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Autore: LeoNerd    03/09/2014    1 recensioni
Questa realtà alternativa si ispira in parte al film "Justice League The Flashpoint Paradox", (in particolare la storia alternativa dove Batman non è Bruce Wayne ma suo padre Thomas e il Joker sua madre Martha), viene proposta una story-line alternativa in cui durante l'attacco a Konoha da parte di Tobi con la Volpe a Nove Code a morire non sono i genitori di Naruto ma Naruto stesso.
La storia viene completamente stravolta presentandoci nuovi orizzonti narrativi e personaggi diversi da quelli che abbiamo conosciuto nella storia originale.
Buona lettura!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Kushina Uzumaki, Minato Namikaze
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ho perso tutto ora.
La mente di Minato non riusciva a darsi pace. In una sola notte tutto ciò per cui si era impegnato di costruire insieme alla donna che amava era andato perduto per sempre.
L’attacco a Konoha da parte di quell’uomo mascherato aveva spento molte vite, sia tra i giovani e futuri ninja del villaggio ed anche alcuni fra le vecchie glorie della Foglia.
Nessuno di loro però reggeva il confronto con ciò che il Quarto Hokage era stato costretto dagli eventi a lasciarsi alle spalle.
Naruto, il primogenito del Lampo Giallo della Foglia non era vissuto abbastanza a lungo da vedere la sua prima alba, la Volpe aveva trafitto il suo minuscolo corpicino in un singolo istante. Kushina aveva assistito alla tragedia senza poter fare nulla per impedirlo e Minato era lontano quando lei avrebbe avuto bisogno di lui.
Ma ormai tutto quello che restava, era il dolore; anche con il demone sconfitto grazie al tempestivo intervento di Minato, l’amara scoperta della sorte di suo figlio lo aveva distrutto.
<< Kushina mi… mi dispiace davvero tanto! >> disse il giovane Hokage mentre fissava la sua amata stringere il suo piccolo Naruto singhiozzando lacrime dal sapore amaro.
Lei non disse niente.
<< Io non volevo che finisse cosi, non volevo niente di tutto questo. >> continuò Minato con il capo abbassato per la vergogna.
<< Io… >>.
<< Come hai potuto Minato? Come hai permesso che accadesse? >> esclamò improvvisamente Kushina fissando suo marito con occhi carichi di rabbia. Minato avrebbe risposto ma il volto di sua moglie soffocò ogni tentativo di trovare una spiegazione valida, in passato la sua compagna aveva perso la calma ma mai una volta aveva visto occhi come quelli.
<< Nostro figlio è morto! Morto e tu dov’eri? >>.
<< Stavo cercando di prendere l’uomo che ti ha estratto la Volpe e aggredito il villaggio. >>.
<< Pensi che questo ti giustifichi? La salvezza di Konoha per te è più importante della vita di tuo figlio? >>.
Lampo Giallo si fermò a soppesare le parole di Kushina, era giusto rispondere da Hokage oppure da padre? Sicuramente sua moglie conosceva i doveri che comportava, essere il capo di un grande paese e quali rischi si doveva affrontare ogni giorno per garantire la stabilità e la sicurezza dei suoi abitanti, di contro anche lui era un uomo e un genitore come molti altri ninja, perciò era moralmente legato ai suoi affetti che secondo alcuni venivano prima di qualsiasi altra cosa.
In cuor suo non trovò una risposta che fosse anche solo accettabile per quanto era accaduto, Kushina non avrebbe accettato nessun tipo di scusa o giustificazione. Minato si rassegnò a esprimere tutto il suo dolore sperando che lei comprendesse la sua posizione.
<< Hai ragione questo non mi giustifica per niente. Però io sono l’Hokage di Konoha, la mia vita è votata alla protezione del villaggio, non posso mettere una singola persona prima di tutti gli altri abitanti. Non ti chiedo di perdonarmi… voglio solo che tu capisca. >>.
Kushina lentamente si ricompose e dopo essersi asciugata le guance rimase immobile a guardare suo marito tenendo in braccio Naruto come fosse ancora vivo. Minato non sapeva come comportarsi, in parte si augurò che lei lo avesse perdonato.
<< La sola cosa che capisco è che mio figlio è morto a causa della tua mancanza di giudizio. Della tua presunzione di essere il salvatore di Konoha. >>.
<< Kushina ti prego… >>.
<< No Minato, qualunque cosa tu dica o faccia non cambierà nulla. Non avrai il mio perdono, ne ora ne mai. Naruto verrà con me e tu dovrai vivere con questo peso sul cuore. >>.
<< Kushina… >>.
<< Riporterò mio figlio in vita mentre tu sarai consumato dal rimorso e ogni giorno non desidererai altro che la morte, ma solo quando io lo permetterò potrai lasciare questo mondo. >>.
Kushina richiamò a se il chakra e in un attimo fu avvolta da una fitta nube bianca, Minato si lanciò in avanti illudendosi che sua moglie non fosse sparita ma era troppo tardi.
Adesso che cosa mi resta?
Per la prima volta il Lampo Giallo della Foglia fu pervaso da un senso d’impotenza tale da farlo sentire vulnerabile come non mai prima d’allora. Nelle missione compiute per il paese aveva sempre avuto il controllo di ogni situazione, anche in quelle dove l’unica cosa certa era la sconfitta, ora però persino il Quarto Hokage dovette fare i conti con le scelte che aveva preso nelle ultime ore.
Perché non ho pensato a Naruto?
Perché ho lasciato che accadesse?
Ho perso le due persone cui tenevo e la colpa è solo mia.
Mia!
 
 
   
 
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