#1. In fuga [Nagato]
Te
lo insegnano sin da bambini: "metti un piede avanti all'altro,
sta' dritto con la schiena." Cammina.
Ma
le tue gambe da poppante ancora non reggono il peso della
fragilità
che ti porti dietro.
Crolli.
«E'
ancora presto» ti rincuora tua madre, prendendoti in braccio.
Sembra facile - punta tacco, destro sinistro – ci vuole così poco per fuggire.
«Scappa,
Nagato!»
Com'è
diverso questo gemito strozzato dal dolce rimprovero di un tempo!
Non sei mai
stato intrepido, allora perché il tuo gusto del macabro si
spinge
fino a tal punto?
I tuoi
occhi si soffermano troppo su quel kunai affilato: davvero vuoi
vedere il sangue sgorgare dalla sua gola?
Scappa,
Nagato.
[110 parole]
#2. Senza nessuno da amare [Konan]
Le
tue dita veloci piegano con cura la
rosa finta con cui sostituirai quella che sta appassendo
sugli steli violacei.
Costruisci
effimeri castelli d'origami che non possono ferirti: cosa temi,
principessa di washiº?
Sai, anche
la carta può spillare il sangue di un uomo.
Oggi sei
distratta, non ha mai avuto uno spettatore. I suoi occhi irrequieti
si soffermano su di te e quell'indiscreta curiosità
scalfisce le tue
prigioni di marmo.
E' forse
una goccia di sangue quella che t'inumidisce il polpastrello? Adesso
non sei più perfetta, lui ti vorrà
ancora?
«Lascia
che ti aiuti».
Forse non
serve più fuggire dalla carne – finalmente puoi
abbracciare la tua
vera natura.
[109
parole]
#3.1 Ero così [Yahiko]
Sei un
guerriero, ma ancora troppo egoista per pensare davvero
alla morte.
Lotti
contro i tuoi demoni quotidiani, ma la tua spada è di
cartone; si
sfalda alla prime gocce.
Solo alla
tua ombra non puoi mentire, lei conosce il nome di colui che si
dichiara principe¹ della Pioggia: Yahiko,
la tua è ingenuità
o stoltezza? Guardati attorno, che futuro vedi per il tuo Paese?
L'ombra del
samurai si allunga sul muro; i contorni s'ingrandiscono e le spalle
s'incurvano contro i mattoni. E' il peso di un popolo sconfitto a
schiacciarti.
Il nero pesto dell'altro te stesso corre lungo i profili della città: cosa ti manca per essere un eroe?
[110
parole]
#3.2 Prima che tu arrivassi [Yahiko]
Qualcosa – qualcuno – per cui combattere.
Dopo tutti
questi anni, ancora non sai perché quei due ripongano in te
la loro
fiducia. Ti rispecchi in quei sorrisi incoraggianti e vorresti dire
qualcosa, ma preferisci tacere.
Il tuo
mantello si gonfia col vento; è un vessillo di guerra. Ora
hai un
esercito, principe.
La tua
ombra non vacilla più sotto i colpi delle ingiustizie; ti
hanno
apostrofato ragazzino avventato,
ma un ninja leggendario ti ha insegnato a essere un capo.
Adesso
non giochi, combatti.
All'utopia hai preferito la realtà.
Sei un
guerriero – quello che morirebbe volentieri per due
sole
persone, o per il mondo intero.
Non
è forse lo stesso?
[108 parole]
#4. Mille gru [Pain]
Sei
arrivato davvero fin qui, impavido lettore? Non ti ha disturbato la
vista del sangue di una madre innocente, la solitudine di una bambina
sottile come un foglio di carta, lo sgretolio delle speranze di un
coraggioso sognatore?
Adorna le
nostre tombe con le mille gru di Sadako² e concedici l'ultimo
viaggio: trionfa sulle nostre ceneri e non lasciarci sprofondare
nell'oblio.
Siamo
pioggia che sbiadisce su una pagina bianca – la tua.
Gocce
perlacee di uguale grandezza che lentamente si dissolvono nello
stesso frammento di infinito.
Che la nostra storia ti serva da monito. Tu ci credi in un mondo senza più guerre?
Tutto quello per cui abbiamo lottato, ora, è tuo.
Scriverò
pace sulle tue ali
intorno
al mondo volerai
perché i bambini non muoiano più così³.
[111 parole]
In fuga senza nessuno da amare.
Questo ero io, prima che tu arrivassi.
* * *
0.
Carta per
origami.
1. La
seconda parte del nome di Yahiko vuol dire principe.
2. L'ispirazione
dell'intera raccolta parte dalla storia di Sadako Sasaki, cui
(all'età di 11 anni) fu diagnosticata una rara forma di
leucemia, a
seguito dell'esposizione alle radiazioni della bomba atomica che
colpì Hiroshima nel 1945. In ospedale, trascorreva il suo
tempo
realizzando l'origami delle mille gru che le avrebbe permesso di
esprimere un desiderio: curare tutte le vittime di guerra e portare
la pace nel
mondo Ma
non è vissuta abbastanza per vederlo esaudito. In
ricordo di tale atto di speranza, nel Parco della Pace della
città
si trova un monumento, dedicato a tutti i bambini vittime della bomba
atomica, raffigurante Sadako a cavalcioni di una bomba nel gesto di
innalzare al cielo una gru di carta. Ai suoi piedi, migliaia di
ghirlande di gru donate dai visitatori incorniciano la targa recante
l’iscrizione:
ecco
la nostra speranza e preghiera:
che
la pace regni nel mondo.
Per questo motivo, l’origami della gru, è stato elevato a simbolo di pace e fratellanza per tutti i popoli nel mondo.
Per
approfondire: qui
e qui.
3.
Haiku composto dalla stessa Sadako, da cui ho tratto il titolo della
raccolta.
* * *
Note Autrice:
La storia partecipa al contest "On the run with no one to love. That was me before you came along." indetto da Mad_Fool_Hatter nel Forum di EFP.
Ho diviso la frase per i tre personaggi, in
modo che fosse più
chiara l'interpretazione che ne ho dato.
La prima drabble è incentrata sul concetto –
sterilmente meccanico
– del camminare: pur conoscendo una
nozione così
elementare, Nagato non riesce a trovare la forza per fuggire, davanti
all'omicidio dei suoi genitori. Il primo tipo di fuga è la
più
istintiva: quella dal dolore.
La seconda drabble approfondisce la frase di partenza: Konan,
abituata alla solitudine che la guerra le ha imposto, è
ossessionata
– dal mio punto di vista sul personaggio –
dall'idea della
perfezione. Ecco perché affina la tecnica
degli origami: non
vuole più essere ferita dal mondo reale. Quando
però si unisce a
Yahiko, capisce che è arrivato il momento di smettere di
fuggire
dalla sua natura umana: questo è il
secondo passaggio.
A Yahiko ho pensato di dedicare due drabbles: ero così,
focalizzata su Yahiko bambino che fugge dalla
realtà che è
sotto i suoi occhi e che si rifugia nelle illusioni.
Con la
sua crescita, si passa al prima che tu arrivassi (il
tu, in
questo caso, è da intendersi per Konan e Nagato): Yahiko
è più
maturo e meno egoista e non sente finalmente più il bisogno
di
sottovalutare ingenuamente le sorti del suo Paese: adesso è
il primo
a prendere attivamente in mano la situazione. E' con lui che si
conclude la parabola di questo team, perseguitato dal concetto di
fuga – estrapolato dalla citazione – intesa in
queste tre
sfaccettature: dal dolore, dall'imperfezione, dalla realtà.
Ho voluto poi chiudere la raccolta con la figura di Pain che funge un
po' da raccordo tra i tre, se vogliamo: per questo, mentre le altre
drabbles sono scritte alla seconda persona singolare, l'ultima
è
scritta invece alla prima plurale.
L'ultima drabble tira le somme della storia dei tre Orfani della
Pioggia e passa il testimone nelle mani del lettore: la pace per cui
si sono battuti Konan, Yahiko e Nagato – e per cui hanno dato
la
vita – adesso non deve riguardare più un singolo
villaggio, ma il
mondo intero. Per questo, ho scelto di ricordare la storia di Sadako
e la leggenda legate alle mille – non una, mille
– gru.
Il lettore è da intendersi in due modi: colui che si
troverà sotto
gli occhi questa storia e Naruto, futuro responsabile delle sorti del
mondo, come già Pain aveva profetizzato.
Chiedo scusa per queste note lunghissime, ma mi sembrava doveroso spiegare tutto xD
Spero la storia vi sia piaciuta :)
Ayumu