La battaglia più dura!

Jellal respirava velocemente andando a ritmo come se avesse fatto una corsa lunghissima e stesse ripredendo fiato.
Stava sudando, vedeva tutto annebbiato e non sapeva cosa fare... La voce di Erza che urlava e soffriva, lui non poteva fare niente per impedire tutto questo e si sentiva malissimo.
Tutti quegli accessori così strani.
Tutte quelle persone anormali che obbligavano la sua amata ad urlare a squarcia gola, senza contare che erano tutti vestiti di verde! compreso lui.
Quella stanza così brutta e fredda...
Eh già... Erza stava partorendo.
Il ragazzo era immerso nei suoi pensieri, quando la voce delicata e sottile di Erza lo fece tornare al presente.

-Jellal!! dammi subito quella maledetta mano o giuro che ti uccido!!!!!-

Ok, aveva paura... In cosa stavano trasformando la sua Erza? Stava diventando un mostro e voleva ucciderlo!
Jellal fece come gli era stato detto e le prese la mano, ma fu un attimo... l'unica cosa che sentiva in quel momento era il dolore.
Erza stava stringendo la sua mano talmente forte che stava per spaccargliela.
Dopo poco per fortuna gliela lasciò, Jellal ringraziò il cielo.

-AAAAAA Jellal ti trafiggerò con la mia spada e ti darò in pasto a Natsu!!!- detto questo la donna allungò una mano e prese i capelli del ragazzo, tirandoli e scaricandogli addosso tutta la rabbia.

Era impazzita? Le donne che devono partorire diventano così?
Stava soffrendo più lui di chiunque altro.
Per fortuna la ragazza mollò la presa per iniziare ad insulare il dottore davanti a lei.
Jellal si girò, e quello che vide era ancora più terrificante...
C'era una siringa appoggiata sul comodino difianco a lui.
Oh cavolo, lui aveva il terrore delle siringhe!! e se poi gli avrebbero fatto una puntura?
Era lì, in bella vista e magari lo stava pure deridendo, credendosi superiore.
Odiava quel posto! era troppo brutto e le persone, compresa la sua Erza, stavano completamente impazzendo!
Continuava a pregare che sua figlia/o venisse fuori il prima possibile.

-Spinga un ultima volta-

-E' da 3 ore che mi dice di spingere un'ultima voltaaaaa-

-Sì lo so, ma questa è veramente l'ultima, forza e coraggio!-

Il dottore sudava, Erza urlava e molestava mentalmente Jellal, mentre quest'ultimo rimaneva impegnato a respirare a ritmo e a tenere sotto controllo la siringa.
E finalmente il miracolo, la creazione di Erza e Jellal venne finalmente alla luce.

-E' una femminuccia- disse il medico, prendendo la bambina per pulirla.

Erza poggiò la testa al cuscino, cercando di riprendere fiato.
-Hai sentito Jellal? è una femminuccia-

-Sì, ho sentito... che bello....ora... posso svenire in pace...-

-Eh?-
Non fece in tempo a girarsi che vide il ragazzo svenuto per terra, pieno di sudore e con il respiro pesante.
Sembrava lui ad aver partorito, Erza si domandava che diavolo aveva, era lei quella che doveva star male non lui.
Poi individuò la siringa e sorrise.
Ora si spiegava tutto, a quanto pare era impegnato in due battaglie:
Quella di "partorire" insieme a lei, e quella di "combattere" mentalmente contro la siringa.

-Possibile che l'unica normale sono io?- si chiese Erza mentre riprendeva a respirare lentamente.
La dottoressa accanto aveva i capelli di una pazza e fissava Erza con uno sguardo a dir poco perplesso.
Aveva minacciato di morte suo marito, lo aveva picchiato, aveva insultato praticamente ognuno di loro ferendoli in tutti i modi possibili, e si riteneva normale??
Quei due ragazzi non avevano niente di normale, pensò la dottoressa mentre cercava di sistemarsi.
Mai più... si sarebbe licenziata pur di non assistere più ad una scena simile.