“Fammi passare, Swan.”
Emma però la bloccò. “Non finchè non chiederai scusa.”[...]
Emma allora le pestò un piede e Regina, dopo un breve grugnito di dolore, le mise una mano tra i capelli facendole alzare la testa. Di colpo si bloccò.
Emma sorrise ghignante e, con la voce rotta dal fiatone e dalla presa di Regina su di lei, disse: “Pensavo che prendessi ciò che era tuo.”
Regina la fissò negli occhi e aprì leggermente le labbra. Poi sorrise e, senza tanta dolcezza, si avventò sulla bocca della donna, quasi divorandola.
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[19^a classificata al contest "Lacrime" indetto da Syria_]