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Autore: princess of leprecauns     21/09/2008    4 recensioni
Cosa serebbe successo se Eveline, la protagonista dell'omonimo racconto di James Joyce, avesse seguito Frank a Buenos Aires?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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In questa prima e breve fanfiction ho voluto immaginare come sarebbe andata se Eveline, la protagonista dell'omonimo racconto di James Joyce, avesse seguito Frank a Buenos Aires, per incominciare una nuova vita.

Eveline stava seduta alla finestra della sua casa a Buenos Aires. Osservava la gente che stava nel piccolo parco proprio sotto la sua abitazione. Due anziani signori sedevano su una panchina e dal movimento concitato dei loro gesti sembrava stessero intrattenendo una discussione piuttosto animata. Più in là, una giovane coppia passeggiava sui bordi di un laghetto, lei rideva mandando indietro la testa mentre lui la abbracciava teneramente, contento di renderla felice.

Ad un tratto Eveline la vide, una bambina accovacciata ai piedi di un albero, con gli occhi coperti dalle piccole mani. Pareva piangesse. Quei lunghi capelli color mogano, quel vestito color panna leggermente strappato sul bordo e quelle scarpe consumate sulla punta le ricordarono quando all’età di sei o sette anni, lei viveva con i fratelli e i genitori e usciva a giocare con i vicini di casa. Da quanto tempo non riviveva così vividamente quei ricordi, “sarà passato almeno un anno” pensò.

Nel frattempo la piccola che aveva socchiuso le dita e si guardava intorno,  saltò su velocemente e iniziò  a correre e ad urlare per il parco. Eveline sgranò gli occhi.  Un altro ragazzino, che doveva avere qualche  anno più di lei, spuntò da dietro una siepe correndo verso l’albero. La bambina, nonostante l’abbigliamento inappropriato raggiunse l’albero prima di lui, urlando e ridendo.

Eveline sorrise vedendo tanta allegria, le capitava spesso in quel periodo. Gli abitanti di Buenos Aires, specialmente i bambini, erano molto solari e allegri. Trasmettevano tanta gioia di vivere anche a chi, come lei, non  sapeva quasi cosa significasse.

“Sei felice tesoro?”. Si volto di scatto e corse ad abbracciare Frank che tornava dal lavoro. “Si tantissimo”. Se non fosse per lui ora non lo sarebbe per niente. Lo guardò negli occhi e rivide nel suo sguardo lo stesso che aveva  il  ragazzo della coppia nel parco.

Mentre Frank si cambiava Eveline mise in tavola la zuppa  e il pane. Ripensò al giorno in cui era partita. “Eveline! Eveline!”.  Frank l’aveva chiamata, ma lei non aveva risposto. Paralizzata dalla malattia che accomuna la maggior parte dei Dublinesi. La staticità. La voglia di non cambiare la loro vita, anche se questa è fatta di sofferenze  e fantasmi del passato. Poi, all’ultimo momento, come se si fosse svegliata da un incubo, si fece trascinare dalla folla verso Frank:  la sua via di salvezza. Lui la abbracciò. Trasmettendole una sicurezza che nessuno le aveva mai dato.

Erano passati tre mesi da quella fuga d’amore che l’aveva trascinata nella sua nuova vita. Allontanò quei cattivi pensieri che avevano tormentato la sua infanzia: suo padre, sua madre e la sua città così grigia e triste. Ora aveva un altro pensiero per la testa, più bello e importante. Proprio quando credeva di non poter desiderare una vita migliore era arrivata quella splendida notizia che l’aveva riempita di gioia.

Frank entrò in cucina con un grande sorriso. “Sono contento che stai meglio” esclamò a gran voce mentre la aiutava a sistemare la tavola. “Niente nausea stamattina?”. Eveline lo guardò seria. “ Si.. e il medico dice che continueranno per un po’”.  Frank lasciò cadere le posate. “Sei stata dal medico senza dirmi nulla?” Si avvicinò e le mise le mani sulle spalle: “che altro ti ha detto?”. “Che aspetto un bambino”. Frank fece per dire qualcosa. Eveline scoppiò a ridere e lo abbracciò forte.

Quella sera diedero una festa e invitarono tutti i loro nuovi amici. Eveline rideva e parlava con tutti. Frank la guardava, pensando alla loro nuova vita e a quanto sarebbero stati felici.

  
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