Ieri era una giornata afosa, sull’autobus c’era troppa confusione per salire, così decisi di tornare a casa a piedi.
Mentre camminavo sul vialetto, vidi dei senza tetto. Mamma mi avvertì di non dargli confidenza, tutti ne parlavano male di loro, come se fossero ladri o addirittura assassini.
Arrivai a casa verso le 14:10, ero tutta sudata, così decisi si farmi la doccia e cambiarmi.
Poco dopo arrivò a casa mio fratello Caleb, era un bel ragazzo, robusto al punto giusto. Lui mi ha sempre protetto, è da sposare: aiuta i poveri, è gentile, mi aiuta con i compiti, o almeno mi aiutava perché da domani ci sarà una specie di “test” che condizionerà per sempre la mia vita.
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Mamma mi sistemò i capelli, di solito è lei che mi aiuta nel vestirmi, anche se non abbiamo una grande scelta. Tutti i vestiti che possediamo sono di colore Grigio, qualche volta vorrei provare ad indossare un capo colorato, per vedere come mi sta addosso. Però tra gli Abneganti è severamente punito indossare abiti colorati.
Quando scesi le scale di casa mia, trovai Caleb ad aspettarmi: era più bello del solito, sembrava più alto e più colorito in faccia.
*-Ciao Beatrice, sei pronta per il test?- Caleb
-Tu?- Tris
 -Uhm, insomma.. sono un poco nervoso.- Caleb
-Un poco eh?- Rido. Tris
-Si, perché tu non lo sei?- Caleb
-Io sto morendo dall’ansia. Forse non ci fai molto caso, ma ho il *tick* all’occhio- Tris
-Oddio, anche tu? Mi preoccupo che non sia una cosa familiare.- Rido.* Caleb
La mamma interruppe la discussione, dicendo di uscire di casa per andare a scuola, perché era già tardi. 
Arrivammo poco dopo Clary Eaton e suo fratello ‘Toby’, i nostri vicini di casa, Tobias Eaton, mi stava antipatico, non ho mai sopportato i ragazzi presuntuosi come lui, però era un gran figone.
La scuola era pullula di ragazzi di 16 anni, in coda per test. C’era un caldo terribile, sentivo urla nelle stanze, l’ansia era crescente, sapevo che c’era qualcosa che non andava in me, mi sentivo diversa, quando ad un tratto sentii una sirena proveniente da una camera e dei uomini armati con fucili che si facevano spazio per passare tra la confusione, e dopo che scomparvero nella camera.. sentii degli spari.