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Autore: darken_raichu    01/09/2014    3 recensioni
Pokémos è una terra lontana, dove i pokémon vivono divisi in 18 nazioni, tra i cui territori si estendono deserti, pianure, foreste e mari, che rendono assai difficoltosi i collegamenti tra i vari paesi. Fino a 10 anni fa la terra era in pace, ma ora le cose stanno cambiando…
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Lande Oscure, 18/06/4783, circa le 11
Dopo aver circondato MegaBanette, Raichu, Draak ed Emolga misero in azione la propria strategia: cercarono di allontanare Banette da Spiritomb. Inziarono a tentare di colpirlo, tenendosi però a distanza. Fulmini, Tuoni, Dragopulsar, Fangobombe, Energisfere, qualsiasi attacco che potesse spingere Banette a schivare allontanandosi. Raichu però capì fin troppo presto che Banette lo stava facendo di proposito. Addirittura esagerava di proposito i suoi movimenti, arrivando vicinissimo a farsi colpire. Stava solo giocando con loro.
In ogni caso, alla fine riuscirono ad allontanarsi quanto bastava. A quel punto passarono all’attacco.
Dragalge si lanciò per primo. Scagliò un Dragopulsar e si avvicinò all’avversario. “ E adesso vediamo se questo funziona.” Scagliò una fortissima Idropompa, che però, nonostante fosse stata lanciata da una brevissima distanza, Banette schivò con una rapida giravolta. Dopodichè, per la prima volta, il pokémon passò all’attacco, colpendo con una Finta. A quel punto, subito dopo essere stato colpito, Dragalge provò il secondo attacco insegnatogli da Eelektross: il Codadrago centrò in pieno petto Banette, che volò diversi metri indietro.
Dragalge ripensò a quanto gli aveva detto Eelektross “Te lo dirò senza girarci intorno: tu sei il più forte tra noi attualmente. Ma ascoltami, se ti scatenassi non ne verrebbe niente di buono. Pensa a cosa è successo quella volta nella foresta. Devi controllarti. Ricordati: se ti scatenassi, rischieresti di fare del male a chi vuoi proteggere.”
A mezz’aria, Banette si rimise in posizione. “Forse li avevo un po’ sottovalutati. Bene, vediamo…” Ma prima di poter fare qualsiasi cosa, si ritrovò alle spalle Emolga. L’Acrobazia lo colpì facendolo volare via nuovamente, dritto verso il Fulmine di Raichu, che in questo modo lo colpì in pieno.
“Forse ce l’abbiamo fatta.” Pensò Emolga “Forse…” Ma Banette si rialzò come se nulla fosse. Sembrava che nessuno degli attacchi avesse sortito il minimo effetto. Il pokémon sorrise «Bene bene, ora credo che tocchi a me, non vi pare?» E così dicendo scomparve, fondendosi al suolo con l’aspetto di un’ombra. La Furtivombra comparve alle spalle di Emolga e lo colpì. Quando Emolga volò indietro, Banette lo seguì e lo colpì con una Finta che fece cadere a terra. E mentre era a terra, gli Ombrartigli lo colpirono. Emolga rantolò e crollò definitivamente a terra.
Dragalge e Raichu erano allibiti. Non solo nessuno degli attacchi sembrava aver funzionato, ma addirittura con sole tre mosse Banette aveva sconfitto Emolga. “Davvero è questa la potenza di un pokémon Megaevoluto che si controlla? A confronto quel Gyarados non era niente.” Dopodichè, Raichu e Dragalge si lanciarono verso Banette. La battaglia divenne un vortice indistinto di colpi: Codadrago, Codacciaio, Finta, Furtivombra, Fangobomba, Idropompa, Ombrartigli, Dragopulsar, Tuono,Fulmine.
Ansimando Dragalge e Raichu fissarono Banette. Alcuni attacchi erano andati a segno, e finalmente anche lui mostrava i primi segni di fatica, ma era decisamente messo meglio di loro. Dragalge aveva perso la Codadrago, e Raichu il Codacciaio. Ormai non sapevano davvero più che pesci pigliare.
E fu a quel punto che Dragalge perse il controllo. Forse fu la paura, forse il pensiero che se avesse perso i suoi compagni sarebbero stati in pericolo, fatto sta che Dragalge si lanciò in avanti e iniziò a colpire come un forsennato. Dragopulsar, Idropompa, Fangobomba, tutti gli attacchi che gli erano rimasti, lui li scaricò su Banette. Il pokémon Spettro non potè fare a meno di arretrare. Davanti a un drago inferocito, è normale fare quanto meno un passo indietro. E quel passo indietro fu colto da Raichu. Evitando di finire nel mezzo dell’attacco di Dragalge, si spostò silenziosamente alle spalle di Banette. Il pokémon se ne accorse, ma se avesse cercato di evitarlo sarebbe stato sicuramente colpito dalla furia di Dragalge.
Quando gli fu alle spalle, Raichu si lanciò all’attacco. Fece l’unica cosa che poteva fare: caricò il Locomothunder e lo usò. Non aveva mai provato ad usarlo contro un pokémon che non fosse almeno per metà di tipo Terra, ma a quel punto non aveva scelta.
Si scagliò in avanti, e colpì in pieno Banette. Quello gridò e crollò al suolo. Quando cadde, però, l’elettricità non si fermò. Il Locomothunder, scoprì Raichu, aveva un bizzarro effetto collaterale se colpiva i pokémon non di tipo Terra: liberava l’elettricità in eccesso verso l’esterno. In quel caso, quella si scaricò verso Dragalge. Il pokémon, colpito, arretrò, e contemporaneamente riprese il controllo.
Si guardò intorno. Da un lato Raichu, ansimante, e dall’altro Banette, l’elettricità che si agitava sul suo corpo.
Dopo un po’, l’elettricità si scaricò completamente. A quel punto, dopo aver raccolto Emolga, Raichu e Dragalge si avvicinarono a Banette.
“Almeno è vivo.” Pensò Raichu, fissando il pokémon a terra “Ma giuro che non lo farò mai più, a meno che non sia assolutamente necessario. Se fosse stato meno resistente, avrei seriamente potuto ucciderlo.”
Poi i tre si sedettero. Avrebbero voluto andare ad aiutare Eelektross e gli altri, ma sarebbero stati solo un peso nella loro situazione.
Inoltre, anche Dragalge aveva da pensare. “Mi è successo di nuovo. Dannazione, cosa dovrei fare? Continuo a perdere il controllo appena sono in difficoltà. Devo riuscire a controllarmi.”
 
Da qualche parte a Elettria, 18/06/4783, circa le 12
«Buongiorno Rotom.» Joltik sorrise, salutando il pokémon spettro.
«Giorno Joltik. Come te la passi?»
«Insomma. Da quando gli eserciti si sono riuniti, la mia unità d’infiltrazione mi spedisce rapporti praticamente uguali. L’unico che riesce a dirmi qualcosa di buono è Empoleon.»
«Ah sì?»
«Già. Numero di unità, numero di squadre che pattugliano il paese, rifornimenti, dati importanti, insomma, qualsiasi cosa. Peccato che attualmente non siamo in grado di rispondere.»
«No?»
«No. Sono stati furbi e hanno preparato unità in cui sia presente almeno un pokémon di tipo Terra. E ancora qui alla base non abbiamo un’ingente quantità di pokémon di altri tipi. Abbiamo una trentina di pokémon Fuoco nell’Unità Incendiari, una sessantina di Pokémon Terra dell’unità Espansioni, e pochi altri. A parte i generali ovviamente, ma loro e il capo non possono certo entrare in azione personalmente. A parte questi comunque, il resto si è sparso per Pokémos allo scopo di espandere l’esercito.»
«E quindi secondo te che dovremmo fare?»
«Io un’idea ce l’avrei. Dovremmo…»
«Dovremmo iniziare a radunare l’esercito qui alla base. Lo dici ogni volta, ma dovresti dirlo ai Generali, non a me.»
«E come faccio a dirglielo? No, saranno loro a decidere quando sarà il momento.»
E i due si diressero verso la mensa, ignari degli occhi che li osservavano.
  
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