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Autore: sesuz    02/09/2014    1 recensioni
Maledizione. 15 mesi fuori dal proprio paese fanno questo effetto?
Sequel "kiss me slowly."
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Sono le 02:56 di notte e mentre ripensavo a "kiss me slowly." , la mia OS,  mi è venuto in mente, uhm, questo. Perdonate eventuali errori, e ce ne sono tanti. Nulla, buona lettura e buonanotte a me! Mwah


Pensavo di ricordare ancora la strada per casa di Liam. Maledizione. 15 mesi fuori dal proprio paese fanno questo effetto? Questo palazzo non mi è familiare. Mi scoppia la testa, ma sento che la strada è questa. La bottiglia di Jack Daniels mi scivola tra le mani sudate. Ho i capelli scompigliati, cosa penserà Liam di me? Che non mi curo. Che non tengo a cosa potrebbe pensare di me, se mi vedesse. 
Cazzo, cazzo, CAZZO! Sono le 4 di mattina ma guarda la strada mentre guidi. Non riesco a mettere per bene a fuoco ciò che ho davanti ma quel balconcino mi è famigliare. Riesco ancora a vederci un biondino e suo marito che fumano, il primo esperto e divertito, il secondo un po' a disagio. 
Alzo il passo ma le gambe mi cedono come se non ne avessi più il controllo. Cristo!
Ecco, ho suonato il campanello. È tutto silenzioso.
Passi.
Il cielo è più buio del solito quindi le stelle sono più luminose. Guardo sempre le stelle quando mi sento a disagio, mi danno sicurezza che non troverei da nessun'altra parte. 
Sento lo sguardo di qualcuno su di me ma sono così spaventato da continuare a fissare i puntini luminosi buttando giù un sorso del liquore. 
"Nì"
E le mie braccia lo stringono così forte da fargli mancare il fiato. Gli occhi premuti sul suo collo sperando di trattenere le lacrime. 
Non devo più mettermi sulle punte per essere alla sua altezza. A quella di Liam. 
"Sono cresciuto, mh"
Credo mi stia guardando male, però sorride. Ha quel sorriso che riconosco solo io. Sta trattenendo la sua bellissima risata, lo vedete tutti? 
Mi allontano da lui e abbraccio la bottiglia perché l'abbraccio non era nel piano. Aspetta, avevo un piano? Improvvisiamo.
"Ciao Liam, non hai ancora parlato"
Oh Dio, ho fatto una risata orribile. Spero non l'abbia sentita.
"Sei tornato a Londra?" 
Si è poggiato allo stipite della porta, lo sto annoiando. Ma guardate quanto è bello. Ha gli occhi rossi come quando lo tenevo sveglio tutta la notte per ascoltare quel CD che mi piaceva tanto. E lui non si lamentava mai, eh. Gli sono cresciuti i capelli, li ha anche lui scompigliati come me. Forse dovrei sistemarli un po'. Ecco, così. 
Non guardarmi così, Liam.
Non gli rispondo, comunque. Alzo le spalle. Voglio sentire la sua voce. Mi gira la testa. C'è ancora il mio nome vicino al suo, sul campanello.
"Hai bevuto"
Alzo la bottiglia, sorridendo. Poi mi giro, la lancio sull'asfalto e sorrido ancora. 
Mi fiondo in casa senza che abbia il tempo di fermarmi e mi aggrappo ad una sedia, barcollante. 
Caspita... È tutto come l'ho lasciato.
"Ti ricordi che siamo sposati, vero?"
Bravo Niall, l'hai lasciato sotto shock. Che stupido.
Adesso gli faccio vedere il mio anello. Quanto è bello quando è a disagio.
"Nì, siediti, ti porto dell'acqua"
Mi siedo, lo faccio contento, ma non ho sete. La sua schiena è grande come la ricordavo. Vorrei metterci le mani sopra. Mi alzo e lo faccio. Perché pensarci?
Respira profondamente, gli piace. 
Gli metto le mani intorno al collo e gli mordo il lobo. Lo sento irrigidirsi ma gli piace, gli è sempre piaciuto.
Rido perché l'effetto dell'alcool è ancora forte.
Liam è ancora immobile.
Gli prendo un braccio e lo spingo contro il divano. Mi siedo sopra di lui e mi lascio prendere dalla foga. Con le mani gli accarezzo il petto, il viso. Con le labbra gli bacio la pelle del collo, le spalle. Non le metto a contatto con le sue perché vorrei sia una sua iniziativa.
"Dì qualcosa" 
Ma rimane ancora in silenzio per qualche minuto. Cerco di stuzzicarlo come posso, ho bisogno di sentirlo. Mi siedo più comodo sopra di lui e muovo lentamente il bacino, niente di troppo malizioso.
Lo sento gemere tra i denti e gli prendo il viso tra le mani. Occhi contro occhi.
"Ti amo, Lee"
Respira soltanto. Perché non mi parla? Sono suo marito.
"Mi sei mancato, in questi mesi.
Ti perdono, sai? Sono qui per te.
Voglio fare qualcosa per noi. Per rimediare."
"Che cosa puoi fare? Uccidermi?"
Sento il cuore battere venti volte più del normale. 
Stringo gli occhi ma una lacrima cade comunque. Una sola, piccola, invisibile. Sorrido per nasconderla.
"Potrei baciarti"
E lo faccio, con ancora le mani sul suo volto. È ingrassato, dall'ultima volta che l'ho visto. Niente di grave, è solo più morbido, più orso.
Il sapore delle sue labbra è sempre quello della prima volta. Tra i movimenti delle bocche sento il suo piacere. Riesco a percepire ogni sua sensazione. Questo è l'amore che provo per lui.
Sento le sue braccia stringerai intorno al mio busto e quindi mi abbandono ancora di più su di lui, fino a fonderci in un corpo solo.



Non c'è cosa più fastidiosa dei raggi di sole che ti illuminano gli occhi dopo poche ore di sonno.
Sento la testa pesante e tra le labbra ancora il sapore del Jack Daniels.
Di ieri sera ho solo qualche flash, o forse sono del bizzarro sogno di stanotte.
Prendo il mio cellulare dal comodino e accenno un sorriso, scorrendo tra le varie notifiche.
  
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