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Autore: destinyWeb    02/09/2014    5 recensioni
[Five Nights at Freddy's]
« È successo qualcosa a uno di loro? » lo interruppe il capo, improvvisamente molto più attento.
« Beh, mi dica lei! » fece Mike, di nuovo scaldandosi « Il papero e il coniglio, questa notte- ...oh, sembra un'idiozia... »
« Si chiamano Bonnie e Chica. E lei è una gallina, non una papera. » lo corresse il superiore, con un sorriso simpatico. « E non credo che le piaccia essere considerata un masc- »
« Mi hanno attaccato. »
Genere: Generale, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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« Io mi licenzio! » 

Il capo della rinomata pizzeria Freddie Fazbear alzò stancamente gli occhi sulla figura di Mike Schmidt, incrociando quelli del ragazzetto, colmi della paura che l'aveva accompagnato per tutta la notte.

Si lasciò sfuggire una risatina, il vecchio, allontanando i conti suo quali stava lavorando per appoggiarsi sullo schienale della poltrona, tranquillo e pacato.

« Dopo una sola notte? » domandò, con una nota di divertimento nella voce  « Sembrava così entusiasta ieri mattina, quando le ho dato il lavoro... » 

« Questo era prima di stanotte! » sbottò l'altro, senza riuscire a capire come diavolo quello che prima di quanto pensasse fosse il suo ex capo fosse calmo nonostante le sue urla. Anzi, lo vide addirittura sorridere ancor di più sotto i suoi folti baffi, dopo quella sua esclamazion

« Una guardia di sicurezza ha paura del buio? » 

Mike si irrigidì, boccheggiando per qualche secondo incapace di trovare una risposta pronta. Quell'uomo non pareva sapere di cosa aveva visto durante il suo turno di guardia, possibile che fosse all'oscuro dei fatti...?

Pareva una cosa così illogica, eppure era certo che i mostri che l'avevano tenuto ben sveglio non fossero stati generati dalla sua immaginazione.

« Non del buio. » disse, con molta più calma. Se avesse continuato ad urlare, sentiva che sarebbe stato molto meno credibile « I... Cosi, come si chiamano... Gli animatronics- » 

« È successo qualcosa a uno di loro? » lo interruppe il capo, improvvisamente molto più attento.

« Beh, mi dica lei! » fece Mike, di nuovo scaldandosi  « Il papero e il coniglio, questa notte- ...oh, sembra un'idiozia... » 

« Si chiamano Bonnie e Chica. E lei è una gallina, non una papera. » lo corresse il superiore, con un sorriso simpatico. « E non credo che le piaccia essere considerata un masc- » 

« Mi hanno attaccato. » 

Così, tutto d'un fiato. Il giovane fissava con sguardo serio e corrucciato il capo, che tardò di un secondo di troppo la sua espressione sorpresa e palesemente fin troppo teatrale per parere sincero.

In fondo, Mike se l'aspettava. O almeno, lo sperava.

Essere considerato fuori di testa non sarebbe stato piacevole, e così avrebbe capito più facilmente il motivo del suo tanto desiderato licenziamento.

Eppure, più di tanto il capo non si scompose. Continuò anzi la sua sceneggiata, con un fin troppo preoccupato « Santi numi, è mai possibile...? Quei due sono sempre così gentili, con i bambini... » 

« Mi sta prendendo per il culo?! » esclamò Mike, di nuovo abbandonando il tono composto di poco prima « Gentili o non gentili, quei cosi si sono accesi e si sono diretti alla sala della sicurezza! E le posso assicurare che non avevano intenzioni "gentili", come dice lei! » 

« E da cosa l'ha dedotto, signor Schmidt? » 

Di nuovo, il ragazzo si bloccò. Avrebbe dovuto dirgli della registrazione della guardia precedente che aveva trovato nella sala, che aveva parlato di sangue e altre cose poco apprezzabili? O sarebbe bastato dirgli quanto erano stati inquietanti quei due...?

« Lo... Lo so e basta. » rispose con un filo di voce - il capo ridacchiò nuovamente - « Avrebbe dovuto vederli. Guardavano dritti nella telecamera, si appostavano dietro la porta- » 

« Lei è paranoico, giovanotto... »

« Le dico che-- »

« E può dimostrarmelo, immagino. » 

Una voce tanto seria e sicura, ma che lasciava intendere che il vecchio continuava a far finta di niente, bloccò per l'ennesima volta Mike.

Ma quella volta, sapeva bene cosa fare.

« Le telecamere a circuito chiuso. Dovrebbe esserci la registrazione- »

« Ho già dato un'occhiata io, signor Schmidt. » e ancora una volta, quell'uomo fece crollare i suoi piani, lasciandolo con la bocca semiaperta « È una cosa che faccio abitualmente, non deve credere che non mi fidi di lei. Comunque, le assicuro che sia Bonnie che Chica non si sono mossi dal magazzino. »

« È uno scherzo?! » Mike sbattè entrambe le mani sulla scrivania dell'altro con violenza, eppure egli non si scompose « Io so cosa ho visto! Si appostavano nelle zone più buie, ma vedevo bene i loro occhi fissi sulla telecamera! Perché mai avrei dovuto inventarmi qualcosa del genere?! Non...

C-Chiamerò la polizia. » disse dopo qualche secondo di silenzio, come se fosse venuto un vero e proprio colpo di genio « Mostrerò loro che dico la verità e- »

« Signor Schmidt, io le sto dando corda perché la trovo simpatico. Devo ammetterlo. » guarda caso, era bastato mettere in mezzo la polizia per aggiungere un tono un po' meno allegro « Ma... Si immagini uscire da qui e dire in giro che ha passato la notte in bianco perché è stato attaccato da due animatronics. Cosa penserà la gente...? »

Non l'avrebbe mai ammesso, ma Mike sapeva che... era vero.

Prima di quella notte, anche lui si sarebbe limitato a ridere in faccia a chiunque gli avrebbe raccontato una cosa del genere.

Si morse le labbra, abbassando lo sguardo solo per rialzarlo nuovamente di scatto poco dopo, quando l'uomo davanti a lui ricominciò a parlare.

« Tuttavia, non posso tenerla legato alla sedia, se proprio non vuole essere dei nostri. » stava infatti dicendo pensieroso, sospirando. Il volto di Mike si illuminò. « Vorrà dire che sarò costretto a rimettere l'annuncio sul giornale. » continuò l'altro, sospirando « Sperando solo che qualcuno accetti il lavoro presto, prima che quei brutti animatronics uccidano qualcuno. »

L'aveva detto con fare scherzoso, ma da come guardava il ragazzo davanti a sè si poteva capire che non si trattasse affatto di una battuta di spirito.

Il sorriso di Mike scomparve lentamente.

« Che... Che intende dire...? » 

« Oh, nulla. » fece il baffuto con fare calmo, sorridendo appena « Pensavo ad alta voce. 

Si immagini... Dei brutti animali grossi quanto un armadio che, senza che qualcuno li controlli, escono dalla pizzeria e fanno una strage, alla ricerca di altre vittime... 

Ovviamente » continuò dopo una piccola pausa ad effetto « la trovo una cosa assurda. Santo cielo, finirà per influenzarmi con le sue paure, signor Schmidt! » 

Una cosa assurda... 

...a chi voleva farla a bere...?

Mike sapeva benissimo cosa voleva fare, con quelle paroline innocenti. Voleva giocare con il suo senso di colpa, obbligarlo a non lasciare quel posto tanto facilmente.

Fargli capire che il lavoro di una guardia di sicurezza notturna, al Freddy Fazbear's Pizzeria, non era controllare che ci fosse qualche malintenzionato intento a rubare qualcosa all'interno del locale.

Era da fare da esca per evitare che gli animatronics, tanto amichevoli durante il giorno, si preoccupassero solo di lui, senza pensare ad altro.

Non doveva fare attenzione che nessuno entrasse, ma al contrario che nulla uscisse.

« Dunque, vediamo. » il ragazzo scosse appena il capo, tornando con i primi per terra, trascinato dall'odiosa voce del capo « Immagino che dovrei darle qualcosa per il disturbo. Non credo di poterle pagare molto, per una sola notte, ma- » 

« Resto. » 

Il vecchio sorrise con fare mieloso, riportando gli occhi su Mike. « ...scusami? » 

Il ragazzo fece un'espressione scocciata. Era chiaro che aveva capito fin troppo bene, ma ci godeva nel sentir dire le parole che aveva tanto atteso.

« Finché non trovate qualcun altro » mormorò a denti stretti, trattenendosi dal mandarlo a quel paese « resto qui. Contento? » 

« Direi proprio di sì. » il sorriso del vecchio si fece più ampio « In tal caso credo proprio che lei debba andare a fare una bella dormita. Questa sera mi aspetto che arrivi puntuale e ben sveglio. » 

Lo congedò con un gesto dolce, al quale Mike non rispose neppure, mentre si voltava verso la porta e si allontanava da quell'uomo falso e manipolatore.

E sperando di poter sopravvivere abbastanza a lungo per dare la buona fortuna alla guardia che l'avrebbe sostituito.

  
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