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Autore: _Rael_89    23/09/2008    6 recensioni
Sms, cioè Short Message System.
Cioè, il modo più veloce per comunicare.
O mandare un invito…
[Sasuke x Ino- Accenno a NaruSaku]
(23 Settembre: Auguri, Ino-chan!)
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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sms

Sms- Short Message System

[Happy birthday, Ino-chan!]

 

 
Se c’era una cosa che odiava, era avere torto…
-… ma non doveva piovere quest’oggi?!-
La sua compagna rise, vedendola sbuffare delusa. A quanto pareva, di quel cielo sporco non ne era rimasto traccia: la volta celeste sopra di loro non poteva essere più limpida di così.
-Eddai, Ino… ma che ti frega del tempo?!-
-Niente, solo che mi ero preparata ieri sera dei vestiti più pesanti…e stamattina ho fatto tardissimo per trovare qualcos’altro di carino e più leggero da mettermi!!-
Sakura Haruno rise ancora, sentendo quelle sue parole: niente da fare, la cara amica rimaneva sempre una tipa fissatissima con la moda. Benché non possedesse una fortuna da spendere in abiti costosi e scarpe firmate, ci teneva molto al suo look: e le bastava davvero poco, come un nodo particolare alla sciarpetta comprata ai grandi magazzini, o quella mini jeans acquistata l’anno prima in saldo, o il rimettersi dei vecchi stivali che indovinò potessero andare di tendenza in quel periodo, per essere lo stesso impeccabile. E, naturalmente, l’occhio dei maschietti era felice di tale premura…
-Comunque sia, trovo che questo nuovo taglio ti doni parecchio, Sakura!- era incredibile come non riuscisse a non stare allegra per più di due minuti.
-… trovi?- si toccò i corti ciuffi rosei, arrossendo leggermente. -Pensa che Naruto nemmeno se ne era accorto…-
-Dici sul serio?! Ma come diavolo ha fatto!! Cioè… prima i capelli ti arrivavano a metà schiena, ora praticamente ti sfiorano il collo!-
-Lo sai come è fatto...- sospirò, ancor delusa.
-E cosa ti ha detto quando glielo hai fatto giustamente notare?!-
-Ha replicato con un: “Ah, ecco perché oggi sembravi così diversa dal solito!”…-
-… sono senza parole.-
-E’ un baka.- concluse.
-Gli uomini… sono tutti uguali: o stupidi o stronzi.-
Gli occhi di menta si posarono sulla sua figura.
-Ma, Ino… non mi dire che sei ancora così femminista?! Credevo che la rabbia repressa contro il genere maschile ti sarebbe passata dopo un po’…-
-Macchè!! Li odio tutti!!- ringhiò, alzando un pugno in aria.
-… compreso un certo Sasuke Uchiha?!-
Sussultò, fermando il suo passo: odiava essere presa alla sprovvista, soprattutto a causa di quel nome. Ed odiava quell’espressione maliziosa disegnata sul volto dell’Haruno…
-… non credo che questi siano affari tuoi, fronte spaziosa!!-
-Ma senti senti: stavolta ho fatto centro, eh maialina?!-
-… Sakura! Dì un'altra parola, e ti ammazzo!!- la minacciò afferrando la borsetta per il manico, e brandendola sopra la sua spalla.
-Ok, ok…- rise di gusto lei, parandosi con le mani. -Non aggiungo una parola... anzi, scappo che il baka mi attende! Ci vediamo stasera al locale, mia dolce maialina! E vedi di non farti aspettare solo perché sei la festeggiata, eh!-
E riuscì a scapparle via, approfittando di avere delle scarpe da tennis sicuramente più comode delle sue. L’altra rimase a guardarla con un grande sorriso, non stupendosi che oramai Sakura la conoscesse meglio delle sue stesse tasche.
-… sa signorina, se lei continua a sostare qui imbambolata in mezzo alla strada, prima o poi qualcuno potrebbe travolgerla…-
Sentì questa voce profonda alle sue spalle, e trasalì nel percepire di essere stata leggermente colpita da un qualcosa sulla nuca; quando si voltò, ed incrociò quegli occhi color notte, il suo cuore ebbe un secondo sussulto.
-… Sasuke?!-
-Sei onnipresente, a quanto pare.-
-Mi sembra ovvio: è l’università, la frequento.-
-Mmh…-
-Che c’è? Solo perché mi hai conosciuto al lavoro, come cameriera, credi che sia quel che voglio fare per tutta la vita?!-
-Non c’è bisogno di scaldarsi.- sbuffò, portandosi una mano ad alzarsi i lunghi ciuffi della frangia.
-Non mi sto affatto scaldando.-
-Mh.- fece come per andarsene, passandole accanto.
-… ehi, aspetta!- lo afferrò per la manica della felpa.
Alzò un sopracciglio. -Che c’è?-
-Tutto qui? Cioè… non c’è altro?-
-Di che dovremmo parlare? Non ci conosciamo tanto bene, in fondo.-
Ino rispose semplicemente sbuffando, e mettendo un musetto imbronciato.
-Sempre il solito…-
-Ci vediamo.- le fece un cenno di saluto con la mano.
La giovane restò a fissare per un po’ delusa la sua schiena che si allontanava, poi spostando gli occhi verso la strada… subito, venne attirata da un grande mezzo di trasporto bianco e rosso… e, con orrore, ne lesse il numero.
-…FERMOOO!!!!- gridò impazzita, iniziando a correre.
Sasuke si voltò, sgranando gli occhi di fronte a quella reazione; e, quando gli passò accanto senza degnarlo della benché minima attenzione, non potè fare a meno di restarne ancora più colpito.
Accidentaccio ai tacchi!! Era una faticaccia correre con quelli… anf, anf… ma doveva prenderlo, doveva riuscirci… forza Yamanaka, ultimo sforzo… e non si meravigliò quando, a pochi metri, le porte automatiche si richiusero.
-… nooo!!!- esclamò inviperita, dando un calcio ad un sassolino. -Vaffanculo!-
-… ma che finezza.- commentò da dietro la voce del moretto.
-…Uchiha!!!- ringhiò furiosa, girandosi verso di lui minacciosa. -E’ tutta colpa tua se ho perso il 318!!-
-Mia?!- si puntò un dito contro, guardandola perplesso. -Non direi proprio!-
-Se tu non mi avessi trattenuto a parlare, a quest’ora…-
-Frena: eri tu che volevi continuare la chiacchierata! Io ti ho solo salutato.-
-Beh, hai comunque iniziato tu a parlare!!!-
-Bene, la prossima volta eviterò accuratamente di salutarti.-
-Tsk! Dio, quanto sei odioso certe volte!!!- sbuffò lei, mettendosi a braccia conserte.
Il ragazzo non le diede alcuna risposta, allontanandosi da lei: si avvicinò invece al parcheggio, più precisamente ad un veicolo a due ruote nero in ottimo stato. Poggiò la cartella che teneva su una spalla sul sellino, aprendo la zip e tirandone fuori un casco blu scuro…
-… hai un motorino?!?- sbucò accanto a lui la faccia attonita della Yamanaka.
-… ah!- si mise una mano sul cuore, che batteva forte. -Accidenti a te, mi hai fatto prendere un colpo!!-
-Mmh… non mi avevi detto che sei motorizzato…-
-Scusa, ma perché mi hai seguito?-
-Beh, volevo sgridarti perché sei stato maleducato: non si pianta in asso così la gente, senza nemmeno salutare!!- sbuffò, poi tornando desiderosa a fissare il mezzo. -Ma, visto che hai un motorino…-
Glielo lesse negli occhi: e gli passò un brivido dietro la schiena.
-Scordatelo!-

 

… ed ancora se lo chiedeva: ma come cavolo aveva fatto quella strega a convincerlo?!
-Senti, almeno vedi di non esibire impunemente quell’espressione soddisfatta sul tuo viso.- brontolò l’Uchiha, lanciandole un’occhiata dallo specchietto.
La ragazza ridacchiò, stringendosi ancora più a lui: si accoccolò con la testa sulla sua schiena e non si lamentò del fatto che quel casco le rovinava la sua pettinatura. Si godette quel momento: il vento che le solleticava viso e collo, intoccabile carezza; il corpo caldo di quel giovane, talmente stretto al suo quasi da poter sentire come era fatto sotto quell’ingombrante felpa; il sottofondo dell’attrito delle ruote sull’asfalto, e si meravigliò di come le piacesse sentirselo sotto i piedi. Alzò gli occhi al cielo.
-Voglio andare al mare.- proclamò.
-Tu non sei normale…-
-E perché?-
-Siamo in città, l’estate è decisamente finita, e tu pensi al mare?!-
-Beh, si avvicina la bella stagione.- si giustificò.
L’altro scosse il capo, fermandosi ad un semaforo rosso. -Non aspettarti che io ti porti fin là, un giorno… è già troppa la strada che mi stai facendo fare ora!-
-Guarda che il mio appartamento non è poi così distante dall’università, stupido!-
Sbuffarono entrambi contemporaneamente, disegnando sulle labbra una smorfia indispettita.
“… che odioso!”
“… che piattola!”
Grazie al cielo, erano arrivati.
-Ed ora, smamma!- esclamò lui, fissandola con la coda dell’occhio.
-Ehi! Non così in fretta!- si sfilò il casco.
-Che altro c’è?-
-Quanti soldi hai sul cellulare?-
-Per te, zero.-
-Eddai!! Devo mandare un messaggio ad una mia amica! E’ urgente!-
-Non mi interessa.-
-Tsk! Per 5 cents… che taccagno!- scese dal sellino.
-Ehi! Per tua norma in regola io non sono avaro.-
-Allora non ti costerà nulla prestarmelo per un momento…-
Sasuke scosse il capo abbattuto, poi tirò fuori dalla tasca il suo bel telefonino.
-Oh, thank you!- la giovane lo prese tra le mani, digitando qualche numero.
-Ma sbrigati!-
Ino annuì senza perdere di vista lo schermo del display; due secondi dopo, glielo riconsegnò tra le mani con un bel sorriso in volto. -Non ci ho messo molto…-
Quasi strappandoglielo di mano, se lo riprese; indossò in pochi istanti il casco.
-Spero al più tardi possibile, piattola!- esclamò lui, ingranando la marcia e lasciando dietro di sé una scia di monossido di carbonio.
-Lo spero anche io, simpaticone!!-
Ma Ino rimase ferma in piedi davanti al cancello, a fissare quel motorino sfrecciare via verso il centro della città; un sorriso si disegnò sulle sue labbra truccate nel cercare il cellulare nella borsetta, che trovò pochi secondi dopo. Il display era illuminato, indicandole che aveva ricevuto un nuovo messaggio: e non si stupì di trovare il testo completamente vuoto. Però, ciò che le interessava era il destinatario… trafficò nuovamente con i tasti. Si ritrovò a sorridere come una stupida e si coprì la bocca con una mano, vergognandosene.

 

***

 

Sasuke Uchiha poggiò il cavalletto del motorino a terra, spegnendo il gas. Si tolse il casco, scrollandosi i capelli disastrati; si chinò per mettere la catena di sicurezza alla ruota del veicolo. Non si ricordò di aver messo il cellulare in malo modo dentro la tasca dei jeans; ed infatti gli cadde a terra, in un breve e veloce tuffo nel vuoto. Sbuffando, lo raccolse; ma ci fu qualcosa che lo interessò particolarmente.
Nuovo messaggio ricevuto: premette il tasto di invio per leggerlo.

Ciao Sasuke.
Non chiedermi come ho fatto ad avere il tuo numero,
tanto non te lo dirò mai.
Non so se lo sai ma oggi, 23 Settembre, è il mio compleanno: e perdonerò
la tua mancanza di tatto
solo se verrai con noi a festeggiarlo.
Chiedi a Naruto.
Ah, voglio un bel regalo!
Ino

L’Uchiha si ritrovò a sorridere senza nemmeno sapere il perché: per l’ennesima volta quella stupida biondina l’aveva lasciato senza parole. Non aveva la minima idea che quel giorno fosse stato il suo compleanno; e, senza ancora capirne il motivo, era più che interessato a quel che frullava nella sua zucca quasi vuota. Certo che darglielo a vedere sarebbe stato come farle prendere una rivincita… ma poteva esporsi un pochino.
Si sedette sul sellino della moto, leccandosi le labbra.

Sei una rompiscatole, Yamanaka.
E non ne sapevo nulla del tuo compleanno.
Però…non ti montare la testa se ti dico che verrò.
Per il regalo, sappi che non sborserò mai soldi per te:
ma ho qualcosa che ti piacerà.

Sasuke si leccò nuovamente le labbra, premendo invio.
Probabilmente, quella sera, le avrebbe regalato l’inizio di un sogno.

*************************
Questa shot è la rielaborazione di una longfiction che non ho finito; mi sembrava originale e carina l’idea di base della trama ed avevo proprio voglia di riusarla. In realtà stavo scrivendo un altro lavoro per il compleanno di Ino, ma ho bisogno di più tempo per rielaborarlo e migliorarlo… quindi ho adattato questa per festeggiare la mia amata.
Non è niente di che, lo so, ma spero che vi piaccia comunque.
Vi prometto di postare un lavoro migliore al più presto; intanto, godetevi questo.
Oh, già: tanti auguri, mia Ino-chan!
La vostra Rael

  
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