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Autore: Yugao    22/09/2008    8 recensioni
"Sapeva che un giorno sarebbero stati solo InoShika e Choji, solo non sapeva che cosa li stesse trattenendo così a lungo."
[White Midnight - 22/23 Settembre - Buon compleanno Shika e Ino]
Traduzione by celiane4ever
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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A Shika e Ino

e

a tutte le White Flies che li amano!

Perché Choji SA!

 

Third Wheel

 

“Cosa stiamo facendo ancora qui? Hai mai sentito la parola ‘efficienza’, genio? Significa fare il nostro lavoro, e non sprecare il nostro tempo.”

Il sacchetto di patatine crepitò col suono distinto della plastica quando lo aprii per infilarvi una mano dentro, in cerca di una semplice patatina fritta. Ne estrassi una perfetta, rotonda e dorata, e sorrisi perplesso a me stesso mettendola in bocca. Fu solo a metà masticata che riconobbi la pungente affermazione di Ino come un altro inizio per una delle loro famose battaglie d’arguzia (non avevo dubbi che se si fosse trattato solo di quello, Shikamaru avrebbe vinto con estrema facilità; ma Ino era persuasiva – il che era esattamente la ragione per cui io avevo rinunciato a scommettere su chi avrebbe vinto una discussione già da molto tempo).

Pescai un’altra patatina, quando sentii Shikamaru lamentarsi e mormorare “Che donna seccante” a bassa voce. Ridacchiai. A dispetto dei suoi sforzi, Ino avrebbe sentito qualunque cosa lui avesse detto (anche se di questa precisione automatica del suo senso dell’udito fosse a conoscenza o no, mi è sempre stato poco chiaro).

Abbastanza sicura, la Yamanaka esplose. “Chi è che stai chiamando seccatura?” domandò irata. “Sei stato tu ad ordinare che stessimo seduti qui fino all’alba, con assolutamente un bel niente da fare!” Sarebbe stato stupendo vedere le loro espressioni, ma gli rivolgevo la schiena, ed ero occupato a sgranocchiare le mie patatine. Inoltre, avevo già assistito a scene simili prima di allora, e potevo visualizzare tutto davanti a me anche senza guardare. Shikamaru doveva essere seduto davanti al fuoco, gli occhi annoiati e la linea delle sopracciglia corrucciata; Ino invece doveva trovarsi in piedi di fianco a lui, le braccia ostinatamente sui fianchi, mentre guardava male il compagno di squadra. Il mio diorama mentale mi fece ridere, mentre mangiavo un’altra patatina.

“L’ultima volta ho controllato, non ero capace di vedere al buio.” Sentii Shikamaru replicare asciutto, in un tono che avrebbe fatto intuire a chiunque ‘Io ho ragione, tu hai torto, quindi taci’.

Ino, a quanto parve, non colse il piccolo messaggio subliminale “Non è ancora buio.” Ribatté lei, e questo era vero fino ad un certo punto. Erano le cinque di pomeriggio, e tutto era ancora abbastanza visibile. Se ci fossimo sbrigati avremmo con buona probabilità completato la missione prima del calar della notte.

Un punto alla bionda.

“Non ci metteremo dieci minuti, Ino.” Si oppose Shikamaru, una leggera tensione nella voce, come se stesse per perdere il controllo. Sapevo che non l’avrebbe fatto, comunque; non lo faceva mai. Era molto più probabile che si arrabbiasse con me piuttosto che con Ino. Ho sempre provato a capirne il motivo, anche se non ho mai avuto il coraggio di chiedere spiegazioni ad uno dei due. Sarei stato probabilemtne scaraventato su Marte, nel tentativo. Shikamaru riprese il discorso “Questa è una missione di livello B. il nemico non si piegherà davanti a noi lasciandosi prendere a calci. Dobbiamo essere prudenti.”

Uno pari. Come al solito.

Sospirai, riportando l’attenzione sul pacchetto di patatine che stringevo in mano. Ero già a metà confezione, anche se in realtà le industrie produttrici non riempiono mai del tutto i sacchetti, ma arrivano al massimo ai tre quarti della capacità. M’imbronciai per un attimo, prima di decidere di non lasciare che la cosa mi preoccupasse. I miei pensieri volarono in molte direzioni, in particolare verso i miei due compagni, che non avevano ancora smesso di battibeccare.

Ho sempre saputo che la nostra epica formazione – InoShikaCho – un giorno sarebbe diventata solo InoShika e Choji. Solo non sapevo che cosa li stesse trattenendo così a lungo.

Era abbastanza ovvio, già dall’inizio, ad essere del tutto onesti. Ci conoscevamo da quando portavamo il pannolino. Eravamo migliori amici, e così continuava ad essere poco più di 15 anni dopo. Eravamo un gruppo improbabile, anche da neonati. Io per primo preferivo trascorrere il mio tempo in un angolo del box per bambini con il mio biberon. Shikamaru si sdraiava da qualche parte, ed eventualmente si addormentava, mentre Ino, la piccola principessa, aveva sempre un gioco nuovo o qualcosa con cui divertirsi ogni volta che i nostri genitori ci mettevano assieme.

Alcune cose non cambiano mai’ suonerebbe come un appropriato cliché.

Dubito che se lo ricordino, ma Shikamaru e Ino, in qualche modo, erano innamorati fra loro. Avevano 4 anni quando si diedero il primo bacio. Di sicuro, fu perché si era staccata la testa ad una delle bambole più costose di Ino, e lei strillava senza mai smettere. Così Shikamaru si avvicinò e la rimise a posto prima che la bambina potesse fare un altro battito di ciglia. In gratitudine femminile, la Yamanaka lo strinse forte e lo baciò sulla guancia; a quel punto, il piccolo Nara diventò di una tonalità rosso pomodoro e scappò via.

La memoria di quell’episodio mi fece sogghignare.

Questo non era il ricordo migliore, oltretutto. I 4 anni furono l’età più propizia per i due, immagino, perché un paio di mesi dopo Shikamaru chiese ad Ino di sposarlo. L’anello era fatto di plastica (e completamente non tossico, giurava l’etichetta!) ma lei rispose ugualmente di si. Il cane degli Inuzuka – la madre di Akamaru, suppongo – ingoiò l’anello qualche giorno dopo, e la proposta fu dimenticata. Ma questo significava che erano ancora fidanzati, no?

Sapevo che probabilmente non erano affari miei, ma pensavo che sarebbero stati una bella coppia. Erano così diversi che risultava divertente  e quasi impensabile che un giorno si sarebbero messi assieme, ma questa era la cosa più affascinante di tutta la faccenda. Shikamaru era tranquillo, intelligente, riflessivo; preferiva sdraiarsi e guardare le nuvole piuttosto che fare altro, tutti i giorni. Ino, d’altro canto, era rumorosa, tosta, sicura di sé, e spesso anche sconsiderata; non riusciva mai a stare ferma, doveva sempre fare qualcosa.

Quando si parla di poli opposti.

Ero sicuro, comunque, che un giorno l’InoShikaCho sarebbe diventato solo InoShika e Choji. Non mi dispiaceva l’idea di fare da ruota di scorta; dopotutto erano i miei migliori amici, e avevano tutti i diritti di meritarsi a vicenda, che lo sapessero o no. Era una buona prospettiva che doveva realizzarsi, e sapevo che stava attendendo il suo compimento da quando avevano quattro anni.

Allora che cosa li faceva esitare così dannatamente a lungo?

Sospirai, infilando una mano nel sacchetto di patatine, quando realizzai che era vuoto. Dovevo averle finite durante il mio incontrollato sognare ad occhi aperti. Ero ancora affamato, ma non era un problema. Avevo portato qualche pacchetto extra nello zaino. Ora di alzarsi, suppongo.

Mi misi in piedi e mi diressi verso il punto in cui Shikamaru e Ino stavano ancora bisticciando sul se fosse pratico o meno aspettare prima di entrare nel cuore della missione. Si trovavano entrambi dallo stesso lato del fuoco; ovviamente, Shikamaru doveva essersi arrabbiato abbastanza da alzarsi e affrontarla, e lei doveva essersi arrabbiata abbastanza da avvicinarsi di più a lui. Ruotai gli occhi, non volendo entrare nel conflitto. Individuai il mio zaino poco dietro a Shikamaru, quindi mi avvicinai ad esso il più inosservatamente possibile. Mi piegai in avanti per afferrare un pacchetto e andarmene con rapidità, quando nell’atto di abbassarmi sbattei (neanche troppo gentilmente – scusa per la mia taglia, Shikamaru) nel mio compagno di squadra.

Mi voltai, pronto con una scusa – ma le cose accaddero tutte troppo in fretta per permettermi di inserirmi nella conversazione (anche se giuro che l’intera azione sembrava a rallentatore). L’impatto spinse Shikamaru in avanti a metà frase, e nel tentativo di mantenere l’equilibrio alzò le braccia. In qualche modo, il risultato fu che intrappolò Ino contro un albero, e la sua testa si mosse in avanti (inavvertitamente, non importava quanto io volessi credere che non ci fu alcun incidente) in modo da far incontrare le loro labbra.

Tipico silenzio imbarazzante.

Vidi gli occhi blu di Ino allargarsi in qualcosa simile allo shock, prima che in un altro mezzo secondo spingesse indietro il Nara, schiaffeggiandolo in pieno volto, per poi urlare “Cosa pensavi di fare?”

“Cosa stavo facendo?” rispose Shikamaru, provando a mantenere un tono di voce calmo, ma fallendo, mentre si massaggiava la guancia rossa con la mano sinistra. “Hai visto che è stato un incidente!”

“Ah si?” urlò ancora lei, e sapevo che questo era l’inizio di un’altra delle loro battaglie.

Ruotai nuovamente gli occhi, e afferrai lo zaino per poi tornare a sedermi dov’ero prima.

L’avrebbero capito, un giorno.

 

White Midnight

ShikaIno Fan Forum ©

Happy Birthday Shika and Ino.

 

 

- Celiane4ever’s space -

 

E finalmente nuova traduzione, mio contributo per i compleanni di Shika e Ino!

Chiunque ami questa coppia ci venga a trovare allo ShikaIno Fan Forum www.shikainofanforum.forumcommunity.net dove sono riunite le maggiori esponenti dello ShikaIno di EFP!

Da lì è partita l’iniziativa di oggi, White Midnight, che consiste nel voler celebrare i nostri due amati personaggi con la pubblicazione di fan fiction su di loro, a cavallo fra il 22 e 23 settembre!

Saremo in molte a partecipare, non vi preoccupate ;)

Ecco il link originale della storia di Yugao:

http://www.fanfiction.net/s/4507644/1/Third_Wheel

  
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