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Autore: Lurilala    01/09/2014    2 recensioni
[Dedicata a MarinaDust 99 per il suo compleanno]
[925 parole] [AlphaBeta]
{Abbozzò un mezzo sorriso. -Vuoi dormire qui, Beta-chan?- domandò, calcando molto sull'appellativo infantile.
La turchese gonfiò le guance, arrossendo un po', offesa.
-...Ma non ti ci abituare. S-Sono venuta qui solo perchè la tua è stata la prima stanza che mi è capitata a tiro, v-vedi di ricordartelo.- borbottò, infilandosi sotto le coperte.
Alpha sorrise. -Anche se la tua stanza è dall'altra parte del dormitorio?-
-Esattamente.-}
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alpha, Beta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Di incubi e realtà ricamati di buio ~



Buio.
Fu la prima cosa che Alpha vide, socchiudendo gli occhi, la prima cosa che riuscì a pensare, avvolto nel torpore del sonno.
Era stato un cigolio a destarlo, come se la porta della sua camera fosse stata aperta.
Il ragazzo, ancora in un caldo stato di dormiveglia, sarebbe scivolato di nuovo nel mondo dei sogni, se non fosse stato per dei passi, malfermi e insicuri.
Alpha non ci mise molto a svegliarsi del tutto: aveva sempre avuto un sonno molto leggero.
Attese, senza muoversi, cercando di recepire qualche altro rumore nell'oscurità, ma tutto era fermo. Si mise a sedere e si stropicciò gli occhi.
Fece vagare lo sguardo per la stanza e trovò una figura, che il buio non gli permetteva di vedere bene.
Però sembrava...
-Beta?- mormorò, sinceramente stupito.
I suoi occhi, ormai abituati all'oscurità, scrutarono sorpresi la ragazza: i capelli turchesi, spettinati, ricadevano disordinati sulle spalle, gli occhi che si ostinavano a non incrociare il suo sguardo; era arrossita e il rossore del suo volto creava un contrasto curioso con i suoi capelli.
Era proprio carina, Beta, quando era imbarazzata.
Alpha non riuscì a pensare ad altro, mentre la osservava.
La ragazza temporeggiò un poco sull'uscio, indecisa, e alzò lo sguardo; il giovane fece appena in tempo a scorgere il riflesso delle lacrime nelle sue iridi che si ritrovò intrappolato in un abbraccio.
Rimase immobile, stupito. Gli ci volle qualche secondo a capire cosa stesse succedendo.
Beta lo... stava abbracciando?
Doveva essere successo qualcosa di grave, pensò distrattamente, accarezzando i capelli della turchese.
-Beta, che succede?-
-Non rendere tutto più imbarazzante di quello che è già, idiota.- ringhiò la ragazza a denti stretti, il viso premuto contro il suo petto.
Alpha ci pensò un secondo. Gli bastò un attimo, e poi comprese perchè la turchese si trovasse nella sua stanza in piena notte.
-Incubi?- domandò, scostandosi leggermente dall'abbraccio.
Beta si morse le labbra, imbarazzata, facendo correre lo sguardo in un angolo buio della stanza, per non incrociare gli occhi del ragazzo.
-Già.- mormorò, in quello che era un sussurro così sottile che Alpha pensò quasi di esserselo immaginato.
Non che avesse importanza, in effetti.
Abbozzò un mezzo sorriso. -Vuoi dormire qui, Beta-chan?- domandò, calcando molto sull'appellativo infantile.
La turchese gonfiò le guance, arrossendo un po', offesa.
-...Ma non ti ci abituare. S-Sono venuta qui solo perchè la tua è stata la prima stanza che mi è capitata a tiro, v-vedi di ricordartelo.- borbottò, infilandosi sotto le coperte.
Alpha sorrise. -Anche se la tua stanza è dall'altra parte del dormitorio?-
-Esattamente.-
Il ragazzo sospirò, abbracciando la giovane. Beta rilassò il volto, cullata nel tepore di quel contatto e dalla sicurezza che Alpha le dava.
Il viola la guardò, studiando con accondiscente devozione i tratti del suo viso; più la guardava, più gli sembrava bella.
Seguì un silenzio denso, ovattato, ricamato di buio e calore, un silenzio così impenetrabile che per un attimo -uno stupido attimo- Alpha desiderò che non finisse mai.
-Tu non hai mai gli incubi?- la voce di Beta ruppe quell'istante magico; il ragazzo aprì gli occhi e li puntò in quelli viola della giovane, quegli occhi così profondi che gli parve di sprofondarci dentro.
Non rispose, ma quel silenzio parlò per lui.
Gli incubi, per i ragazzi dell'El Dorado, erano una proiezione della loro realtà, sadicamente distorta dal loro subconscio.
I sogni erano una prigione, dove la guerra che vedevano e subivano ogni giorno ritornava, più dolorosa, più crudele, più spaventosa.
Nessuno aveva mai fatto parola su di essi; erano un tabù fra loro, una cosa che tutti -dal primo all'ultimo- subivano e che non si poteva evitare.
Esattamente come la realtà. Gli incubi e la vita reale erano così simili, così ugualmente terrificanti, che distinguerli diventava sempre più difficile.
-Prova a pensare che non sia vero, prova a convincerti che sia tutto un sogno.- mormorò Alpha, con voce atona e distante, senza distogliere gli occhi da quelli della ragazza.
-Tu lo fai spesso?- non c'era tremito nella voce di Beta, solo una consapevolezza fredda.
-Sì. Aiuta a sopportare il dolore, le emozioni, la paura. Provo a convincermi che gli incubi che faccio sono la realtà, così questo diventa il sogno ed è più facile da sopportare.- Di solito, si dice che parlare aiuta. Alpha non aveva mai dato retta a dicerie così stupide. In quel momento, però, percepì qualcosa spezzarsi all'interno del petto, ma non fece male: sentì una sensazione calda scivolare e correre per tutto il corpo, facendolo rabbrividire.
-Nei sogni è tutto così breve...- bisbigliò Beta a mezza voce, abbandonando completamente la testa contro il cuscino.
-Esattamente come la vita.- rispose prontamente Alpha, senza distogliere gli occhi da lei, pronto a cogliere ogni suo cambiamento d'espressione.
Seguì il silenzio. Ma era diverso da quello che li aveva accolti prima.
Era un silenzio che sapeva di promessa, un silenzio che nessuno dei due spezzò.
Rimasero immobili, abbracciati, fin quando Beta non scivolò nel sonno, un sonno costellato di incubi -o di realtà?-
Alpha stette in silenzio e la guardò. La sua Beta, così vicina.
Si sporse lentamente, fino a far combaciare le loro labbra.
Fu questione di un secondo, un misero attimo, poi il ragazzo si staccò e rimase a fissarla, senza capacitarsi di quanto potesse essere così bella.

"Dormi bene, mia principessa. Non devi avere paura, perchè io ti proteggerò dagli incubi e da quella realtà che ti fa così male.
Come un vero cavaliere.

E forse un giorno, quando tutto sarà finito, quando capirò il confine fra sogno e realtà, allora ti dirò che ti amo."





















Tututututuuuuuu! *coriandoli*
Come va mondoh? **
Allora allora... Sono totalmente nuova fra questi personaggi, quindi yay **
Mi sono buttata, ma non so quanto durerà uwu
Oggi è il compleanno di MarinaDust 99, quindi mi sono sentita in dovere di scrivere qualcosa per lei <3
Auguri nee-chan, sei una ragazza speciale, simpatica, divertente, semplicemente unica <3
Mi sembra di conoscerti da sempre e non riesco a credere che ci conosciamo da mala pena un anno ;)
Ti voglio bene, anche se so che te l'ho detto tante volte <3
E... non sono capace a fare le dediche, gné <.<
La smetto qui, tanto non riesco ad esprimere quello che voglio dire.
Auguri cara <3
Spero che questa shot ti sia piaciuta almeno un po' <3
Lucchan
  
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