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Autore: raffa_94    23/09/2008    7 recensioni
" Volevo che mio padre mi sentisse suonare, volevo che mi vedesse, anche solo da lontano. Volevo che mi dicesse “brava” quando tutto fosse finito. Forse era troppo per lui. Il grande Principe dei Sayan non avrebbe mai detto a sua figlia “brava”. Vorrei tanto che quest’ anno cambi idea. Non dico dirmi “brava” dandomi la sua approvazione, ma…almeno venire a vedermi…"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Vegeta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il concerto




La giornata di oggi mi vede per la prima volta felice di andare a scuola.
Daranno gli inviti per il concerto che si tiene ogni fine anno e, per la seconda volta, io, Bra Brief, suonerò il flauto dolce nell’orchestra. La prima volta fu l’anno scorso. Mi ricordo che ero tesissima: mi chiedevo in continuazione se ce l’avrei fatta a suonare bene. Se avrei coperto bene il forellino del RE per non stonare (cosa che mi capitava in continuazione). Alla fine, sempre la stessa risposta: sono una Brief nonché la Principessa dei Sayan. Di che mi preoccupo?!

Entro in classe aspettando impaziente che arrivi l’ora di musica.
Questo è, per me, l’ultimo anno delle medie quindi, anche l’ultimo concerto.
Come vorrei che mio padre venisse ad ascoltarmi, che non facesse come l’altra volta. Purtroppo, però, risponderà allo stesso modo: “Sono il Principe dei guerrieri Sayan e non parteciperò a stupidi festeggiamenti da donnicciole. ”
Rammento che mia madre cercò di convincerlo inutilmente dicendo che io ero sua figlia che avesse il dovere di venire. Lui però, testardo com’è, non venne.
Non può neanche immaginare quanto male mi fece quella sua decisione. Volevo che mio padre mi sentisse suonare, volevo che mi vedesse, anche solo da lontano. Volevo che mi dicesse “brava” quando tutto fosse finito. Forse era troppo per lui. Il grande Principe dei Sayan non avrebbe mai detto a sua figlia “brava”. Vorrei tanto che quest’ anno cambi idea. Non dico dirmi “brava” dandomi la sua approvazione, ma…almeno venire a vedermi…

--

La campanella suona ed io, inviti in mano, corro verso casa felice.
Entro e poso la cartella a terra, messa apposto da un robot subito dopo.
“Bra sei tornata!” mia madre mi viene incontro sorridendo. “Allora?! Com’è andata a scuola?”
“Bene.” dico allegra per poi sventolarle davanti agli occhi gli inviti. “Sai cosa sono questi?!”
Lei mi guarda sconcertata poi si riprende annuendo. “ Anche quest’anno parteciperai al concerto, vero?” vedo i suoi occhi azzurri illuminarsi. “Oh sono così orgogliosa di te!” mi rende noto abbracciandomi forte. Io mi dibatto scherzosamente.
“Mamma, non riesco a respirare. Ti prego lasciami!” grido ridendo. Lei si scosta.
“Allora quando è l’evento dell’anno?” mi chiede ironica.
“ Sabato alle diciannove di sera.” rende noto appoggiando i biglietti sul tavolo.
Mi siedo a tavola mentre lei gira la carne sul fuoco.

“Salve!” mio fratello entra in cucina. Si avvicina alla mamma dandole un bacio sulla guancia, come fa di solito. “Ciao mamma” la saluta.
“Trunks, bentornato.” Asserisce mentre lui mi si avvicina, arruffandomi dolcemente i capelli.
Poi, posa l’attenzione sui dei cartoncini sul tavolo. Legge distrattamente poi mi guarda.
“Sabato, eh? Mi sembra di essere impegnato per quel giorno. Scusa non potrò venire!” scherza.
“Allora non venire.” dico facendo l’offesa, voltando il viso con aria di sufficienza.
“Dai scherzavo!” esclama lui ridendo. “E’ naturale che io mi presenti. In fondo sono o non sono il tuo fratellone?!”
“Non lo so. Devo pensarci su.” asserisco per poi voltarmi verso di lui facendogli la linguaccia.
Trunks scuote il capo. “Che brani suonerete?” mi domanda appoggiandosi al tavolo guardandomi curioso.
Io sorrido beffarda. “E’ una sorpresa.”

“Cosa è una sorpresa? Di che state parlando Bra?” eccolo. Vegeta, mio padre, si appoggia allo stipite della porta incrociando le braccia al petto. A volte mi chiedo come fa a stare in equilibrio. Io ci ho provato molte volte, ma, alla fine, stavo per cadere a terra.
“Di nulla.” dico alzando le spalle.
“ Stavamo parlando del concerto di fine anno che si terrà sabato. Bra suonerà anche quest’anno!” dichiara Trunks guardandolo negli occhi. “Dovresti venirci anche tu, papà.”
Mio padre lo guarda male, decide di ignorare quel discorso. “ Bulma la Gravity Room è rotta, vai ad aggiustarla.”

Abbasso lo sguardo sorridendo tristemente. Lo sapevo…
Mio fratello mi guarda poi si volta verso Vegeta. “Papà almeno hai ascoltato quello che ti ho detto?”
“ Tsk, non sono mica sordo.” Asserisce stizzito. “ E’ inutile che me lo dite, già sapete cosa farò.”
“Papà, dai. In fondo è solo per una sera. Ti chiediamo solo di passare una sera con la tua famiglia, non è molto!” cerca di convincerlo riuscendo ad avere solo gli sguardi austeri di lui.
Insiste ancora un po’. Io lo fermo. “Trunks…”lo richiamo. Mi osserva, io scuoto il capo. “Mamma, io vado su. Scendo quando è pronto.” la avverto uscendo dalla stanza e correndo in camera mia.

Perché non capisce? Perché?!
Stringo un cuscino a forma di cuore contro il petto. Non capisce che per me è importante che ci sia. E’ importante che mio padre ci sia.
Bussano alla porta. Non rispondo.
“Ehi sorellina.” Trunks entra nella camera e si siede ai piedi del letto. “Cosa c’è?”
“Sai benissimo cosa c’è.” rispondo con le lacrime agli occhi. “Quando hai imparato a combattere c’era. Quando ti sei trasformato per la prima volta in Super Sayan lui c’era. C’è sempre stato per te, ma mai per me! Tutto ciò che mi riguardava e che mi riguarda sono solo futili ricorrenza terrestri senza importanza.” piango. “Diciamoci la verità: tu sei il figlio maschio ed io la figlia femmina. E’ naturale che tenga più a te essendo il suo erede.”
Lui ride. “Stai cercando di dirmi che sei gelosa di me?” annuisco sbuffando. Ride ancora di più. “E pensare che un po’ di tempo fa era il contrario.”
Lo guardo interdetta. “Non ti preoccupare, con la mamma riusciremo a convincere papà. Tu pensa solo a rilassarti e a dare il meglio di te.” mi asciuga una lacrima con l’indice. “Non ti preoccupare sorellina.” Mi sorride. “Adesso andiamo a mangiare che è pronto”.

--

Oggi è sabato, il grande giorno.
Sono nell’auditorium della scuola. Ho indosso una camicia bianca e dei pantaloni neri. Sono così tesa…
Vedo arrivare da lontano mio fratello e mia madre che mi salutano con un gesto della mano. Sorrido timidamente.
L’insegnante di musica sorride al pubblico e ci da l’attacco. Iniziamo a suonare seguendo gli spartiti. Sto ben attenta a non sbagliare e, ogni tanto, mi ‘ affaccio ’ verso il pubblico osservando mia madre e Trunks. Alzo gli occhi ed un’ombra sulla porta attira la mia attenzione. Una sagoma nera è lì, all’entrata, che mi osserva ghignando soddisfatta. Spalanco gli occhi: quello è…è…papà!
Come se avessi trovato la forza per poter continuare e per dissipare le nubi della tensione, suono con gioia. Suono per lui. Per mio padre.
Mamma e Trunks si voltano e, vedendo papi, sorridono. Ecco che il professore ci conduce verso la fine del brano. Rilasciamo dolcemente lo strumento ed infine salutiamo il pubblico che ci applaude. E’ terminato. Il concerto è terminato.
Scendiamo dal palco dirigendoci verso i nostri familiari. Mio fratello mi viene incontro facendomi i complimenti. Io lo ignoro lasciandoli il flauto in mano.
Corro verso la porta. Arrivata lì lui già non c’è più. A terra un foglietto.

“Sei stata bravissima, principessa. Complimenti.”



Stringo forte quel pezzo di carta ritornando da quei due. Mamma mi abbraccia, Trunks mi arruffa i capelli. Io!?
Io sorrido mestamente. In macchina non faccio altro che rileggere quel foglio.
Rientrati a casa mi dirigo verso mio padre che è sul divano. Gli corro incontro e lo abbraccio. Lui…lui come al solito non ricambia il mio abbraccio cercando, con imbarazzo di staccarmi. Una sola, mormorata frase mi esce dalla bocca: “Ti voglio bene papà…”


Note dell’autrice: Spero tanto che Vegeta non sia OOC (anche perché la nota l’ho messa per Bra).
In realtà in Bra c’era molto di me. Perché quelle sensazioni sono ciò che ho provato l’anno scorso durante il concerto di Natale in cui ho suonato. Naturalmente gli avvenimenti sono un po’ falsati (non ce lo vedo mio padre che si comporta come Vegeta-.-“), ma la delusione e la sorpresa sono mie.

Spero vi sia piaciuta^^
Grazie in anticipo a chi leggerà ed a chi commenterà^^
Raffa^^
   
 
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