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Autore: tiamoharreh    30/08/2014    1 recensioni
“Solo loro sapevano cosa si provava a venire a contatto con lo scambio dei loro tocchi leggeri e dispersivi. Solo loro sapevano cosa significava avere quegli occhi dell'altro addosso e sentirsi un pezzo di vetro. Solo loro sapevano quanto i loro corpi entrassero in tensione non appena si avvicinavano l'uno all'altro.”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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❀ Kiss me like you wanna be loved. 
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Liam non capiva perché dovessero stare tra loro separati, i ragazzi.
Perché ognuno la sua stanza? E perché in piani diversi?
Era dispiaciuto e si sentiva un po' malinconico, un po' solo.
Si impose di dormire e cominciò a pensare a qualcosa che lo distraesse.
Involontariamente pensò a lui. A Zayn. Come ogni notte.
Quel ragazzo era il suo segreto da quando la band era stata creata. All'inizio era così distratto, così poco convinto delle sue capacità mentre invece erano ovvie a tutti tranne che a lui.
Liam se lo prese a cuore. Era diverso, Zayn.
Lui non era niente di falso, niente di costruito su immagine di qualcosa o qualcuno, era semplicemente sé stesso e questo fu il particolare che confermò quanto fosse speciale.
Gli iniziò a voler bene presto, aiutandolo spesso e volentieri anche quando aiuto non lo chiedeva affatto. Zayn non era il tipo di persona da chiedere aiuto. Zayn avrebbe sempre aspettato che qualcuno lo salvasse da sé stesso, e Liam cercò di essere quel qualcuno fin da subito.
Col tempo si era tanto affezionato a lui fino a che non realizzò di essersene innamorato.
Io? Sì, Liam si era innamorato. Di Zayn. Ed era successo così all'improvviso. Un giorno lo guardò negli occhi e capì che quello sguardo era quello che avrebbe voluto sentirsi addosso sempre. Uno sguardo che lo metteva in soggezione, che gli faceva sobbalzare il cuore in petto, che gli faceva brontolare lo stomaco. Il suo sguardo preferito.

Anche Zayn lo amava, di questo ne era certo. Era così gentile con lui. Quegli abbracci fugaci e rubati sul palco lo facevano volare in alto. Si abbracciavano spesso, discutevano insieme di tante cose e condividevano molto. C'era un forte legame che li univa ma nessuno dei due era mai riuscito a dire all'altro ciò che provava.
Perciò funzionava così: loro sapevano ma... non sapevano.
Più il tempo passava, più stavano insieme, più entrambi si innamoravano l'uno dell'altro e tutto ciò che desideravano era stare insieme. Sempre, sempre, sempre insieme.
Solo loro sapevano cosa si provava a venire a contatto con lo scambio dei loro tocchi leggeri e dispersivi. Solo loro sapevano cosa significava avere gli occhi dell'altro addosso e sentirsi un pezzo di vetro. Solo loro sapevano quanto i loro corpi entrassero in tensione non appena si avvicinavano l'uno all'altro.
Ogni volta era un tuffo al cuore.
Liam amava osservare Zayn di nascosto con occhi profondi e bocca aperta di magnificenza. Sì, perché Zayn era veramente bellissimo.
Era quel tipo di persona che brillava da lontano, come una stella. Luccicava di luce propria e abbagliava tutti quando allargava le labbra in un sorriso sfavillante.
Quel sorriso faceva impazzire Liam, e solo lui sapeva quante volte aveva buttato la testa nel cuscino talmente ne era innamorato.
Forse chi gli mancava veramente quella sera a Toronto era proprio Zayn.
Perché non puoi essere mio? Si struggeva così Liam, a desiderarlo più di qualunque altra cosa al mondo.

Un soffocato dlin! sotto il cuscino deviò i pensieri del ragazzo e lo riportò alla realtà, alla fredda notte nell'ennesima nuova città in cui avrebbero trascorso quanto? 20 ore? Un giorno al massimo?

<< Ciao Lee! Sei sveglio? >>

Era Zayn.
Oddio. Perché gli aveva scritto?
Liam si sentì i muscoli aggrovigliarsi tra loro in una morsa d'ansia. I battiti pulsavano veloce nelle sue vene, nella sua gola e un caldo rossore gli macchiò le guance.
Lee? Quel nomignolo lo aveva sempre adorato. A parte sua mamma, nessuno lo aveva mai chiamato in quel modo.
Ma cosa mi fai, Zayn?

<< Ciao! Sì, son sveglio. >>

Liam restò in ansia, sperando che Zayn avesse continuato a scrivergli. E il tempo sembrava infinito. Dai Zayn, rispondimi!

<< Stai bene? >>

<< Perché me lo chiedi? >>

<< Non posso? >>

<< Sì che puoi. >>

<< Dunque? >>

<< Vuoi la verità? >>

<< Sì! >>

<< Non sto bene. >>

<< Cos'hai? >>

<< Freddo >>

Zayn la verità è che voglio te da morire.
Perché ci metteva tanto a rispondere?

<< Zayn?! >>

<< Voglio venire. >>

<< Dove? >>

<< Da te. >>

<< Perché? >>

<< Hai freddo, giusto? >>

<< Sì. >>

<< Allora verrò da te. >>

<< Ma le guardie? >>

<< Chi ti dice che passerò per i corridoi? >>

Tempo di leggere quell'ultimo messaggio e Liam sentì il davanzale scricchiolare e la finestra ticchettare. Sollevò lo sguardo, spaventato da quei rumori inaspettati che fecero crollare il silenzio e sogghignò. Zayn era in pigiama, fuori dalla finestra, che mimava di aver freddo e che si congelava.
FAMMI ENTRARE, FA FREDDO QUI! pronunciavano le sue labbra a suoni sordi.
Liam abbandonò il letto e aprì la finestra per far entrare il ragazzo.
«Grazie al cielo!» urlò.
«Sshh!» Liam gli chiese di fare silenzio, e ridacchiò a denti stretti.
«Ah sì, scusa.»
«Tu sei un pazzo!» esclamò poi Liam.
«Ho le mie ragioni» quel tono fiero fece arrossire Liam, ancora scombussolato dalla confusione che in pochi secondi si era generata.
L'istinto agì di colpo. Abbracciò Zayn.
«E questo?»
«Sei un pazzo!» ripeté ancora, incredulo di quello che il ragazzo aveva appena fatto.
«Questo me lo hai già detto.»
«Lo so.» disse sorridente Liam, stringendo ancora più forte il corpo minuto del moro.
Si guardarono.
Bastò quello sguardo caldo e profondo di Liam per far capire a Zayn quanto gli fosse grato per la bravata che aveva appena fatto. Solo perché lui “aveva freddo”.
«Non mi merito qualcosa?» chiese Zayn, presentando un tono furbo e acuto, e porgendo la guancia scarnita ma morbida a Liam.
«Dovresti meritartela?» lo stuzzicò Liam.
«Dovrei.» ribatté subito l'altro, lasciando intendere che non avrebbe accettato scuse. Voleva il suo premio di coraggio per aver attraversato il lungo davanzale del piano in una notte gelida.
Liam alzò gli occhi al cielo, esasperato dall'esigenza del ragazzo.
Gli diede un piccolo bacio sulla guancia.
«Contento adesso?»
«Mmm... No.»
«Cosa!?» domandò Liam sorpreso.
«Ho perso molte più energie di quanto pensi, per venire qui.»
«Dunque?»
«Un altro.»
«Un altro?»
«Assolutamente.»
«Sei insaziabile, Malik.»
«Di te, sempre.»
Quelle tre parole spiazzarono Liam. Cos'ha detto? Si lasciò di nuovo sopraffare dal rossore puro che nacque spontaneamente sulle sue guance.
Gli diede un altro bacio, soffice, sull'altra guancia. E mentre lui grondava di timidezza, Zayn esplodeva di soddisfazione.
«Ora devo andare in bagno, Zayn. Se vuoi siediti pure sul letto. Faccio una doccia rinfrescante.»
«Perché?»
«Mi è venuto caldo e mi sento sudato.»
La verità, caro Malik è che sei tu che mi hai fatto venire caldo con tutte queste sorprese ed esigenze nel giro di pochi minuti.
Liam uscì dalla doccia e rimase avvolto nel suo accappatoio per un po' a pensare a quello che era successo.
Non avevano mai occasioni di dimostrarsi quanto si volevano bene. Non accadeva mai di scambiarsi quei gesti affettuosi davanti a tutti, e gli piaceva rubare al suo nuovo mondo affollato di impegni degli attimi da dedicare alla persona che amava.
Zayn sarebbe valso ogni secondo del suo tempo, questo lo sapeva.
Ancora una volta quel dlin! interruppe i suoi pensieri felici.
Sorrise automaticamente.

<< Quando torni? >>

<< Tra poco. Perché? >>

<< E' da un sacco che sei in bagno. >>

<< Scusami, ci metto sempre un po'. >>

<< Ho notato. >>

<< Pensavo ti fossi addormentato. >>

<< Perché? >>

<< Sarai stanco. >>

<< Lo sono >>

<< E dunque? >>

<< Volevo aspettare te. >>

<< Perché? >>

<< Non sono venuto qui per niente. >>

<< Cosa vorresti? >>

<< Un po' di te. >>

<< Un po' di me? >>

<< … Con me. >>

<< Cercherò di accontentarti il prima possibile. >>

Liam realizzò solo poco dopo quanto Zayn fosse stato esplicito in quei messaggi corti e diretti. Oddio. Era felice come una ragazzina impazzita e cercò il più in fretta possibile di darsi una sistemata e mettersi di nuovo il pigiama.

<< Allora? >>

<< Mr. Insaziabile non ha pazienza? >>

<< No. >>

<< Fra poco arrivo. >>

<< Sai, ne voglio ancora ... >>

<< Di cosa? >>

<< Di quei baci. >>

Non l'ha detto sul serio. Liam avvampò e per un attimo sentì come se la doccia non fosse servita a nulla con uno Zayn così dolce e sincero che lo aspettava nell'altra stanza.

<< Così mi distrai. >>

<< Non devo? >>

<< No. >>

<< Vieni qui. >>

<< Se la smetti di scrivermi magari ci riesco. >>

Liam era così tanto in imbarazzo! Forse non aveva mai trascorso abbastanza tempo con Zayn per concedersi ogni suo bisogno e dolcezza.
Finalmente uscì dal bagno con ancora i capelli umidicci.
«Hai i capelli ancora bagnati!»
«Chissà perché.»
Zayn non capiva.
«Qualcuno desiderava vedermi il prima possibile e non ho avuto tempo a sufficienza per rendermi presentabile.»
«Chi ha detto che non lo sei?»
Ed ecco quel sorriso furbo che mi ammazza il cuore.
Liam sorrise imbarazzato e si avviò verso lo specchio per darsi una sistemata ai capelli.
«Mi stai distraendo troppo, signorino.»
«Non era mia intenzione»
«E qual era la tua intenzione?»
«Venire qui perché avevi freddo.»
«Cosa avresti fatto?»
«Ti avrei scaldato.»
«Come?»
«Con un abbraccio.»
«Quello te l'ho già dato io.»
«Ed è per questo che è da mezz'ora che ti chiedo di tornare da me, perché tocca a me darti il mio.»
«Io non lo avevo chiesto.» gli fece un dispetto Liam, divertito da quella bizzarra e rapida conversazione.
«Allora posso andarmene.»
«Vuoi andartene?»
«Se non hai bisogno di me...»
«Oh Zayn.»
«Cosa?»
«Non andartene.»
«Non andrò.»
«Bravo.»
«Però tu ora vieni qui.»
Senza far scricchiolare il pavimento Liam camminò verso il letto lentamente, dove Zayn stava seduto rannicchiato contro la parete.
«Vuoi dormire qui?» chiese Liam.
«Posso?»
«Come avevi intenzione di tenermi al caldo, altrimenti?»
Finalmente anche Liam vide arrossire Zayn per la prima volta. Quell'espressione lo rese un bambino timido che aveva bisogno di affetto, e fece tenerezza a Liam.
Si sdraiarono e si guardarono. Zayn guardava Liam con i suoi occhi marroni, che nella notte diventavano scuri scuri, quasi neri. Tuttavia brillavano lo stesso col chiaro di luna riflesso in essi, e che entrava leggero nella stanza dell'albergo.
«Perché mi guardi in quel modo?»
«Sei bello.»
Oh mio dio. Sto sognando?
«Davvero?»
«Per me sì.»
«Grazie.»
Zayn passò la sua mano tra i capelli ancora freschi e umidi di Liam, lasciando che il palmo della sua mano gli accarezzasse la fronte. Continuò con quel movimento lento e rilassante per un po'.
«Mi piace quando arrossisci.» ammise il moro.
«Mi capita spesso.»
«Ho notato. Oggi molto spesso.»
«Non è una cosa che riesco a controllare.»
«A me piace.»
Liam sorrise, imbarazzato dalla sincerità di Zayn.
Perché quella sera era così espressivo? Forse aveva bisogno di stare con Liam. Forse anche a lui gli mancava il ragazzo castano.
«Cos'hai sta sera?» chiese Liam, fin troppo sbalordito dalla verità che traboccava dalla bocca di Zayn.
«Volevo stare con te.»
«Lo so. Quindi?»
«Quindi cosa?»
«Devi dirmi qualcosa?»
«No.»
Calò improvvisamente il silenzio tra loro. Zayn smise di accarezzare amorevolmente la testa di Liam. No, perché lo hai fatto? E' colpa mia? No, Zayn, non voglio!
Incontrollato, Liam prese la mano di Zayn e gliela poggiò di nuovo sulla nuca.
«Ti prego, non smettere.»
«Ti piace?»
«Molto.»
«Okay.»
Liam in quel momento aveva tanto bisogno di Zayn. Di abbracciarlo, tenerlo chiuso dentro di sé e coccolarlo. Quando sarebbe ricapitato? Si morse le labbra involontariamente, mentre l'altro continuava a guardarlo con occhi penetranti, così profondi che riuscivano a raggiungere il centro delle emozioni di Liam.
«Non morderti le labbra.» puntualizzò il moro.
«L'ho fatto?»
«Si.»
«Ti da fastidio?»
«No.»
«E allora perché non vuoi che lo faccia?»
«Ci tengo.»
«A cosa?»
«Al fatto che non siano rotte o rovinate.»
«Perché?»
Liam non udì riposta. Zayn si voltò verso la finestra e guardò il cielo scuro pieno di stelle, facendoselo amico.
Liam con la mano riportò il suo viso contro il cuscino, in modo da poterlo guardare.
Zayn non capì quel gesto. Cosa c'è?
«Non ne volevi ancora?» chiese Liam, ormai dentro quell'istante.
«E'?» chiese Zayn frastornato.
«Non ne volevi ancora, dei miei baci?»
Zayn arrossì di nuovo.
Non puoi essere così bello e tenero urlò dentro di sé, Liam.
«Sì...»
« cosa?»
«, voglio che mi baci.»
«Davvero?»
«Sì.»
«Perché?»
«Mi piace come baci.»
«Ah sì?»
«Hai le labbra soffici.»
«Grazie.»
«Vorrei sentirle addosso.»
«Lo vorresti?»
«... Da morire.»
«Anche adesso?»
«Soprattutto adesso.»
«E se non lo facessi?»
«Lo farei io.»
«Perché?»
«Perché muoio dalla voglia di farlo.»
«Da quando?»
«Da sempre.»
«Ah.»
«Ti farai baciare, allora?»
«No.»
«Perché?»
«Voglio farlo io.»
«Sul serio?»
«Anche a me piacciono le tue labbra.»
«E?»
«Le assaggerei volentieri.»
«Come?»
«Le morderei.»
«Mi faresti dal male?»
«Mai.»
«Allora baciami.»
Quelle risposte così veloci, così piene di verità e desiderio sfrecciarono in quella stanza come missili e Liam si avventò su Zayn, per finalmente realizzare il suo sogno, avere quelle labbra tutte per lui, e morderle, lasciarci il segno dei suoi denti sopra, fino ad assaporarne ogni angolo e farle sue.
Difficilmente si staccarono poiché si stavano facendo divorare dal desiderio di aversi e quel bacio sembrava non avere fine, al contrario del loro respiro.
Zayn si staccò. Prese fiato.
Aveva le labbra rosse e gonfie. Liam ci aveva saputo fare, e in quel momento si stava gustando l'eccitazione che riempiva gli occhi lucidi e splendenti dell'altro.
«E quello cos'era, Liam?»
«Suppongo un modo per dire che sei mio.»
«Lo sono?»
«Credo di sì. Lo sei?»
«Voglio esserlo.»
«Davvero?»
«Sì.»
«In che modo?»
«In qualsiasi modo.»
«Quale esattamente?» chiese Liam, curioso e non più lucido dopo esser stato travolto dalle sue stesse emozioni.
Zayn si morse il labbro e un sorriso furbo, il suo sorriso furbo!, si aleggiò ancora sulla sua bocca delicata e sensibile.
«Stupiscimi.»

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