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Autore: lindaa    31/08/2014    0 recensioni
Taryn è una ragazza amante della musica,ama il colore nero e indossa sempre un paio di skinny jeans neri.
Suona la batteria da quando era piccola e se ne innamora ogni giorno di più. Lei è una ragazza abbastanza chiusa,timida e sensibile. Se non fosse per la sua migliore amica Emy non avrebbe molti amici. La sua migliore amica le ricorda ogni giorno di non guardare più al passato,ma di pensare al presente ed al futuro. Taryn non è mai stata popolare a scuola,Taryn non indossa tacchi alti o vestiti costosi. A lei piace essere se stessa. Non ha mai avuto un ragazzo serio e sinceramente non ci pensa neanche,finchè non incontra lui. Rimane colpita dai suoi occhi verdi,dal suo sorriso da tutto. Rimarrebbe ore aguardarlo e a parlare con lui,ma non è tutto così facile.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina,come tutte le altre mattine,suonò la sveglia ad un volume troppo alto. Erano le 6.00 esatte e puntualmente io caddi dal letto a ritmo di "American Idiot" e presi una bella facciata sul pavimento. Subito comparve il mio spelacchiato cane Lucky in soccorso,mi saltò addosso e mi leccò tutta la faccia. Fui subito sopraffatta da un odore fortissimo che proveniva dal suo pelo,era talmente forte che quasi mi vennero i conati. Allora sbraitai:"MAMMAAA,QUAND'E' STATA L'ULTIMA VOLTA CHE ABBIAMO FATTO IL BAGNO A LUCKY?" Mia mamma,Elisabeth era una donna forte,bella e sempre con il sorriso sulle labbra anche se tutto andava per il verso sbagliato. Mio papà ci aveva abbandonato quando avevo 10 anni,morì in un incidente d'auto. Era un uomo meraviglioso,ricordo ancora le sere quando tornava a casa. Ci portava spesso la pizza a casa per cena,mamma mia quanto amavo quella pizza. L'odore di salsa di pomodoro e mozzarella entrava dalle fessure della porta di camera mia ed io balzavo alla velocità della luce in piedi e scendevo le scale saltellando felicemente con quell'odore che mi circondava. Per me quella pizza era di più di una semplice pizza. Per me significava amore,felicità,per me significava famiglia,da quando papà morì non mangiammo neanche più una pizza. Il dolore della perdita non ci abbandonò mai.
Mi alzai dal pavimento e mi diressi verso il bagno cercando di non finire di nuovo per terra. Mi guardai allo specchio,i capelli biondo miele scendevano sulle spalle finendo con un boccolo arruffato,gli occhi azzurro mare erano gonfi e stanchi e sul viso si intravedevano ancora i segni del letto. Entrai velocemente nella doccia e aprì il rubinetto,appena sentii l'acqua sulla testa feci un balzo tale che quasi scivolai sul piano della doccia,era gelata. Meglio,pensai Almeno riesco a svegliarmi. Finita la doccia fredda mi diedi una veloce asciugata, mi vestii indossando skinny jeans neri e una maglietta a maniche lunghe bianca. Mi avvicinai di nuovo allo specchio per una breve sistemata,mi spazzolai i capelli velocemente e li legai insieme in una coda alta,passai il mascara nero sulle ciglia chiare e scesi al piano di sotto.
Mi accolse subito mia mamma abbracciandomi e augurandomi il buongiorno con un caldo bacio sulla fronte. Quella mattina aveva preparato dei pancake e aveva spremuto parecchie arance versandone il liquido dentro il mio bicchiere. "Allora mamma"dissi con la bocca piena "Penso sia ora di fare un bel bagno a Lucky,questa mattina per poco non svenivo". Mia mamma era appoggiata al lavello che mi guardava con gli occhi chiusi ad una fessura "Si,è vero avrebbe bisogno di una lavata" disse per subito cambiare argomento "Però non è a questo che devi pensare,pensa piuttosto che questo è il tuo primo giorno di scuola. So che sei brava e studi,quindi non ti farò una predica su questo. Volevo solo dirti di cercare di farti dei nuovi amici,solo questo". Risposi subito sbuffando:"Lo so mamma,ci provo tutti gli anni ma io sto benissimo così,con Emy" mia mamma incrociò le braccia e disse:"Lo so Tar,volevo solo darti un consiglio,fai come pensi sia giusto."
Finita la colazione corsi veloce in bagno a darmi una lavata ai denti,preparai lo zaino infilandoci dentro i libri necessari,mi infilai le vans nere e mi avviai verso la porta di casa. Mia mamma mi saluto con un lieve bacio sulla fronte e augurandomi di nuovo di passare una buona giornata. Uscii di casa. Avevo fatto bene a mettere la maglietta con le maniche lunghe,faceva piuttosto freddino quella mattina. Il liceo non era molto lontano da casa, e poi ero abituata ad andarci a piedi. Il mio liceo era piuttosto grade,tanto da contenere una grande palestra e una bella piscina per gli allenamenti della squadra di nuoto. All'esterno della scuola c'era un grande cortile con delle panchine e grandi alberi sempreverdi,spesso alcuni studenti si fermavano lì per pranzare o per dare un ultima occhiata agli appunti. Per velocizzare la camminata misi le cuffiette nelle orecchie e ascoltai "American Idiot" al massimo del volume,amavo quella canzone. Ero quasi arrivata ed ero al massimo della camminata,stavo quasi ballando. Si,stavo decisamente ballando in mezzo al cortile della scuola. Mi immaginavo a casa a suonare la mia batteria,ma invece ero nel cortile della scuola e tutti mi stavano fissando. Alla fine della canzone tirai un bell'urlo finale e nel farlo alzai velocemente il braccio colpendo qualcosa. Mi girai di scatto togliendomi le cuffiette e tornando la solita "Taryn la timida". Mi accorsi subito che disteso sui miei piedi c'era un ragazzo che si massaggiava il naso dolorante. Mi chinai e dissi in tono preoccupato:" Oh mio dio!Ti sei fatto male?Mi dispiace tantissimo" Il ragazzo si girò ed io rimasi subito un po' spiazzata. Era bellissimo. Aveva gli occhi di un verde chiaro,sarei stata giorni a perdermici dentro. I suoi capelli erano biondo scuro,mossi ed un po' arruffati. Lo stavo fissando.
Una calda risata interruppe i miei pensieri,il ragazzo si alzò,sempre massaggiandosi il naso,e disse:"Tranquilla,sto bene. Non ti muovi male" mi allungò la mano e la strinse nella mia. "Piacere io sono Ashton,sono nuovo mi sono appena trasferito qui dall'Australia con alcuni amici ed i nostri genitori" risposi imbarazzata:"Piacere,io sono Taryn". Un gruppetto di tre ragazzi lo stava aspettando dall'ingresso della scuola,un ragazzo di carnagione chiarissima e con i capelli verdi urlò:"Sbrigati Ash,stai già facendo conquiste?" Ashton si girò verso di me e sorridendo mi disse:"Beh,ci si vede Taryn" Io risposi,al massimo del imbarazzo con un cenno della mano,ancora stordita dal suo sorriso. Il ragazzo si mise a correre per poi fermarsi a metà strada voltandosi di nuovo verso di me dicendo:"Ah,belle scarpe!"
   
 
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