Anime & Manga > Kamigami no Asobi: Ludere Deorum
Ricorda la storia  |      
Autore: SayakaLatia    28/08/2014    2 recensioni
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il dio che mi restituì la vita

 

Quello che qualche secondo fa era il bellissimo cielo terzo pieno di candide nuvole che si poteva ammirare dall'accademia dove Yui e gli altri dèi studiavano ora era solo un ammasso di distruzione. Era pieno di crepe, segno che se non fosse stato per il potere di Zeus l'accademia sarebbe stata già distrutta, ed era colorato di un orrendo e pesante viola. Al centro svettava un enorme colonna di luce, contornata da radici che la intrappolavano, da cui continuavano ad uscire raggi distruttori e sfere non altrettanto benefiche. Al centro di quella colonna, come tutti gli dèi e Yui ben sapevano, c'era il loro amico, dio della luce, Balder, che era impegnato in un'ardua lotta per non far vincere il Dio della Distruzione che si celava in lui. Dietro della viola erano ben udibili le urla dei loro compagni, che altro non erano che spiriti, terrorizzati da ciò che stava succedendo. Yui si fermò a guardare sconvolta la grande colonna di luce, dove ora combattevano il Dio del Fuoco Loki e il Dio del Tuono Thor, cercando di riportare Balder alla normalità ed evitare così la distruzione di quel luogo e forse dell'intero universo. Fiammata dopo fiammata e fulmini dopo fulmini, la colonna restava sempre al suo posto, mandando sempre più sfere e raggi che tentavano di colpire i due dèi celtici. Apollon, il Dio del Sole, guardò con Yui quel tremendo spettacolo per qualche secondo, finchè non si decise ad intervenire.

-Fata?- chiamò Yui, che al suono della sua dolce voce si girò. Il dio biondo si abbassò e prese fra le mani il bel visino della viola, per poi avvicinare forse troppo il suo. Fissò intensamente i suoi occhi, cercando di rassicurarla con il suo sguardo e il suo tocco. Lesse la preoccupazione della ragazza nel suo sguardo. -Va tutto bene, non è troppo tardi- disse con la sua calda voce. Solo quello bastò a tranquillizzare Yui, che socchiuse gli occhi beatificandosi del tocco del dio sulle sue guance, del suo profumo e del suo magnetico sguardo verde. -Riusciremo a salvare Balder. Dopotutto, siamo amici, no? E gli amici si aiutano sempre- continuò regalandole un dolce sorriso. -E poi, ci diplomeremo tutti insieme!- concluse chiudendo gli occhi e sorridendole. Yui restò a guardarlo. Apollon riusciva sempre ad infondere fiducia in chiunque, soprattutto in lei. Da quando il loro percorso nell'accademia era cominciato, Apollon le era sempre rimasto al fianco, aiutandola in ogni momento. Anche lei aveva dato il suo contributo nel momento in cui Apollon si era sentito male per via di Cassandra. La ragazza gli era sempre stata accanto. Ripensando a Cassandra ebbe una punta di gelosia. Non poteva essere certa di amare il dio, e anche se fosse Apollon avrebbe sempre amato Cassandra. Un boato prodotto dallo scontro del martello di Thor con una sfera la risvegliò dai suoi pensieri e tornò a fissare lo sguardo dolce di Apollon. Di certo questo non era il momento più adatto a pensare alla sua vita sentimentale. Dopo qualche secondo Apollon si allontanò di un passo dalla ragazza e in un batter d'occhio assunse la sua forma divina. L'uniforme scomparve, lasciando posto al suo petto scoperto pieno di simboli dorati, che percorrevano tutto il suo corpo, e ad un panno bianco che gli avvolgeva la vita scendendo fino al pavimento, ornato con ciondoli e un altro pezzo di stoffa blu. I precedenti capelli corti e biondi divennero lunghissimi e dorati, e il suo sguardo assunse un colore arancione che subito Yui ricollegò al colore del tramonto. Beh, grazie, era il Dio del Sole. La trasformazione terminò e Yui stette a guardare stupita uno dei più potenti dèi che ora era davanti a lei e la guardava dolcemente. Senza dire una parola, Apollon si mise in ginocchio e prese la mano di Yui, per portarla delicatamente alle sue labbra e posarci un dolce bacio. La ragazza sgranò gli occhi e le sue guance si tinsero di rosso, mentre guardava stupita il dio che amava mentre le baciava la mano. Sentì tutti i sentimenti che provava Apollon confluire attraverso le sue labbra fino al suo corpo. Ricordò le parole di Zeus. Apollon può provare più amore di quanto tu possa immaginare. E quanto era vero. Il dio si alzò in piedi per rivolgerle l'ennesimo sorriso, come a volerle dire “non ti preoccupare, ci riabbracceremo presto” e spiccò il volo verso la colonna di luce, dove si unì nel combattimento a Loki e Thor.

 

Nei minuti successivi, che parvero a tutti interminabili, Yui, con gli altri dèi, corse per tutta la scuola ad aiutare i suoi compagni, che poco prima di essere uccisi furono liberati da Zeus e tornarono ad essere spiriti gioiosi. I restanti dèi, Hades, Dionysus, Takeru e Tsukito (rispettivamente gli Dèi dell'Ade, della Fertilità, del Mare e della Luna) si unirono con Apollon, Loki e Thor nella battaglia per salvare Balder e l'intero universo. Intanto, Yui, nel suo corri corri generale, era finita in quello che restava dell'ingresso della scuola. La scalinata prima immensa ora era a pezzi e il tetto, pieno di crepe, sarebbe crollato sicuramente di lì a poco. Qualche calcinaccio stava già cadendo. Ma come nel suo primo giorno di scuola, la sfera blu contenente quello strano liquido azzurro era sempre al suo posto, appesa la soffitto. Era quasi completamente piena. Nel primo giorno, Zeus disse che quando gli dèi avrebbero appreso a pieno i sentimenti umani la sfera si sarebbe riempita totalmente e loro si sarebbero diplomati. Già, da allora erano successe tantissime cose. Yui e gli altri dèi avevano legato tanto. E lei aveva insegnato a loro molte cose riguardo ai sentimenti umani. Anche lei ne aveva capito di più. La viola restò ancora un momento a fissare la sfera, quando questa ebbe uno scatto e si mise a vibrare. Il liquido dentro brillò e aumentò fino a riempire tutta la sfera.

-Loro... ce l'hanno fatta...- disse entusiasta Yui, mentre Melissa correva verso di lei e saltava sulla sua spalla. D'un tratto la Spada del Paradiso, il ciondolo che teneva al collo che aveva trovato prima di finire in quella strana scuola, brillò. Yui allentò la sua cravatta e la spada uscì dalla sua maglia, per rimanere sospesa in aria a brillare. L'enorme sfera si staccò dal soffitto, cadendo a terra e provocando un enorme frastuono, oltre che una poderosa crepa sul pavimento. Yui si avvicinò cautamente e appoggiò una mano sulla superficie liscia della sfera. La spada brillò ancora di più e la sfera si ruppe in mille pezzettini, mentre il liquido blu confluiva velocemente all'interno del ciondolo. Yui restò perplessa e prese fra le mani il potente ciondolo. Emanava calore, non un calore fastidioso, bensì piacevole e potente. Era il calore delle emozioni che gli dèi provavano in quel momento.

-Devo portarla a Balder- disse decisa la ragazza e senza esitare un momento si mise a correre verso l'uscita. Mentre correva, il muro cominciò a vacillare di più e le crepe aumentarono, quando un enorme pezzo si staccò e mirò proprio sull'esile corpo di Yui. Proprio quando stava per colpirla qualcuno di familiare la coprì e parò il colpo con la sua forte schiena. -Signor Thoth!- esclamò Yui vedendo il dio egiziano con la fronte corrucciata che la bloccava contro il muro.

-Yui, vai, sbrigati, porta a termine la tua missione!- le disse il Dio della Scrittura e Sapienza, mentre la guardava con decisione. Yui esitò un attimo, poi aggrottò le sopracciglia e dopo aver esclamato un deciso “Sì!” ritornò alla sua corsa sfrenata.

Quando Yui uscì lo spettacolo era molto diverso da come lo aveva lasciato qualche minuto fa. Tutti gli dèi stavano guardando Loki, che dopo un potentissimo attacco era riuscito a creare una breccia nella colonna e ora ci stava entrando, diretto dal suo migliore amico. Gli gridavano di non andare da solo, che sarebbe potuto morire, ma quel dio era testardo e per giunta ormai era già entrato. Al pensiero della morte di Loki delle lacrime spuntarono sul viso di Yui.

-No, Loki, non farlo!- gridò anche lei, sebbene fosse inutile. Notò vicino a lei un dio molto splendente che la guardava. Come al solito, Apollon era al suo fianco. Senza pensarci due volte, Yui corse da lui per gettarsi sul suo petto nudo. -Loki vuole sacrificarsi per...- cominciò a dire singhiozzando. Apollon la distanziò e la guardò dritta negli occhi, con il suo solito sorriso rasserenatore.

-Andrà tutto bene. Ne sono certo- le disse sussurrando. -Riesco a sentire la forza del tuo pendente- concluse. Yui si ricordò della spada appesa al suo collo. Quella sicuramente avrebbe salvato Loki e tutto l'universo se lei fosse riuscita a portarla da Balder. Il Dio della Luce doveva essere raggiunto dai loro sentimenti, che ardevano nella spada. -Coraggio, facciamo sentire a Balder i nostri sentimenti!- la incoraggiò Apollon. Yui si asciugò le lacrime e decisa afferrò la mano che il biondo le stava porgendo. Un nitrito attirò la sua attenzione, e voltandosi si trovò davanti all'immenso cavallo bianco alato con le piume e i crini rosa. Pegaso era arrivato in un lampo, pronto a servire ed aiutare gli dèi e la ragazza. Apollon prese in braccio Yui e balzò in groppa al cavallo. Yui si tenne stretta al corpo del dio, mentre lui la cingeva con un braccio e con l'altro stringeva i crini del cavallo per non cascare. Con un salto, Pegaso cominciò a sbattere le possenti ali e si alzò in volo, conducendo i due verso la colonna di luce. Mentre il cavallo schivava le sfere e i raggi con pericolose virate, Yui strinse il petto del dio e chiuse gli occhi, mentre anche Apollon la stringeva di più a sé. La sua presenza le aveva sempre donato coraggio, soprattutto in quell'occasione. Sentiva il cuore del dio battere con forza nel petto, i suoi muscoli tendersi, il suo respiro, il suo profumo. Lei sapeva che Apollon non l'avrebbe mai lasciata da sola. Questa era una sua certezza, il pensiero che la rendeva sempre felice.

Gli altri dèi, che avevano capito le intenzioni dei due, Cominciarono ad aiutarli e a distruggere tutto ciò che li ostacolasse.

-Concentrate i vostri attacchi su un punto della colonna!- gridò Hades agli altri dèi, che senza fiatare ubbidirono al Dio dell'Ade. Quattro potenti raggi degli dèi colpirono simultaneamente uno stesso punto della colonna, dove si formò una breccia grande abbastanza da farci passare Pegaso. Il cavallo alato scese in picchiata e si infilò nel buco, mentre i due cavalieri speravano con i loro cuori di farcela. Dietro di loro l'entrata della breccia si chiuse e il cavallo diede uno scatto con le ali, per poi sbucare all'interno della luminosa colonna. Quando Yui aprì gli occhi e sollevò la testa vide una piattaforma di pietra levitare in aria dove Balder, ormai preso dal Dio della Distruzione, stava in piedi, circondato da una barriera gialla, e Loki, accucciato a terra e con la veste strappata dalla vita in su, che guardava disperato il suo amico. Pegaso atterrò dolcemente e Yui e Apollon balzarono giù. Dopo aver spiegato la situazione velocemente al Dio del Fuoco, Yui gli consegnò la spada, che intanto era tornata alle sue dimensioni normali. Come in ogni bella favola, Loki riuscì, attraverso la spada, ad infondere i loro sentimenti in Balder e la distruzione che avvolgeva l'accademia scomparve, ritornando ad essere il familiare cielo terzo di sempre. Balder, dopo che la spada sparì dal suo ventre, tornò ad essere il Balder che tutti conoscevano. Tutto tornò normale. Gli altri dèi atterrarono sulla piattaforma, felici di rivedere il loro amico che stava bene.

-Mi hai salvato di nuovo- disse con voce roca Balder a Loki, che lo abbracciava.

-Combini solamente guai, Balder- disse ridendo ma con le lacrime che scendevano dagli occhi Loki.

-Oh Balder, sei tornato!- esclamò felice Yui.

-Ho sentito le vostre voci che mi chiamavano. E' solo grazie a questo che sono tornato. Vi ringrazio- disse l'albino sorridendo come al solito.

-Evviva, ce l'abbiamo fatta!- esclamò gioioso Apollon. Ma dopo qualche secondo si dovette rimangiare le parole. Con un boato ed un terremoto, il cielo si riempì di nuovo di crepe e la piattaforma si mise a tremare.

-Che sta succedendo??- disse impaurita Yui mentre istintivamente si avvicinava ad Apollon.

-Questo posto sta per collassare?- disse Dionysus.

-Nemmeno Zeus riesce a mantenerlo!- aggiunse Hades.

-Cosa succederà all'accademia?- domandò Takeru.

-Potrebbe collassare venendo inghiottita dal nulla- disse Tsukito con la sua voce piatta ma con lo sguardo preoccupato. Ci furono altre battute e un momento di silenzio, che venne rotto da Apollon.

-Ragazzi!- gridò. -Dobbiamo proteggere la Fata!- disse chiamando Yui con il soprannome che le aveva dato. Balder assunse la sua forma divina e si avvicinò a Yui insieme agli altri dèi. Tutti e otto le figure divine si disposero a cerchio intorno alla viola, raggruppando quello che restava dei loro poteri al fine di rimandarla nel suo mondo.

-Aspettate un attimo, cosa state...- iniziò a dire Yui contrariata.

-Kusanagi. Pregherò sempre per la tua felicità- disse Hades con un sorriso sul volto.

-Che Kusanagi possa sempre sorridere- disse Dionysus.

-No, voglio rimanere per sempre con voi!- esclamò Yui.

-Kusanagi Yui. Non dimenticherò mai i tuoi insegnamenti- disse Tsukito sorridendo per una delle sue prime volte.

-Kusanagi, non esiste nessun'altra come te!- disse Takeru.

-Dovevamo diplomarci insieme! Perchè?- esclamò disperata Yui, con le prime lacrime sul bordo degli occhi.

-Kusanagi. Sono felice di averti conosciuta- disse Thor.

-Ci sono ancora molte cose che voglio fare con voi!- gridò Yui, la voce che traballava.

-Saremo sempre nel tuo cuore- disse Balder.

-Non è giusto! Aspettate!- continuò Yui.

-Grazie, Yui- disse Loki facendole l'occhiolino e sfoderando un bel sorriso.

-Aspettate. Cosa vi succederà?- continuava a pregarli Yui cercando di convincerli a tenerla con loro. I legami che lei aveva tessuto con loro si rese conto essere fortissimi. Il cuore le batteva all'impazzata e sembrava che una cascata volesse uscire dai suoi occhi al pensiero di lasciarli tutti. Dopo tutti i momenti che avevano vissuto insieme, i pianti, le risate, le preoccupazioni e gli ostacoli superati assieme. Erano ricordi preziosi per Yui, ma lei non voleva che tutto ciò finisse.

-Fata...- l'ultima voce la chiamò. La voce forse più preziosa delle altre per Yui. La voce che l'aveva sempre accompagnata. Quella di Apollon. Yui si voltò a guardarlo, con le lacrime che ormai scendevano per le sue guance. Il cuore cominciò a battere ancora più forte. I ricordi collegati al Dio del Sole riempirono la sua mente. Tutte le volte che lui l'aveva sostenuta ed aiutata, e le volte (rare) che lei aveva aiutato lui. Il suo profumo. La sua pelle morbida. I suoi capelli biondi e il suo sguardo, sempre accompagnato da un sorriso. Anche stavolta sorrideva. Yui invece aveva paura, paura di perderli tutti. Ma soprattutto di perdere lui, il dio di cui era follemente innamorata.

-Ti amo.- disse guardandola negli occhi. Yui aprì la bocca stupita. La disperazione si era trasformata in pura felicità, ma l'affermazione che seguì no la rese felice. -Addio- il dio pronunciò le parole sussurrandole e chiuse gli occhi, sorridendole come faceva sempre. Tutto stava diventando più bianco e Yui si sentiva sempre più leggera.

-APOLLON!- riuscì a gridare con la voce consumata prima di essere inghiottita dalla luce. Davanti ai suoi occhi non vide più il bel viso del suo amato dio, ma solo il bianco. Un bianco opprimente. Ma durò ben poco.

-Cosa c'è?-

-Sei talmente in ansia da piangere?-

-Ti senti bene?-

Ad un tratto la sua vista ricominciò a distinguere qualcosa e i suoi piedi toccarono terra. Un marciapiede contornato da alberi, una strada ed edifici al di là di esse. Due ragazze la stavano fissando stupite, mentre lei aveva gli occhi sbarrati davanti a sé e le lacrime scendevano giù per il suo volto, candendo sulla strada con un impercettibile suono. Gli dèi erano spariti, l'accademia non c'era dietro di lei. Non c'era più Apollon che le sorrideva. No.... io sono... tornata... pensò mentre gli occhi si caricavano di ancora più lacrime.

-No...- sussurrò scoppiando a piangere. -Non è questo che voglio...- disse fra i singhiozzi.

-E' successo qualcosa?- continuavano le insistenti voci delle due ragazze.

-Scusate io...- Yui non finì la frase perchè si mise subito a correre, diretta verso la sua casa, lasciando le due ragazze letteralmente basite. Se oggi è quel giorno, forse andando nel magazzino... pensò Yui, che animata da una speranza di rivedere i suoi cari dèi stava correndo con tutte le sue forze. Arrivò alla base delle scale, che si mise a salire di corsa. Ignorò i due fratelli che la salutarono e restarono anche loro stupiti come le due ragazze. Ignorò suo padre. Ignorò sua madre preoccupata. Tutto ciò ora non le importava. La sua vita non le importava. Lei voleva indietro solo la vita all'accademia, con gli dèi. Con Apollon. Ti amo. Le aveva detto che l'amava. Doveva rivederlo, ad ogni costo. Dirgli che anche lei lo amava. Arrivata al magazzino, spalancò la porta ed entrò dentro, fermandosi davanti al tavolo. La scatola con la Spada del Paradiso non c'era. Era lo stesso magazzino di sempre.

-Non c'è... non posso tornare da loro...- balbettò accasciandosi a terra e cominciando a piangere disperatamente. I singhiozzi le scuotevano il petto e le lacrime le bagnavano le mani. -Non li rivedrò più...- disse fra i singhiozzi. Non avrebbe neanche potuto più rivedere Apollon. Apollon. La sua mente venne schiacciata dai ricordi del suo amato, mentre le sue ultime parole riecheggiavano, insieme al suo immancabile sorriso. Ti amo, addio.

Yui continuò a piangere disperatamente per molto tempo. Non smise neanche quando la madre, preoccupata, la portò in casa con dolci parole. Yui si gettò sul suo letto e pianse ancora di più. Smise solo dopo qualche ora di pianto ininterrotto. Si mise seduta sul letto e si rannicchiò. I ricordi la schiacciavano e non volevano andarsene via, non la lasciavano in pace. Soprattutto quelli che riguardavano Apollon. Il primo giorno, l'aveva abbracciata e le aveva stampato un bacio sulla guancia, cosa che aveva suscitato molto imbarazzo da parte della ragazza. Le giornate trascorse insieme, i progetti, come lei lo aveva aiutato con Cassandra e come lui la aiutava in ogni momento. Ti prometto che staremo sempre insieme Yui le aveva detto una volta. Ma ora dov'era? L'aveva lasciata sola. Tutti la avevano lasciata da sola. Pure i ricordi sugli altri invasero la sua mente. Come fosse paranoico Hades con il discorso della sfortuna e come adorasse i Daifuku alle fragole. Come Tsukito si appuntasse ogni cosa detta da loro e dal maestro Thoth. Come fosse scontroso Takeru. Come fosse gentile e premuroso Balder, e come adorasse la carne. Come fosse giocherellone e birbante Loki. E ovviamente Thor e Dionysus. E Melissa e Thoth. Le mancavano tutti.

I giorni si susseguirono, senza che Yui vivesse davvero. La felicità l'aveva abbandonata, lasciando posto ad un'enorme buco vuoto. Molte volte si soffermò a guardare il cielo in cerca di un segno, una luce, una nuvola strana, qualcosa. Invece niente. I giorni con loro erano svaniti. Ed ora le mancavano tremendamente.

Un giorno, mentre saliva le scale davanti a casa sua mogia mogia, qualcosa attirò la sua attenzione. Sentì delle voci in lontananza che la chiamavano. Ripetutamente. Ed erano voci molto familiari. Kusanagi cominciò una molto bassa. Yui continuò un'altra. Le voci continuarono a susseguirsi, chiamandola, per cognome o per nome. La ragazza abbandonò a terra la sua cartella. Con gli occhi sgranati e la bocca aperta, cominciò a salire con calma le scale. Le voci continuarono a chiamarla, scalino dopo scalino, e lei continuava a riconoscere quelle voci che si alternavano. Dopo più o meno cinque scalini le lacrime si formarono ai bordi degli occhi della viola e lei cominciò a fare le scale di corsa. Arrivata in cima si fermò di botto ad osservare la scena davanti a lei. Fata concluse l'ultima voce, quella a lei più preziosa. Davanti a lei, otto figure molto familiari le sorridevano. Erano loro. Gli dèi. Erano tornati, ed erano proprio davanti a lei. Non stava sognando. Al centro Apollon, con il suo immancabile sorriso e gli occhi verdi, la guardava con dolcezza.

-Continua ad insegnarci, va bene? Vogliamo continuare ad imparare!- disse. Yui lo fissò ancora per un po' mentre le lacrime le rigavano il volto.

-Ragazzi... siete... Apollon!!- gridò felice correndo incontro al biondo e balzandogli al collo. Non essendo preparato, Apollon la prese ma cascò a terra mentre la stringeva. Gli altri dèi si misero a ridere della scena. -Io pensavo che tu mi avessi abbandonata-

-Non lo farei mai. Te l'ho promesso, no?- le sussurrò il Dio del Sole, mentre, sporgendosi, le regalò un dolce bacio che fu felicemente ricambiato.

 

Angoletto spensierato dell'autrice:

Oi there!
Oddio, ma da quanto è che non scrivo??? Si, molto -.-
Non uccidetemi, colpa dei miei che mi portano via dal mio pc per due settimane T^T piccolo mio non ti lascerò mai più <3
Che dire, è da UN BOTTO di tempo che ho finito Kamigami no Asobi, e che dire se non che... E' UNO DEI MIEI ANIME PREFERITIIIIIIIIIIIIIIIIII!!
Ok amo i gyakuharem <3
Poooooooi pareri su questi fighi di dèi. Uhm.. ehm.. boh, sono fighi tutti, ma se devo dire la mia preferenza... sono in love con Hades <33 no dai è troppo puccioso uwu prima fa tutto “stammi lontana sennò sarai contagiata dalla sfortunaaaaaa” e poi si mangia i dolcetti alle fragole. DOLCEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE <33 ma devo dire che è stata una scelta difficile uwu Ero indecisa fra lui e Apollon, ma poi ho lasciato Apollon a Yui e lui me lo sono presa io uwu ma ci tengo a puntualizzare che praticamente mi piacciono tutti uwu
Beeeeeeeeeeene, spero che questa fic vi sia piaciuta ;3 non ci dovrebbero essere errori (visto che mi sono convertita a OpenOffice muahahaha) ma se ne scovate uno ditemelo,eh! :3

Ci zampettiamo in giro! :3

SayakaLatia

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kamigami no Asobi: Ludere Deorum / Vai alla pagina dell'autore: SayakaLatia