Vuoi un Cone?
-Do you like Dags?
Rossella era in piedi davanti ai fornelli.
I suoi polsi sottili sembravano sempre sul punto di sganciarsi dalle mani per lasciarle volare, come vagoni impazziti, quella frazione di secondo prima di schiantarsi; una sul pavimento di piastrelle fredde, l'altra nell'acqua bollente.
Preparava la pasta, la pasta al sugo di pomodoro.
Marco entrò come un tornado nella piccola cucina, portando nella sua scia un'odore di dopobarba al muschio e di foglie cadute. Prese a rovistare in un cassetto, borbottando che non trovava più cartine (e non si riferiva alla penuria di atlanti nella casa).
-Ce n'è di formaggio grattugiato?- chiese Rossella senza guardarlo.
-Che cosa!!?- suo fratello finse un enorme stupore.
-Formaggio...grattugiato...ce n'è?- ripetè lei cautamente alzando lo sguardo.
-Sì, ma non preferiresti un po' di Cone?!!-
-Il cosa?-
-Il Cone! Non vuoi un cone!!-
Prima che la sorella potesse avere una qualche reazione, Marco si girò di scatto verso il vecchio cane di famiglia: Gioe.
-Ehi, Cone! Sì, tu Cone!! Non vuoi un po' de pappe?!-
Gioe alzò appena un sarcastico sopracciglio canino, per niente turbato dalla momentanea follia del suo padrone.
-Ma cosa dici? Voglio il formaggio- tentò di farlo rinsavire Rossella, ma ormai Marco era lanciato:-Hai dato il mangio de pappette al Cone? Eh Cone? Vuoi il mangio de pappette?-
Rossella alzò gli azzurrissimi ed esasperatissimi occhi al cielo -Formaggio, Marco, formaggio- invocò con un sussuro prima di andarselo a cercare da sola.