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Autore: Matrona    29/08/2014    16 recensioni
Affrontare battaglie sul campo o nel cuore lascia sempre delle cicatrici. Ad ogni azione una conseguenza e Ranma e Akane lo stanno scoprendo a loro spese. Riusciranno a crescere e ad affontare la più grande delle battaglie senza nascondere il cuore e sfoderare i pugni? Spero che sia di vostro gradimento.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ti sposerò perché mi sai comprendere e nessuno lo sa fare come te
Ti sposerò perchéhai del carattere quando parli della vita insieme a me ...

Tii sposerò perchè ti piace ridere e sei mezza matta proprio come me
C'è in comune fra di noi c'è più di una cosa...

Ti sposerò perché  non mi chiedi mai il giorno che sarai mia sposa
E poi e poi perché io so già che se litighiamo io e te
non stiamo mai più di un minuto col cuore arrabbiato... 

Sono straconvinto che sarà una cosa giusta
Ti sposerò perché sei un po' testarda si, ma quel che conta onesta
Ti sposerò perché per un tipo come tu sembri fatta apposta

E poi e poi perché se chiedo a te fiducia e un po' di libertà
non dici no anche per questo vorrei sposarti presto
Ti sposerò perciò ci puoi scommettere...quando un giorno quando io ti troverò.


Eros Ramazzotti - Ti sposerò perchè.









L’aurora di un tenue color indaco, illuminò lo stretto abbraccio di due giovani ragazzi immersi nella plumbea vegetazione.
La provincia di Ryugenzawa sembrava meno ostile a quell’ora del mattino.
L’odore di rugiada e il canto lontano di qualche uccello, destarono per prima la giovane donna che stava dormendo, poggiata sul petto scolpito del fidanzato.

Le belle iridi nocciola misero a fuoco l’ambiente. Una tenda, della pelle, un profumo famigliare.
Spalancò gli occhi quando si rese conto di essere bellamente spalmata sul corpo di Ranma, che dormiva della grossa. Non era stato un sogno.
Si guardò le mani e come previsto trovò il piccolo anello brillare al suo anulare.
Arrossì vistosamente quando i fotogrammi di quella notte fecero capolino nella sua mente,
inconsapevole del fatto che il bell’addormentato stesse sognando lo stesso.


Calore, pelle madida di sudore, parole incomprensibili biascicate e dal suono dolce.
Lui sembrava così deciso, spontaneo ma soprattutto felice come mai lo aveva visto.
Quella dichiarazione e poi quel fuoco improvviso.
Quando con mani tremanti le aveva alzato la maglietta si era fatta prendere da una strana euforia.
Come se qualcosa dentro di lei si fosse finalmente liberato. Lo aveva lasciato fare senza smettere di guardarlo negli occhi.
Nonostante l’imbarazzo iniziale, il cuore che galoppava selvaggiamente, anche lei cominciò a sfilare gli alamari della sua casacca.
Lui non si stupì del gesto e le accarezzò con dolcezza un fianco, rabbrividendo quando poggiò le mani sul suo petto.

Ripresero a baciarsi voracemente, il calore dell’altro li inebriava sul filo di una tensione che teneva lo stomaco stretto in una dolcissima morsa.
Ranma le sbottonò gli shorts e dopo pochi secondi anche i suoi pantaloni furono lanciati in un posto imprecisato della foresta.
Senza smettere di baciarla la fece stendere sullo scomodo sacco a pelo.
Improvvisavano, tremavano ed entrambi pregavano i kami che nessuno dei due smettesse quel nuovo gioco tanto pericoloso quanto eccitante.

Il codinato si fermò ad osservarla. La pelle candida e quel corpo armonioso che spesso aveva denigrato, emanava il profumo del paradiso.
Sentì le palpebre appesantirsi in uno sguardo lussurioso che solo nei suoi più segreti sogni si era concesso.
In biancheria intima davanti a lui, indifesa e più donna che mai, l’aveva trascinato su di lei senza pensare alle conseguenze.
Lo volevano da una vita era un modo giusto di coronare un’avventura lunga anni. Immagini dei loro momenti quotidiani si susseguirono rapide come flash.
Era il momento di scoprire le carte e di mettere a nudo i cuori.

D’improvviso Ranma si freddò, in un attimo di lucidità comprese quello che stavano irrimediabilmente per fare.
Erano un uomo e una donna che si amavano e che desideravano possedersi carnalmente.
Però era anche la loro prima volta e lui sapeva, nonostante non si interessasse a questo genere di cose,
che le ragazze si aspettavano una prima volta romantica, magari in un bel letto, circondati da petali di fiori e candele,
non certo sullo stuoino umido di una tenda nel bel mezzo di una pericolosa foresta.
Si sentì in colpa, come se le stesse rubando la sua prima volta. Non voleva fare qualcosa di sbagliato proprio adesso.

- Ak..Akane se vuoi posso fermarmi, io non… - Come ridestata da un sogno, cercò di captare i borbottii del fidanzato.
Ancora inebetita dal suo calore, lasciò che si mettesse in bilico sulle braccia per osservarla meglio.

- C…Cosa?

- Sì…insomma se tu volessi fermarti io… magari vuoi un letto, dei petali e delle candele… -

Il bel viso di Akane si corrucciò in una smorfia scettica.

- Che dovrei farmene delle candele e dei petali scusa? - Il bel moro guardò la sua ragazza inarcando le sopracciglia in un’espressione buffissima.
Possibile che a lei non interessasse minimamente l’aspetto logistico della faccenda?

- Se non avessi voluto non saremmo arrivati a questo punto non trovi? -
Lanciando un occhiata eloquente a lui disteso tra le sue cosce, coperte solo da sottili slip. Il ragazzo divenne color pulce.

- Credi che mi sia fatta prendere dall’entusiasmo? O magari tu ti sei lasciato prendere per caso? - Fu il suo turno di corrucciarsi.

- Ma cosa dici? Credi che voglia farlo con te per festeggiare il fatto di essere tornato uomo? Come se fossi una torta da mangiare? - Akane sbuffò soffocando una risatina sul paragone.

- Bene! Nemmeno io. Perciò Ranma, per i kami voglio sentirmi tua, voglio essere finalmente completa. Non ho bisogno di lenzuola di seta o petali di rosa, ho bisogno di te…di noi. -
Gli occhi del ragazzo si spalancarono emozionati. Quelle parole avevano fatto fluire il sangue in tutto il corpo.

- Oh…Akane e se poi ti penti? Ecco è la mia prima… -

- Non mi sono mai pentita di nulla con te… dal primo giorno, anche se ce la mettevo tutta per dimostrarti il contrario e poi è la prima volta anche per me baka ma
non ho paura perché so che andrà bene finché staremo insieme. -



Si rilassò un pochino e sciolse la tensione con un lungo bacio su quelle piccole labbra rosse di passione. 
Le parole di Akane gli avevano dato nuova sicurezza ed era esattamente ciò di cui aveva bisogno.
D’improvviso si rese conto che l’unica cosa che voleva e di cui gli importava realmente era essere amato da lei e avere un posto nel suo cuore.
Con movimenti impacciati la sfilò e accarezzò dolcemente, meravigliandosi di quanto reattivo fosse il corpo della sua Akane.
Ad ogni bacio, tocco o sguardo si diede mentalmente dell’idiota per tutte le volte che aveva detto che non era affatto carina o sexy.
Nei suoi sogni più segreti quelle carezze lascive l’avevano mandato nell’oblio ma provarle adesso nel mondo reale era qualcosa di sublime e terreno,
che gli mescolavano il sangue nelle viscere e lo portavano in zone sensibili che nemmeno lui sapeva di avere.

*Dannazzione Ranma calmati, che qua finisce tutto ancor prima di cominciare…*

La vedeva gemere imbarazzata ai suoi audaci tocchi, conosceva bene il corpo femminile ma quello di lei lo emozionava a tal punto da metterlo in seria difficoltà respiratoria.
Akane nello stesso momento gli sfiorava le spalle e lasciava una scia di piccoli baci nei pressi della clavicola.
Tremava impercettibilmente sotto il tocco delle sue dita e si stupì osservando la direzione che avevano preso i suoi begli occhi nocciola.

 * Oh kami non è possibile che lei…*

Stava guardando con non poco imbarazzo l’elastico dei suoi boxer.
Aveva un espressione seria ma con uno strano scintillio caldo che non riusciva a non tradurre in lussuria.
Con coraggio e avventatezza il codinato condusse la sua piccola mano proprio li,
godendosi la reazione sconvolta di lei. Non voleva che avesse paura di lui, voleva lasciarsi conoscere e scoprire con naturalezza e semplicità.
Dopo pochi secondi fu il suo turno di strabuzzare gli occhi. Akane stava sfiorando lievemente la sua durezza, cercando con l’altra mano di togliere dall’impaccio quell’indumento.
Non l’aveva mai vista così audace e maliziosa e ciò lo invitò ancor più a gemere soddisfatto, le sue inesperte carezze lo disarmavano sempre più facendogli perdere il controllo.
I loro gesti urgenti erano dettati dal cuore e quello di entrambi batteva furioso nell’attesa di placarsi nel corpo dell’altro.
 
Completamente nudi si accarezzarono con lo sguardo pronti a fare questo ulteriore passo nella loro vita.
La notte di Ryugenzawa il proteggeva silenziosa e benevola nella muta attesa di quell’unione magica che si ripete dalla notte dei tempi.
Non c’era nulla intorno a loro, solo i loro respiri che danzavano tremolanti sull’orlo di una nuova avventura da scrivere.
Ranma la rassicurò con lunghi baci, mentre si posizionava incerto.
Le calde cosce di lei lo intrappolavano in una dolcissima morsa che gli impediva di ragionare lucidamente.
Per la mora, sentire il corpo del suo amato così solido su di lei, la rendeva sicura e spaventata al tempo stesso.
Stava per capire cosa significa amare completamente, cosa significa unirsi ad un uomo con il corpo e con l’anima.
Nelle descrizioni di Yuka e Sayuri sembrava tutto così bello e romanzato ma quel momento per Akane sembrava semplicemente la normalità.
La paura del dolore era sopraffatta dal desiderio e dalla voglia di essere finalmente completa.
Il cuore che le martellava forte nel petto, il calore di Ranma e la sua durezza che lentamente chiedeva di entrare, era tutto così giusto, così dannatamente pieno di vita.
Cercarono di trovarsi a pochi centimetri dai loro visi, non volevano perdersi nemmeno una sfumatura di espressione.
Quel momento sarebbe stato indelebile nella loro mente e nel loro cuore per tutta la vita.

Una lieve spinta e fu l’oblio. Sensazioni fortissime, sussulti e movimenti scoordinati diedero il via ad una danza primordiale.
Dopo pochi istanti di incertezza e assestamento si abbandonarono entrambi a quel piacere sconosciuto e tanto anelato.
Un abbraccio profondo  che tocca l’anima fino nel punto più lontano.
In un incastro perfetto, si erano vestiti l’uno dell’anima dell’altro, completando e riempendo ogni singolo vuoto delle loro vite.
I loro corpi si assecondavano con maggiore foga e precisione.
Irruenti e passionali anche in un quel nuovo scenario delle loro vite con la consapevolezza di riuscire a comprendersi e a soddisfarsi senza dire una parola.
L’imbarazzo era scivolato via come un velo, mentre le mani si cercavano piene di bramosia e desiderio;
non un singolo lembo di pelle era stato tralasciato dal tocco delle loro dita o dalla scia di umidi baci.
Un energia potentissima fluiva tra loro, intrecciati in un groviglio di morbide gambe e muscoli tesi.
Il selvaggio battito del loro cuore, unito ai gemiti e ai ti amo sussurrati,
crearono una dolcissima melodia di sottofondo nella foresta di Ryugenzawa e questa durò per tutta la notte,
fino a quando Ranma avvolse in protettivo abbraccio la sua amata trascinandola con se in un dolce sonno.




I pensieri di Akane furono interrotti dallo stiracchiarsi del suo fidanzato, anche lui consapevole da pochi minuti di avere la sua fidanzata nuda tra le braccia.

- Buongiorno. - Disse lei con le gote deliziosamente imporporate.

- N’giorno. -
Improvvisamente la strinse a se posandole un bacio tra i capelli. Akane si accoccolò meglio tra le sue braccia e questo fece sorridere Ranma.

- Se sapevo che saresti diventata così dolce nello svegliarmi l’avrei fatto prima.
Sai quante secchiate d’acqua gelida mi sarei risparmiato. -
Come previsto gli arrivò un lieve pugno tra le costole.

- Ouch!

- Baka!

- Non sei affatto carina!

- Non mi sembrava stanotte…
- Arrossì alle sue stesse parole, lasciando basito e purpureo il codinato.

- Stiamo diventando anche sfacciate oltre che dolci… ed estremamente sexy… - Si buttò su di lei facendole il solletico e rubandole qualche bacio sul collo.
La voglia di appartenersi salì rapidamente e quando si soffermò ad osservare il suo corpo nudo e pronto, dolci parole stupirono la piccola Tendo.

- Non ti ho chiesto come stai… si insomma va tutto bene? - Akane sfoggiò uno sei suoi stupendi sorrisi.

- Stiamo diventando dolci e premurosi oltre che estremamente… - Ribaltò le posizioni facendolo stendere sullo stuoino.

- Irresistibile. - Si chinò rubandogli un bacio mozzafiato.

- Non sono mai stata meglio in vita mia… ma credo che possiamo sempre migliorare. -
Ranma sollevato e leggermente imbarazzato da quelle parole, non se lo fece ripetere due volte.
La prese per i fianchi e si unì di nuovo a lei come se non fosse nato per fare altro.




Nella tarda mattinata si ricomposero per cominciare a tornare a casa. Passare al Ryokan era d’obbligo.
Sarebbe stato triste e imbarazzante dover chiarire con Shinnosuke.
Sulla salita del sentiero Ranma osservava sottecchi la sua fidanzata, che aveva un espressione seria e pensierosa.
Il suo cuore mancò di un battito quando realizzò che mancava sempre un soffio al perderla per sempre. Aveva rischiato grosso anche stavolta.
Shinnosuke era un degno rivale e soprattutto aveva quei lati dolci e pacati che a lui spesso mancavano.
Non sempre meritava la vittoria, soprattutto in questioni sentimentali ma lui e Akane erano legati oramai.
Lo erano stati da sempre, dal primo giorno. Quel nodo fatto per costrizione era diventato un’ancora alla quale aggrapparsi.
Era davvero convinto che per quanto la vita cercasse di separarli loro trovavano sempre un modo per restare uniti nonostante tutto.
Si sentì stringere la mano e il suo sorriso lo inondò di calore.

- Sei quasi più pensieroso di me…

- Mmm… già.

- Ti va di parlarne?

- Di cosa dovrei parlare… -

 Lo sguardo di Akane sorrise sereno.
Dopo l’audacia della notte era tornato il solito timido baka che amava tanto.

- Beh… anche questa volta si torna a casa. Insieme. E con un pò di novità. Non dovresti essere così mogio. -
Genuinamente semplice e spontanea era questo che amava di più in lei.

- Tu piuttosto, pronta a lasciare Ryugenzawa? -
Una domanda che implicava un ventaglio di molteplici scenari e Ranma non era sicuro di volerli conoscere.

- Sì. Sono arrivata qui per risolvere un problema, l’ho fatto e in più ho aiutato degli amici e avuto delle sorprese meravigliose. Sono pronta a tornare a casa. -

- Non si direbbe dalla tua espressione.
- Akane sospirò.

- Come avrai intuito dovrò parlare con Shinnosuke e come ben sai non è bello dover dire certe cose alle persone. -

Piccato. Ranma arrossì come un bambino colto con le mani nella marmellata.

- Sgrunt. - Non poté non manifestare il suo fastidio.

- Sarà una cosa rapida non vedo l’ora di tornare a Nerima.
Sai che faccia faranno tutti nel vedere che non ti trasformi più?
- Ranma si era quasi dimenticato di questo piccolo particolare.

- Già… e saranno felici di sapere anche che sei guarita e che presto ci spo… - Akane lo zittì con un bacio.

- Vedi? Non potremmo essere più felici e tu ancora ti ingelosisci per Shinnosuke.

- Io non sono geloso! - La mora inarcò un sopracciglio.

- O..ok. E’ solo che non sopporto che si sia avvicinato a te così tanto.

- Come hai visto sono capace di difendermi da sola. Shinnosuke è un bravo ragazzo e sa come trattare una donna.
- Il codinato si rabbuiò.

- Ma la teoria è una cosa, la pratica un’altra e poi io ho bisogno di una persona che combatta al mio fianco non di un principe che mi tenga chiusa in una campana di vetro.
Sono la figlia di un maestro di arti marziali, sgraziata e maschiaccio il ruolo di principessa non mi si addice affatto non trovi?-
Aveva il potere di lasciarlo senza parole.
 
- Sei una donna forte Akane, l’ho sempre pensato e che avvolte quando hai paura di perdere qualcuno faresti qualsiasi cosa pur ti tenerla al sicuro… -


- Il posto più sicuro per me è combattere al tuo fianco. Ricordalo Ranma.-

 - Sei fatta apposta per questo Akane.
- Si scambiarono un sorriso e si avviarono al Ryokan più sereni che mai.


Li accolse come sempre la gentilissima Noriko, che l’invitò a prendere il tea.
Il nonno zoppicando lievemente li aveva raggiunti al tavolo.

- Cari ragazzi non so proprio come ringraziarvi. L’attività e salva e a Ryugenzawa è tornata la pace.
Non so davvero come avremmo fatto senza di voi. -

- Ma figurati nonno! Abbiamo combattuto insieme e ce l’abbiamo fatta.

- Già… è il momento di tornare alla tranquillità. Siete già in partenza?

- Emh… sì, contiamo di tornare a Nerima in serata.

- Oh così presto! Speravo che restasse un paio di giorni a godervi le terme.

- Grazie davvero… è che siamo stati via molto, i nostri genitori saranno sicuramente preoccupati.

- Capisco…

- Nonno ma… Shinnosuke…?
- Un atmosfera tesa calò nella stanza.  Il nonno sospirò pesantemente estraendo una piccola busta dalla manica dello yukata.

- Mio nipote ha preferito partire per un po'. Un piccolo viaggio d’allenamento per schiarirsi le idee. Ti prego di scusarlo.  -
Lo sguardo di Akane era ferito e sinceramente dispiaciuto.
Ranma lo notò e le sfiorò leggermente la spalla, invitandola a prendere la busta.

- Mi dispiace avrei voluto almeno dargli una spiegazione… - Rivolse all’anziano signore i suoi occhi lucidi prostrandosi in un piccolo inchino.

- Bambina mia, non dispiacerti… l’amore non è mai uno sbaglio anche se non si è ricambiati.
Shinnosuke starà bene e tornerà ad essere sereno. Ci avete salvato non potrebbe mai portare rancore. -

- Nonno… -

- Questo vuol dire che siete sempre i benvenuti qui. Spero che tornerete presto, magari con le vostre famiglie.
-
Ranma sorrise. Shinnosuke e suo nonno erano davvero delle brave persone.

Il tramonto rosso e oro dipingeva delle sue meravigliose sfumature, le due piccole sagome che scendevano la collina della foresta di Ryugenzawa.
Ranma e Akane stavano tornando a casa ancora una volta mano nella mano. Sul treno la mora ebbe il coraggio di aprire la busta e leggerne il contenuto.

“ Cara Akane,
Innanzitutto ti ringrazio per quello che hai fatto per noi, ancora una volta ci hai salvato.
Ti sarò sempre debitore per questo e perdonami se puoi… se stai leggendo vuol dire che non ci siamo incontrati ma forse è meglio così.
Non sarei riuscito a sostenere una conversazione senza stringerti a me. Sono partito per un piccolo viaggio che spero possa aiutarmi a dimenticarti.
Sii felice Akane, voglio ricordarti con il sorriso spontaneo e dolce con cui ti ho conosciuta… quel sorriso che si accende quando vedi lui.
Purtroppo non sono Ranma ma sappi che ti ho amata davvero dal profondo della mia anima.
Spero di trovare un giorno qualcuno che mi sorrida allo stesso modo anche se il tuo ricordò resterà indelebile nel mio cuore.

Con amore.
Shinnosuke. “


Akane sorrise serena, mentre il paesaggio selvatico di Ryugenzawa scivolava via veloce attraverso i finestrini del vecchio convoglio.
Ranma dormiva con la testa sulle sue gambe e lei non poté fare a meno di sentirsi profondamente felice.

*Arrivederci Shinnosuke… grazie per avermi amata…*





Un anno dopo…

L’estate era arrivata con un netto ritardo e la temperatura di agosto era stranamente più fresca del previsto.
Il cielo di Nerima quella mattina era limpido e terso come poche volte.
Tutto intorno trasudava serenità e tranquillità, tranne che dalle parti del dojo dei Tendo.
All’entrata della magione mucchi di ghirlande e fiori ricoprivano il grande portone addobbato a festa.
Eleganti lanterne e fiori erano stati piazzati ovunque nel giardino e in ogni angolo della casa.
Gli ospiti alla spicciolata si stavano presentando già dal primo mattino per partecipare all’evento del secolo, parte seconda.
L’aria era tesa e un vigilissimo Soun Tendo perlustrava ogni angolo della casa sperando che fosse tutto perfetto.
Al piano di sopra un altra persona non riusciva a rilassarsi un momento.

- Uff..questo affare non ne vuole sapere di stare apposto. -
Per l’ennesima volta Ranma tentava di sistemarsi il vestito, guardandosi con aria corrucciata allo specchio.

- Ranma caro sei pronto? -
Nodoka in un elegante kimono scuro di affacciò nella stanza del ragazzo.

- Sì mamma… e che questo affare…

- Lascia che ti aiuti. -

- E’ pronta lei? Com’è’ ?
-
Nodoka ridacchiò alle domande del figlio. Era dolce vederlo così teso ed emozionato.

- Quasi pronta… ed è bellissima come sempre. -
Organizzare un matrimonio in casa e gestire un dojo non era semplice e gli effetti cominciavano a farsi sentire.

- Speriamo non si addormenti alla cerimonia.

- Ranma! -
Il ragazzo ridacchiò seguito a ruota dalla madre. Si rassicurò un pochino.
Akane in quegli ultimi giorni si addormentava ovunque ed era davvero stanchissima tanto da farlo preoccupare.


Due stanze più avanti, un’indaffarata Kasumi sistemava gli ultimi dettagli.
Akane era stupenda nel suo abito di seta color champagne. Lo scollo a cuore liscio scivolava luminoso nel suo tessuto espandendosi in una gonna lunga e leggermente svasata.
Sulle spalle e le maniche un piccolo bolerino di pizzo francese si abbottonava all’altezza delle clavicole ricordando nella forma il collo alla coreana che il suo fidanzato era solito usare.
Piccoli punti luce e graziose perline erano trapuntate qua e la impreziosendo ancora di più il tessuto.
La piccola Tendo si osservò lentamente allo specchio.

Era il suo gran giorno, questa volta desiderato da entrambi.  

- Su Akane datti una mossa, aspettano solo te… o ci stai ripensando? -
La squillante voce di Nabiki la riportò alla realtà.

- Sì sono quasi pronta!

Kasumi l’osservò con fare indagatorio.

- Mmm…qualcosa di blu. -
Indicando la giarrettiera sotto la gonna. Akane arrossì vistosamente.

- Qualcosa di nuovo. -
E indicò i fiori gioiello tra i capelli, un gentile regalo di Obaba per scusarsi del comportamento della nipote.

- Qualcosa di prestato. -
Aggiunse Nabiki indicando le piccole perle bianche che le aveva appuntato ai lobi solo mezz’ora prima.

- Qualcosa di vecchio! Giusto! -
Le due sorelle videro la maggiore correre via trafelata e ritornare pochi minuti dopo con un vecchio astuccio di legno.   

- Ecco prendi Akane- chan. -
La mora aprì l’astuccio e ci trovò una piccola spilla a forma di fiore con sotto una piccola perla a goccia.
Aveva l’aria di essere molto vecchio e prezioso. Guardò interrogativamente sua sorella.

- Era della mamma… e ancora prima della nonna. Papà me lo diede qualche anno fa convinto che sarei stata la prima a sposarmi.
Ma è giusto che lo indossi tu. Sarebbe stata così orgogliosa di te. -


- Ka..kasumi… io… -
Lei e Nabiki non riuscirono a trattenere le lacrime e raramente prima di allora si erano strette in un abbraccio tanto forte.
In quel momento si aprì la porta e un basito Soun osservò la scena pieno di emozione.

*le nostre bambine si vogliono bene… ah mia cara sono sicuro che stai vedendo anche tu questa scena… proteggile da lassù e tienile sempre unite…*

- Papà! -
Nabiki fu la prima ad accorgersi della presenza del padre.

- Oh figlie mie siete bellissime e tu piccola Akane sei davvero incantevole! Sono un uomo davvero fortunato. Buuuuaaaahhh  la mia bambina si sposa!!!-
Come previsto cominciò a inondare la stanza di lacrime senza riuscire a fermarsi.

- Ehi è tardi! Ranma non ha tanta pazienza per cui diamoci una mossa.-



La tensione di Ranma nel dojo era alle stelle.
Che ci avesse ripensato?
Nervosamente batteva un piede sul lucido pavimento della palestra.
Suo padre e sua madre lo guardavano apprensivi.
Gli invitati erano arrivati e c’erano davvero tutti.
Il codinato rivolse lo sguardo ai suoi amici di sempre, pregando i kami che non succedesse nulla stavolta.
Ryoga e Akari erano in prima fila, insieme a Ukyo e Kotatsu. Entrambi avevano in volto un espressione rassegnata ma serena.
Poche file più dietro Obaba, Shanpu e Mousse erano seduti verso il lato destro.
La bella cinesina aveva l’aria di chi avrebbe voluto essere ovunque tranne li.
Mousse le stringeva delicatamente il braccio, come a convincerla che assistere al matrimonio,
le avrebbe fatto mettere definitivamente una pietra sopra a quel capitolo della sua vita.
Kasumi e Nabiki entrarono per ultime e si posizionarono una accanto a Ono Tofu,
l’altra accanto a Kuno Tatewaki che insieme a sua sorella era stato preventivamente legato alla sedia.

Dopo pochi istanti una lieve musica riempì l’aria.
Akane fece capolino insieme a suo padre sulla soglia del dojo. Ranma rimase di sasso nel vederla.
L’aveva già vista in abito da sposa ben due volte ma in quel momento le sembrò davvero una creatura divina.
Arrossì come un ragazzino senza smettere di sorriderle.
Arrivata davanti al suo sposo, Akane si staccò dal padre e unì la sua mano a quella di Ranma.
La cerimonia si svolse senza intoppi, in assoluto silenzio, intervallato da qualche lacrima e sorriso… fino al momento dei voti finali.
Dopo che Akane ebbe pronunciato il suo sì.
Un’improvviso malessere la colpì facendola svenire tra le braccia di suo marito.

- Akane! Rispondi Akane! -
In pochi secondi tutti le furono attorno tanto che il dottor Tofu dovette dare qualche spintone per passare.

- Lasciatela respirare! -
Tuonò il medico e in un attimo prese la sposa tra le braccia e la portò di sopra seguito a ruota da un terrorizzato Ranma e una lacrimante Kasumi.

- Ono che cosa succede? Ti prego aiuta mia sorella!

- Stiamo calmi è solo svenuta. Sarà stato il caldo o l’emozione.
-
Ranma non riusciva a proferire parola, non smetteva di stringere la piccola manina bianca e fredda di sua moglie.
Dopo che ebbe armeggiato con qualche medicina e acqua fresca, la piccola Tendo si risvegliò lentamente.

- Finalmente Akane!

- Come ti senti?
-
Il viso di Ranma bianco come un cencio la scrutava preoccupato.

- Sto.. sto bene, ho avuto un mancamento non mangio da stamattina... ho davvero tanta fame! -

- Sei sempre la solita! Hai esagerato con i preparativi e hai tenuto i corsi al dojo fino a ieri non sei mica Rambo! E’ normale che adesso ti senti così! -
Con un tono di finto rimprovero il codinato si era rassicurato, il dottore invece osservata la ragazza pensieroso.

- Kasumi potrei rimanere solo un attimo con i ragazzi? -

- Eh? C..certo Ono. -
Con perplessità si chiuse la porta alle spalle, lasciando i due sposini insieme al dottore.

- Ragazzi ecco forse è il caso di fare due chiacchiere. -

- Cos’ ha Akane, me lo dica dottore! Non mi tenga sulle spine! -

- Ehi! Ci sono anche io e credo che dovrebbe dirlo a me non a te. -

- Ma sono tuo marito adesso!
-  Inveì un contrariato Ranma.

- La mia salute riguarda solo me! -
Sbottò Akane. Il dottore nel frattempo si sentiva bellamente ignorato.

- Emh… ragazzi credo che voi stiate giocando a marito e moglie da un bel po’ giusto?
I due sposini si freddarono all’istante, diventando color cremisi appena capirono il significato di quelle parole.

- Dott.. dottore… -

- Oh non c’è nulla di cui essere in imbarazzo. Siete adulti e adesso siete anche sposati. -

- Ma cosa sta dicendo?
-
Borbottò Ranma cercando di riprendere le funzionalità respiratorie.
Akane invece guardava Ono imbambolata come se avesse scoperto l’acqua calda.

- Lei crede…non è possibile. - Disse la mora portandosi una mano alla bocca.

- Da quando non…? - Chiese con uno sguardo eloquente.

- Oh kami! Da due mesi…c..credo. -

- Cosa? Ma Akane di che state parlando, io non c’ho capito nulla. -
Protestava il codinato totalmente ignorato dai due.

- L’ho notato dal tuo sguardo, sei leggermente più florida e il fatto che hai sempre sonno e fame è un ulteriore prova. -
Akane si guardò il corpetto del vestito effettivamente aveva il seno più grande ma l’aveva attribuito al fatto che mangiasse davvero tanto in quelle ultime settimane.

- Capisco…

- Domani potresti passare in ambulatorio per delle analisi…

- Non vorrei disturbare la vostra conversazione…ma mi dite cosa diamine sta succedendo!!!??? -

Sbottò adirato Ranma. Akane ripresasi dalla trance, strinse forte la sua mano.

- Oh beh… il dottore cercava di dire che probabilmente sono incinta, Ranma. -
 
- Ah ok. Bene… Cosa? -
Il ragazzo strabuzzò gli occhi guardando Akane come se stesse per esplodere da un momento all’altro.
La ragazza gli accarezzò il viso stentando a trattenere le lacrime.

- Aspettiamo un bambino…  -

- Sei incinta… un bambino… il nostro bambino…
-
Ranma aveva realizzato e totalmente impazzito di gioia l’aveva presa in braccio stringendola forte e cominciando a saltellare in una strana danza della gioia.

- E’ per questo che eri sempre stanca e affamata! Ouch e sei anche ingrassata un bel po’! -

- Baka! -
Akane gli diede un pugno in testa senza smettere di ridere. Era davvero tutto perfetto, lei e Ranma si erano sposati e presto sarebbero diventati genitori.
Si poteva essere più felici di così?

- Bene ragazzi. Direi che è il caso di andare a festeggiare! -
I ragazzi si guardarono raggianti negli occhi e corsero giù pronti ad affrontare un nuovo fantastico capitolo delle loro vite.


Akane e Ranma  erano felici… lo meritavano e avrebbero continuato a lottare fianco a fianco quotidianamente, affrontando tutto con coraggio e amore.
Per loro stessi, per la famiglia… e per quella piccola esistenza che stava cominciando a crescere nel caldo ventre di Akane,
inconsapevole di illuminare la rocambolesca vita dei due giovani più testardi, orgogliosi e innamorati dell’intero Giappone.

Fine.



 

Angolo Dell' Autrice: 
Wow finalmente è finita! Non credevo sarei riuscita a buttar giù anche l'ultimo capitolo.
Innanzitutto vorrei scusarmi del ritardo madornale nel postare la fine di questa fan fiction.
Non riuscivo a mettere su carta le idee che volevo esprimere e poi le vacanze in Sardegna hanno preso il sopravvento.
Non me ne vogliate. Rilassarmi mi ha fatto bene e mi ha dato spunti per nuove
fanfiction sui nostri baka, anche se non credo che mi cimenterò tanto presto in un'altra long-fic. Beh che dire... spero che anche il finale sia stato gradito.
Ho voluto approfondire la loro prima volta per dare un contestomolto più reale senza però scendere nel dettaglio.
Adoro le nc17 e spero davvero di non dover cambiare il rating per questo ultimo capitolo (opinioni in merito sono sempre ben accette).
Che cosa ne pensate della descrizione della prima volta, troppo ooc? troppo erotica o troppo romanzata? Non sapete quante volte l'ho cancellata e riscritta.
Per quanto riguarda il matrimonio spero di non essere caduta in troppi clichè (so che quello del regalo da parte della defunta signora Tendo è un evergreen ma che volete fare sono romantica infondo).
Non volevo descrivere la solita solfa dei personaggi vari che cercano di ostacolare le nozze ma volevo creare un prequel per il dopo.
Qualcuna di voi aveva già previsto una gravidanza e non ho voluto deluderla dato che il tema dentrale della storia era proprio quello di un'Akane che aveva un problema di fertilità.
Però come avete visto ho fatto passare un anno, non sono molto per le gravidanze...come dire, lasciatemi passare il francesismo "a prima botta" ahahaha.
Volevo si stabilizzassero e facessero le cose con calma.
In quel famoso anno non ci è dato sapere cosa è successo così come non sapremo mai se Shinnosuke ha trovato o meno una ragazza che gli sorridesse come Akane...spero che questo non vi turbi eccessivamente.
Detto questo vi lascio con un piccolo regalo. Una mia fan art sui nostri due baka.
Probabilmente non sapete che sono un'illustratrice e che ho cominciato a disegnare manga proprio guardando Ranma/ Lamù e Maison Ikkoku...
era da una vita che non mi cimentavo in questo stile e così ho buttato giù un piccolo sketch... spero vi piaccia.
Ah e se volete aggiungermi su facebook mandatemi un msg privato con il vostro nome e sarò lieta di aggiungervi.

Con Affetto.
Violet Lumos

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