LETTERA ANNIE A FINNICK Ciao amore. Com'è lassù in Cielo? Si sta bene? Arrivo subito al dunque. Mi manchi. Ogni giorno. Ora. Minuto. Secondo. Mi manchi tantissimo, ogni volta che ti penso ho una fitta di dolore. Da quando non ci sei più per me niente ha più senso. O quasi. Sono passati sette anni dalla tua morte. Ti raggiungerei. Ma c'è un motivo, solo uno, che mi tiene legata a questa vita. Il motivo è nostro figlio. Nostro. Mio e tuo. Si chiama come te, sai, Finnick? Ed è uguale a te. Quando si chiede alle persone che ti hanno conosciuto se ti assomiglia, loro rispondono: "Mi sembrava di vedere Finnick ringiovanito di un bel po' di anni". E io sorrido, anche se dentro sto morendo, perché ogni volta che sento il tuo nome sento il mio cuore sprofondare a pensarti, ma poi ritirarsi su con il pensiero di Finnick Junior. Meno male che ti assomiglia, sai? Chissà se fosse stato come me come sarebbe apparso alla gente. Brutto? Ma no, è tuo figlio. Nessuno direbbe che tuo figlio è brutto. Comunque basta parlare di Finnick Junior, parliamo di Finnick Senior. Perché mi hai lasciato? Perché? Nel momento del bisogno, mi hai lasciata sprofondare in un abisso di dolore, che neanche il tempo sarà mai capace di compensare. Spero di unirmi presto a te. Con Finnick. A volte, sai, non riesco neanche a chiamarlo come te, e mi vengono le lacrime agli occhi. Ma non le asciugo, tanto ritornano fuori. Le lascio scorrere, e con loro lascio scorrere tutto il dolore di questa perdita. Una volta Finnick mi ha chiesto: "Ma il papà dov'é?" e io gli ho risposto: "È ad aspettarti in un posto bellissimo". Poi l'ho preso in braccio e gli ho sussurato: "Il tuo papà sarebbe contento con te, contentissimo. Ma non puó stare con te, perché ha voluto lasciare questo posto". Ma non mi sono sentita di aggiungere "E ha lasciato anche la mamma". Quando te ne sei andato la gente ha ricominciato a trattarmi come se fossi normale, e ha cercato di consolarmi. Ma non faceva altro che aprire quello squarcio nel cuore, perché prima tu lo facevi. Mi trattavi come se fossi normale, e mi consolavi sempre. Perché a me? Perché a Finnick? Perché a noi? Perché, perché, perché. Dei perché senza risposta ora e senza risposta fino alla morte. Mi manchi. Seriamente. Tantissimo. Ho vissuto sette anni di dolore, ma ora basta. Mi ritirerò su. Per te. Ti amo, e ti ameró sempre Aspettami lassù, ti raggiungerò. Con affetto, Annie.