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Autore: Eilish    01/09/2014    3 recensioni
Titolo ricambiato.. ho rimesso l'originale. Scusate tanto.
“Piccola mia, un giorno troverai delle persone che ti sapranno stare accanto, delle persone che non avranno paura di te e ti ameranno così tanto da non riuscire più a lasciarti. In quel giorno tu sentirai dentro di te una fiamma che si accenderà, quella è la speranza… la tua speranza”
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Guardo spesso il cielo.

Forse perché in cuor mio penso che sotto quella estensione di azzurro ci sia qualcuno che mi sta cercando ma la mia è solo la vana speranza di una ragazza a cui hanno strappato anche l’anima dal corpo.

In questo mese ho guardato spesso il cielo.

Forse perché da un giorno all’altro, in me si sono fatte spazio, una dopo l’altra, delle emozioni strane.
Ansia. Disagio. Paura. Frustrazione. Umiliazione. Terrore  …. Speranza.
Una volta una anziana signora che io iniziai a chiamare nonna e a cui ero molto legata accarezzandomi i capelli mi disse:

“Piccola mia, un giorno troverai delle persone che ti sapranno stare accanto, delle persone che non avranno paura di te e ti ameranno così tanto da non riuscire più a lasciarti. In quel giorno tu sentirai dentro di te una fiamma che si accenderà, quella è la speranza…  la tua speranza”
Che la nonna predisse il futuro me lo sono sempre chiesta ma non credevo che ad un solo mese di distanza dalla sua morte si sarebbe avverata questa predizione.

Già, ora sono davvero sola… prima della nonna l’unica cosa che facevo era viaggiare da una famiglia all’altra con un assistente sociale che non riusciva a darsi pace della mia situazione, non perché gl’importasse qualcosa ma perché voleva a tutti i costi trovare una famiglia alla “bambina malata”.
Si cosi venivo chiamata per la caratteristica dei miei occhi infetti dalla eterocromia che ha reso il colore dei miei occhi diversi tra loro. Il mio occhio destro è castano scuro invece quello sinistro è castano chiaro-dorato. Sinceramente mi ritengo fortunata perché molte persone che hanno la eterocromia come me spesso hanno il colore degli occhi molto diversi tra loro, come infatti capita la maggior parte delle volte si può avere un occhio celeste e l’altro marrone.

Comunque ritornando alla storia… per questo mio difettuccio mai nessuno decise di prendermi con sé e sinceramente ne rimanevo entusiasta perché non volevo chiamare casa un luogo in cui sapevo non sarei mai stata a mio agio ma questa mia idea cambiò un anno fa quando avevo sedici anni, una signora abbastanza distinta, di buona famiglia e molto cordiale mi prese dentro casa sua accudendomi come se fossi sangue del suo sangue. A lei devo tutto… mi ha salvata….cosa che purtroppo non ho potuto fare per lei.
Visto che ora ho diciassette anni, per la legge non essendo arrivata alla maggiore età non mi ha permesso di rimanere nella villa della nonna che nel testamento decise di darla a me come ogni cosa che le riguardava.
Dopo il suo funerale vidi l’assistente sociale che ben conoscevo perché era sempre lo stesso, venirmi incontro. Sapevo perfettamente cosa voleva ma questa volta non avrei dato a lui la soddisfazione di vedermi di nuovo in mezzo alla spazzatura, di nuovo in quel mondo alla ricerca di affetto.
Il mio affetto l’avevo ricevuto e non avrei permesso a nessuno di portarmelo via.
Così feci la prima cosa che mi passò per la mente. 










Correre.
  
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