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Autore: theyrockme    01/09/2014    2 recensioni
Only hate the road when you're missing home.
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Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando mi alzo dal letto spostando il piumone bianco realizzo che giornata del cazzo sarebbe stata. Sospiro alzandomi e il mal di testa atroce torna a martellarmi la scatola cranica. "La sbornia di ieri sera, Harry, ti ha fatto male" penso mentre mi guardo allo specchio del bagno spazzolandomi i denti con movimenti frenetici; sposto lo sguardo ai miei occhi: rossi. Pianto e alcool insieme sono un mix tremendo. Mi strofino gli occhi lavandomi la faccia e sbadiglio appannando il vetro dello specchio. Punto il dito nel cerchio opaco e traccio un segno verticale e uno orizzontale, una x accanto e vedo il mio sorriso allargarsi nello specchio. "È il giorno del matrimonio" mi ricorda una voce all'angolo della mia testa. ''Fanculo'' rispondo a me stesso tirandomi una botta tra i capelli scompigliati e facendo scorrere l'acqua calda della doccia. Tolgo i boxer lasciandoli per terra e faccio un passo sotto lo sbroffino lasciando che l'acqua mi scorra tra i capelli e giù per il corpo. Mi accarezzo il collo, il petto, le spalle, le guance e la mascella trascinando la mia mente alle labbra di Louis. Il suo profumo mi sta già annebbiando la mente mentre stringo le mani in pugni in alto dove incontro solitamente i suoi capelli. Ma no. Non prendo niente, se non l'acqua vaporosa della doccia. Schiudo le labbra per trovare le sue ma di nuovo, non trovo nulla. La disperazione si fa largo tra i miei ricordi annebiati obbligando il mio corpo ad appoggiarsi debolmente al muro. Debolmente. Già. Sono debole e non ho la mia forza. La mia ancora. Quando la mia schiena tocca il marmo freddo del muro automaticamente mi porto le braccia intorno al busto, stringendo me stesso in un abbraccio mentre socchiudo gli occhi. Lacrime calde, bollenti, iniziano a rigarmi le guance infermabili mentre immagino Louis qui, tra le mie braccia, a stringermi forte. A farmi capire che lui è qui. Che mi ama. Che non mi avrebbe mai lasciato. Che saremmo sempre stati io e lui. Ma sta succedendo il contrario. Lui se ne sta andando lentamente lasciando uno squarcio nel mio cuore già debole. Non posso sopportare tutto ciò. Spalanco gli occhi mentre mi passo nervosamente i palmi delle mani sulle guance per asciugarmi le lacrime. Non devo piangere. Sono forte. Sto mentendo a me stesso lo so, ma l'autoconvinzione in fondo aiuta, forza ragazzo forza, testa alta, sorridi e va. Questi pensieri si fanno largo nella mia mente ormai da anni ma ci ho fatto l'abitudine. E questi pensieri vengono nei momenti peggiori. Di fatto continuo a ripetermi "Non ora" mentre mi vesto, indossando l'abito che quei fottutissimi stilisti pagati da quei fottutissimi managers mi hanno fottutamente obbligato ad indossare. [...] Appena entro in chiesa lo sguardo va direttamente a Louis. Il MIO Louis. In piedi, accanto a sua madre. È divinamente bello e quell'abito elegante gli sta a perfezione. Scorro lo sguardo lungo tutto il suo corpo mentre l'occhio mi cade sul suo fondoschiena scolpito. "Merda" impreco sottovoce mentre mi infilo nel banco e insultando mentalmente il pezzo di legno che ho urtato contro il piede. Si gira seguendo la provenienza del rumore e i suoi occhi incontrano i miei. Vedo baluginare non so cosa nei suoi occhi, non sicuramente la felicità di un matrimonio la commozione, ma dispiacere. E disperazione sicuramente. Sposto lo sguardo prima che lo faccia lui e con la coda dell'occhio lo spio di nascosto. Si è girato e ha abbassato lo sguardo, sua madre ha appoggiato una mano alla sua spalla consolandolo. È iniziata la marcia nuziale e le porte della chiesa si sono spalancate. Tutti si sono girati. Tutti tranne me. Non voglio vederla, non lei. Lei che mi ha portato via il MIO Louis, il MIO Boo, lei che viene pagata per stare con chi amo. Lei. Cammina lentamente verso il suo principe. Pft principe. Quasi rido. Lui è il mio principe. Il mio ghigno sparisce lentamente quando lo raggiunge, gli bacia la guancia e gli prende la mano. Le MIE guance e le MIE mani. WELL YOU ONLY NEED THE LIGHT WHEN IT'S BURNING LOW. Guardo Louis. Si, lui è la mia luce, noi siamo luce ma ci stiamo spegnendo lentamente. Ci sta sfuggendo di mano e dobbiamo lasciare che il nostro amore si spenga lentamente. Eppure il calore che ho sentito quel giorno di luglio, in quel bagno, brucia ancora dentro di me quando guardo quei meravigliosi occhi. ONLY MISS THE SUN WHEN IT STARTS TO SNOW. Louis è il mio sole. E qua dentro sono congelato. Bloccato e fermo quasi intrappolato in una bugia che mai riusciremo a rivelare. Mi sento neve, mi sto sciogliendo, non ho più qualcosa che mi sostenga sempre. Sento la voce lontana del prete che dice: "Se qualcuno ha motivo di opporsi a questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre". Voglio urlare, voglio urlare quel dannato "io mi oppongo", voglio alzarmi in piedi e sventolare la mano. Voglio vedere la faccia sconvolta dei presenti e il sorriso luminoso di Louis. Quell'urlo tanto aspettato esce quasi come un sussurro balbettato. Sento tirarmi la giacca. So già chi è non voglio assolutamente guardarlo per non sputargli in faccia. "Sta zitto, non osare fare un passo" un sussurro durissimo. Mi tiro il labbro tra i denti strinengendo forte mentre chiudo la mano in un pugno in preda alla disperazione. Non so quanto tempo passa dal silenzio tombale che si alza quando parla il sacerdote. STARING AT THE BOTTOM OF YOUR GLASS, HOPING ONE DAY YOU'LL MAKE A DREAM LAST BUT DREAMS COME SLOW AND THEY GO FAST. Sono alla fine. Questa è la fine. È il fondo del bicchiere e lo sto guardando con i miei occhi. Sento un dolore lancinante al petto mentre avvicinano gli anelli. "Io, Louis William Tomlinson, prendo te, Eleanor Jane Calder, come mia leggittima sposa, nella buona e nella cattiva sorte, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e prometto di amarti e onorarti finché morte non ci separi". Il fiato mi si è completamente bloccato in gola. Sto letteralmente soffocando mentre la voce squillante di Eleanor dice le stesse parole del mio Boo infilandogli l'anello. Sento nel tono della sua voce quasi della mortificazione. L'hanno obbligata ad essere falsa, l'hanno obbligata a fingere con noi. ONLY HATE THE ROAD WHEN YOU'RE MISSING HOME. Sto odiando questa strada e mi manca Louis, la mia casa. Dannazione. Mi si sta stringendo il cuore, è pronto a scoppiare. "Vuoi tu Louis William Tomlinson prendere come tua sposa la qui presente Eleanor Jane Calder?" Chiudo gli occhi. Il mio respiro è pesante, aspettando quella risposta. La risposta che mi avrebbe cambiato la vita. "No, non lo voglio". Il mio cuore fa un salto mentre stringo gli occhi. Ha detto no. Si cazzo, lo ha fatto, Louis mi ama e non si sta sposando, ha rifiutato il matrimonio pronto ad accettare una guerra con il mondo insieme a me. Apro gli occhi. Tutto è come prima nessuno si è mosso, nessuno è sotto shock per la risposta di Louis, i paparazzi non ci stanno inondando di foto e interviste. "Lo voglio". La voce di Louis è chiara e limpida. Non un'ombra di dubbio nel suo tono. Non c'era sentimento nella sua voce non aveva un'espressione precisa. Era il "lo voglio" che doveva dire a me. AND YOU LET HIM GO.
  
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