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Autore: Akasuna no Chocolat    23/09/2008    3 recensioni
Il regno di Atlandia è diviso in due da una guerra che dura da tre anni. Dark-City, capitale della parte nord; Shangri-La, capitale della parte sud. I prescelti, così vengono chiamanti dagli alchimisti i ragazzi che metteranno fine a questo conflitto trovando il vero re di Atlandia.
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Apollo, Silvia de Alisia
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Caro diario,

Caro diario,

da quanto non scrivo qualche parola qui sopra? Anni, come minimo… sei, sei anni. Tra qualche giorno sarà il mio compleanno, ne farò diciotto…ma ci credi diciotto anni? Così tanto per dire. (porca paletta!! Odio queste piume con l’inchiostro…mi macchiano il foglio! è_é)

 Sei anni sono passati da quando mi trovo in questa terra, il regno di Atlandia. Tre anni di guerra, che non è ancora finita. Come ha detto mia madre? ‘In uno stesso regno non ci possono essere due re’. Aveva ragione. Chiunque direbbe quella frase ha diritto di avere ragione, anche quel bastardo di Toma.

Penso che ora di debba raccontare quello che è successo in questi anni. Sarò breve, ho poco tempo.

Ho perso presto la speranza di poter tornare a casa mia. Così mi sono abituata ai ritmi di vita di questi tempi, in che epoca sarò? Non lo so neanche io. Hai presente i libri fantasy, ecco dove penso di essere!! Tra draghi, demoni e altre diavolerie. Poi c’è anche l’alchimia, adoro quell’arte.

Vediamo la mia ‘nuova famiglia’ è composta da quattro persone: io, mia madre Celiane, mio padre Apollonius e mio fratello (per me ‘sorellona’) Sirius.

Poi… ho anche una dama di corte (bè, sono una principessa…) Sophia, una pettegola di prima categoria. Nel suo vocabolario esistono tre parole ‘non fraternizzare’,nemico’, ‘spifferare’.

Ora ti spiego: io ho un migliore amico, peccato che lui si il nipote del ‘nemico’ alias Toma. Questo ti devo dire tutto…

Mi stanno chiamando devo andare…

 

“Silvia!”

“Arrivo” rispose la ragazza poggiando la piuma accanto al foglio ed alzandosi. Si avviò allo specchio, ci si mise davanti e guardò concentrata l’ immagine davanti a se. Lo specchio rifletteva la figura di una giovane donna dai lunghi capelli biondi e grandi occhi celesti. Portava i capelli legati in una treccia che cadeva di lato su una spalla, indossava un semplice vestito bianco bordato d’oro.

Ma da quando sono così bassa? Sbuffò giudicando che da un po’ di tempo a questa parte la sua altezza era rimasta invariata.

 

“Silvia!” strillò una donna spalancando la porta della stanza della principessa.

“Che vuoi Sophia?” rispose tranquilla lei continuando a squadrare l’immagine nello specchio.

Ricomponendosi con un’allisciata del vestito color ambra la donna rispose: “Ehm… signorina deve andare a provare il vestito per il ballo di dopo domani

“Come mi hai chiamato?”

“Silvia posa quel ventaglio!”. La ragazza aveva preso in mano un ventaglio nero e oro, brutto segno.

“Bene! Mi sembra di averti già ricordato di darmi del tu…” disse la biondina uscendo dalla stanza.

 

“Allora, Sophia, cosa devo fare oggi” Ci sto prendendo gusto a dare ordini, chiede la ragazza quando si trovò davanti alla scalinata che portava al piano inferiore.

“Bene: oggi c’è la prova dei nuovi allevi per l’Accademia

“Davvero?! Me ne ero scordata e ho da fare” detto ciò cercò di fuggire via il più presto. Non voglio passare tutta la giornata a badare a quattro impediti che non sanno tenere neanche una spada in mano. E poi mi hanno detto che fra quelli ‘nuovi’ c’è una specie di maniaco!...

 

Qualche ora dopo…

I prossimo!” gridò Silvia.

“Principessa ne sono rimasti…4 e uno di loro è una ragazza” le ricordò il ordinatore dell’esame di ammissione, Jerome.

“Bene, la ragazza è presa!” esclamò di rimando lei.

“Ma tu così fai favoritismi…” si lamentò un giovane ragazzo dai lunghi capelli biondi legati in una bassa coda.

“Ma guarda chi parla, la mia ‘sorellona’… Sbaglio o sei tu quello che questa mattina si disperava perché non trovava il sapone alle rose? Non dovresti essere dalle parte delle ragazze?” fece la ragazza alzandosi dalla poltrona su cui era seduta e avvicinandosi al fratello.

“Io sono un maschio! E quella di questa mattina era un’emergenza…” mormorò stizzito lui andandosene a passo militare, poi poco prima di uscire dalla piazza d’armi dell’Accademia dei Cavalieri di Drago di Shangri-La (la Deava per abbreviare) gridò “E non chiamarmi più ‘sorellona’, io sono tu fratello e sono un maschio!”

Silvia dalla sua postazione rise, non avrebbe mai capito l’orientamento di suo fratello Sirius, ma in quel momento doveva concentrarsi solo sulle selezioni.

 

Uno degli ultimi ragazzi rimasti si fece avanti - faccia da pervertito, capelli castani legati in un codino e pelle abbronzata - e si presentò “Pierre Vieira, spadaccino

“Ok, fammi vedere quello che sai fare” commentò la biondina.

“Non ce n’è bisogno” esclamò una voce a fondo sala, fece la sua entrata un ragazzo dai capelli rosso fuoco spettinati e gli occhi color oro, dietro di lui un uomo dai capelli castani e una cicatrice che passava per la parte destra del viso.

“Apollooooooooooooooo!! Che cosa ci fai tu qui!!!” urlò Silvia ormai prossima ad una crisi di nervi.

“Principessa!” esclamò l’uomo dietro Apollo.

“Comandante Fudo! Ehm… mi tolgo subito dalla sua sedia” così la biondina scese i quattro gradini che separava la poltrona del comandante supremo della Deava dal resto del salone.

 

“Ciao”

“Cosa sei venuto a fare a Shangri-La Apollo?” chiese irritata Silvia.

“Nulla, mi annoiavo e così ho deciso di venire qui” rispose il rosso.

“Ma tuo zio non ti aveva vietato categoricamente di non mettere piede qui per il resto dei tuoi anni?, cito le tue parole” ribatté la ragazza. “Si, ma io odio le regole, credo che tu lo sappia” asserì Apollo “Come mai se ne stanno tutti andando via?” aggiunse poi indicando tutti gli altri presenti andarsene via mentre lanciavano occhiate a Fudo.

“Credo che il comandante abbia detto una delle sue frasi, sai che ci ha scritto un libro ‘La via delle tre frecce’” concluse la biondina raggiungendo l’uomo e seguita da Apollo.

 

“Comandante come mai se ne vanno tutti?” chiese Apollo.

“Sono contento che me lo chiedi ragazzo. Gli ho detto di seguire la via delle tre frecce!” dichiarò Fudo unendo i palmi delle mani.

I due ragazzi scossero la testa, ma poi da dove usciva il culto delle tre frecce…misteroooo!!!

 

 

[Pierre]

(spettatori)

Ce l’ho fatta! Wiii! Oddio la mia prima fanfic su Aquarion… non boigottatemela!! Scherzo XD, non mi aspetto un gran che…ma se lasciate una rec mi fate felice-felice [Salve gente! Se qualche ragazza vuole uscire con questo è il mio num. 33..] Pierree!! *Pierre viene trascinato via dall’autrice che lo porta da Chloe…oggi saranno bastonate per un certo calciatore*

Io vi saluto! Un grazie a chi leggera (nessuno), chi recensirà (e ancora nessuno) e chi metterà trai preferiti (avete indovinato? Nessuno) Scusate ma chi li ha invitati ‘sti spettatori, cominciano a rompe’!!!

Akasuna no Chocolat

 

  
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