NOTA AUTORE: Questo è il primo capitolo di una fanfiction-esperimento. Cosa vuol dire? Bhe, siamo due autrici che si dividono la stesura dei capitoli (ovvero ognuna un capitolo) e nessuna delle due saprà di cosa tratta finchè non verrà pubblicato. Fatto questo avranno una settimana di tempo per completare il capitolo successivo e così via fino alla fine della storia. Speriamo che questo esperimento dia i suoi frutti!! Fateci sapere con le vostre recensioni, buona lettura!
PS: questa ff può anche essere definita una specie di "parodia" di una ff (scusate la ripetizione) molto diffusa tra le directioner! Detto questo concludo e vi lascio al primo capitolo, alla settimana prossima con il secondo! Baci -G.
 

Sono un ragazzo semplice, di buona famiglia e con un buon rendimento scolastico. Forse i miei numerosi tatuaggi fanno pensare il contrario, ma non è così.
Non mi piacciono le feste a cui i miei amici in preda agli ormoni piace tanto partecipare.
Continuo a non capire come abbia potuto cedere quella sera, sapevo che non avrebbe portato a nulla di buono.
E' esattamente da quella sera, quel sabato di metà giugno, che iniziarono tutta una serie di eventi che cambiarono completamente la mia vita.
Come ho già detto, era sabato, io e Niall stavamo camminando verso la più vicina pizzeria per poter finalmente pranzare. Entrati, subito una cameriera giovane e pesantemente truccata ci accoglie gentilmente, prende le nostre ordinazioni e se ne va.
"Allora, Harry, sai nulla della festa di stasera?"
"No, Niall e sinceramente neanche mi interessa sapere cosa avrete in mente di fare a questa maledetta festa!" dico ridacchiando.
La giovane cameriera ritorna con le nostre ordinazioni e posa i nostri piatti sul tavolo squittendo: "Ecco a voi!."
Niall, il coglione che è, sofferma il suo sguardo sulla generosa scollatura della ragazza e questa accorgendosene, lancia uno sguardo altrettanto interessato verso il mio amico.
Mio Dio!
Odio questo flirtare! Lo trovo così fastidioso ed estremamente imbarazzante!
Finalmente la ragazza se ne va, ma questo non ferma Niall dal guardarle il fondo schiena.
"Hai finito?" chiedo infastidito riportandolo alla mia attenzione.
"Forza Styles. Andiamo! Devi smetterla con questi atteggiamenti di rifiuto verso le ragazze! Stai diventando una palla al piede. Cazzo, la devi smettere di fare il depresso! Sam ti ha lasciato tre mesi fa e tu ancora non riesci a tollerare che due persone si divertano un po'?!?" mi chiede terminando il suo sfogo con il fiatone.
Lo guardo, bèh, in fin dei conti ha ragione. Non riesco neppure ad accettare che due persone possano dimostrarsi quel tipo di affetto.
Da quando Sam mi ha lasciato mi è crollato il mondo: sono stato chiuso in casa per settimane a pensare e ripensare a come abbia potuto farmi una cosa del genere, come abbia trovato il coraggio di dirmi che tutto quello che avevamo passato insieme era solo un passatempo, quasi un gioco. Ecco, aveva passato un anno a giocare con me! Ed io che avevo pure iniziato ad innamorarmi seriamente di lei. Dopo un mese di reclusione, Niall è venuto a casa mia per costringermi ad uscire. Devo ringraziare solo lui se ora sono riuscito quasi del tutto a superare il brutto colpo. Devo ringraziarlo per essermi stato vicino.
"Harry?" chiede sventolando la sua mano davanti il mio viso.  "Ti ho offeso?"
"No, scusa, stavo pensando" faccio un lungo sospiro: "Hai ragione, la devo smettere di fare il depresso."
 Alzo lo sguardo per ritrovarmi un Niall perplesso.
"Ho detto qualcosa di strano?" chiedo.
"No mi hai solo sorpreso! Pensavo che mi avresti mandato a quel paese" ride tirando indietro la testa. 
"Bèh, ora che hai finalmente ammesso di essere depresso dobbiamo festeggiare! Quindi tu stasera sei obbligato a venire!"
"Dobbiamo festeggiare perché sono depresso?"
"No, non perché lo sei, ma per il semplice fatto che ora che lo hai ammesso ti puoi far aiutare più facilmente! Non so se mi segui, ma venire ad una festa dove ti puoi divertire e conoscere gente nuova può essere un buon modo per reagire!"  conclude fin troppo entusiasta.
"Hai ragione."  dico quasi rassegnato. 
"Una festa in fin dei conti non sarà la fine del mondo"
Ricordo che in questi due anni di università ho partecipato a sole tre feste. Non che non mi sia divertito, ma a quei tempi l'unica cosa che mi interessava era Sam, quindi queste tre stupide feste sono state una buona scusa per scopare sul letto di uno sconosciuto.
Ora l'idea di una festa quasi mi piace, forse riuscirò a divertirmi come fanno i normali ragazzi della mia età, e non come quelli depressi come me.
Usciti dalla pizzeria, ritorniamo al nostro appartamento per studiare un po' e prepararci.
Alle otto decidiamo di prendere la macchina di Niall per andare verso il dormitorio dell'università dove si terrà la festa.
Arrivati all'ingresso mi inizio a preoccupare: sarà stata una buona idea accettare l'invito-obbligo di Niall?
Nel dubbio scendo dalla macchina e mi dirigo insieme al mio amico all'interno dell'edificio.