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Autore: Gabriel_811    29/08/2014    0 recensioni
Sfortunatamente True Blood è finito, Ma uno dei miei personaggi preferiti ovvero Sarah Newlin non ha avuto il finale che si meritava. Diciamo che ciò che sto realizzando è un vero e proprio Spin-off di Sarah Newlin, ambientato quattro mesi dopo gli eventi finali accaduti nella serie.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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                                                                                                                                               Prologo
                                                                                                                                      “sto per impazzire”
 
Sono trascorsi quattro mesi  dal giorno in cui Eric e Pam mi hanno lasciata a marcire qui dentro, le mie giornate qui al Fangtasia sono tutte uguali, non faccio altro che pensare al mio passato e a tutto il male che ho fatto, mi sento una persona di merda. Il mio rapporto con Eric e Pam non migliora affatto, loro mi vedono solamente come una fonte di guadagno, sono la loro puttana. Ho continue visioni di Steve,  del maestro Guru e di quella povera donna, Suzuki, tutti loro sono morti  a causa mia, sono io la colpevole di tutto. Loro mi parlano e cercano di farmi sentire ancora più di merda, vedo e rivedo Suzuki con ancora il tacco che io ho conficcato nel suo cranio e che mi dice: Resterai per sempre qui, la fine è vicina, ti succhieranno il sangue e useranno le tue ossa per decorare il soffitto interno del fangtasia dando un stile più grottesco.  “Devo necessariamente andarmene o impazzirò”. Eccolo un nuovo e potenziale acquirente, questo sembra carino, ormai Pam non scende nemmeno a controllare , in quanto c’è un nuovo sistema d’allarme che suona dopo un minuto e dieci secondi, al suono della sirena il “cliente” deve lasciare il sotterraneo del Fangtasia oppure… True Death. Sento le sue zanne affondare nel mio collo, alcune gocce di sangue iniziano a colarmi sul vestito di seta rosa di Chanel, lo ha sporcato cazzo, ha sporcato il mio vestito di Chanel, io non posso nemmeno parlare, ho del nastro isolante che mi sigilla la bocca impedendomi di esprimermi o di dirgli: Figlio di puttana è un vestito che vale duemila dollari!. D’altra parte sono vampiri quindi meglio non rischiare. Il cliente va via e mi lascia li, tutta sporca di sangue. Ecco che scende Ginger, ultimamente io e lei abbiamo stretto un rapporto quasi amichevole , lei mi lava il viso, mi porta qualcosa da mangiare e mi incoraggia a resistere dicendomi che Eric e Pam molto presto mi lasceranno andare, Io non ci credo.                                
 
 
 
 
                                                                                                                                               Capitolo 1
                                                                                                                                                 La fuga
Oh cazzo, l’angolo destro della catenella centrale delle mie manette si è consumato e forse sta per spezzarsi, inizio a tirare e a sfregare la catena lungo l’asta da dove sono ammanettata, tiro e sfrego, tiro e sfrego, tiro e sfrego tiro ancora una volta ed ecco che si spezza. Mi sono liberata, oh cavolo sono libera, sento che non c’è un minuto da perdere devo scappare via, inizio a percorrere il tunnel che mesi prima utilizzai per fuggire. E’ ancora tutto sporco e annerito dal fumo, con tutta la mia forza continuo a strisciare, i gomiti cominciano a sanguinare e il dolore inizia a farsi lancinante, l’unico pensiero che mi tormenta è quello d’incontrare Pam dall'altra parte del tunnel e solo allora per me sarebbe  veramente la fine. Sono fuori, sono riuscita ad uscire dal tunnel, salgo le scale a 2 e a tre gradini alla volta ed eccomi catapultata nell'ultima stanza quella che mi porterà fuori da qui per sempre. L’ingresso è barrato da aste di legno messe in orizzontale e inchiodate dal lato esterno del muro, inizio a calciare affinché esse possano spezzarsi, insisto ed ecco che quella centrale si spezza lasciandomi uno spazio abbastanza grande per uscire, un secondo prima di uscire sento Ginger urlare, “Oh no mi hanno scoperta”.                                                                        
Non ho il tempo per scappare e così mi cerco un nascondiglio, intorno a me vedo; delle auto, un cassone della spazzatura e un tombino che porta alle fognature, non farò mai in tempo a forzare il tombino e così mi nascondo nel cassonetto in mezzo ai rifiuti. Arrivano Eric e Pam più incazzati che mai, sono furiosi e urlano il mio nome, Eric chiede a Pam di setacciare la zona, dopo un secondo scompaiono. Aspetto ancora un paio di secondi prima scappare via, esco dal cassonetto ma non ho il coraggio di scappare oltre il vicolo e così cerco qualcosa per poter forzare il tombino della fognatura, trovo un bastone di ferro che serve ad aizzare  il fuoco nei camini in  mezzo ai rifiuti, lo conficco lungo le insenature del tombino e inizio a spingere con tutta la mia forza, il tombino non vuole aprirsi, ma insisto con tutta la mia forza fino a spezzare il mio bastone. Oh cazzo, le cose si fanno sempre più complicate, scappo di nuovo nel sotterraneo del Fangtasia per prendere l’asta nel quale io ero imprigionata, lo faccio nel minor tempo possibile arrivo nuovamente al punto di partenza ma ad attendermi lì c’è Ginger. Non appena mi vede incomincia ad urlare come solo lei sa fare, la paura mi porta a colpirla in testa con l’asta, cade a terra e la testa inizia a sanguinare, “ oh no forse è morta, o forse no non m’importa, prendo l’asta e scappo via una volta per tutte. Questa volta l’asta non si spezzerà, la conficco nuovamente e subito dopo avverto l’ondata d’aria che emana un vampiro quando si muove velocemente, lui si ferma di fronte a me, mi sorride e si lecca le zanne con lingua, sa benissimo chi sono, provo a scappare ma si scaraventa su di me e inizia a bere il mio sangue dal collo, cerco di divincolarmi ma con scarso successo, sto morendo…                        
No! Non questa volta! Inizio a scuotermi come una forsennata fino a raggiungere le lastre di legno che precedentemente avevo abbattuto, prendo un pezzo di legno abbastanza grande da assomigliare ad un paletto e glielo ficco nella schiena fino a farlo sbucare dal suo petto, lui comincia a morire e per mia fortuna a non urlare. Tutta ricoperta di sangue sollevo il peso del mio corpo in posizione eretta, ci vuole più forza per forzare il tombino così mi sfilo il tacco e carico un calcio all'asta che finalmente riesce ad aprire quel tombino.
   
 
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