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Autore: Gemini_no_Aki    02/09/2014    1 recensioni
La stanza era silenziosa, vuota, illuminata dall’insegna di un hotel di fronte alla sua finestra.
Chiuse gli occhi, con le mani posate sulle gambe, inspirò, poi espirò lentamente tirando indietro la testa come se stesse buttando fuori il fumo, il pacchetto di sigarette era accartocciato sul tavolo, vuoto, accanto ad un bicchiere ed una bottiglia, vuoti anch’essi.
Portò la testa avanti, premette le mani sugli occhi e li aprì, aveva bisogno di qualcosa.

[La raccolta comprende storie basate sulla serie della BBC e diverse AU, alcuni capitoli potrebbero essere collegati, altri a sè stante e senza un ordine cronologico. In ogni caso saranno tutte MorMor.]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jim, Moriarty, Sebastian, Moran, Sebastian, Moran
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'King and Tiger'
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Never enough



Sherlock Holmes.
Da quando quel nome era entrato nel loro appartamento non ne era più uscito.
All’inizio era stato solo un passatempo, poi Jim si era reso conto di quanto le loro menti si somigliassero, aveva finalmente trovato qualcuno di geniale che riusciva a seguire i suoi ragionamenti contorti e li fermava.
Sì, Sherlock Holmes era davvero geniale e perfetto per ciò che Jim aveva in mente.
Sebastian odiava quel nome, lo odiava perché stava allontanando Jim, lo allontanava sempre di più e non poteva fare niente per evitarlo, poteva solo guardarlo, eseguire gli ordini in silenzio, accontentarlo quando voleva.
Non era niente più che un collaboratore, niente più che... un gioco.
Un passatempo finchè Jim non avesse trovato qualcosa di più interessante e stimolante, e a quanto pareva l’aveva trovato.
Sherlock Holmes.
Sebastian avrebbe voluto ucciderlo la prima volta, in quella piscina, aveva il fucile puntato al suo cuore, gli sarebbe bastata una leggera pressione sul grilletto e addio.
Ma non lo fece.
Non lo fece per Jim, Jim sembrava tenerci, a quel gioco, voleva giocare fino in fondo per poi distruggerlo.
E intanto distruggeva il suo cecchino.
D’altro canto Sebastian non aveva mai pensato che avrebbe finito con l’affezionarsi al suo capo, non avrebbe mai pensato che sarebbe passato dal chiamarlo “Mr Moriarty” a “Jim”... a “micio”.
Non aveva mai pensato di potersi innamorare di lui.
E quello Sherlock Holmes stava distruggendo ogni cosa, aveva distrutto ogni cosa.
La prima volta che Sebastian aveva ammesso di amarlo Jim l’aveva guardato come se fosse un alieno e il biondo avrebbe tanto desiderato sparire.
Invece Jim lo baciò, senza gentilezza, si avventò su di lui mordendolo e tirandogli indietro la testa afferrandolo dai capelli.
Era un modo come un altro per dire che ricambiava, o almeno così pensava lui, Jim non l’aveva mai detto.
Probabilmente in verità non lo amava, come avrebbe potuto?
Era così banale, così ordinario, così noioso.
No, Jim non poteva amarlo.

“Dunque.”
Iniziò, continuando a scrivere al computer, senza guardare Sebastian seduto dall’altro lato del tavolo.
“Questo mio cliente vuole che uccidiamo sua moglie perché lo tradisce.”
Sebastian non riusciva a leggere niente nella sua voce, nessun divertimento, nessun disprezzo, era completamente piatta.
“È noioso ma è pur sempre lavoro.”
Gli allungò un foglio con qualche informazione in più e non disse più nulla.
Sebastian prese semplicemente il foglio e uscì salutandolo senza avere risposta.
Non c’era mai traccia di gentilezza quando Jim era in modalità lavoro, forse non cera mai stata davvero gentilezza e il cecchino stava solo cercando di illudersi.
Il lavoro era comunque semplice, e veloce.
Era appostato aspettando l’arrivo della donna che doveva uccidere quando il telefono vibrò.
“Ho trovato un nuovo gioco per Sherlock. JM”
“Bene. SM”
“Non ti interessa conoscerlo? ;( JM”
Sebastian sospirò prima di controllare nuovamente sulla strada e poi rispondere.
“Sto lavorando puoi raccontarlo dopo? SM”
“Noioso. JM”
Già, Sebastian era sempre noioso.
Stava per rispondere quando un rumore di passi attirò la sua attenzione.
Le scale su cui era appostato erano in un condominio abbandonato da anni, aveva controllato personalmente che non vi fosse nessuno.
Si girò pronto ad informare chiunque fosse di andarsene se non voleva un buco in testa che un dolore lancinante gli invase il corpo.
Si appoggiò al muro fissando l’uomo davanti a sé che impugnava una pistola.
Non lo conosceva, o se lo conosceva allora non ricordava quel volto.
L’uomo se ne andò senza una parola e a Sebastian servirono diversi minuti per capire cosa stesse accadendo attorno a lui, abbassò lo sguardo sulla maglia su cui si allargava una macchia di sangue calda e appiccicosa, recuperò il cellulare e se lo posò sulle gambe senza la forza di tenerlo sollevato.
“Jim”
Non si firmò, non scrisse altro che il suo nome.
“Quale gioco avevi in mente?”
“Tanto so che non ti interessa. JM”
La risposta arrivò quasi subito, Sebastian scivolò appena più in basso cercando una posizione più confortevole.
“Mi interessa invece”
“Bugiardo. JM”
Lesse un paio di volte quella risposta, non perché credesse di aver letto male ma piuttosto perché la vista andava via via offuscandosi, presto non sarebbe più riuscito a vedere nulla.
Presto anche il dolore sarebbe svanito.
“Ti amo”
Le lacrime iniziarono a rigargli il viso senza una ragione, se ne avesse avuto la forza probabilmente avrebbe finito col singhiozzare.
“Ti amo davvero”
“Dal primo momento”
“Mi dispiace di essere noioso”
“Vorrei non esserlo”
“Avrei voluto imparare... Avrei voluto che mi insegnassi”
“Avrei imparato”
Non aspettava più una risposta, a malapena vedeva ciò che stava scrivendo e non era nemmeno certo di aver scritto le parole giuste.
Ogni cosa sembrava ormai così lontana.
“Avrei voluto essere abbastanza”
Inviò anche quel messaggio e chiuse la schermata fissando lo sfondo del telefono.
Jim, prima dell’arrivo di Sherlock Holmes, quando ancora andava tutto bene.
Quando ancora era abbastanza per lui.





Angolino dell'autrice (in lacrime): Perchè?! Perchè diamine ho scritto una cosa simile?!
Ok, ricomponiamoci... Probabilmente ci sarà una seconda parte con la reazione di Jim, non lo so.
Pensavo di scrivere i messaggi di sebastian in modo sbagliato, con errori e cose simili, alla fine mi sono limitata a non metterci i punti alla fine e la firma, non riesco a scrivere volontariamente un errore.
Spero vi sia piaciuto e ancora di più spero vi abbia fatto piangere (Fatemi compagnia nella mia disperazione, vi prego!)

Bye Bye~
Aki
   
 
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