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Autore: _Black 10    01/09/2014    5 recensioni
-Oh eccoti finalmente! Sono duecento anni che ti aspetto!- si girò e dietro di lui vide uno scheletro, lanciò un urlo così forte, che rimbombò nella metro, ma che nessuno sentì.
-Preparati a morire!-
Secondo posto al contest ''Una nuova Creepypasta'' indetto da Lilith9312 sul forum.
Genere: Angst, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'autista della metro.
Entrarono nella metro, era quasi mezzanotte, quindi era l'ultimo giro.
Roma di notte era stupenda, ma nei sotterranei... nelle gallerie... regnava l'ombra e l'oscurità.
-Papà...- un dolce bambino dai capelli biondi e gli occhi verde acqua, chiamava dolcemente il suo papà, con quella sua altrettanta voce stridula.
-Dimmi amore mio!- disse il giovane ventenne, mettendosi sul ginocchio il bambino.
-Ma chi è che guida la metro?- chiese il piccolo allacciandogli le braccia al collo.
A quella domanda, il padre del bambino strabuzzò gli occhi. Deglutì e sorrise amaramente.
Doveva raccontargli la verità? Ma era soltanto un bambino innocente...
-Vedi figliolo: tanto tempo fa, una coppia di giovani sposi, venne nella metropolitana per recarsi più velocemente, alla chiesa. Erano poveri, non avrebbero mai potuto permettersi una carrozza reale. Da quelle parti, passeggiava un demone, di cui nessuno sapeva niente. Si fiondò sulla coppia e rapì la ragazza, costringendo i due a separarsi. La leggenda narra che il ragazzo, morì sotto la metro, da quel giorno divenne il condottiero di questo mezzo, e da sempre cerca la sua ragazza e finché non la troverà, non avrà pace!- detto questo tirò un sospiro di sollievo.
-Oh...- fu l'unica espressione che uscì dalla bocca del bambino. 
Una volta arrivati scesero dalla metro e si diressero verso le scale per uscire. Il mezzo era ancora fermo, probabilmente aveva terminato la sua corsa.
-Amore di papà aspettami qui, arrivo subito, vado a fare i biglietti per domani!- il padre si allontanò di poco e il bambino, incosciente, si diresse verso la postazione di guida.
''Magicamente'' le porte si aprirono e lui entrò, iniziò a toccare vari pulsanti, era tutto divertente!
Finché...
-Oh eccoti finalmente! Sono duecento anni che ti aspetto!- si girò e dietro di lui vide uno scheletro, lanciò un urlo così forte, che rimbombò nella metro, ma che nessuno sentì.
-Preparati a morire!- a quelle parole, il ragazzo ebbe varie fitte all'addome, si toccò... sangue!
Era appena stato trafitto da una lama.
Il corpo del ragazzo cadde inerme fra le braccia dello scheletro, una luce bianca, l'anima dello scheletro passò nel corpo del ragazzo che immediatamente mise in moto la metro, partendo lontano da quella fermata.
Pochi minuti dopo, tornò il padre, sapeva cos'era successo... era il destino del bambino... ma nessuno poté fermare le lacrime, di un povero padre a cui era appena stato tolto il proprio figlio!
  
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