Due (non è da te)
Scritta
per il White Midnight, iniziativa partita dallo "ShikaIno Ufficial Fan
Forum" per onorare i compleanni di Shika e Ino che cadono
rispettivamente il 22 e 23 Settembre.
Dove
sei?
E come stai?
E’ difficile… lo so, lo sai
Due lottatori
Due reduci
Due canzoni d'amore
comunque io e te
con le stesse parole
seduti a un caffè
con questa paura d'amare per
Due ore,
Un'eternità.
Duellanti nel mare di questa città
dove tutti han bisogno d'amore,
proprio come noi due...
“Quando
torni?”
“Dovrei
essere qui fra un paio di giorni…”
Shikamaru
era sempre puntuale. Sapevi benissimo cosa aspettarti da lui.
“Mi penserai?”
“Boh,
dipende…”
‘Sempre’
sarebbe stata la risposta corretta, ma ammetterlo non era una
possibilità presa
in considerazione. Troppo…impegnativo.
“Sempre il
solito pelandrone…”
Ora era
lontano dal villaggio, un’altra volta.
Lontano da
lei, un’altra volta.
“Shika,
quando sarai di ritorno mi porterai su
una stella?”
“Eh?”
Si ritrovava
spesso a pensare a certi loro dialoghi fatti prima delle sue partenze.
A
perdercisi quasi. Come se fossero un cielo azzurro, pieno di nuvole
dalle forme
misteriose.
“Allora,
ti
dai una mossa, Nara? O rimani indietro apposta per guardarmi il
culo?”
“Che palle…Temari,
dacci un taglio, arrivo…guarda che le scartoffie le sto
portando solo io,
vorrei farti notare…”
“Parti
anche
stavolta, Shika? Sei proprio indispensabile, eh?”
“Eh,
proprio… vorrei tanto capire perché ci mandano
sempre me, ogni volta…”
“Boh, forse
così potrai risolvere qualche mistero nascosto!”
“Sì, come
no. Sempre a prendermi in giro, eh?”
“Dai, che
magari potresti scoprire qualche stella su cui portarmi,
stavolta”
Le
sopracciglia del ragazzo andarono a formare quasi una
‘v’…
“Mah,
chissà…”
L’ultima
volta aveva detto che sarebbe tornato in quattro, cinque giorni al
massimo, di
sicuro in tempo per il loro compleanno.
“Shika, quando
torni, allora, mi porti su una stella per il mio compleanno?”
Un’altra
volta quella strana richiesta. Ma si divertiva a tormentarlo con quelle
storie
assurde?
“Uffa, ma
chi sono io, Ino, il tuo ragazzo? Che domande mi fai?”
“No, ma…potresti
esserlo, no? Ahah.”
“Ma vai a
sfottere qualcun altro, va… Io e te…insieme?
Maddai.
E che ci
faresti tu con uno come me? E poi…naa, sei troppo
bella”
Lui
partiva,
tornava, ripartiva… il solito, dannato, impiego burocratico
di rappresentanza e
genio civile. Non lo sopportava più ormai, avrebbe quasi
preferito essere
sbattuto in prima linea su qualche fronte di guerra.
Però c’era
qualcosa che lo meravigliava e al contempo gli dava sicurezza: lei era
sempre
lì. Nonostante i suoi impegni, le lezioni di medicina, il
negozio da badare, le
missioni… lei si faceva sempre trovare al suo ritorno. Era
un punto fermo a cui
tornava sempre, senza neanche accorgersi.
Shikamaru si
era rifugiato insieme a Chouji e Sai sotto una strana formazione
rocciosa, che
garantiva un’ombra dalla forma decisamente particolare. Gli
era piaciuto il
posto per quello, e aveva proposto agli altri di fermarsi lì
per il pranzo.
Sbocconcellava
svogliatamente i suoi onigiri, mentre pensava a lei.
Per lungo
tempo non aveva saputo dire cosa provava per Ino.
Si rendeva
solo conto che era diversa dalle altre “seccature”
di genere femminile, in
qualche modo. O almeno, lo era per lui.
Ma non era
facile. Per lui non era facile, e lei non era mai chiara, secondo lui.
Non
capiva mai quando scherzava e quando era seria. Troppa fatica, starle
appresso.
Eppure…
Eppure,
‘mah’ era l’unica conclusione a cui
giungeva.
Voi la
prendereste sul serio una che vi dice, ridendo:
“Tu mi
sposeresti, Shika?”
“Ah?!?”
“Sai, ho
ricevuto una proposta di matrimonio formale ieri, da un
nobile…”
“Mh?”
“Però tu hai
diritto di priorità, ahahah… Ma se non ti
interessa, mi sposo quello, almeno è
ricco!”
Shikamaru si
sentiva un povero cieco, come se vivesse nella sua stessa ombra.
Ma mi
sta lanciando qualche messaggio nascosto o
mi sta solo prendendo in giro?
Dopotutto a
lei piaceva giocare, provocare i maschi… però con
lui era diverso, si
comportava in modo diverso.
Quello che
non riusciva a capire era se si approfittava di lui, permettendosi di
prenderlo
in giro perché si conoscevano da così tanto
tempo. Oppure…
Vabbè,
è inutile stare a farsi tutti ‘sti
problemi. Se vuole qualcosa, me lo dica chiaramente, è una
scocciatura dover
stare sempre a pensare a lei e alle sue…
Eccola,
l’intuizione. “Dover
stare sempre a
pensare a lei”…
Mica lo
obbligava nessuno, in fondo. Lo faceva solo perché ne
sentiva il bisogno.
Il bisogno di
quella petulante ragazzina cresciuta troppo in fretta, sempre severa,
sempre
pronta a sgridarlo, sempre imprevedibile. Tranne che in una cosa.
Lei alla
fine era sempre lì ad aspettarlo.
E lui capiva
che doveva essere sempre lì, di ritorno, per lei.
Soprattutto
ora che l’aveva trovata, quella cosa.
E una volta
tanto, voleva essere lui l’imprevedibile.
“Gli uomini
non sono fatti per comprendere le donne, ma per amarle” gli ripeteva sempre
Shikaku quando lui gli
chiedeva come facesse a sopportare la moglie. Tutto sommato, si
ritrovava a
dare ragione al padre, a volte. C’è anche da dire
però che poi, quando le
capiva, le amava ancor di più.
Si alzò, trangugiando
l’onigiri cominciato.
“Dove vai,
Shika? Non li mangi questi?”
“No Chouji,
non ho fame… mangiali tu. Vado a finire il rapporto e scappo
al villaggio, ho
una cosa da fare…”
“Uh?” fece
l’amico, decisamente sorpreso.
“Reazione
interessante, da parte di uno come lui, no?” disse
l’efebico moro sfoggiando il
suo solito sorriso.
Konoha,
poche ore dopo. Poco prima dell’orario di chiusura serale degli
esercizi, al
negozio di fiori Yamanaka.
‘Chiuso’
recitava il cartello appeso alla porta.
Ma
porc…perché è già chiuso a
quest’ora? Dove la
trovo adesso?
L’attenzione
di Shikamaru fu attirata da un post-it attaccato sulla maniglia:
‘Papà,
sono nel retrobottega fino alle otto’
Bingo…
Toc
toc!
“Mh?
Un attimo,
papà, arrivo”
Ma una volta
aperta la porta, Ino non trovò nessuno ad attenderla. I suoi
sensi allora si
misero all’erta.
Sentì
provenire una voce da un’ombra lì dietro.
“No, non
sono Inoichi…ritenta, sarai più
fortunata”
Il codino
sparato in alto era inconfondibile, come la puzza di fumo di una
sigaretta
appena spenta in tutta fretta.
“Shikamaru?
Pezzo di idiota, mi hai fatto spaventare! Che ci fai già
qui? Ti aspettavo per
domani…”
“Lo so…”
“Che vuol
dire ‘lo so’?”
“Quello che
ho detto, ahah!”
“Scemo… come
mai sei già qui? Non era ‘un lavoretto da sbrigare
con tutta calma’?”
“Appunto, ma
l’ho finito prima, in modo da tornare più presto
del solito” disse Shika,
avvicinandosi e appoggiandosi allo stipite della porta.
“Buffo, non
è da te…”
“E cosa sarebbe
‘da me’ allora? Essere il solito scemo prevedibile
che perde tempo ad
interrogarsi sulle cose più palesi, magari?”
“Hm, Shika,
hai bevuto, per caso?” gli rispose Ino in tono burlesco,
pensando ad uno
scherzo.
“Ti chiedo
scusa se a volte non ti ho preso sul serio. Non è facile per
me capirti, a
volte. Tu sei brava, puoi vedermi dentro, anche senza il tuo
potere”
Interessata,
oltre che sorpresa, dalla piega che stava prendendo il discorso, Ino si
sedette
su una cassa lì a fianco, con le braccia conserte.
“Io invece
riesco solo a nascondermi, nelle mie ombre. Paure troppo faticose da
sondare,
sai come sono fatto. Però…ne abbiamo passate
tante, e so di potermi fidare
ciecamente di te, anche quando mi prendi in giro.”
Shika si
staccò dalla porta a cui era appoggiato, e togliendo le mani
dalle tasche, si
mise tra Ino e la luce che proveniva dal lucernario in fondo, chiudendo
la
porta dietro di sé con noncuranza.
“Vedi? Se ti
sto davanti ti faccio ombra, ora. Preferisco starti a fianco invece,
così, e
non nascondermi mai più nelle ombre” disse poi,
sedendosi a fianco alla bionda.
Ora era Ino
a porsi mille domande, a non capire se il ragazzo si stesse
‘vendicando’ o
dicesse sul serio.
“Shika,
ma…che ti ha preso? Non è da te, eh.”
“E’ la
seconda volta che lo dici…però è vero.
Ma non mi va di perdere altro tempo a
spiegarti, di sicuro mi capirai meglio in questo
modo…”
Shikamaru la
strinse a sé in quello spazio angusto, accarezzandole i
capelli mentre portava
la bocca di lei alla sua.
Uno
sgabuzzino non era certo il posto più romantico per
cominciare una storia
d’amore. Ma per fortuna quella storia era cominciata molto,
molto prima. Solo
che i protagonisti, soprattutto uno, non ne erano mai stati molto
consapevoli.
“Hey…
Shi…ka…”
“Hmm?”
“Dove…vai…dove
vai, con quelle mani?”
“Oh, queste?
Qui…”
“Lo…vedo…ma…”
“Spo..”
“Oh,
no, è
papà! Presto, nasconditi!” ordinò Ino
sottovoce.
“Ma se ho
appena detto che non voglio più nascondermi nelle ombre!”
“Credo ti
convenga farlo, o sarà la tua prima e ultima volta,
eheh!”
“Sei sempre
la solita seccatura”
“E onorata
di esserlo!” sorrise la ragazza “Arrivo,
papà, arrivo!”
“Era ora,
non ne potevo più di stare in mezzo a tutti quegli
spazzoloni”
“Ma come,
guarda, questo ha pure la tua stessa acconciatura!”
“Vedo che la
tua verve non cambia, eh?”
“Per te,
mai” disse sorridendo Ino, e posandogli un dito sulla bocca.
“Ma che stavi per
dire, prima? ‘Spo’? Sposami, magari?”
“Uhm,
veramente…stavo per dire ‘spogliati’,
mwahah!”
“Porco!”
esclamò Ino, braccia impuntate sui fianchi, con un buffo
broncio sul volto.
“Su, vieni
con me, ho da mantenere una pseudo promessa…”
“Dove?”
“Ti fidi di
me?”
“Shika, è
bellissimo qui! Si vede benissimo il cielo, e le stelle… lo
sai che adoro
guardarle! Grazie”
Abbracciandolo,
gli diede un bacio sulla guancia.
“Sì, Ino.
Ma…non guardare solo verso l’alto. Guarda cosa
proietta la luce della luna…non
tutte le ombre sono paurose, in fondo, eh? Quella è la mia
ombra per te”
La forma era
vagamente irregolare, ma comunque inconfondibile.
Era quella
di una stella, a cinque punte.
E ciò voleva
dire che…
Erano su di
una stella, a guardare le stelle.
“Buon diciottesimo
compleanno, Ino. Questo è il tuo regalo.”
Disse Shika, senza avere il coraggio
di guardarla negli occhi, ma
voltandosi dopo poco, ridendo:
“E per
quanto riguarda il mio...dove eravamo rimasti, prima?”
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Buenasalve a tutti, e benvenuti!
Innanzitutto,
ringrazio le ragazze dello ShikaIno Ufficial Fan Forum per la passione
e l'inventiva che dimostrano ogni giorno, e soprattutto in queste
bellissime iniziative!
Una dedica, oltre che un rigraziamento, vanno a Rinoa81, per i consigli, l'apporto (conscio o meno) e il beta-testing.
Questa volta era palese, che fosse una ShikaIno. Non era nata per questa ricorrenza, ma mi sono ritrovato a pennello coi tempi, manco a farlo apposta.
Mi rendo conto che sia un pò strana, soprattutto nello stile e nei frequenti stacchi. Ma sappiate che l'ho partorita quasi interamente su un pullman, alle tre di notte, durante un fortunoso viaggio di ritorno dalla Sicilia XD
Spero che ad ogni modo vi piaccia, e sia un degno regalino per il compleanno dei nostri beneamati Ino e Shikamaru.
Per il resto, che dire se non
ShikaIno Rulez, ShikaIno Rocks, ShikaIno is Love!
Anyway, stay tuned & alla prox!
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[Naturalmente, i pg di questa fanfic sono tutti di fantasia, ogni similitudine con fatti o persone realmente accaduti, esistenti o esistiti è puramente casuale.
Naruto e tutti i suoi personaggi sono © Masashi Kishimoto/Kodansha/Tokyo TV/Panini Comics/ e ogni eventuale avente diritto, e sono usati al solo scopo didascalico e amatoriale, senza alcun fine di lucro.]