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Autore: Touma    23/09/2008    7 recensioni
Voi la prendereste sul serio una che vi dice, ridendo:
“Tu mi sposeresti, Shika?”
“Ah?!?”
“Sai, ho ricevuto una proposta di matrimonio formale ieri, da un nobile…”
“Mh?”
“Però tu hai diritto di priorità, ahahah… Ma se non ti interessa, mi sposo quello, almeno è ricco!”
Shikamaru si sentiva un povero cieco, come se vivesse nella sua stessa ombra.
Ma mi sta lanciando qualche messaggio nascosto o mi sta solo prendendo in giro?
Dopotutto a lei piaceva giocare, provocare i maschi… però con lui era diverso, si comportava in modo diverso.
[White Midnight, 22/23-09-08: ShikaIno Birthday Fanfic Party]
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Due (non è da te)

Due (non è da te)

Scritta per il White Midnight, iniziativa partita dallo "ShikaIno Ufficial Fan Forum" per onorare i compleanni di Shika e Ino che cadono rispettivamente il 22 e 23 Settembre.

 

Dove sei?
E come stai?
E’ difficile… lo so, lo sai

Due perché siamo noi
Due lottatori
Due reduci
Due canzoni d'amore
comunque io e te
con le stesse parole
seduti a un caffè

 Io sono qui, come te,
con questa paura d'amare per

Due minuti,
Due ore,
Un'eternità.
Duellanti nel mare di questa città
dove tutti han bisogno d'amore,
proprio come noi due...

(Due – Raf)

 

“Quando torni?”
“Dovrei essere qui fra un paio di giorni…”
Shikamaru era sempre puntuale. Sapevi benissimo cosa aspettarti da lui.  
“Mi penserai?”
“Boh, dipende…”
‘Sempre’ sarebbe stata la risposta corretta, ma ammetterlo non era una possibilità presa in considerazione. Troppo…impegnativo.
“Sempre il solito pelandrone…”
Ora era lontano dal villaggio, un’altra volta.
Lontano da lei, un’altra volta.
 “Shika, quando sarai di ritorno mi porterai su una stella?”
“Eh?”
Si ritrovava spesso a pensare a certi loro dialoghi fatti prima delle sue partenze. A perdercisi quasi. Come se fossero un cielo azzurro, pieno di nuvole dalle forme misteriose.

“Allora, ti dai una mossa, Nara? O rimani indietro apposta per guardarmi il culo?”
“Che palle…Temari, dacci un taglio, arrivo…guarda che le scartoffie le sto portando solo io, vorrei farti notare…”

 

“Parti anche stavolta, Shika? Sei proprio indispensabile, eh?”
“Eh, proprio… vorrei tanto capire perché ci mandano sempre me, ogni volta…”
“Boh, forse così potrai risolvere qualche mistero nascosto!”
“Sì, come no. Sempre a prendermi in giro, eh?”
“Dai, che magari potresti scoprire qualche stella su cui portarmi, stavolta”
Le sopracciglia del ragazzo andarono a formare quasi una ‘v’…
“Mah, chissà…”

 

L’ultima volta aveva detto che sarebbe tornato in quattro, cinque giorni al massimo, di sicuro in tempo per il loro compleanno.
“Shika, quando torni, allora, mi porti su una stella per il mio compleanno?”
Un’altra volta quella strana richiesta. Ma si divertiva a tormentarlo con quelle storie assurde?
“Uffa, ma chi sono io, Ino, il tuo ragazzo? Che domande mi fai?”  
“No, ma…potresti esserlo, no? Ahah.”
“Ma vai a sfottere qualcun altro, va… Io e te…insieme? Maddai.
E che ci faresti tu con uno come me? E poi…naa, sei troppo bella”

 

Lui partiva, tornava, ripartiva… il solito, dannato, impiego burocratico di rappresentanza e genio civile. Non lo sopportava più ormai, avrebbe quasi preferito essere sbattuto in prima linea su qualche fronte di guerra.
Però c’era qualcosa che lo meravigliava e al contempo gli dava sicurezza: lei era sempre lì. Nonostante i suoi impegni, le lezioni di medicina, il negozio da badare, le missioni… lei si faceva sempre trovare al suo ritorno. Era un punto fermo a cui tornava sempre, senza neanche accorgersi.

Pausa pranzo dal giro di ricognizione dell’area B-18, territorio della foglia, a un paio d’ore da Konoha. La zona più desertica del paese del fuoco, a poca distanza dal confine col paese della sabbia.
Shikamaru si era rifugiato insieme a Chouji e Sai sotto una strana formazione rocciosa, che garantiva un’ombra dalla forma decisamente particolare. Gli era piaciuto il posto per quello, e aveva proposto agli altri di fermarsi lì per il pranzo.
Sbocconcellava svogliatamente i suoi onigiri, mentre pensava a lei.
Per lungo tempo non aveva saputo dire cosa provava per Ino.
Si rendeva solo conto che era diversa dalle altre “seccature” di genere femminile, in qualche modo. O almeno, lo era per lui.
Ma non era facile. Per lui non era facile, e lei non era mai chiara, secondo lui. Non capiva mai quando scherzava e quando era seria. Troppa fatica, starle appresso. Eppure…
Eppure, ‘mah’ era l’unica conclusione a cui giungeva.
Voi la prendereste sul serio una che vi dice, ridendo:
“Tu mi sposeresti, Shika?”
“Ah?!?”
“Sai, ho ricevuto una proposta di matrimonio formale ieri, da un nobile…”
“Mh?”
“Però tu hai diritto di priorità, ahahah… Ma se non ti interessa, mi sposo quello, almeno è ricco!” 
Shikamaru si sentiva un povero cieco, come se vivesse nella sua stessa ombra.

Ma mi sta lanciando qualche messaggio nascosto o mi sta solo prendendo in giro?
Dopotutto a lei piaceva giocare, provocare i maschi… però con lui era diverso, si comportava in modo diverso.
Quello che non riusciva a capire era se si approfittava di lui, permettendosi di prenderlo in giro perché si conoscevano da così tanto tempo. Oppure…

Vabbè, è inutile stare a farsi tutti ‘sti problemi. Se vuole qualcosa, me lo dica chiaramente, è una scocciatura dover stare sempre a pensare a lei e alle sue…
Eccola, l’intuizione. “Dover stare sempre a pensare a lei”…
Mica lo obbligava nessuno, in fondo. Lo faceva solo perché ne sentiva il bisogno.
Il bisogno di quella petulante ragazzina cresciuta troppo in fretta, sempre severa, sempre pronta a sgridarlo, sempre imprevedibile. Tranne che in una cosa.
Lei alla fine era sempre lì ad aspettarlo.
E lui capiva che doveva essere sempre lì, di ritorno, per lei.
Soprattutto ora che l’aveva trovata, quella cosa.
E una volta tanto, voleva essere lui l’imprevedibile.
“Gli uomini non sono fatti per comprendere le donne, ma per amarle”  gli ripeteva sempre Shikaku quando lui gli chiedeva come facesse a sopportare la moglie. Tutto sommato, si ritrovava a dare ragione al padre, a volte. C’è anche da dire però che poi, quando le capiva, le amava ancor di più.
Si alzò, trangugiando l’onigiri cominciato.
“Dove vai, Shika? Non li mangi questi?”
“No Chouji, non ho fame… mangiali tu. Vado a finire il rapporto e scappo al villaggio, ho una cosa da fare…”
“Uh?” fece l’amico, decisamente sorpreso.
“Reazione interessante, da parte di uno come lui, no?” disse l’efebico moro sfoggiando il suo solito sorriso.

 
Konoha, poche ore dopo. Poco prima dell’orario di chiusura serale degli esercizi, al negozio di fiori Yamanaka.

‘Chiuso’ recitava il cartello appeso alla porta.
Ma porc…perché è già chiuso a quest’ora? Dove la trovo adesso?
L’attenzione di Shikamaru fu attirata da un post-it attaccato sulla maniglia:
‘Papà, sono nel retrobottega fino alle otto’
Bingo… 

Toc toc!
“Mh? Un attimo, papà, arrivo”
Ma una volta aperta la porta, Ino non trovò nessuno ad attenderla. I suoi sensi allora si misero all’erta.
Sentì provenire una voce da un’ombra lì dietro.
“No, non sono Inoichi…ritenta, sarai più fortunata”
Il codino sparato in alto era inconfondibile, come la puzza di fumo di una sigaretta appena spenta in tutta fretta.
“Shikamaru? Pezzo di idiota, mi hai fatto spaventare! Che ci fai già qui? Ti aspettavo per domani…”
“Lo so…”
“Che vuol dire ‘lo so’?”
“Quello che ho detto, ahah!”
“Scemo… come mai sei già qui? Non era ‘un lavoretto da sbrigare con tutta calma’?”
“Appunto, ma l’ho finito prima, in modo da tornare più presto del solito” disse Shika, avvicinandosi e appoggiandosi allo stipite della porta.
“Buffo, non è da te…”
“E cosa sarebbe ‘da me’ allora? Essere il solito scemo prevedibile che perde tempo ad interrogarsi sulle cose più palesi, magari?”
“Hm, Shika, hai bevuto, per caso?” gli rispose Ino in tono burlesco, pensando ad uno scherzo.
“Ti chiedo scusa se a volte non ti ho preso sul serio. Non è facile per me capirti, a volte. Tu sei brava, puoi vedermi dentro, anche senza il tuo potere”
Interessata, oltre che sorpresa, dalla piega che stava prendendo il discorso, Ino si sedette su una cassa lì a fianco, con le braccia conserte.
“Io invece riesco solo a nascondermi, nelle mie ombre. Paure troppo faticose da sondare, sai come sono fatto. Però…ne abbiamo passate tante, e so di potermi fidare ciecamente di te, anche quando mi prendi in giro.”
Shika si staccò dalla porta a cui era appoggiato, e togliendo le mani dalle tasche, si mise tra Ino e la luce che proveniva dal lucernario in fondo, chiudendo la porta dietro di sé con noncuranza.
“Vedi? Se ti sto davanti ti faccio ombra, ora. Preferisco starti a fianco invece, così, e non nascondermi mai più nelle ombre” disse poi, sedendosi a fianco alla bionda.
Ora era Ino a porsi mille domande, a non capire se il ragazzo si stesse ‘vendicando’ o dicesse sul serio.
“Shika, ma…che ti ha preso? Non è da te, eh.”
“E’ la seconda volta che lo dici…però è vero. Ma non mi va di perdere altro tempo a spiegarti, di sicuro mi capirai meglio in questo modo…”
Shikamaru la strinse a sé in quello spazio angusto, accarezzandole i capelli mentre portava la bocca di lei alla sua.
Uno sgabuzzino non era certo il posto più romantico per cominciare una storia d’amore. Ma per fortuna quella storia era cominciata molto, molto prima. Solo che i protagonisti, soprattutto uno, non ne erano mai stati molto consapevoli.
“Hey… Shi…ka…”
“Hmm?”
“Dove…vai…dove vai, con quelle mani?” 
“Oh, queste? Qui…”
“Lo…vedo…ma…”
 “Spo..”

 Toc toc!

 Mendokusee…
“Oh, no, è papà! Presto, nasconditi!” ordinò Ino sottovoce.
“Ma se ho appena detto che non voglio più nascondermi nelle ombre!”
“Credo ti convenga farlo, o sarà la tua prima e ultima volta, eheh!”
“Sei sempre la solita seccatura”
“E onorata di esserlo!” sorrise la ragazza “Arrivo, papà, arrivo!”

Shikamaru rimase nascosto solo pochi minuti nel ripostiglio, come nei film. C’era una scena simile anche nell’ ‘Itchya itchya paradise 3’: ricordava di averla vista al cinema, accompagnando una volta Chouji, un po’ controvoglia, a vederlo.

“Sì, papà, tranquillo. No, non credo di venire a cena, penso di uscire con Sakura e le altre, non aspettarmi alzato…e poi domani divento maggiorenne, dai! Buonanotte!”

“Puoi uscire ora, è andato via”
“Era ora, non ne potevo più di stare in mezzo a tutti quegli spazzoloni”
“Ma come, guarda, questo ha pure la tua stessa acconciatura!”
“Vedo che la tua verve non cambia, eh?”
“Per te, mai” disse sorridendo Ino, e posandogli un dito sulla bocca. “Ma che stavi per dire, prima? ‘Spo’? Sposami, magari?”
“Uhm, veramente…stavo per dire ‘spogliati’, mwahah!”
“Porco!” esclamò Ino, braccia impuntate sui fianchi, con un buffo broncio sul volto.
“Su, vieni con me, ho da mantenere una pseudo promessa…”
“Dove?”
“Ti fidi di me?”

Area B-18, ore 23.49, sull’alto della formazione rocciosa che aveva offerto a lui e ai suoi compagni, una dozzina di ore prima, ombra e refrigerio.
“Shika, è bellissimo qui! Si vede benissimo il cielo, e le stelle… lo sai che adoro guardarle! Grazie”
Abbracciandolo, gli diede un bacio sulla guancia.
“Sì, Ino. Ma…non guardare solo verso l’alto. Guarda cosa proietta la luce della luna…non tutte le ombre sono paurose, in fondo, eh? Quella è la mia ombra per te”
La forma era vagamente irregolare, ma comunque inconfondibile.
Era quella di una stella, a cinque punte.
E ciò voleva dire che…
Erano su di una stella, a guardare le stelle.
“Buon diciottesimo compleanno, Ino. Questo è il tuo regalo.” 
Disse Shika, senza avere il coraggio di guardarla negli occhi,
ma voltandosi dopo poco, ridendo:
“E per quanto riguarda il mio...dove eravamo rimasti, prima?” 

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Buenasalve a tutti, e benvenuti!
Innanzitutto, ringrazio le ragazze dello ShikaIno Ufficial Fan Forum per la passione e l'inventiva che dimostrano ogni giorno, e soprattutto in queste bellissime iniziative!

Un ringraziamento particolare va a chi ha recensito la mia precedente fanfic: Wishful Thinking, Shika, pinkie_chan e Mimi_18
Una dedica, oltre che un rigraziamento, vanno a Rinoa81, per i consigli, l'apporto (conscio o meno) e il beta-testing.
Questa volta era palese, che fosse una ShikaIno. Non era nata per questa ricorrenza, ma mi sono ritrovato a pennello coi tempi, manco a farlo apposta.
Mi rendo conto che sia un pò strana, soprattutto nello stile e nei frequenti stacchi. Ma sappiate che l'ho partorita quasi interamente su un pullman, alle tre di notte, durante un fortunoso viaggio di ritorno dalla Sicilia XD
Spero che ad ogni modo vi piaccia, e sia un degno regalino per il compleanno dei nostri beneamati Ino e Shikamaru.

Per il resto, che dire se non
ShikaIno Rulez, ShikaIno Rocks, ShikaIno is Love!
Anyway, stay tuned & alla prox!
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[Naturalmente, i pg di questa fanfic sono tutti di fantasia, ogni similitudine con fatti o persone realmente accaduti, esistenti o esistiti è puramente casuale.
Naruto e tutti i suoi personaggi sono © Masashi Kishimoto/Kodansha/Tokyo TV/Panini Comics/ e ogni eventuale avente diritto, e sono usati al solo scopo didascalico e amatoriale, senza alcun fine di lucro.]



 

  
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