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Autore: lukespj    02/09/2014    0 recensioni
“Haz, mi vuoi sp-”
“Ti prego, so che sono un emerito coglione, un cretino, uno stronzo, tutto quello che vuoi. E mi dispiace, giuro. Ma non posso starmene con le mani in mano. Ti amo, cazzo, e non posso lasciarti andare, anche se probabilmente sarebbe la cosa migliore, ma non posso. Sarò anche egoista, ma non mi importa. Ti voglio con me e per me, e non mi interessa niente e nessuno. Che vadano tutti a farsi fottere. Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ho sempre avuto bisogno di te, e tu ci sei sempre stata. E so che ci sarai ancora, perché anche tu hai bisogno di me, anche se io non ci sono stato molto per te, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Te lo prometto. Ma ti prego, ti scongiuro.. Non lasciarmi” dico tutto d’un fiato, interrompendola e porgendole le rose.
[questa ff è nata in seguito alle tre OS che ho scritto su Harry, ma racconta quello che sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente da quanto avevo scritto]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(Giulia POV)

Sono sveglia da un po’ ma non ho voglia di aprire gli occhi. Non ho dormito molto bene, continuavo a pesare alle parole di Harry. Ti amo da morire, Giuls.
E’ assurdo, perché continua a rimbombarmi nella testa senza lasciarmi un momento di pace. Non so a che pensare. Era comunque ubriaco, potrebbe essere che non sapeva quello che diceva. O lo intendeva davvero? Perché in quel caso, non avrei problemi a rispondergli che lo amo più di quanto possa immaginare. Ma probabilmente non se lo ricorderà nemmeno, e io non lo aiuterò di certo a farlo.
Sospiro, cercando di non pensarci troppo. Cerco di stiracchiarmi ma con scarsi risultati. Apro lentamente gli occhi e noto che Harry mi sta stringendo come se fossi un orsetto di peluches. Non riesco a trattenere il sorriso che mi si sta stampando in faccia. Lentamente mi giro sull’altro fianco, in modo da riuscire a guardarlo. E’ così adorabile quando dorme, sembra un bambino. Mi prendo un momento per guardarlo in ogni suo dettaglio, soffermandomi sulle labbra. E se provassi a baciarlo? Tanto sta dormendo, non dovrebbe accorgersene.
Ma stai impazzendo?  mi  urla la mia vocetta interiore.
Sì, probabilmente è così. Non mi accorgo nemmeno di stare tracciando con le dita il contorno di quelle labbra perfette.

“Ma che mi stai facendo?” sussurro, spostando la mano tra i suoi capelli.

Mi blocco quando lo vedo strizzare gli occhi. Dopo poco li apre e io mi ci perdo dentro. Quando mi vede, mi guarda un po’ spaesato,  poi sorride.

“Non volevo svegliarti”
“E’ il più bel risveglio che ho avuto da quando sei andata a Londra.. Ma il problema sarà quando mi sveglierò davvero” dice, la voce impastata.

Ecco, a proposito di dimenticarsi..

“Emmh.. Harry, tu sei qui a Londra”
“Come? D-Davvero?”

Annuisco.

“Eri un po’ –tanto- ubriaco e mezzo fatto quando mi hai chiamato dicendomi di aprire la porta..”
“Oh.. Cioè, volevo davvero venire qui, ma non pensavo di farlo serio..”

Alzo le spalle. Rimaniamo in silenzio per un po’, il tempo necessario per realizzare che quello che ha detto ieri sera sarà il mio piccolo segreto.

“Come stai?” chiedo, poi.
“Mi scoppia la testa, ma sono qui con te quindi non potrei stare meglio”

Nascondo la testa nel suo petto, mordendomi il labbro. Lui mi stringe ancora di più, se è possibile.

“Resta qui, vado a prenderti un bicchiere d’acqua e un’aspirina” dico, allontanandomi di malavoglia e alzandomi.

Esco dalla camera e chiudo la porta. In casa regna il silenzio, segno che non si è ancora alzato nessuno. Arrivata in cucina, trovo il mio telefono ancora sul tavolo. Lo prendo e noto che è ancora vivo, miracolo. Guardo le ore e poi mando un messaggio a Zayn.

Harry è qui.

Lo riappoggio sul tavolo intanto che prendo un bicchiere e lo riempio d’acqua. Prendo l’aspirina e la butto dentro, aspettando che si sciolga. Intanto, il mio telefono vibra.

Come?! Stai scherzando?
No.. E’ arrivato stamattina alle quattro..
Ma è proprio fuori di testa! Anche se avrei dovuto immaginarlo.. Ogni volta che è in quelle condizioni, lui viene da te..
.. ha detto che mi ama..
COSA?!
Hai capito bene.. Solo che se ne è dimenticato, neanche si ricordava di essere venuto qui..
Non ho parole..


Sento un rumore provenire dalla camera di El, così mi alzo di scatto, prendo il bicchiere e vado in camera.

“Ecco” dico, porgendo il bicchiere ad Harry.
“Grazie” dice, prendendolo.

Attacco il telefono in carica, poi decido che ho bisogno di una doccia.

“Io vado in bagno a lavarmi.. Tu vedi se riesci a dormire ancora un po’..” dico, recuperando il necessario e chiudendomi in bagno.

Mi prendo tutto il tempo per pensare, di nuovo, a poche ore fa, quando un’altra domanda si fa largo nella mia testa.. Come faccio a lasciarlo qui quando vado a lavorare?

(Harry POV)

Non posso credere di essere venuto davvero fin qui mentre ero più di là che di qua. Ma, devo ammettere che non me ne pento. Svegliarmi con Giulia al mio fianco è stato bellissimo, quanto vorrei fosse così tutte le mattine..
A proposito di Giulia, ci sta mettendo un’infinità a lavarsi e io sto iniziando ad avere fame. Mi alzo dal letto ed esco dalla camera, andando verso la cucina, dove trovo una ragazza che mi da le spalle intenta a versarsi del succo. Quando si gira, caccia un urlo e il bicchiere le cade di mano. Mi guarda con gli occhi sgranati e la bocca spalancata e solo ora mi accorgo di avere addosso solo i boxer.

“Mar! Tutto ok? Ho sentito che urlavi!” dice un’altra voce, arrivando in cucina.

Anche lei, quando mi vede, mi fissa come se non avesse mai visto un ragazzo in vita sua.

“Tu.. Chi.. Sei?” balbetta quella che deve essere Mar.
“Harry, piacere” dico, porgendo la mano.

Le due sgranano ancora di più gli occhi.

“PORCA PUTTANA!” dice l’altra ragazza, El.
“TU. COSA. COME. DOVE. PERCHE’.” dice Mar.
“State bene?” chiedo, corrugando le sopracciglia.
“LE MIE OVAIE DI SICURO NO, DATO CHE SONO ESPLOSE APPENA TI HO VISTO” dice Mar.

In questo momento, ho solo una domanda in testa. Giulia dove cazzo sei?

“Ma che succede qui?” dice una voce alle mie spalle.

Grazie al cielo. Mi giro verso di lei, che sta fissando le due ragazze con la testa piegata da un lato.

“QUESTO E’ HARRY?!” urla Mar, guardandola.

L’altra credo sia leggermente deceduta. Giulia guarda prima Mar poi me, poi sgrana gli occhi.

“NO, NON E’ COME SEMBRA!” urla Giulia, arrossendo.
“BEH, SEMBRA ECCOME!” dice, indicandomi.

Giulia fa un sorriso imbarazzato, poi mi prende per un polso e mi trascina in camera sua.

“Vestiti”
“Dovresti dire alle tue coinquiline di calmare gli ormoni”
“Tu inizia a non andare in giro solo in boxer e poi ne riparliamo”

Tiro fuori dal mio borsone un paio di jeans e una maglietta.

“Ma quindi hanno pensato che io e te..?”

Giulia annuisce. Scoppio a ridere, notando il suo imbarazzo.

“Scusami, non pensavo di innescare un bomba”

Lei alza le spalle.

“Tranquillo, non è successo niente.. Sono cose normali qui dentro.. Comunque, io tra un paio d’ore devo andare al negozio di musica.. Posso fidarmi a lasciarti qui?”
“Ma devi andare per forza? E’ domenica e non ci vediamo da un sacco di tempo!”

Lei mi sorride.

“Io finisco alle sei e mezza.. Puoi venirmi a prendere e possiamo andare da qualche parte”
“Sarò lì alle sei e venticinque” dico, facendola ridere.

Ne approfitto per prenderla tra le braccia e stringerla, ancora incredulo di essere qui con lei.
   
 
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