Film > Disney
Segui la storia  |       
Autore: Lumos and Nox    04/09/2014    30 recensioni
[Finalmente, le origini di Nerissa e Helios] [AGGIORNATO!]
Cosa succede quando, in una lotta per il proprio Lieto Fine, sia i Buoni che i Cattivi si ritrovano a allevare un loro Prescelto?
Quale dei due porterà la propria fazione alla vittoria?
Genere: Dark, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di Phentesia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'Accordo




Il Convento Contento era l'assemblea più importante- nonché l'unica- di tutto il White Realm. Convocava tutti gli abitanti del regno, senza alcuna esclusione, e si svolgeva nella torre Rewot, sopra una collina poco distante da Good, la capitale.
Migliaia di vesti dai colori più sgargianti e disparati si susseguivano all'entrata della Rewot, chiacchierando animatamente tra loro. Il tranquillo frastuono, alimentato ulteriolmente dall'orchestra che accoglieva i vari visitatori, si sentiva perfino da una delle salette più alte e appartate della torre.
Da una delle finestre della saletta, Topolino osservava pensieroso gli stendardi bianchi delle varie province ergersi come nuvole sopra la folla variopinta.
Qualunque fossero le sue preoccupazioni, vennero interrotte da un sonoro «Yuk!».
Pippo era comparso al suo fianco, colmo di depliant del programma perfino nelle orecchie. «Qualcosa non va, Topolino?»
«Oh no, Pippo» rispose lui, scuotendo la testa insieme alle orecchie paraboliche. «Ho solo una strana sensazione.»
«Allora vieni!» esclamò il suo amico, accompagnandolo con una mano collosa al tavolo degli altri. «Il mio bis-bis-bis diceva sempre che incollare in compagnia fa tornare l'allegria!»
«O ti fa venire voglia di spaccare qualcosa» borbottò Paperino, cercando di staccarsi le mani dal tubetto di colla e facendo sospirare Paperina, seduta accanto a lui.
Topolino non riuscì a trattenere un sorriso e si sedette vicino a Minnie, che tendeva il collo verso le finestre per riuscire a vedere la parata.
Quando si girò verso di lui, per poco non lo fece cadere a terra, colpendolo con le orecchie.
Minnie, apparentemente ignara del suo tentato Topolinicidio, ridacchiò. «Il Convento sembra ancora più rumoroso del solito, caro. C'è qualche occasione speciale?»
«Bè, si, naturalmente» spiegò lui, riordinando alcuni fogli. «Oggi si festeggia l'anniversario della separazione dal Black Realm, ricordi?»
«Ecco perché Megara era così di buon umore oggi!»
«Ma...» si intromise Paperina, con una nota di preoccupazione nella voce, «hai lasciato qualcuno di guardia al confine, vero?»
Topolino annuì, sospirando. «Ho dovuto mettere qualche soldato della Provincia del Sole*1 lì e anche sopra la torre. La considero una precauzione inutile, ma...»
«Con i Malvagi non si può mai sapere, abbiamo capito!» sbottò Paperino.
 
Il confine che separava i due regni di Phentesia, il White Realm e il Black Realm, era composto da un'articolata barriera magica, seguita da alte e possenti mura, progettate niente meno che dall'imperatore della Cina.
Gli uomini di guardia erano al massimo una decina, dato che ormai era chiaro a tutti che i Malvagi si fossero ritirati per sempre nel loro reame, umiliati da cocenti e ripetute sconfitte.
Proprio per quel motivo, i due fratelli Wilhelm e Jacob*2 erano ben impegnati in un'accesa partita a carte.
«Per me stiamo sbagliando» dichiarò Wilhelm, appoggiandosi all'elmo gettato sopra il tavolo.
«Cosa intendi dire?» chiese il fratello, continuando a mescolare le carte.
«Insomma...»
Alle spalle dei due, ben visibile dall'alto delle mura, la barriera magica tremolò e scomparve nell'aria.
«Poker non si gioca in due!»
Jacob liquidò la faccenda con una scrollata delle spalle. «Perché tu non hai mai giocato alla mia versione del gioco! Vedrai, non te ne pentirai!»
«E va bene...» sbuffò Wilhelm, grattandosi la barba. «A proposito di tue versioni, sei tu che hai portato queste?» domandò indicando due ampolle dall'aria invitante, che sembravano essere magicamente comparse sul tavolo.
«Saranno un pensiero della principessa Rapunzel, è sempre così gentile...»
«Ma sono comparse dal nulla...»
«Le avrà spedite Smemorina o Mama Odie! Qual è il problema, Wil?»
«Nulla, è che...»
«Non avrai mica paura di berle, vero?»
«Certo che no!» si irritò Wilhelm. Come a volerlo dimostrare, afferrò un'ampolla e la osservò.
Il liquido rosa sembrava tipico delle pozioni di Mama Odie e i suoi riflessi seducenti parevano invitarlo a bere.
Tolse il tappeto e tracannò tutto in un sorso, sfidando Jacob con lo sguardo.
L'improvviso sapore dolciastro gli fece scivolare per un attimo la testa sul tavolo.
«... Wil?» mormorò preoccupato Jacob.
Wilhelm si rizzò a sedere, entusiasta. «È buonissimo! Devi provarlo, Jacob!»
«Te l'avevo detto, io!» esclamò il fratello con un sorrisone soddisfatto, prima di svuotare anche lui la sua boccetta.
Si fissarono, ridendo.
«Dovremmo venirci più spesso qui!»
«Già! Altro che il Convento Contento!»
I due fratelli erano talmente sopraffatti dalle risate che quasi non riuscirono a smettere quando il naso di Jacob crebbe a dismisura e le orecchie di Wilhelm si allungarono.
«Che... che succede?» riuscì a rantolare Wil, mentre il fratello ancora ridacchiava.
Un attimo dopo, due lama con l'armatura giacevano svenuti a terra.
 
La Rewot era straordinariamente gremita quella sera.
Come ad ogni Convento Contento, d'altronde.
Se si aggiunge poi che ognuno dei presenti era impegnato in un'accesa conversazione con il proprio vicino, è scontato intuire il frastuono che infuriava, di gran lunga superiore a qualsiasi eventuale ballo di corte.
I muri bianco avorio della torre ospitavano centinaia- se non migliaia- di balconati, in quel momento tutti occupati, che permettevano di osservare e ascoltare al meglio ciò che veniva proclamato dal Consiglio Generale, riunito attorno ad un lungo tavolo al pianterreno.
Tutte occupate erano anche le sedie del tavolo, segno che ogni rappresentante o delegato del White Realm era presente.
A capotavola, ovviamente, sedeva Topolino che, terminata un'estenuante discussione con Pippo (si, quelle orecchie funzionavano benissimo e no, non assomigliavano a due padelle), si decise a richiamare l'attenzione del Convento.
Fece un segno eloquente al Bianconiglio che prese il fiato e soffiò con tutta la sua forza in un'enorme tromba.
Come ogni volta, funzionò: la torre piombò nel silenzio più che completo, riversando la propria attenzione su Topolino.
Il piccoletto si alzò solennemente in piedi (anche se pochi notarono la differenza) per iniziare il suo discorso.
«Hem, hem*3» tossicchiò e il suo sguardo scivolò su Rapunzel e Belle, il famoso duo Potteriano, scoprendole a scambiarsi uno sguardo complice, con annesso di risatine soffocate.
Le ignorò.
«Ehm... Buone e buoni! Abitanti del White Realm! Benvenuti a quello che di certo sarà uno splendido Convento! Il nostro regno vive ormai nella più completa pace e prosperità...»
«Oh, no» mormorò qualcuno alla sua destra. «Non quella predica!»
«Shhh, Paperino! Non farmi fare brutta figura!»
Topolino deglutì e continuò impelttellito.
«... periodo che è iniziato con l'esilio dei Malvagi...»
Le urla di giubilio e di gioia che di scatenarono nella torre interruppero bruscamente il bel discorso di Topolino. Da qualche parte, sopra di lui, Peter Pan e i Bimbi Sperduti cominciarono a fischiare la loro approvazione, mentre Robin Hood e la sua combriccola ebbero la bella idea di manifestare la loro felicità lanciando frecce a caso, che vennero prontamente fatte esplodere in fuochi d'artificio da Smemorina.
Topolino aspettò che il Convento si calmasse, ma quando da un lato della torre Merida iniziò a litigare furiosamente con Aurora, mentre dall'altro la band di Scat-Cat si esibì nel suo miglior sound jazz lanciando qua e là i biscotti di Tiana, si decise a saltare personalmente alla tromba del Bianconiglio.
E dopo due o tre strombacchi e un bell'acuto di Cenerentola e di Biancaneve, tutti si calmarono e si rivelarono nuovamente pronti per il suo discorso.
«Stavo dicendo...» ansimò ritornando al suo posto. «Il periodo di pace che è iniziato con l'esilio dei Malvagi...»
«Yu-uuuhu!! E vai così!!» ululò il Genio, immergendosi in una danza sfrenata che non ebbe però seguito.
«Ehm... uhm...scusate» mormorò imbarazzato per poi tirarsi forte in capelli e sparire in una nuvola di fumo blu.
Topolino rinunciò definitivamente a citare ancora i Malvagi, invidiando per un momento la sentinella sopra la torre, che si stava godendo la serata in tutta tranquillità.
 
La guardia in questione, Charles Perrault*4, se ne stava stravaccata su una seggiola e non condivideva affatto il pensiero di Topolino. Era un tipetto malinconico, un animo romantico e introverso, ma avrebbe tanto voluto avere un ruolo più importante nel Convento.
Sospirò, osservando l'immensa volta stellata, di un blu intenso, interrotto di tanto in tanto dalle sagome nere delle torri di Good.
Era una serata veramente romantica, una di quelle che Charles avrebbe voluto passare con Nakoma, la bella indiana, se mai avesse avuto il coraggio di rivolgerle anche solo la parola.
Sospirò ancora, stavolta con maggior malinconia, e immerse pigramente la mano nel suo cestino da spuntino.
Quasi si sorprese quando si ritrovò ad afferrare una bella mela rosso sangue.
Oh, il suo amore per Nakoma era come quel frutto. Bello, ardente e passionale.
Poco importava che fosse impossibile.
Si rigirò un'ultima volta la mela fra le mani e poi le diede un morso. Fece in tempo solo ad emettere un altro sospiro, prima di cadere a terra, con una strana risata che gli risuonava tra le orecchie.
 
Il Convento procedeva abbastanza tranquillamente. Topolino stava riprendendo fiducia nel suo discorso, ed era riuscito a mantenere la parola dalla figuraccia del Genio.
«E perciò» stava concludendo «dobbiamo continuare così, perché solo nell'unità...»
Un nuovo boato interruppe le sue parole, e per un attimo Topolino non capì chi del Convento potesse fare così tanto rumore, né tantomeno per quale motivo dovesse farlo.
Poi il suo sguardo seguì quello degli altri verso la porta principale. Non erano grida di gioia, né danze o incantesimi strani.
Erano come... esplosioni. Ed erano sempre più forti, come in avvicinamento.
Il Convento sembrava essersi cristallizzato.
Tutti sembravano trattenere il fiato, tutti rimamevano immobili ad attendere.
Solo Merlino e Mama Odie ebbero la prontezza di sfoderare l'uno la bacchetta, l'altra un bastone nodoso.
Ma, prima che potessero fare alcunché, il portone si scardinò cigolando.
Si schiantò rovinosamente a terra, provocando una nube di polvere.
Nonostante i vari tossicchii, nessuno poté fare a meno di distinguere le sagome che man mano stavano iniziando ad entrare, come nessuno poté non riconoscere quelle risate inconfondibili.
Ancora prima che entrassero, qualsiasi Buono ne era ormai certo.
I Malvagi erano ritornati.

Un alto uomo dal colorito bluastro e una donna dalle vesti nere e dall'alto scettro fecero il loro ingresso nella torre, come a capo di una parata.
«Buonasera, signore e signori! O forse dovrei dire, Buone e Buoni!» esclamò Ade, accompagnando le sue parole con un singolo battito di mani. «Vogliate scusarci per l'interruzione, speriamo di non aver disturbato troppo.»
«Ma ormai credevamo che l'avreste imparato» si intromise gelida Malefica, il corvo che le volteggiava con grazia attorno. «È segno di maleducazione ostinarsi a non invitare i propri vicini.»
Nella torre regnava il silenzio più assoluto e i passi dei due malvagi sembravano sostituire qualsiasi suono. Intanto, sui resti della porta, si accalcava il resto del gruppo.
Yzma, Grimilde, Jafar, Radcliffe, Facilier e Shan Yu entrarono a passo regale, ghignando e lanciando occhiate di puro odio a gran parte deI presenti. Alle loro spalle, all'aperto, un'intera orda di unni aspettava un eventuale ordine di massacro.
«Che cosa volete?» domandò Topolino. «Siete stati banditi.»
«Tu in special modo, Malefica!» urlò Serenella, trattenuta a stento da Fauna e Flora.
La Regina del Male alzò le soppracciglia. «Ma che gelida accoglienza. Proprio non me l'aspettavo da una fatina.»
«Topolino ha ragione» intervenne Merlino, riuscendo a placare qualsiasi altra replica. «Che cosa volete?»
«È semplice, nonno» disse serafico Facilier, dopo aver ammiccato ad una furente sirena. «Siamo qui per proporvi una piccola partita a poker, non è ovvio?» continuò, posando sul tavolo un bel mazzo di carte da poco rubate. «Avanti, chi si fa una giocata?»
«Non è di certo il momento, Facilier» commentò disgustato Jafar.
«Il motivo è comunque semplice » riprese Ade, mentre Yzma inveiva silenziosamente contro il Re delle Ombre. «In poche parole, vicini cari, abbiamo deciso di dichiararvi guerra.»
Ancora una volta un silenzio carico di tensione scese sull'intera torre.
Il pianto di un neonato spezzò quel clima, subito seguito da mormori sempre più concitati che iniziarono a trasformarsi in vere e proprie urla.
«Sapete benissimo che una vostra vittoria è impossibile» quasi strillò Topolino. In un attimo, si ritrovò ad essere osservato dall'intero Convento. «Sarebbe soltanto una perdita di vite riaprire un conflitto tra i due Reami, dato che i Buoni vincono sempre.»
Era il fato di Phentesia a decretarlo.
Malefica sogghignò. «La morte dei propri nemici ha un prezzo, Re Topolino» disse, riempiendo di disprezzo le sue ultime parole. «Voi quanto siete disposti a pagare?»
Topolino cercò di trovare una soluzione, mentre già il panico invadeva di nuovo la torre e gli scontri verbali tra Buoni e Malvagi minacciavano di degenerare.
Non poteva permettere un'altra guerra. Nonostante avessero la certezza della vittoria, le perdite sarebbero state ugualmente devastanti. E i Malvagi, pur di sterminarli, avrebbero scatenato continue battaglie.
«Le regole di Phentesia sono valide soltanto per i suoi abitanti» gli sussurrò una voce all'orecchio.
Topolino si voltò di scatto, ritrovandosi a pochi centimetri dal volto rugoso e stranamente serio di Mama Odie. La strega lo colpì alla testa con il suo bastone, che si rivelò essere il suo serpente. «Fa' il tuo dovere, adesso, e sbrigati, che la mia zuppa mi sta aspettando!»
«Le regole di Phentesia sono valide soltanto per i suoi abitanti!» ripeté a gran voce Topolino, mentre Mama Odie se ne andava canticchiando.
«E quindi?» domandò Ade, alzando un sopracciglio.
«Basterà prelevare due persone di un altro mondo, non soggetto alle nostre regole...» Topolino fissò prima Ade e poi Malefica. «E il loro scontro decreterà quale reame dominerà sull'altro. Per sempre.»
I due Malvagi si scambiavano un'occhiata, mentre il resto del Convento osservava sbalordito Topolino, che si stava già pentendo della sua proposta.
Era giusto caricare due persone di un peso simile?
Ma non poté rimurginare oltre.
«Accettiamo» stabilì Malefica con un gesto del capo, accarezzando Diablo, appollaiato sullo scettro.
«Bene» disse Topolino, provando a sovrastare le polemiche che cominciavano a scoppiare qua e là. «Ci rincontreremo tra una settimana al confine per discutere i dettagli.»
Malefica acconsentì con un altro cenno ed uscì, seguita da Jafar.
«Ci si vede, gente!» esclamò Ade, sbracciandosi per salutare il Convento e lasciando Radcliffe e Shan Yu a prelevare Grimilde da una rissa con Kida.
Facilier e Yzma uscirono subito dopo, non prima di aver dato accidentalmente fuoco al sedere del povero Winnie the Pooh.
«Oh, rabbia» si lasciò sfuggire l'orsetto, mentre Turchina lo aggiustava con un colpo di bacchetta.
Il Convento Contento piombò definitivamente nel caos.
I Buoni correvano o volavano da una parte all'altra, gridavano, urlavano e cercavano di chiarirsi o scambiarsi come meglio potevano le idee.
Topolino si ritrovò ad imitare lo sconforto di Winnie, mentre gran parte della tavolata si precipitava da lui, carica di domande e aspettative.


Disclaimer:i personaggi da me utilizzati appartengono esclusivamente alla Walt Disney e alla Disney and Pixar Productions. Tuttavia, i personaggi e i luoghi originali della storia e dell'intera serie appartengono in esclusiva a me.


N.d.A (tana di Nox)
Buonsalve! Eccomi qui, con un ritardo terribile, ma eccomi qui. Ho deciso di iniziare con una breve storia a capitoli con la pre-adozione di Nerissa e Helios, che avverrà nel prossimo capitolo. 
Che dire... Spero vi piaccia.
Ecco qui le note:
*1 (Provincia del Sole): la provincia governata da Rapunzel e dalla sua famiglia.
*2 (Wilhelm e Jacob): i due nomi sono quelli dei Fratelli Grimm, "ideatori" di gran parte delle storie ora conosciute.
*3 (Hem, hem...): tipico schiarimento di gola di Dolores Umbridge, comparsa a partire da Harry Potter e l'Ordine della Fenice.
*4 (Charles Perrault): altro scrittore, famoso per le sue "Fiabe di Mamma Oca".
Dare questi nomi alle comparse è stato una sorta di omaggio agli scrittori che hanno reso possibile la stesura delle fiabe più famose, materia prima della Disney, dopotutto.
Riguardo alla geografia, come forse avrete intuito, il Regno di Phentesia è diviso in due reami, il White Realm (abitato dai Buoni) e il Black Realm (popolato dai Malvagi).
Ho pensato di dividere il White Realm in differenti province, governate dai personaggi più famosi. A capo di tutti vi sta l'Assemblea Generale, che riunisce il Convento Contento anche più volte al mese. Del Black Realm si parlerà più avanti.
Come già detto, i primi due o tre capitoli saranno intervallati da squarci della vita di Nerissa e forse anche di Helios, piccoli attimi di comicità. Ma a partire dal quinto capitolo si entrerà nella Death!fic.
Ho immaginato che i vari personaggi si fossero trovati a Phentesia dopo lo svolgimento del loro cartone. Solo i personaggi deceduti nei primi 20-30 minuti dei cartoni sono morti (in pratica, i Cattivi morti sono vivi e vegeti, mentre gente come Mufasa o la mamma di Bambi sono morti. Eh, è la vita), in più sono presenti solo alcuni sequel (i più degni per capirci). Ci tengo a ribadire che l'immagine ad inizio capitolo non è mia: l'ho trovata molto tempo fa e adattata alla storia. Appena trovo l'autrice ve la segnalo.
Ah, dimenticavo: il titolo è assolutamente provvisorio, se avete qualcosa di meglio sparate pure :)
Spero che vi sia piaciuto :)
Un grazie a tutti coloro che sono giunti fin qui, anche da parte di Nerissa per coloro che avranno il coraggio di recensire.
Baci
Nox


P.s: un'ultima cosa, per decidere a quale delle mie long dare precedenza, mi baserò principalmente sulle recensioni ricevute, quindi l'arrivo del prossimo capitolo potrà variare.

  
Leggi le 30 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Disney / Vai alla pagina dell'autore: Lumos and Nox