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Autore: cardi    29/08/2014    0 recensioni
Che tutti parlando dei quindici anni come fossero una grande minchiata. Che a me hanno cambiato la vita, hanno dato la forza di restare forte, la forza di far vedere chi sono, ,che a me hanno dato un'identità. Che poi tutto è cambiato, tutta la vita è diventata una guerra.
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Ho voglia di raccontarti qualcosa, ma non una di quelle cazzate che le quindicenni raccontano, questa é una cazzata fuori dal mondo. Questa è la più grande ed immensa cazzata che qualcuno ti abbia mai raccontato, ed è la mia vita.

Ero lì al bar, davanti scuola, era il mio fottutissimo primo giorno e come lo avevo affrontato? Bah, pantaloni strappati, maglietta nera dell'hard rock e un giubbotto all'americana. Giorgia, mia sorella prende un caffè e io un cappuccino, ci sediamo e lei mi presenta qualcuno. Troppi nomi troppe facce. Francesco, un amico che già conoscevo prende una sedia e la rigira, si siete davanti a noi. Francesco é bassino per essere un senior, ha gli occhi verdi e i capelli corti e una passione sfrenata per il cibo. Tira fuori il cornetto e dice masticando "la fai arrivare tardi alla primina, poi ce la vedi tu sorella casinara al primo banco?" Ride anche il cameriere,che poi boh, che cazzo vi ridete. Ancora me la fanno bruciare questa cosa che sono uscita con sei al comportamento alle medie, è solo che mi stavano tutti altamente sul cazzo.. Come al solito.
Mi alzo "gió io vado". Chiede di aspettarmi, chiama un certo Giacomo, una Flavia, e Francesco, poi usciamo dal bar vicino scuola. Loro parlano in continuazione, estate, ragazze e ragazzi di una notte, sbronze e altre cose da neo diciottenni. Camminavo, in silenzio, telefono in mano e il numero pronto del mio migliore amico in chiamata. Francesco mi tiene ferma con una mano sulla pancia e alzo lo sguardo. Lui è già girato e guarda avanti camminando, giacomo é affianco a lui, e più a destra Giorgia, Flavia é accanto a me e mi tiene la mano, bleh non so la mano neanche a mamma, scosto il braccio e lei mi lascia. "Non devo un cazzo vi togliete porca troia" dico e batto la mano sulla schiena di Francesco., mi stanno nascondendo da qualcuno. Quello che dovrebbe essere Giacomo ride "non sapevo che la tua sorellina fosse così dolce, Giorgiè" ringhio, loro mi sentono, Francesco ride e Giacomo gli da una gomitata sullo stomaco per farlo stare zitto. Stiamo all'entrata del liceo. Superata l'entrata si fermano ad un muretto seduti, Giacomo si rolla una sigaretta e fuma, l'odore è buono. È in silenzio, lo sguardo fisso sul cancello, ha gli occhi blu scuro, quasi oltremare. Flavia mi avvicina al muretto e mi dice "li vedi quei quattro?" Annuisco seguendo lo sguardo di Giacomo, quattro ragazzi fumano con la schiena appoggiata al cancello "bene, guardali ora e non guardarli più" detto ció fa' brillare alla luce i suoi  capelli biondi e se ne va. 
Suona la campanella. 
  
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