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Autore: il viandante    31/08/2014    2 recensioni
pensieri d'amore del principe mentre vede Kaileena morire.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Il tempo si rallenta senza che vengano usate le sabbie, mentre quel pugnale penetra in profondità nella tua pancia. Impotente vedo svolgersi la scena al di là degli aguzzini che mi tengono qui bloccato a terra. Disperazione e rabbia mi aggrediscono il cuore. Sai kaileena a che cosa penso mentre il tuo spirito di sabbia abbandona quel corpo di fronte alla cui bellezza nessun uomo è stato capace di non innamorarsi?
Penso a quando sconfitto da Shadee giunsi sulla tua isola. Ucciderti allora era il mio unico obbiettivo, tu eri un pericolo per la mia vita: tu eri colei che avrebbe creato le sabbie del tempo, quelle che io avrei aperto attirando l'ira del Dahaka.
Quando ti incontrai credendoti una serva dell'imperatrice fui affascinato dalla tua bellezza, nessun sentimento. Solo una lussuria che aveva accomunato tante donne, ma poi nel mentre che tu mi aiutavi dandomi le armi per proseguire il mio viaggio verso la sala dell'imperatrice fui colpito dalla gentilezza e sì dalla preoccupazione che mostravi dietro le tue false parole. Una preoccupazione che io non credevo potessero provare delle marionette di sabbia senza umanità.
Ma tu non sei una marionetta di sabbia senza sentimenti, vero Kaileena?
Tu mi dimostrasti il contrario inizialmente. Mi attirasti nella tua sala del trono con l'intenzione di uccidermi. Mi dicesti parole crudeli che mi ferirono come nessun arma sarebbe stata capace di fare, come neanche il Dahaka sarebbe stato capace di fare.
Sì mi feristi Kaileena. Perché già qualcosa di particolare era nato per te, non l'avevo ammesso subito a me stesso, ma perché allora ti proposi di venire via con me se ero venuto lì con l'intenzione di non avere pietà per nessuno?
Mi dimostrasti il contrario anche quando dovetti ucciderti. Quando il Dahaka mi tolse dall'illusione di aver cambiato il mio destino. La speranza di redimerti tornò a farsi viva in me. Sì mi dicevo che ti avrei attirato nel presente per poi ucciderti lì, ma non ne ero per niente convinto, ormai non potevo più mentire a me stesso.
Da spettro ti rividi mentre con la tua serva manifestavi la tua disperazione e la tua paura nel sapere che sarei venuto io a ucciderti, allora capì che tu non eri affatto la malvagia imperatrice del tempo che io mi ero figurato quando venni sull'isola, allora capì che pur non essendo umana eri più umana di chiunque avessi incontrato nella mia vita, anche di me.
Sì, io ero stato il meno umano di tutti. Io nel mio egoismo non avevo mai fatto altro che combattere solo per me stesso. Per la gloria e le ricchezze.
Avevo sempre considerato emozioni come la paura, la tristezza e la tenerezza insidie per deboli. Grazie a un mondo competitivo nel quale ero cresciuto.
L'aver attirato l'ira del Dahaka mi ha inflitto una paura così immensa che mi fece piombare fuori da questo mondo. Paura di morire.
Quando vidi che anche tu avevi questa stessa paura. Allora il senso di uguaglianza delle nostre anime solidificò il mio amore e voletti più di ogni altra cosa aiutare te oltre che me stesso.
Ma come potevo fare per aiutarti Kaileena? Eri prigioniera della tua paura. Non riuscivi a vedere che volevo sinceramente aiutarti. Mi avresti mai creduto se non fosse arrivato il Dahaka a impedirci di combattere? Non lo so.
Ma non ti colpevolizzo Kaileena.
Se uccidere il Dahaka era il solo modo possibile per dimostrarti la mia lealtà allora sono contento di averlo fatto. Morto il Dahaka tu ti fidasti finalmente, accettasti di venire via con me.
Ancora meglio: ricambiasti il mio amore. Ce lo dicemmo senza parole quando finalmente potemmo giacere insieme dentro quella nave. Quella volta condividemmo il vero paradiso, e tante altre volte lo facemmo e rifacemmo nei giorni a venire che ci separavano da Babilonia.
Non avevo mai amato prima d'ora. E men che meno con tutta questa intensità.
E adesso? Mentre ti disciogli e trasformi tutti in sabbia mi vergogno perché non sono stato capace di salvarti. È una ferita peggiore della morte, era meglio che morissi io piuttosto su quell'altare.
Non è giusto, troppo poco è stato il tempo che abbiamo condiviso insieme. Ci siamo redenti a vicenda ed è questo il premio che gli Dei ci fanno? Strapparti via da me?

NO!!!!

Mentre  che toccato da te sento trasformarmi mi dico che non è giusto.


Un atto di amore verso la mia preferita e unica copia di Prince of persia. E devo dire che sono fiero dell'opera che ho creato. A breve continuerò la storia " il campione degli asura".

  
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