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Autore: Serpensortia92    30/08/2014    5 recensioni
-"Non pensavate davvero di esservi sbarazzati di me", mormora la sua copia tossendo.
In un lampo tutti gli sono addosso, solo due persone sono troppo scioccate per compiere anche il minimo movimento.
Occhi nocciola incontrano occhi cioccolato. George e Hermione non sanno se abbracciarsi o continuare a piangere ancora più forte. La Grifona ad un certo punto non ce la fa più: si alza di scatto e si volta correndo fuori dalla Sala Grande, piangendo e pregando Merlino e Morgana di non essersi immaginata tutto.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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TORNA INDIETRO. TORNA DA LEI.


 
Scoppi. Grida. Il castello che pian piano va sgretolandosi come se fosse di sabbia. E sangue. Tanto sangue. Lei stessa ne é ricoperta. Quel maledetto di Rockwood ha cercato di ucciderla, ma lei l'ha Schiantato in tempo. Si trova a correre, da sola: dei suoi amici nessuna traccia. Eppure Voldemort é stato annientato: dove sono finiti tutti?
Hermione Granger si dirige dall'ingresso verso la Sala Grande, e lì li vede: da un lato Harry e Neville, il primo sotto shock per l'esito della guerra, il secondo che impugna ancora saldamente la spada di Godric nella mano sinistra. Dall'altro lato, tutta la famiglia Weasley raccolta in un silenzio tombale accanto a qualcuno disteso a terra. Alla Grifona si gela il sangue nelle vene mentre scorge i volti freddi e inespressivi di due persone adagiate poco distante: Remus e Tonks... Morti entrambi per rendere il mondo migliore. Morti lasciando un figlio piccolo, Teddy, che non conoscerà mai i suoi genitori. Le lacrime cominciano a scenderle: con la morte di Remus, tutti e quattro gli ideatori della Mappa del Malandrino se ne sono andati.
Avanza lentamente in direzione dei Weasley, con una paura tremenda che si impossessa di lei quando realizza che Molly ed Arthur si stringono in un doloroso e straziante abbraccio.

Ti prego no, Merlino, abbiamo vinto, non può succedere ora...

Vede Ronald e Percy piangere aggrappandosi l'un l'altro, Ginny stretta tra Bill e Fleur, entrambi sconvolti. Ma quello che vede poi é come una mattonata in testa: George, il volto sfigurato dal dolore, chinato sulla sua copia perfetta.
Stesa a terra.
Senza vita.

Fred, non puoi... Stai fingendo. Si tratta di uno dei tuoi stupidi scherzi, ma non fa ridere... Alzati! Ora...

Ma Fred non si alza. Rimane lì, con gli occhi fissi e sbarrati, uno strato di polvere e calcinacci che lo ricopre da capo a piedi come un sudario, le lacrime del suo gemello che gli inzuppano il viso. Nessuno si accorge di lei. Nessuno vede le sue lacrime, se possibile ancora più copiose di quelle di George. Perché nessuno sa quanto Fred Weasley conti realmente lei. Si avvicina cautamente e si inginocchia di fronte a George, ma non ha il coraggio di guardare il corpo steso a terra. Non ha il coraggio di alzare lo sguardo per vedere i suoi occhi spenti, privi della scintilla che vi dimorava da quando l'aveva conosciuto e che lo distingueva dal gemello. Resta lì, distrutta, per un tempo che le sembra infinito, mentre la risata di Fred le torna in mente lasciandola senza fiato.

Devo andarmene ora, o mi seppelliranno con lui

pensa con quel po' di lucidità che le rimane. Un bel respiro, alza lo sguardo per ammirare ancora una volta quel viso dai lineamenti dolci, che l'hanno fatta innamorare molto tempo prima. Il suo cuore perde un battito mentre i suoi occhi incontrano quelli di lui.

Mio Dio, Fred... Perché tu e non io?

Si mette a singhiozzare silenziosamente, e così non nota il movimento delle labbra del ragazzo.

-"E...mo...ne...".

George sbarra gli occhi. Se l'é sognato: non può aver parlato. Non é possibile. E invece...

-"Non pensavate...coff..davvero di esservi sbarazzati...coff...di me!", mormora tossendo la sua copia.

In un lampo tutti gli sono addosso, solo due persone sono troppo scioccate per compiere anche il minimo movimento. Occhi nocciola incontrano occhi cioccolata. George e Hermione non sanno se abbracciarsi o continuare a piangere ancora più forte. La Grifona, sopraffatta dall'emozione, si alza di scatto e corre fuori dalla Sala Grande, piangendo e pregando Merlino e Morgana di non essersi immaginata tutto.
 
Alcune settimane dopo
 
Ora che Fred sta per essere dimesso dal San Mungo in perfette condizioni, l'estate alla Tana può ufficialmente avere inizio: Molly ha organizzato una cena degna di un matrimonio per festeggiare il ritorno del figlio a casa. A Hermione é arrivato l'invito qualche giorno fa:

"Cara Hermione,
  Fred finalmente sta per tornare a casa e per l'occasione voglio organizzare una bella festa. Aspettiamo te e Harry questo sabato alle 18.00 e siete invitati a trascorrere il resto dell'estate qui alla Tana. Ginny mi dice di farti trovare giovedì alle 16.00 fuori al Paiolo Magico, così andrete a fare shopping.
A presto, con affetto
Molly"

In questo momento, Hermione apre le ante dell'armadio e assume un'espressione corrucciata: tanto per cambiare, non sa come vestirsi. Alla fine opta per un paio di jeans bianchi e una maglietta leggera blu con sandali abbinati, raccoglie i capelli in una treccia e si Materializza a Diagon Alley.
La rossa Weasley la sta già aspettando, ma non é sola: con lei, un'alta figura dagli stessi capelli fulvi.

-"Ginny, George, che bello vedervi!", dice la Grifona abbracciando stretta Ginevra. George le rivolge un caldo sorriso e la guarda in silenzio: si sono incrociati in un corridoio del San Mungo la settimana scorsa.

FLASHBACK

Hermione cammina con passo malfermo fino all'ingresso dell'ospedale. Sono passate due settimane dalla battaglia di Hogwarts e non ha ancora trovato il coraggio di andare a trovarlo. Quando ha capito che Fred non é morto, ha creduto di scoppiare di felicità. Tuttavia, la paura e il dolore provati nel momento in cui aveva realizzato che era lui il ragazzo steso a terra nella Sala Grande non l'hanno ancora abbandonata.
Sta giusto ripensando a tutte quelle emozioni quando, svoltando un angolo, va a sbattere contro un ragazzo alto e slanciato. Per poco non le prende un colpo.

-"Granger, come stai? Non ti vedo dalla battaglia...".

La voce di George le arriva come da molto lontano. Alza gli occhi verso di lui e vede che la sta guardando un po' preoccupato.
Si somigliano così tanto... Eppure non sono uguali come tutti pensano. Lei riesce a distinguere le differenze che ci sono tra loro.
Come se il rosso avesse capito a chi sta pensando, prosegue:

-"Se cerchi Fred, la sua stanza é...", ma non fa in tempo a finire.

Gli occhi di Hermione, sentendolo nominare, si riempiono di lacrime.

-"Scusami George, non ce la faccio".

Crack.
Si é Smaterializzata.

FINE FLASHBACK

Dopo quello strano incontro-scontro, George ha capito che la dolce ragazza ricciuta ha qualcosa da nascondere, più precisamente un forte sentimento nei confronti del proprio gemello. Deve solo cercare di far sciogliere Hermione, affinché riesca ad ammetterlo mettendo da parte la paura. Perché é questo che lei prova ora: una paura grandissima di perderlo, come ha già rischiato di fare. George meglio di tutti può comprendere il suo stato d'animo: quando aveva visto la sua metà stesa a terra, con gli occhi vuoti, inespressivi, si era detto che nulla aveva più importanza. Se la vita di Fred era finita, anche la sua era giunta al termine, non potevano vivere l'uno senza l'altro. Per Hermione doveva essere stato più o meno simile, e George non é rimasto stupito dalla fuga improvvisa di lei quel giorno al San Mungo: l'emozione e i ricordi, a volte, giocano strani scherzi.
Per questo si limita a sorriderle, mentre lei abbraccia Ginny: sanno entrambi che ci sarà tempo per parlarne, più tardi.

-"Allora ragazzi, io direi di andare subito da Madama McClan, che ne dite?", e senza aspettare una loro risposta, Ginny, in un turbinio di capelli rossi, si dirige a passo svelto verso il negozio.
Appena entrano, l'anziana sarta viene loro incontro.

-"Buon pomeriggio cari, in cosa posso esservi utile?", chioccia amabile.

-"Buon pomeriggio, Madama. Stiamo cercando degli abiti eleganti per una festa, che non siano troppo costosi", risponde sicura la Weasley.

-"Siete venuti nel posto giusto cari, seguitemi. Da chi iniziamo?", domanda loro la signora da dietro gli occhialini di metallo.

-"Vado prima io. Ho già una chiara idea di quello che vorrei", ridacchia George, sparendo rapido dietro la McClan.

Hermione e Ginny, nel frattempo, si siedono comodamente sul soffice divanetto scamosciato davanti ai camerini di prova, dai quali, pochi minuti dopo, esce un George che sembra travestito da pianta carnivora.

-"Ma George, che ti sei messo?", ride Ginny con le lacrime agli occhi. In effetti, il fratello indossa un completo verde brillante sopra un'aderente camicia viola scuro. Il tutto fa a pugni con i suoi capelli rossi, ma lui ne sembra più che soddisfatto, e con un cenno d'assenso indica a Madama McClan di dedicarsi alle ragazze.

Ginny, molti vestiti più tardi, trova finalmente quello che la aggrada: é un bellissimo abito blu mare con l'allacciatura dietro il collo, morbide pieghe sul busto e la gonna che scende svasata fin sotto le ginocchia. Le sta d'incanto e gli occhi le brillano di soddisfazione. Ora manca solo Hermione.

-"Hai qualche preferenza sul colore, mia cara?"

-"A dire il vero no... Non ci ho proprio pensato ad essere onesta".

-"Il rosso dovrebbe risaltare la tua carnagione e i tuoi begli occhi..."

Rosso. Come i SUOI capelli. Come le macchie di sangue che spiccavano sui SUOI abiti mentre era disteso sul pavimento.
George vede il viso della ragazza diventare cereo, e capisce subito il collegamento che ha fatto. Con due lunghe falcate la raggiunge e la abbraccia, mentre le lacrime di lei cominciano a bagnargli la maglietta.

-"Shhh, Granger, é tutto ok. Lui sta bene, é vivo, non devi preoccuparti di nulla, é tutto passato", le mormora cullandola tra le braccia davanti alle due donne rimaste interdette.

Quando la Grifona si riprende, alza gli occhi verso George, ringraziandolo silenziosamente. Lui le fa un sorriso facendole capire che va tutte bene, che ha capito, e questo la fa sentire meno sola.

-"Mi scusi Madama, é stato un attimo di debolezza... Credo che abbia ragione lei. Proviamo col rosso", dice cercando lo sguardo del ragazzo, che le fa l'occhiolino in segno d'approvazione.

Infatti la sarta ha ragione. Il vestito che indossa Hermione é fantastico: senza tanti fronzoli, ma di enorme classe. Uno scollo a cuore che mette in risalto le sue curve, fasciante in vita e con la gonna che ricade morbida fino alle caviglie.

-"Herm, sei una favola! A mio fratello verrà un infarto!", esclama Ginny, riferendosi a Ron.

-"Mi sa proprio di sì sorellina, a nostro fratello verrà un infarto...", aggiunge George, non riferendosi sicuramente a Ronald e facendo arrossire vergognosamente Hermione. Ginny li guarda, sospettosa.

-"Questa me la dovete spiegare!"

 
Sabato 12 luglio, ore 17.00

Calma, Hermione, calma calma calma... Manca un'ora. Hai tutto il tempo per prepararti e rilassarti un attimo. Sì, come no, rilassarmi. Tra un'ora lo rivedo e dovrei stare calma. Per tutti i Centauri della Foresta Proibita, che ansia!!!

Come al solito, la Grifondoro é molto rilassata. Ha solo un accappatoio addosso, sui capelli ancora bagnati la Tricopozione Lisciante che le renderà i capelli luminosi e lisci. Sta per prendere la bacchetta per truccarsi quando il campanello suona.

Oh no! E adesso chi sarà? Merlino, fa che non sia quell'impicciona di Clarity, pettegola di vicina...

pensa sbuffando e correndo ad aprire. Ok, decisamente la signora Clarity non é alta un metro e novanta e non ha i capelli rossi.

-"G-George... Che ci fai qui? Non dovevamo vederci tra un'ora alla Tana?", chiede sbalordita, trovandoselo inaspettatamente sull'uscio di casa.

-"Lo so Granger, ma volevo parlarti un attimo in tranquillità. Posso entrare?", domanda il Battitore di Grifondoro rivolgendole un sorriso incoraggiante. Pochi minuti dopo sono seduti sul divano con un bicchiere di Succo di Zucca in mano.

-"Hermione, io credo di aver capito una cosa dal tuo comportamento in questo ultimo mese. Sei innamorata di Fred, ma hai paura di non essere ricambiata e, ancor più, di perderlo. Vero?", le chiede George senza giri di parole.

-"Non ha senso che ti nasconda la verità. Sono innamorata di Fred dall'inizio del quarto anno, e speravo che lui si accorgesse di me... Quando l'ho visto dopo la battaglia, disteso senza vita, ho dato tutto per perduto. La consapevolezza di averlo visto vivo per l'ultima volta solo un'ora prima, mi ha fatto ancora più male. Ho paura che, quando lo rivedrò, non farò altro che ripensare a tre settimane fa. Non voglio rovinare la festa e non voglio che lui pensi che non sia contenta... Ma non so se ce la faccio".

Una lacrima solitaria rotola lungo la sua guancia, ma viene prontamente asciugata da un lungo dito affusolato. George la trae a sé e la abbraccia.

-"Vedrai che andrà tutto bene Grangy, e poi ci sono io vicino a te. Non avere paura..."

-"Se lo dici tu... Ora sarà meglio che finisca di prepararmi, o arriveremo tardi!", risponde lei alzandosi e scoccandogli un bacio sulla guancia come ringraziamento.

-"Vuoi una mano col vestito?", le chiede lui con un ghigno malizioso.

-"Non ci sperare, rosso, era un bacio di ringraziamento, non montarti la testa", ridacchia la Grifona salendo le scale.

Nel giro di venti minuti é pronta, un'ultima occhiata allo specchio e...

-"Granger, ci sei o devo chiamare una squadra di recup... Wow!"

Wow! é la parola giusta: Hermione indossa quel magnifico abito e i capelli lisci le ricadono morbidi e setosi sulle spalle. Trucco leggero, pochette e tacchi argentati completano l'opera.

-"Tu lo rimandi all'ospedale mio fratello, fidati...", sghignazza George.

-"Niente battute sceme, Weasley. Andiamo", dice lei con un sorriso. Con un sonoro "Crack" si Materializzano alla Tana.
 

Hermione non crede ai suoi occhi: i signori Weasley hanno allestito un mega tendone nel giardino, e una quantità spropositata di Cespugli Farfallini decora il vialetto d'entrata. Un ragazzo dai capelli scuri e spettinati le corre incontro, e lei é costretta a lasciare il braccio di George per abbracciare...

-"Harry! Come stai? Come hai trascorso queste settimane?"

-"Più che altro ho dormito e mi sono riposato Herm, ero veramente esausto. Ho lasciato Grimmauld Place in mano a Kreacher, si é occupato di tutte le faccende. Ecco che arriva anche Ron", dice sorridendo il Ragazzo Sopravvissuto. Ronald si avvicina a loro con le orecchie rosse d'imbarazzo.

-"Hermione, sei splendida. Mi sei mancata...", le mormora abbracciandola dolcemente.

-"M-Mi siete m-mancati anche voi ragazzi... A-anche tu stai bene, Ron", mente lei. Ronald indossa un completo giallo canarino con una camicia azzurra. Da voltastomaco!

-"Ehm, vado a cercare Molly e Ginny, ci vediamo dopo", trova una scusa lei camminando verso la Tana. Un uragano rosso e blu la investe.

-"Herm, sei arrivata! Morgana, sei uno schianto! Appena ti vede Fred...", le rivolge uno sguardo malandrino, degno dei gemelli, una Ginny agghindata di tutto punto. Allo sguardo interrogativo dell'amica spiega:

-"George mi ha raccontato tutto appena arrivato! Non mi hai mai detto nulla... Ma ti diamo una mano noi!".

-"Stai scherzando? Io tuo fratello lo ammazzo!"

-"Hermione cara, ben arrivata! Accomodati pure, subito dovrebbero arrivare", le interrompe la signora Weasley, che a dirla tutta, nel suo ampio vestito viola, sembra un po' una melanzana soggetta all'incantesimo "Engorgio".

-"Dovrebbero arrivare... Chi?", chiede scioccamente Hermione, ancora allibita dall'ammissione di Ginny. Le risponde qualcuno alle sue spalle, facendola sobbalzare:

-"Ma come chi? La mia brutta copia e nostro padre, ovviamente! Granger, non dirmi che la battaglia finale ti ha provocato lesioni cerebrali... Ah beh sì, l'hai dimostrato innamorandoti del gemello più brutto!", dice sghignazzando George, provocando l'ilarità di Ginny. Hermione sta per ribattere quando...

-"Buonasera, miei Weasley! E buonasera a tutti gli ospiti, naturalmente!". Il signor Weasley! E, se c'é lui, c'é anche...

-"Lobo solitario, quanto mi sei mancato!", la voce di Fred squilla nel giardino.

-"Mordente, finalmente! Cominciavo ad annoiarmi senza di te, brutta copia!"

A quelle parole scoppiano tutti a ridere: tutti tranne colei che non riesce neanche a girarsi, tanta é l'emozione. Tocca a Ginny prenderla "delicatamente" per il braccio costringendola a voltarsi. Per un attimo, gli occhi di Fred si incatenano ai suoi.
Tremiti.
Sudore freddo.
Battito cardiaco accelerato e respiro che fatica a rimanere regolare.

-"Granger, sei proprio tu?", la voce é quasi un sussurro. Lei prende coraggio e gli sorride timida:

-"Bentornato, Fred".

Il silenzio più totale attorno a loro. I presenti spostano lo sguardo dall'uno all'altro. Il momento é carico di aspettativa, mentre tutti si aspettano un imminente avvicinamento tra i due... Ma l'incantesimo viene spezzato da quel beota di Ronald, che se ne esce con:

-"Allora, quando si mangia?".


 

La cena é ottima: o almeno, così dicono tutti. Hermione non ha toccato cibo, e qualcuno se ne accorge...

-"Hermione, perché non mangi nulla? Stai poco bene?". Il SUO tono é dolce, come non l'aveva mai sentito, e... Preoccupato?

-"Non ti preoccupare Fred, va tutto bene".

No, non va tutto bene, mi sento male alla sola idea che oggi saresti potuto essere sei piedi sotto terra!

-"Scusatemi, ho bisogno di darmi una rinfrescata. Torno subito".

Attenta a non incespicare si dirige verso la casa, ignara che qualcuno la stia seguendo silenziosamente. Sta per arrivare al bagno, quando sente dei rumori provenire dal sottoscala. Si arma di bacchetta e apre la porta, pronta ad affrontare qualsiasi...

-"Aaaaaaaaaahhhh nooooooooo!!! Ti prego noooooo!!!!"

Un urlo spaventoso. Ecco quello che sentono George e Ginny appena entrano alla Tana. Corrono a perdifiato fino al sottoscala, e la scena che appare ai loro occhi é agghiacciante: Hermione accasciata a terra in lacrime, che urla come una dannata, accanto al corpo di Fred.
Inequivocabilmente, irrimediabilmente morto.

-"Porco Merlino, un Molliccio! George, tirala via di lì!", urla Ginny sconvolta.

Hermione sente solo due forti braccia che la sollevano.
Poi il buio.

 

Quando riprende conoscenza, é tutto molto confuso.

Cosa ci faccio sdraiata? E soprattutto... Dove sono?

pensa mettendosi a sedere. Una Molly agitata la scruta attentamente, alla ricerca di qualcosa sfuggito al suo occhio di lince; Ginny la guarda preoccupata, un braccio di Harry a cingerle le spalle; Ron mangia una fetta di dolce seduto al tavolo, apparentemente disinteressato. Nessuna traccia del signor Weasley, nessuna traccia dei gemelli.

-"Cos'é successo?", chiede Hermione a Ginny.

-"Vedi Herm, quando siamo venuti da te eri per terra accanto ad un Molliccio...", sussurra la rossa, ancora con l'immagine stampata in mente.

-"Siamo venuti... Chi? Chi c'era con te?", ribatte la riccia, sapendo già in che cosa si era tramutato il Molliccio. Respinge un conato di vomito.

-"Io, George e...", dice Ginny abbassando la testa. In quel momento la Granger capisce, inorridita.

-"N-Non vi ha seguiti an-anche Fred, vero?".

Un detto babbano dice che un silenzio valga più di mille parole: la rossa rimane senza parole per un tempo che pare interminabile, mentre guarda l'amica con un'aria afflitta che non le si addice.

-"Fred non ha creduto ai suoi occhi. Non avrebbe mai pensato che tu... Che tu... Era pallido come un cencio, ho dovuto portarlo via mentre George ti portava in salotto. Ora sono assieme, papà sta sistemando il Molliccio.

Adesso sarà meglio tornare a casa. Ho rovinato la festa, che figura!

pensa amareggiata la Grifona. Si alza cautamente e dice a testa bassa:

-"Mi rammarico per l'esito della serata, non avrei mai voluto creare tutti questi problemi. Per qualche giorno é meglio se rimango a casa mia. Arrivederci a tutti". Un attimo dopo si é Smaterializzata, sotto gli occhi sofferenti di un ragazzo in cima alle scale:

Hermione... Perché te ne sei andata?

 

 

Avrebbe voluto dormire ancora, staccare il cervello fino a metà mattinata, ma il trillo del campanello la costringe a buttarsi letteralmente giù dal letto. Imprecando contro Merlino mentre va a sbattere il mignolo del piede contro lo stipite della porta, una Granger piuttosto scarmigliata caracolla giù dalle scale verso la porta d'ingresso, da cui proviene un bussare insistente.

-"Chi é? Oh Ron, sei tu...", dice sbadigliando, mentre scopre chi é a fare tutto quel baccano. Non ha mai visto l'amico così imbarazzato. Lo fa accomodare in cucina. Sembra che Ronald tenti di trovare il coraggio per distruggere non uno, ma mille Horcrux.

-"Ehm, i-io ti devo dire una c-cosa Herm... Volevo dirtela i-ieri sera alla festa ma poi le c-cose sono andate a rotoli... I-io, i-insomma... C-Credo di amarti, Hermione".

In un lampo, le labbra del rosso premono violentemente contro quelle della Grifondoro, totalmente sbigottita.

Non tu, non tu, sei il Weasley sbagliato!!!

A fatica, riesce a prendere l'amico per le spalle e ad allontanarlo da lei. Il viso di Ron, dapprima stupito, si trasforma in una maschera di rabbia e delusione.

-"Io pensavo mi amassi!", sbotta furibondo.

-"Mi dispiace, Ron, ma non sei tu quello di cui sono innamorata da anni. Per me sei un caro amico e ti voglio bene, ma non ricambio i tuoi sentimenti, perdonami".

-"Ami quell'idiota di mio fratello, vero? Per quello ieri sera il Molliccio... Non ci credo!!!"

-"E tu chiami idiota tuo fratello, che é stato ad un passo dalla morte combattendo per i valori in cui crede? TU cos'hai fatto???"

-"I-Io... I-Io ho distrutto un Horcrux...", balbetta lui, abbassando lo sguardo.

-"Oooh, l'impavido Ronald ha distrutto un Horcrux! Vuoi una medaglia al valore? Dov'eri mentre Voldemort entrava nel castello con Harry morto, quando io combattevo con gli altri per non morire, quando tua madre e tua sorella lottavano contro quella folle di Bellatrix, quando il cuore di Fred ha cessato di battere? Te lo dico io dov'eri, nella Torre di Grifondoro, al sicuro! E hai il coraggio di apostrofare tuo fratello in quel modo? Fuori da casa mia, Ron! Ora!"

-"Ma io..."

-"Fuori!!!"

Mancava solo Ron che da di matto! Mi sa che la guerra deve ancora iniziare, se questi sono i presupposti.

 
Alla Tana

-"Ronald Weasley! Dove sei stato?", sbotta un'adirata Molly quando suo figlio appare in cucina.

-"Lasciami in pace, mamma, non ho nulla da dire", borbotta lui di rimando.

George e Ginny si guardano da sopra i piatti della colazione, mentre la stessa idea li colpisce: in un attimo, correggono un bicchiere di Succo di Zucca con tre gocce di Veritaserum e lo allungano al fratello, che per nulla insospettito lo tracanna in un secondo. Tempo dieci secondi e la scenata a casa Granger é nota a tutti.

-"Come hai potuto fare una cosa simile ad Hermione?", lo prende per il bavero della giacca un Harry furibondo.

-"E a dire una cosa simile di tuo fratello?", rincara la dose Molly.

-"... E a comportarti come un vigliacco mentre tutti noi rischiavamo la vita?".

Le ultime parole, le peggiori, arrivano alle orecchie di Ronald assieme al pugno che gli fracassa il setto nasale. Nessuno ha mai visto Fred così fuori di sé. Uno sguardo alla famiglia, che guarda il gemello con un misto di approvazione e sorpresa, poi...

-"Vado da lei".

 


Di nuovo il campanello! Non é possibile!

pensa Hermione mentre si veste. Non che abbia qualcosa da fare, certo, ma tutto quel movimento a quell'ora di mattina la mette in agitazione. Mentre va ad aprire, le viene in mente solo una persona: Ginny. Sicuramente ha saputo della "visita" di Ron e ora vuole tenerle compagnia.
Niente di più sbagliato.

-"Hermione, posso entrare?". Un Fred ansioso e preoccupato le si presenta dinanzi agli occhi: é uno scherzo, vero?

-"Certo Fred, accomodati...", dice lei in un soffio. Si guardano di sottecchi per qualche minuto, poi il giovane Weasley esplode:

-"Bilius é uno stupido, non so come tu abbia fatto a non Schiantarlo! Ti ha messo le mani addosso senza permesso, e poi viene fuori che si é nascosto per tutta la durata della battaglia, come la più viscida delle Serpi... Neanche Malfoy arriva a tanto!"

-"L'importante é che per ora mi stia lontano, Fred..."

-"Ti prego, vieni con me alla Tana. Non facciamoci rovinare l'estate da quel cretino, Ginny vuole fare un sacco di cose!"

Quel "vieni con me" le rimbalza nella testa. Con lui andrebbe ovunque, per stargli accanto, per proteggerlo. Fred la scruta attento: l'espressione di lei é indecifrabile, come se avesse paura, come se temesse... Cosa? Non sa come, ma un attimo dopo la Grifondoro gli si avventa contro, abbracciandolo.

-"Promettimi che non te ne vai più". Un sussurro tra i singhiozzi.

-"Mione, dove vuoi che...?", comincia lui, disorientato.

Un flash. Lei che piange sul suo corpo in Sala Grande, versando anche l'anima.
Altro flash. Lei che urla accasciata contro il Molliccio con le sue sembianze, la sera prima.
Gli sguardi preoccupati di George.
L'ammissione di Ron: "da anni lei é innamorata di uno che non sono io".
Ora é tutto chiaro, é di lui che quella splendida ragazza é innamorata? Di lui, che la guarda in silenzio da quattro anni senza avere il coraggio di farsi avanti?
Ancora non ha il fegato di dirle che lei é tutto per lui. Che quando si é rialzato in mezzo alla polvere e non l'ha vista ha creduto di morire davvero, dalla paura però. Dalla paura di perderla, di non vederla più, di non poterla ammirare in silenzio rannicchiata nella poltrona davanti al fuoco in Sala Comune, intenta a leggere. Di non poterla più schernire chiamandola "Prefetto Perfetto". Al solo pensiero, il cuore gli si stringe in una morsa gelata.
Non possono perdersi. Non loro.

-"Ti aiuto con i bauli, mamma ci starà aspettando per colazione".


Dieci minuti dopo arrivano alla Tana e le narici di Hermione vengono pervase da un ottimo profumo di pancakes e sciroppo d'acero. Sono tutti seduti a tavola, tranne Ronald.

-"Fred gli ha tirato un pugno, penso gli abbia rotto il naso", la ragguaglia Ginny. Intanto, i gemelli si scambiano un'occhiata:

-"Io e te dobbiamo parlare, Gred!", gli fa l'occhiolino George.

-"Concordo, Forge", ribatte Fred, precedendolo in camera.

-"Sei riuscito a parlarle?", gli chiede il gemello sedendosi sul morbido letto.

-"Sì, cioé... Non sono riuscito a dirle tutto. Il fatto é che sono innamorato di lei dalla Coppa del Mondo di Quidditch, ma non riesco a farmi avanti... E se non funzionasse? La ferirei e basta", replica sconsolato il rosso.

-"Fred, sotto un certo aspetto Bilius ha ragione: sei un idiota! Ma non vedi che siete perfetti? Da anni vi amate, eppure non ve ne siete mai accorti. Tu stasera ti dichiari, capito? Non ho visto una persona più addolorata di lei nelle ultime settimane, quindi tira fuori il tuo coraggio da Grifondoro e dille quello che provi!"


Intanto, nella stanza di Ginny...

-"Herm, aiutami a sistemare le coperte del tuo letto. Che bellezza, passeremo tutta l'estate assieme! Cosa pensi di fare dopo? Ho sentito che Harry e Ron stanno contemplando l'idea di intraprendere la carriera di Auror", chiede la rossa sollevando un'enorme quantità di polvere dalla brandina da tempo inutilizzata.

-"Io pensavo di tornare ad Hogwarts, sai, per completare la mia istruzione. Ho ancora molto da studiare se voglio diventare una Guaritrice", risponde la riccia pensando già alla montagna di libri che dovrà leggere per superare brillantemente il test d'ammissione al San Mungo.

-"Bene bene, ho per caso sentito la parola "Guaritrice"? Perché, in effetti, una persona da curare ci sarebbe. Deve guarire dal mal d'amore, e solo tu puoi aiutarla, Hermione!", dice George apparendo sulla soglia della camera.

-"Senti George, a me dispiace per Ronald, ma non ho alcuna intenzione di aiut..."

-"Ma che mi prenda un colpo se stavo parlando di Ronald! No cara, io mi riferivo al mio gemello".

Oh, allora Fred é innamorato. Sicuramente di Angelina, a scuola stanno spesso assieme. Queste vacanze sono già un incubo...

pensa sconsolata Hermione, evitando lo sguardo delle due persone di fronte a lei. Si alza dal letto di Ginny e con un sussurro dice di aver bisogno di un bagno caldo, dileguandosi. Mentre si chiude in bagno, estrae dalla tasca dei jeans un aggeggio babbano chiamato Lettore Mp3: non c'é nulla di meglio per rilassarsi tra le bolle e la schiuma! Si sveste velocemente e si immerge nell'acqua bollente, dove si accoccola in una nuvola profumata di schiuma violetta. Appoggia la testa all'indietro e chiude gli occhi.
 

So don't go
come on
leave me breathless
tease me tease me
till I can't deny this loving
feeling
let me long for your kiss
go on
go on...


 

La sensazione di essere osservata.
Di scatto apre gli occhi e la scena che si trova davanti la lascia senza fiato: Fred Weasley, con addosso solo un paio di pantaloncini e in mano un flacone di shampoo, che la guarda con gli occhi sgranati e la bocca aperta. Si é totalmente scordato che in bagno avrebbe potuto trovare LEI. Si guardano per un attimo infinito. Poi...

-"Fred, esci immediatamente da qui!", strepita lei cercando di coprirsi con le mani, oltre che con la schiuma.

Il rosso riesce a mormorare delle scuse ed esce a rallentatore.

 

-"Freddie, hai visto una Veela per caso? Che ti prende?", chiede George appena la sua copia arriva in camera con un'espressione stordita dipinta in viso.

-"H-Ho... H-Ho appena visto H-Hermione c-che sta facendo il bagno! M-Me ne sono rimasto lì fino a quando non si é accorta di m-me... Oh, Georgie, é c-così bella!", balbetta Fred a fatica, mentre l'immagine della Grifona coperta di schiuma gli si impone prepotentemente in mente.

-"Beh, sicuramente ti ha fatto un bell'effetto, fratellino!", ride il gemello, notando il cavallo dei pantaloni che tira vistosamente.

-"Oh Merlino, che figura da imbecille! Se lei mi ha visto così..."

-"Se tu ci avessi parlato, almeno avrebbe capito che é lei quella che ti piace! Invece di cogliere il Boccino al volo, hai fatto la parte del maniaco spione e sei scappato come un Troll. Lasciatelo dire Fred, da innamorato sei una frana! Cerca di spiegarti con lei il prima possibile", consiglia George.

Fred vuole davvero chiederle scusa e spiegarle che non era sua intenzione spiarla in quel momento, ma Hermione non scende a pranzo e non si fa vedere per tutto il pomeriggio. Alla signora Weasley, che chiede spiegazioni proccupata, Ginny risponde che l'amica non si sente molto bene e che vuole riposare un po'.
La Grifona é tutta rannicchiata sul letto, intenta a leggere un pesante tomo intitolato "Concetti Base dell'Arte Medica", e non si accorge nemmeno che Ginevra l'ha raggiunta in camera e la sta guardando con cipiglio severo.

-"Hermione Granger, tu adesso mi spieghi cos'é successo stamane!", dice facendo sussultare la riccia che, appena apprende il senso della domanda, diventa di un bel color peperone.

-"Ginny, te l'ho detto, sono stanca e non sto bene...", tenta di spiegare, ma l'amica la interrompe subito.

-"Ma per favore, neanche se me lo giuri su Merlino ti credo! Dimmi cos'é successo tra te e Fred!"

-"C-Come fai tu a sapere c-che c-centra Fred?", balbetta la riccia.

-"A pranzo aveva una faccia allucinata e continuava a guardare le scale per vedere se arrivavi. Allora?", chiede impaziente la giovane Weasley.

Con un sospiro di rassegnazione, Hermione le racconta dell'incidente in bagno, abbassando di tanto in tanto lo sguardo imbarazzata.

-"Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo! Mio fratello é cotto di te!", esulta Ginny cominciando a saltellare come una Puffola Pigmea. Non si accorge che, a quella affermazione, gli occhi cioccolata della Grifona si sono riempiti di lacrime.

-"Ma cosa dici, Ginny? A lui piace Angelina, lo so. Non provare a farmi credere che tuo fratello si possa essere innamorato di me, non sono il suo tipo e non lo sarò mai!, dice prima di correre fuori dalla stanza, lasciando da sola una Ginny esterrefatta.

 


-"Che cosa? La Granger pensa questo? Spero che stasera non si rinchiuda di nuovo in camera, così Fred potrà parlarle...", dice uno stupito George alla sorella.

-"Potremmo proseguire la festa di ieri! Così é costretta a venire, che ne dici? Vado ad avvertire mamma, ma sicuramente sarà entusiasta!", esclama Ginny correndo in cucina.

George, intanto, cerca la dolce riccia. La trova seduta sotto un grosso olmo, intenta a godersi il tramonto in solitudine. Lentamente le si siede accanto in attesa di una sua reazione, che non tarda ad arrivare.

-"Che ci fai qui, George?", chiede brusca, non girandosi nemmeno a guardarlo.

-"Sono venuto a dirti di farti bella, Grangy. Siccome ieri sera la festa é andata a monte, continuiamo oggi!", ribatte lui sorridendole. Hermione si incupisce.

-"Sto rovinando tutto. Ieri sera non avrei mai voluto. Alla fine sono io il problema, George. Forse é meglio se parto per un po'...", dice lei rassegnata e triste, guardandosi le ginocchia.

-"Il tuo problema, Grangy, é che non noti l'evidenza. Sei talmente convinta di rovinare tutto che non ti rendi conto dell'ovvio!"

-"Di cosa dovrei rendermi conto, George?", ribatte lei sconsolata.

-"Lo scoprirai presto. Ora fila a prepararti!".

 

Quando si ritrovano tutti nel tendone in giardino, sembra che la serata precedente non sia mai stata interrotta. L'unico dettaglio che fa la differenza é l'assenza di Ron: Harry, infatti, conversa con tutti senza la sua fedele spalla. Hermione lo raggiunge e insieme si allontanano un po' dal resto del gruppo:

-"Hai deciso cosa fare alla fine delle vacanze? Ginny mi ha accennato al corso per Auror... Sarebbe quello che hai sempre sognato, vero?", gli chiede sorridendo.

-"Ci stavo pensando seriamente, non posso negarlo. Dopo la morte di Malocchio, Remus e Tonks voglio più che mai essere all'altezza di difendere le persone che amo", dice serio l'eroe del Mondo Magico.

-"Non posso darti torto. Più o meno é lo stesso motivo per il quale ambisco a diventare una Guaritrice", mormora Hermione.

-"Quello che é successo a Fred ti ha sconvolta, eh? Devi amarlo tanto.. Sareste perfetti assieme!"

-"Harry, mi preoccupi. Inizi a parlare come una comare! Tu e Ginny sareste perfetti assieme", ridacchia la Grifona, facendo arrossire l'amico. Una mano posata sulla spalla la fa zittire.

-"Herm, posso parlarti un attimo?". La voce di Fred le arriva calda e dolce all'orecchio. Lei si gira, incrociando gli occhi nocciola con sfumature verdi che ama tanto.

-"Certo Fred... Scusaci, Harry, torniamo subito", dice rivolta al suo migliore amico che le fa l'occhiolino.

Lentamente passeggiano sull'erba soffice del giardino, illuminati dalla luce della luna che splende tonda in cielo. Camminando poco distanti l'uno dall'altra, raggiungono l'olmo dove Hermione si era seduta ad ammirare il tramonto, e la ragazza si siede, facendo attenzione a non macchiare la stoffa dell'abito che indossa. Fred le si siede vicino, troppo vicino. Può sentire il proprio braccio che entra in contatto con quello del ragazzo...

-"Mione, io volevo chiederti scusa per stamattina. Non sarei mai piombato in bagno in quel modo, se avessi saputo che tu... Insomma... Che c'eri dentro tu, ecco. A volte mi dimentico di avere anche te e Harry in casa con noi e faccio queste figuracce".

-"Non ti preoccupare, é tutto a posto", ribatte lei in fretta. Vuole chiudere quella conversazione al più presto, si trova a disagio ad averlo così vicino. Ma Fred sembra non aver finito.

-"Sai, quando sono rinvenuto il giorno della battaglia e non ti ho vista ho temuto il peggio. Erano tutti lì, tu invece non c'eri... Poi George deve aver capito che cercavo te con lo sguardo e mi ha detto che te n'eri andata un attimo prima. Ora ti chiedo... Perché sei corsa via da me?".

La Grifona non se l'aspettava. Mille ricordi le affollano la mente, e il dolore esplode di nuovo assieme alle sue lacrime silenziose. Aspetta di riprendere il controllo della voce e delle emozioni prima di parlare.

-"Vedi Fred, quando lo scorso anno Malocchio é morto nell'agguato, ho giurato a me stessa di fare il possibile per proteggere le persone a me più care, a costo della mia vita. Quando i Ghermidori ci hanno catturati e portati a Malfoy Manor, quella pazza di Bellatrix mi ha torturata a lungo, e se non fosse arrivato Dobby in nostro soccorso mi avrebbe uccisa. Solo che, per difenderci e salvarci da quei folli, Dobby ci ha rimesso la vita, e io mi sono sentita terribilmente in colpa. Quando vi ho visti varcare la soglia del passaggio segreto ad Hogwarts il mio cuore ha fatto i salti mortali di gioia. Assieme a Luna e Ginny ho cercato di Schiantare e Pietrificare quanti più Mangiamorte potessimo, ma poi ho sentito Voldemort che annunciava la morte di Harry e ho dato tutto per perduto. Se avessi saputo che era tutta una finta, avrei continuato a lottare. Invece, quando sono arrivata in Sala Grande dopo aver soccorso alcuni feriti all'ingresso, ho visto gli altri... Ho visto te", dice mentre lacrime copiose le rigano incessantemente il viso.

-"Mi son detta che avevo fallito, che anni di studio e di bei voti non erano bastati a difenderti. Poi tu hai parlato e ti sei mosso: non capivo se era una mia allucinazione o se era vero che eri ancora vivo, così sono scappata", conclude. Le braccia di Fred la circondano e lei rompe in singhiozzi.

-"Mione, ti prego, guardami... Non sono un'allucinazione, sono qui. Quando il muro mi é crollato addosso, ho sentito la vita scorrere fuori dal corpo assieme al sangue. Ho perso conoscenza, ma mi ricordo che Silente ad un certo punto é venuto verso di me sorridendomi, e mi ha detto: "non é la sua ora, signor Weasley, per quanto gradirei che restasse a tenermi compagnia con le sue spassose barzellette... Ma c'é una persona che si strugge per lei più del suo amato gemello, e che é il motivo per il quale il suo cuore non é ancora irrimediabilmente fermo. Torni indietro e faccia vedere che i Grifondoro hanno un compagno che non si arrende nemmeno alla morte". Strano il vecchio, ma aveva ragione. Sono tornato indietro per te, Hermione, ancora non l'hai capito?", le dice dolcemente respirando il profumo dei suoi capelli.

-"Ma io pensavo... Angelina... Pensavo fosse lei quella di cui sei innamorato", sussurra sbalordita lei.

-"Granger, devo rivalutare la tua intelligenza... Sei più cieca di Harry quando non ha gli occhiali", ridacchia lui alzandole il mento verso di sé.

-"Non te ne vai più, vero Fred? Promettimelo", mormora Hermione, mentre le loro labbra si avvicinano pericolosamente.

Il bacio che segue é la cosa più dolce ed emozionante che i due ragazzi abbiano mai provato: una promessa racchiusa in un bocciolo di amore e fedeltà.

-"Mai più, Mione. Non ti lascerò mai sola".


 

Note dell'autrice:

* La canzone presente in parte nel testo é del gruppo irlandese The Corrs, e si intitola "Breathless".

* Dedico questa breve storia agli admin della mia pagina Facebook preferita, e che consiglio a tutti i lettori: ONCE A POTTERHEAD, ALWAYS A POTTERHEAD. Ragazzi, siete fenomenali!


Sperando che questa FF vi sia piaciuta,
un abbraccio
vostra K.

   
 
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