Capitolo Uno
Come tutto iniziò

Sapete quelle giornate in cui il sole splende,il sorriso ti accompagna,e la vita ti sembra un pò più facile?

Bene.

Dimenticatele assolutamente e scartatele  perchè quella che vi sto per raccontare è l'esatto opposto.

Esagerata?

Sono soltanto morta,che vuoi che sia. 



- 24 Ore Prima


Caffé.

Era l'unico pensiero che la sua bacata (e anche abbastanza piccola credeva) mente riusciva a formulare.

Un bel caffè forte bollente.
Con qualche ciambella ricoperta di glassa al cioccolato,tanto per stare leggeri.

Quello le serviva.

E non la fetamma dell'ascella dell'uomo-elefante che si trovava vicino a lei su quel treno. Doveva essere un alieno,per forza. Incaricato col suo perfume allo sterco equino di far svenire i poveri cittadini inconsapevoli,per poi rapirli e chiedere un riscatto allo stato per poi proseguire con la conquista del mondo. Doveva essere così. Una tale puzza non poteva essere umana.
Ma bene, Kia,vedo che i tuoi ragionamenti sono sempre realistici e maturi. Brava. Complimenti. Bel modo di iniziare la giornata.

Sbuffò, irritata da se stessa, dall'uomo-elefante,dalla folla, dalla confusione e alla sua vita di merda.

Non si aspettava che cambiare sarebbe stato così difficile. Era riuscita a scappare dalla sua vecchia prigione in campagna, dove la cosa più emozionante era spennare un pollo e tutti parlavano del nuovo modello di trattore che veniva descritto con tanta passione nemmeno fosse il Santo Graal. Un luogo emozionante quanto un calcio nel culo impratica. Così, non appena compiuti diciott'anni, aveva raccolto le sue cose in un vecchio borsone,preso il primo treno e au revoir Caccaland! Era diretta verso la capitale, dove non le importava cosa avrebbe fatto o dove avrebbe vissuto, sapeva solo che voleva cominciare la sua vita da lì. Fin qui tutt'apposto. Ma ovviamente non aveva fatto caso al fatto che fosse l'essere più sfortunato del secolo,e fra una tentata rapina,una slogatura alla gamba,la perdita del suo borsone,e la carta d'identità finita nel cesso,si era dovuta fermare un'intero mese a metà strada.

Ma ora era finalmente finita,era sul treno,su quel preciso treno che aveva desiderato prendere per così tanto tempo. E malgrado i problemi riscontrati (ogni riferimento all'uomo accanto a lei che doveva crepare malamente era puramente casuale) mancavano soltanto pochi minuti alla sua fermata.

"Si avvisano i signori passeggeri che il treno sta per fermarsi alla fermata 12. Grazie per aver..."
Sisi bando alle ciance era ora di andare!

Si alzò con uno scatto,prese la sua roba e si avviò verso l'uscita, calpestando inavvertitamente lo stinco dell'uomo-elefante
Ben ti sta nemico del sapone!

Corse verso le porte scorrevoli e appena si aprirono si fiondò fuori.
Era lì! Ce l'aveva fatta! Alla faccia di quella sottospecie di zoccola della sfiga!

Si avviò quasi saltellante alla panchina più vicina, spinta dall'unico neurone rimasto a chiamare a casa, per far sapere che almeno era ancora viva, anche se stanca.
Schiacciò il tasto chiamata,aspettando una risposta.

"Ehila pupa! Ma allora te lo sei segnato davvero il mio numero ieri sera! Sai mi hai proprio colpito tigre...che ne dici di venire da me per una bella cenetta?"
"Verrei di sicuro se non sapessi che la tua cucina fa concorrenza come sapore a un'ornitorinco rancido e mi trovo dall'altra parte dello stato"
"K-Kia,piccola mia! Ma allora stai bene! Ero così preoccupato per te!"
"Sisi,e ti preoccupavi per la tua povera bimba insieme alla tigre,non è vero zio Ron?"
"Lo dici pure?Ovvio!Hahahahah"

Rise anche lei,immaginando nella mia mente il viso sempre sorridente di Ron, con quella barba sempre incolta,i capelli color arancio scuro spettinati e gli occhi cioccolato.

"Dico sul serio Kia,come va? Com'è la capitale? Sicura di aver preso tutto dal treno?Mettiti il giubbotto che fa freddo! Poi ti lamenti con la sfiga se stai male. E ci credo te ne vai in giro come se fossi una ballerina hawaiana! Ti manca soltanto il reggiseno con le noci di cocco visto che ti porti appresso quell'orribile gonna beige di 5 anni fa nemmeno. E i soldi cucciola?So già che li tieni in tasca piccola sciagurata mettili subito nel portafoglio!"
 
Sbuffò sonoramente,zio Ron versione mamma era peggio di qualsiasi altra esistente. Si faceva prendere la mano fino a sembrano una donna mestruata in piena crisi isterica.

"Si mammina,non ti preoccupare faccio la brava bimba e non accetto caramelle dagli sconosciuti"
"Brava la mia piccolina,chiamami per qualsiasi cosa. Se ti senti sola,o triste,amareggiata,col mal di testa,isterica,che hai fame,ch.."
"Sisi ,ho capito, sei a disposizione ogni ora del giorno,pomeriggio,notte e plenilunio"
"Esattamente,Hahahah. No serio, Kia stai attenta. e ricordati di chiamare me,il tuo povero babbo che hai abbandonato senza un minimo di riguardo!"
"Mmm..è una mia sensazione o c'è un pò di astio nella tua ultima affermazione?"
"Io? Astio?Per la mia piccola pulcina ciccina? Assolutamente si! Ritorna a casuccia mi manchiii"
"Rob."
"Si coccinella della mio cuor?"
"Hai rotto di nuovo la lavatrice vero?"
"...come hai fatto a capirlo?"
"Vivo con te da 18 anni vecchio decrepito!Ahhh quante volte ti ho detto che non devi buttare la roba a caso nella lavatrice?Bah che generazione sprecata. Vai da Sue nel paese e digli che ti mando io,mi deve dei favori per l'ultimo raccolto,ti aiuterà con il bucato e il resto."
"Oh tesoro come farei senza di te! Altro che Kia ti dovevano chiamare Angelica!Annunziata! Crocefissa!"
"Zio smettila o dico a Sue di bruciarti le camice"
" Oh non c'è pericolo,sei troppo buona per farlo"
"Spero che stasera un dissenatore venga a casa e ti baci appassionatamente fino a strapparti l'anima"
"Aww come sei cucciolosa. Ti voglio taaanto bene lo sai?<3"
"Anche io brutto encelafopede,ora se non ti dispiace,sto da un'ora seduta su una panchina in piena notte completamente da sola,quindi ,se non ti dispiace, vorrei muovere le chiappe.Adieu!"
"Kia aspetta!
"Che c'è zio"
"...Niente,solo...Buona fortuna,te ne servirà tanta"
" Ehm,ok,grazie?...ehi zio?Ziooo?Mi sentiii?Maledetto campo di una ceppa"

Posò il telefono,stizzita. Avrebbe voluto parlare  un pò di più con zio Rob. alla fine era il suo tutore,colui che l'aveva accudito fin da piccola, prendendosi cura di lei dopo la morte dei suoi genitori,risparmiandole una vita in orfanotrofio.

Si alzò,stiracchiandosi per bene per via dei muscoli indolenziti.
Si avviò verso la strada,sperando che ci fosse un bed end breakfast vicino.
C'era un solo problema.
La strada era sparita.
E al suo posto c'era solo un grande buco nero,che si ingigantiva a vista d'occhio. E si,nella sua direzione.
Urlò terrorizzata, troppo spaventata per chiedermi cosa stesse succedendo.
Ma era troppo tardi.
Cadde,e fu tutto buio

...........

Che vita de merda.



Angolo dell'autrice:
PiccoloPonyArcobaleno:....Ehilaaa...c'è nessuno?Se si benvenuto nella mia storia popolo efpiniano :D questo è il mio primo tentativo,come fanfic,sono ancora molto inesperta..
Kia:E se vede...
PiccoloPonyArcobaleno:E te da dove spunti?! Ritorna subito nella storia sciagurata!
Kia:Sciagurata?IO?!Ma sei scema o cosa?Già dal primo capitolo per quanto mi hai fatto capire ho fatto una brutta fine!Dico cosa hai nel cervello?Una cozza?!
PiccoloPonyArcobaleno:Ho sempre amato i frutti di mare :3 Zitta comunque che se no ti faccio accoppiare con l'amato uomo elefante!
Kia:...sta str..
PiccoloponyArcobaleno:CHE?
Kia:Niente niente!

Bando alle ciance, ciancio alle bande,spero che vi piaccia la mia storia,anche se questo è solo l'inizio,recensite se volete(se mai qualcuno la leggerà) accetto le critiche costrutive,negative,positive di tutti i tipi! C: un baciooooo :*