The Charge

Tutto è visto in maniera più adulta e più profonda di quanto non abbia fatto l'anime,la scena è stata ricostruita da capo e non è solamene un approfondimento o un cambiamento del punto di vista.
Detto questo buona lettura

«Il 7 novembre, alle 14:44 il gioco è stato completato»

Al sentire queste parole la nube si dissolse e il volto del cheater nero si rivelò

Gli si rivelarono gli occhi che pochi momenti prima avevano visto il suo fulmine essere trafitto dal ferro bianco, il proprio petto attraversato e poi diviso in tanti cristalli bianchi.


La spada aveva completato l’opera, il suo petto era già stato squarciato dalla folgore che lo aveva attraversato portandolo a comprendere il significato della vita in quel mondo dove la vita valeva così poco.

Ricordando ciò non ebbe né il tempo né la forza di piangere…

In quel momento si trovava in un luogo simile al paradiso, in tramonto perenne e offuscato dalle nubi
Oppure sarebbe stato più corretto dire il purgatorio dato che stava attendendo un qualcosa…

«Dove mi trovo?»Chiese attendendosi una risposta

Fece il gesto che apriva il menù che ormai era diventato normale come respirare…
Nella sezione account trovò la scritta “Esecuzione fase finale”
                                                                                   54%
Il 54% passò immediatamente al 55% facendone corrispondere la distruzione di parte del primo piano.

Il suo viaggio era finito, nell’oscurità del “You are dead” che aveva messo fine al suo corpo ma non alla sua mente; infatti aveva distrutto il parafulmine che gli aveva oscurato il cielo illuminato poco prima da quel fulmine che era Asuna.

«Asuna…» solo queste parole uscivano dalla bocca che poco tempo fa aveva assaggiato il sapore del Tè ora assaggia lacrime salate di tristezza assoluta
 Ma nella sua mente scorreva veloce come un flash un processo giudiziario causato dalla presunta colpa degli  avvenimenti di questi ultimi due anni che come se fossero  stati contenuti in un vaso che era ormai traboccato a causa di quest’ultima goccia (devastante quanto uno tsunami) avevano dato inizio al giudizio che avviene nella mente di molti e in pochi si realizza con l’assoluzione dell’imputato…

Avevano tutti la stessa faccia dentro l’aula, tutti Kirito lacrimanti tranne il giudice dal volto impassibile,l’accusa dal volto si lacrimante, ma con una bocca corrugata dalla disperazione più assoluta e la difesa con gli occhi lucidi e arrossati che accompagnavano un sorriso malinconico…

L’accusa asseriva che non c’era modo di superare lo shock,tutto doveva essere sommerso da fiumi di lacrime calde  di tristezza e rassegnazione assoluta…

Se era arrivato a questo punto non c’era altro da fare ,tutto era mantenuto dall’energia  del fulmine, e quella fonte si era esaurita per evitare la distruzione di colui che l’adoperava come forza vitale.
A che scopo continuare? A che scopo vivere?

L’accusa blaterava sempre le stesse frasi, danneggiando la già flebile luce del fulmine che era rimasta in loro e nella difesa.

Il giudice diveniva sempre più vecchio e consumato, anticipando nel volto ciò che sarebbe diventato sia con che senza il fulmine, e piano piano perdeva il senno, creando confusione in tutti coloro che erano nell’aula che  già devastati assistevano alla fine, all’anarchia, anzi più correttamente…
AL CHAOS
Che la morte comportava…
Ma la difesa con le ultime energie rimaste, si eresse come egida alla difesa di tutto ciò che con il fulmina era stato realizzato e che con una nuova energia doveva essere continuato…
E con voce esasperata ma speranzosa, con occhi lacrimanti sul punto di scoppiare vociò:
 «Con Asuna abbiamo trovato la Beatrice che ci ha ritirato da quel depressivo limbo di sopravvivenza, dove abbiamo compreso il vero valore della vita (dato che ad Aincrad era l’unica cosa che non si droppava),
Ovvero quella di continuare imperterriti a condividerla con il prossimo!

Questa era la skill che non riuscivamo a sbloccare fino a quando non era arrivata lei come rimedio al nostro status di “Paralizzazione”!

 Dire non importa se ho sbagliato a lasciarvi morire,continuerò lo stesso!” è sbagliato e supporterei l’accusa dato che priverei di valore tutto ciò che abbiamo costruito con l’energia del fulmine!

È più corretto dire “Ricorderò voi e ogni attimo, soprattutto quello più doloroso,con voi mi sono costruito e se voi non me ne date colpa vi resusciterò nella memoria della mente e del cuore!

Questo ci ha insegnato il fulmine! Keita,Sachi,Testuo,Sasamaru,Ducker, vivrò per voi e per le altre cinquemilanovecentonovantacinque persone che sono morte in questo massacro!»

Con queste parole, la difesa concluse e tutto era nelle mani del giudice che straziato dal compito di far prevalere due versioni così valide, guardava l’imputato che con il sorriso in volto ricambiava lo sguardo…

Kirito tornò alla realtà dopo quell’attimo che lo stava distruggendo psicologicamente, nella sua mente la difesa poteva anche aver vinto ma adesso non riusciva a muove un passo verso la nuova energia che poteva sostenerlo, lo spirito di Asuna avrebbe sempre e comunque convissuto con la sua mente ma  non era pronto ad un nuovo inizio…
«Asuna…»