Storie originali > Soprannaturale
Ricorda la storia  |      
Autore: ene2000    03/09/2014    2 recensioni
Emma dormiva tranquilla nel suo letto quando un improvviso rumore la svegliò.
Si alzò di colpo dal letto e si guardò intorno, rimase seduta su letto per un po’, e poi si adagiò di nuovo.
E di nuovo quel rumore.
Non sembrava venire da fuori e Emma si alzò per dare un’occhiata si diresse verso la cucina.
Provò ad accendere le luci ma non c’era corrente, e così corse a prendere la torcia che teneva nel cassetto e la accese...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IL RIPOSTIGLIO
Emma dormiva tranquilla nel suo letto quando un improvviso rumore la svegliò.
Si alzò di colpo dal letto e si guardò intorno, rimase seduta su letto per un po’, e poi si adagiò di nuovo.
 E di nuovo quel rumore.
 Non sembrava venire da fuori e Emma si alzò per dare un’occhiata si diresse verso la cucina.
 Provò ad accendere le luci ma non c’era corrente, e così corse a prendere la torcia che teneva nel cassetto e la accese.
Non appena accese la torcia, cominciò a udire degli strani versi, quasi dei lamenti, che provenivano dal ripostiglio.
Emma si avvicinò alla porta e vi accostò l’orecchio.
 I lamenti venivano da lì.
Emma aveva un po’ paura ma si fece coraggio e aprì la porta.
 Accucciato in un angolo, c’era un piccolo bambino, che ad occhio poteva avere quattro anni, che stava piangendo.
-Chi sei? disse Emma illuminandolo con la torcia.  
 Cosa ci fai in casa mia? Come sei entrato?.
Il bambino alzò la testa e la guardò fissa negli occhi senza rispondere.
-Avanti! Rispondi! Chi sei? Come hai fatto ad entrare? Rispondimi! continuava Emma, ma il bambino stava lì, seduto in un angolo e la fissava.
 Emma si avvicinò e lui si coprì il viso con le braccia.
 -Non avere paura! Stai tranquillo! Dimmi, come ti chiami? E come sei entrato in casa?
 Il bambino stette in silenzio, poi alzò di nuovo la testa verso Emma e disse con aria spaventata:
-Ti prego… non farmi del male…ti prego…non picchiarmi… ti prego...
-Ma non voglio farti del male. Tranquillo, calmati.

Ma il bambino continuava -Ti prego… non farmi male… per favore….
Emma si chinò e lo accarezzò dolcemente, -Non avere paura, dimmi come ti chiami.
-No…non posso… disse il bambino.
 -Perché non puoi? Avanti, non voglio farti del male, non preoccuparti.
-No…lasciami andare…sono ancora piccolo…non farmi male…ti prego…
Emma si alzò, indietreggiò e guardandolo con aria inquietante gli disse
-Ho capito! Ho capito chi sei!
 Emma indietreggiò ancora, 
-Ah! Voi umani non imparerete mai chi comanda qui! Non avete capito che la vostra razza inferiore e destinata all’estinzione!
 Emma si voltò e dalla bocca gli spuntarono degli enormi denti simili a delle zanne, le unghie si allungarono come artigli e dalla schiena fuoriuscirono delle orribili scaglie, si gettò sul povero bambino e lo sgominò a sangue, mentre delle terrificanti urla di dolore gli uscivano dalla gola, finché Emma, diventata un ripugnante mostro, lo divorò vivo.
-Stupidi esseri umani. Non capirete mai che siamo noi i nuovi padroni di questo pianeta. Potete nascondervi finché vi pare, tanto vi troveremo ovunque… maledetto bambino, mi ha fatto perdere il sonno…
 e così dicendo tornò a letto.
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: ene2000