My hands, your hands tied up like two ships. Drifting weightless, waves try to break it. I'd do anything to save it. Why is it so hard to say it?

Era difficile ignorarsi in pubblico, o ancora peggio, far finta di odiarsi con certe battutine che entrambi avrebbero preferito non dire mai. Ma era tutto così strano ancora, così… diverso da quello che era successo in passato. Hermione ricordava ancora… tutto l’odio che aveva provato per quel biondo che sembrava non voler lasciare un attimo in pace Harry o Ron, sempre in mezzo, sempre pronto a dire una cattiveria senza un vero motivo. E allora perché adesso era tutto cambiato? D’altra parte, lui, si sentiva quasi sporco ma allo stesso tempo orgoglioso di se stesso. Orgoglioso di non essere come suo padre, che per non farsi uccidere preferiva andare dalla parte di Voldemort. Per ora, Draco, preferiva tenersi fuori da tutto quello, a meno che qualcuno non l’avesse richiamato al più presto. Sperava vivamente che quel giorno fosse lontano, perché non aveva intenzione di avere un calo emotivo. Non voleva mostrare a qualcuno ciò che era davvero, dannazione. Sarebbe stato troppo complicato. Anche lui aveva bisogno di un orgoglio e di una reputazione. Anche lui aveva bisogno di sentirsi un Malfoy, nonostante avesse paura. Aveva casualmente cominciato a provare qualcosa per quella ragazza a lezione. Il fatto è che lei riusciva davvero a tenergli testa ed era proprio per questo che, probabilmente, lo attirava. Il fatto che lei non abbassasse mai lo sguardo quando Draco la guardava, o quando gli rispondeva a tono, o quando ancora, al terzo anno, gli aveva dato quel pugno così forte da mandarlo in infermeria. Già lì era successo qualcosa che l’aveva fatto cambiare, ma mai prima di allora aveva capito quanto quella ragazza potesse piacergli seriamente. Più di quanto avesse potuto mai immaginare. Ed alla fine, era davvero successo. Si erano scontrati in corridoio mentre lei non guardava dove andava e Draco, invece, lo aveva fatto apposta. I libri caddero a terra e per un attimo i loro sguardi si erano incrociati. Gli occhi chiari di lui con quelli nocciola di lei. Non li aveva mai visti così da vicino e sicuramente erano bellissimi. – Mi dispiace. – Il biondo non seppe perché fece un passo così estremo, perché osò tanto. Lei sembrò sorpresa dalla cosa. – Non credo, ma fa nulla. – Normale che non gli credesse, perché avrebbe dovuto? Era solamente… Solamente un caso che Draco fosse così gentile con qualcuno, tanto meno con una sangue sporco, nata da babbani.

 

Era iniziato tutto casualmente. Hermione era rimasta sorpresa dal suo comportamento. Era diventato strano. Si incontravano sempre di più nei corridoi e lui le lanciava sguardi leggeri, senza però mai osare troppo nel fare qualcosa. Si chiedeva che cosa fosse successo per farlo diventare in quel modo. Per un po’ si prese paura, ma non ne parlò mai con nessuno, nemmeno con Harry o con Ron. Le pareva una cosa strana… e se avesse detto loro che voleva capire che cosa gli era successo, l’avrebbero guardata sicuramente come se fosse stata pazza. Non che avesse paura di essere giudicata, ma … era sempre e comunque Draco Malfoy. Per quanto ne sapeva, poteva essere una trappola bella e buona. Ma poi per cosa? Insomma, non è che ci fosse davvero qualcosa di pericoloso lì dentro e per di più se la sarebbe cavata alla grande. Avrebbe avuto sempre con se la bacchetta, contro i jeans che aveva addosso. Aveva percorso il corridoio del settimo piano fino ad arrivare alla stanza delle necessità ed era sicura che lui l’avesse seguita. Dunque ci passò davanti tre volte, la porta si aprì ed entrò. Nemmeno qualche secondo dopo, girandosi, lo vide. – Si può sapere che ti prende, Malfoy? Mi guardi, mi segui, mi dici che ti dispiace per essermi venuto apposta addosso. Qualcuno ti ha fatto un incantesimo? – Non poteva esserci nessun’altra spiegazione a quello che succedeva intorno al mistero di quel ragazzo che le pareva di non conoscere, nonostante lo conoscesse oramai da anni. – Nessun incantesimo, Granger. Ti osservavo e basta. E’ vietato? – La ragazza assottigliò lo sguardo sorpresa. – Vietato? Certo che no, ma perché dovresti osservare me? –

Da quel giorno iniziarono gli incontri di nascosto. Draco aveva spiegato ad Hermione quanto l’attrazione lo avesse spinto a fare quei gesti estremi e lei si era lasciata andare alla curiosità, e forse dai sentimenti. Sentimenti che pensava di non ricambiare, eppure… qualcosa le diceva di andare avanti e provare. Provare e basta. Provare ad amare qualcuno così diverso da lei ma che, ogni giorno che passava insieme a lui, scopriva sempre più uguale. Anche lui aveva dei sentimenti umani ed un cuore davvero grande, solo che non lo mostrava a nessuno. Doveva essere così difficile tenersi tutto dentro. Così difficile non riuscire ad esternare mai nulla per paura di essere giudicati. Lui un Serpeverde e lei una Grifondoro. Oramai non aveva più senso nella loro relazione. Non aveva importanza quanto fossero diversi e allo stesso tempo uguali. Importava dei sentimenti l’uno dell’altro che ogni giorno crescevano a dismisura. – Hermione. – Era sempre bello sentire il suo nome uscire dalle labbra leggermente gonfie del biondo che le stava accanto, proprio in quel momento. – Scusa se… ti ho detto che ho bisogno di te. – Era uno di quei momenti dolci. Quei momenti che venivano subito dopo aver fatto l’amore. – Ma non mi importa, lo sai? Non sono così… spaventato dall’amore, non se ci sei tu. E lo sai perché? Quando non ci sei… Quando sono a lezione e dobbiamo ignorarci, fare finta che non esistiamo l’uno per l’altro… Sono debole. Mi sento debole. – Sussurrò con un filo leggero di voce mentre ritornava a baciarla sulle labbra con un bacio dolce e delicato, senza sostare troppo su di quelle. – E secondo te è sbagliato? – Aggiunse poco dopo la ragazza. – E’ sbagliato il fatto che tu mi renda forte? – I corpi, da quella frase, divennero di nuovo tutt’uno. Mani contro mani, respiri all’unisono. I battiti dei loro cuori sincronizzati e la vita di entrambi ad intrecciarsi, senza troppi pensieri o troppe opposizioni. Sapevano entrambi che di ostacoli ce n’erano tanti, ma che, piano piano, li avrebbero superati. Insieme.

Think of, how much love that's been wasted. People always trying to escape it. Move on to stop their heart breaking. But there's nothing I'm running from. You make me strong.

Trattenere tutto era difficile ed era proprio per questo che i momenti fra di loro erano più che passionali. Le giornate senza guardarsi, senza sfiorarsi e se parlavano era solo per tirarsi qualche frecciatina particolarmente stretta. Per fortuna, nessuno sospettava niente, non ancora almeno. E se così non era, ne Hermione ne Draco si erano accorti di qualcosa. Nessuno dei due voleva scappare dall’altro. Nessuno dei due aveva intenzione di mollare solamente perché c’erano tanti ostacoli da superare. Da una parte c’era il carattere forte di Draco Malfoy, duro e quasi menefreghista a volte, avvolto da una maschera d’argento. Dall’altro… c’era quello di Hermione, forte anch’esso ma sensibile, e sempre pronto a scattare. Si completavano. Erano due opposti che potevano attrarsi senza alcun problema. Che potevano attrarsi e stare insieme, senza che nessuno si mettesse in mezzo. E perché qualcuno avrebbe dovuto scappare se significava abbandonare ciò che si desiderava davvero al mondo?

So, baby, hold on to my heart, oh, oh. Need you to keep me from falling apart. I'll always hold on. 'Cause you make me strong.

- Draco, non lasciarmi. – Le parole della ragazza erano appena sussurrate ma sicuramente udibili al ragazzo, visto che era a pochi centimetri dal suo corpo, avvolto in una calda coperta di seta, bianca quanto i suoi capelli biondi. – E perché dovrei? Sei la mia forza, Granger. La mia forza. E sai a cosa accade alle persone senza forza? Spariscono. Cadono in un vortice di disperazione. Ed io non ci tengo. Ho bisogno di te nella mia vita. – Le baciò ancora le labbra, il naso ed infine le strinse i fianchi, pelle contro pelle, il sudore ancora contro i loro corpi. – Stringimi… - La voce che le uscì dalle labbra fu roca e abbastanza spaventata, ma non insicura. Non era insicura su quello che provava per lui. Oramai era sei mesi che continuavano quella relazione, ed entrambi erano coscienti di ciò che stavano facendo e di ciò che sarebbe potuto succedere. Hermione voleva continuare ad amarlo come stava facendo. E avrebbe tanto desiderato che tutte quelle limitazioni sparissero, ma sapeva quanto fosse difficile una cosa del genere. Dall’altro lato, Draco, l’amava più di qualsiasi altra cosa perché lei le aveva fatto scoprire quanto potesse essere bello amare qualcuno ed essere amati. Ricevere attenzioni e provare desiderio. L’aveva fatto rinascere senza che lei potesse davvero rendersene conto.