via con me, ci avete visti al bar insieme!” Harry alza leggermente la voce.
“la signorina Morrison è stata poi vista da un testimone ripercorrere la strada per la casa del signor Horan. Dopo che l'ha accompagnata a casa, signor Styles”
Liam si muove nervosamente, scoccando un occhiata a Zayn.
Questo lo guarda di rimando “agente Adams Liam non.. non sarebbe in grado di fare una cosa del genere”. Liam annuisce d'accordo, facendo spuntare un sorrisino sulle labbra dell'agente.
Adams si alza lentamente dalla sedia, facendo rizzare Tatiana, stata in silenzio per tutta la sera.
Si stringe a suo fratello, cercando conforto.
“Abbiamo scoperto varie cose, dalle indagini. Come che la signorina Judith abbia avuto una relazione con Horan, non finita molto bene, erro?”.. Judith scuote la testa, guardandolo fisso .. “e di come sia stato coinvolto sentimentalmente, anche con Tatiana...”
Liam spalanca gli occhi, voltandosi verso sua sorella “cosa?” sussurra, e la sorella sospira “è inziato tutto per gioco, noi non.. stavamo insieme sul serio era..una relazione senza senso. Anzi, aveva solo una direzione. Facevamo sesso e basta” sbotta, guardando l'agente “io non ho ucciso Niall!” “E' quello che dice lei”.
Judith alza lentamente una mano, come se fosse a scuola e dovesse fare una domanda al professore.
“Mi chiedevo, come lei possa capire chi di noi è il colpevole. Io e Tatiana abbiamo avuto una relazione con Niall, e allora? Perchè avremmo dovuto ucciderlo?” “per vendetta, signorina. Sbaglio, e nel periodo in cui lei stava con Horan, lo aveva denunciato per violenza domestica, per poi ritirare l'accusa?”.
Judith alza un sopracciglio “dove vuole arrivare”
“Lei ha ritirato l'accusa per paura, signorina Lowson. Ma paura di cosa?”.
Ella la guarda attentamente, socchiudendo gli occhi.
“Lei non centra nulla” sospira. “Eravamo insieme quella notte”.
Liam la fissa confusemente, così come le altre persone nella stanza, tranne Judith, che la fissa terrorizzata.
“Mi dispiace Judith, ma io non voglio entrare in questa storia!” sbotta, Ella, alzandosi.
Porta lo sguardo all'agente Adams, che osserva attentamente la ragazza.
Questa sospira, “Io e Judith abbiamo una relazione da qualche mese. Da qualche settimana iniziava ad avere della nausee e a stare male. Siamo andata a fare un controllo dal ginecologo, e ci ha confermato I nostri sospetti. È incinta, ed ovviamente il bambino non è mio. Il mese scorso è andata a letto con Niall. Per questo... quella sera sono andata a prenderla qualche chilometro prima della casa di Niall, in un bar vicino a casa sua. Poi siamo andate a casa mia”
Harry la fissa sbalordito “..sei..lesbica?” chiede scioccato, guardandola. Ella tentenna “non proprio..insomma...diciamo che..mi piacciono entrambe le direzioni”.
Harry si passa lentamente le mani sul viso, poggiando I gomiti sulle ginocchia e tenendosi la testa tra le mani. Quella situazione era talmente assurda che Liam temeva di poter vomitare da un momento all'altro.
L'agente Adams aprì lentamente una borsa che fino a quel momento Zayn non aveva notato, poggiando un quaderno sul tavolo.
“Questo è il diario di Horan. Leggete le ultime pagine”.
Louis fu il primo ad avvicinarsi. Spalancò gli occhi, emettendo un gemito di sorpresa.
'Ho paura. Ho immensamente paura. Qualcuno mi spia. Ho paura. Non so chi sia, ma non voglio rimanere solo. Non voglio. Ho troppa paura. Non ne ho parlato con nessuno. Ho troppa paura. E posso essere sicuro di dire che quella persona è..”
Louis girò la pagina, trovandola vuota. Corruga la fronte, guardando Adams. “la pagina successiva con il nome del presunto assassino e persecutore è stata strappata”.
Zayn si alza di scatto, tirando un calcio al muro, facendo sobbalzare Judith.
Harry si alza lentamente, sedendosi accanto all'agente e osservando il quadernino.
“Possiamo provare a.. ricalcare?”. Afferra velocemente una matita dal tavolino, facendo passare la matita sul foglio bianco, senza risultato. “Hanno strappato anche quelle successive”.
“Liam, lei dov'era la sera dell'assassinio?”.
Il moro tentenna per qualche secondo, passandosi lentamente le mani sui jeans, asciugandosi il sudore.
“Non..non posso dirlo”.
“Avanti Liam! Cazzo diglielo!” Zayn alza la voce, puntando gli occhi sull'agente “Liam ha una relazione con la nostra ex insegnante di inglese, alle superiori. Era con lei quella sera”.
Louis sbotta una risata “La signora Minty? Ma ha trent'anni più di te!”.
Liam alza gli occhi al cielo.
“Può confermare?”. Liam annuisce, guardando Zayn adirato.
Adams si mette a sedere, guardando fisso gli unici due rimasti. “Tomlinson e Payne. Siete rimasti solo voi”.
Louis lo guarda “io.non.ho.ucciso.Niall. Era il mio migliore amico, io gli volevo bene! Lo so abbiamo litigato, ma.. diamine non l'ho ucciso! E non ho strappato quelle dannate pagine!” sbotta.
“L'ha detto anche lei agente. Sono una ragazza, non avrei potuto colpire Niall alla tempia e trascinarlo giù dalla sua stanza e poi trascinarlo fino al giardino! Non avrei avuto tempo, sbaglio o un'ora dopo che sono andati via Harry e Ella è arrivato Zayn?” dice velocemente Tatiana.
Adams alza leggermente un angolo della bocca.
“Tatiana come facevi a sapere che Niall è stato colpito alla testa e che è stato aggredito nella sua camera?” sussurra Liam, guardandola. Lei ammutolisce, guardandolo “lo ha detto l'agente” risponde.
Adams scuote la testa “no, ho solo detto che il corpo è stato trovato in giardino”.
“Sta cercando di incastrarmi?” sbotta la ragazzina, alzandosi. Liam le blocca le spalle, facendola risedere.Adams sorride “lo a fatto lei, signorina Payne. In questo momento gli agenti sono a perquisire la sua camera, e sono sicuro che lei non abbia neanche gettato le pagine del diario di Horan”.
Tatiana ammutolisce, fissandolo. “Niall mi aveva portato via tutto. Il mio primo bacio, la mia prima volta, tutto. E poi mi ha lasciato, dicendomi che non ero per lui. Che era stata tutta una scommessa per un po' di erba. Non volevo ucciderlo. Volevo solo fargliela pagare. Mi ha tolto tutto! Cosa avrebbe fatto lei? mh. Mi aveva filmato mentre facevamo sesso e mi ricattava per soldi, soldi per quella sua stupida erba! Volevo solo spaventarlo e farlo smettere. Non lo meritavo. Quando gli ho detto di smetterla lui mi ha aggredito, e io ho afferrato la prima cosa che ho trovato, il suo cazzo di premio del football. L'ho colpito cercando di allontanarlo. Lui si è accasciato a terra e il sangue..-si blocca, singhiozzando-l'ho trascinato giù per le scale..l'ho spinto giù, e poi ho usato il tappeto per portarlo fuori. Poi ho rimesso tutto al suo posto. Quando ho sentito la macchina di Zayn sono scappata.” singhiozza la ragazza, facendo serrare la mascella al fretello.
“Liam devi credermi io non volevo ucciderlo”. Dice, allungando le braccia verso il fratello, che si allontana lentamente.
“Me ne avresti dovuto parlare... dirmelo..che cosa hai fatto..” sussurra, facendo chinare la testa alla sorella, con le mani ormai ammanettate dietro la schiena.
“Tatiana Payne la dichiaro in arresto per l'omicidio di Niall Horan. Ogni cosa che dirà potrà essere usata contro di lei in tribunale”
“Mi dispiace” sussurra, prima di essere portata via dall'agente.
Harry fissa davanti a se la figura di Zayn, immobile.
Liam singhiozza incessamente, maledicendosi per non essersi accorto di nulla. Judith singhiozza sulla spalla di Ella, che si morde il labbro, talmente tanto da farlo insanguinare.
Louis, il caro e controllato Louis, tira un calcio al tavolino davanti a lui.


Niall Horan venne ricordato come il caro
ragazzo che faceva volontariato al centro anziani di Ninsburg, che aveva un diploma in arte moderna, e con la passione per il calcio.
Nessuno voleva ricordare un codardo. Solo i suoi amici, lo ricorderanno per quello che era realmente. Quello che scoprirono quella sera.
   
 
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