Fanfic su attori > Ben Barnes
Segui la storia  |       
Autore: SusanTheGentle    04/09/2014    13 recensioni
Lui fece una mezza risata, ma senza allegria.
«Buffo pensare a me come a una persona normale»
«Ma tu sei una persona normale, Ben»

______________________________________________________
Nell'inverno 2013, Claire Riccardi si trasferisce negli Stati Uniti d'America, più precisamente nello Utah, nella città di Ogden, decisa a dare una svolta alla sua vita. E proprio quello stesso inverno, in quella stessa città, Ben Barnes si sta preparando a girare il suo prossimo film. Il destino, o semplicemente il caso, fa sì che i due si conoscano. Ed è in questo scenario che i loro mondi si scontrano. Entrambi con una dolorosa storia sentimentale alle spalle, si trovano, si comprendono. Le loro vite così diverse si intrecciano e, inevitabilmente, l'amicizia lascia spazio a un sentimento più profondo.
Ma possono due persone tanto dissimili vivere una relazione in totale libertà? Possono, se le cicatrici bruciano ancora e hanno tanta paura di amare di nuovo?
La storia può sembrare sempre la stessa: la cameriera e l'attore. Forse, all'inizio può sembrare così, ma questa è una storia di sentimenti, di vita e d'amore. Soprattutto d'amore.
E' la storia di Ben e Claire.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie ''A Place For Us''
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

3.Rivedersi


Il momento in cui ti dicono ‘di là c’è un uomo che chiede di te’ ...

 


Ben era sempre molto entusiasta quando iniziava un nuovo lavoro. Il primo giorno sul set era ogni volta un’esperienza elettrizzante, nuova, stimolante: prendere confidenza con il luogo, con i colleghi attori, e anche con chi lavorava dietro le quinte.
Aamava recitare, era tutto per lui, tutta la sua vita, e non l’avrebbe cambiata con nient’altro al mondo.
A differenza di quelle persone per le quali tutte le porte sembrano aperte, la scalata al successo, la realizzazione di tutti i suoi sogni, dei suoi obbiettivi, non era stata così facile.
Era un ragazzo determinato, intelligente, consapevole che le delusioni e le battute d’arresto, nella sua carriera, erano inevitabili.
Ma Ben non era un tipo che mollava facilmente: determinato come pochi, quando voleva una cosa la otteneva. E il suo impegno era noto a tutti. Per quel film, ad esempio, gli era stato richiesto di imparare a suonare la chitarra, e lui l’aveva fatto.
Volere è potere.
Quella volta, come le altre, avrebbe dato il meglio di sé.
Impegnarsi avrebbe dovuto essere la più importante, tuttavia, da un pò di tempo a quella parte, nutriva una punta d’insoddisfazione.
Faceva quello che aveva sempre voluto fare: l’attore. Ma voleva qualcosa di più.
C’erano momenti in cui si diceva che non faceva abbastanza, pur dando tutto ciò che gli era possibile dare, faticando e sudando per raggiungere i risultati voluti.
I riconoscimenti arrivavano, non poteva lamentarsi della notorietà raggiunta, ma…a volte, gli sembrava di non essere all’altezza. Di cosa, nemmeno lui lo sapeva.
Guardò il suo riflesso nello specchio del bagno della camera dell’hotel in cui alloggiava il cast, situato non troppo lontano dagli studi cinematografici. Un attimo solo per scrutarsi dentro, per cacciare le insoddisfazioni in un angolo qualsiasi.
Da più di un anno si era trasferito in America per avere maggiori possibilità di successo. Ma durante questo periodo era cambiato, non poteva negarlo. Suo fratello avrebbe detto che era troppo attaccato alla fama.
Forse era vero. Ultimamente, almeno…
Tuttavia, Ben voleva concentrarsi sulla carriera, per ora. Non aveva tempo per altro, e nemmeno voleva altro.
Scese in strada, chiudendo la zip del giaccone. Non nevicava più, ma faceva forse più freddo di ieri.
Davanti all’hotel trovò Tyler che lo aspettava in auto, già alle prese con il suo telefono. Ben occupò il sedile del passeggero, sperando con tutto il cuore che il suo agente non ricominciasse a blaterare come aveva fatto la sera prima...
Per tutto il tragitto dalla stazione di Ogden all’appartamento, aveva dovuto sorbirsi gli sproloqui di Tyler sulla negligenza, la poca professionalità e la mancanza di puntualità
«Ma hai capito cosa mi è successo?» gli aveva chiesto Ben, esausto come se avesse corso i cento metri.
«Sì: sei arrivato in ritardo!»
Buonanotte, Tyler…
«Cosa pretendevi? Che mi mettessi in mezzo all’aeroporto a gridare alla neve ‘non cadere, devo girare un film!’ »
«Ecco, sarebbe stata un’idea»
Ben lo aveva guardato con tanto d’occhi.
Oh, bè, per quel che ne sapeva, il suo agente sarebbe stato capacissimo di farlo se si fosse trovato al posto suo. Se qualcosa non andava come programmato, Tyler schizzava di brutto…
«Dove andiamo a fare colazione?» gli chiese quest’ultimo, posando il cellulare e accendendo il motore.
Ben rimase in silenzio quei pochi secondi che gli permisero di ricordarsi un indirizzo…
Ma subito ci ripensò. Non sarebbe andato al locale di Claire insieme a Tyler. Lui era già sul piede di guerra, se poi gli avesse proposto di recarsi in un posto perché doveva incontrare una persona…una ragazza…di sicuro avrebbe iniziato a dirgli che non aveva tempo da perdere con le donne, non adesso, soprattutto con una fan.
Nel fare un lavoro come il suo, c’era sempre il rischio di incontrare persone che ti avvicinavano solo per tornaconto personale. Poteva anche non sembrare, ma esisteva un sottile divario tra sincerità e ipocrisia. Spesso, era davvero difficile riconoscere l’una o l’altra. Ben lo sapeva, ma sapeva anche che non era il caso di Claire, la quale era stata tanto dolce e cortese con lui.
Comunque, non aveva alcuna intenzione di cominciare una relazione sentimentale. Per un po’, di donne non ne voleva sapere. L’ultima esperienza era stata alquanto…
Meglio non ricordarsela...
Non avrebbe più avuto una ragazza che cercava solo di apparire ai suoi occhi il più perfetta possibile, che cercava solo di piacergli, ma che in realtà era totalmente priva di carattere e personalità. Per quanto carine, quel genere di di donne non erano il suo tipo. Ne aveva incontrate fin troppe così, e iniziava a pensare che non ne esistessero di diverse, almeno nello show business.
Dubitava che avrebbe mai trovato quella giusta, ma poteva andar bene anche così: aveva il suo lavoro, che altro contava di più?
L’amore non aveva mai bussato alla sua porta, e Ben nemmeno voleva che accadesse. Non più.
Forse non era fatto per l’amore. Non sarebbe mai stato pronto per un sentimento così forte e totalmente irrazionale.


Arrivati agli studi, le riprese iniziarono quasi subito. Conosceva già la regista e un altro paio di persone incontrate ai casting, e soprattutto Katherine, la sua co-protagonista, con la quale aveva già lavorato una volta. 
Benché fosse una persona molto riservata, Ben era spiritoso e divertente, amichevole e gentile, cosa che gli permetteva di fare amicizia abbastanza facilmente.
La prima giornata di lavoro andò più che bene.
Verso l’ora di pranzo, qualcuno propose di uscire a mangiare. E c’era un posto che Ben avrebbe trovato perfetto…


 
***


L’All the Perks era una bella caffetteria in stile rustico. Il locale era pervaso costantemente da un aroma di cannella, che a Claire piaceva da impazzire.
La prima volta che c’era stata, le aveva subito ricordato un piccolo rifugio di montagna, con i suoi colori caldi, il camino, le pietre incastonate alle pareti e le travi di legno sul soffitto.
Il locale prevedeva un servizio completo, dalla colazione alla cena. Ma non era certo un ristorante di lusso, tutt’altro: era un posto molto informale, con prezzi abbordabili a tutti, dove passava gente di tutti i tipi.
Le ore calde (come le chiamava Joseph) erano ovviamente quelle dei pasti, le più tranquille quelle del pomeriggio, nelle quali si potevano trovare clienti seduti comodamente a leggere il giornale, ragazzi che studiavano, clienti abituali che rimanevano a chiacchierare fino all’ora di chiusura…
In tutto questo, Claire aveva uno dei ruoli più importanti: quello di preparare dolci.
Le era sempre piaciuto pasticciare in cucina, la rilassava, e così si era scoperta una provetta pasticcera.
Appena arrivata, si era messa subito al lavoro, i capelli raccolti in una coda di cavallo e il grembiule sopra gli abiti. Sua cugina Lory avrebbe preferito che si riposasse dal viaggio, ma Claire fu categorica.
«Stavolta non sono vostra ospite, sono una vostra dipendente» le aveva ricordato.
«Non dire così, suona orrendo» protestò la cugina, mentre dava la pappa alla sua bambina Maddy.
Maddy aveva due anni, i capelli chiari e due occhioni azzurri come la mamma. Un’adorabile peste.
Era l’una e mezza del pomeriggio, ora nella quale Lory e Joseph pranzavano di solito.
«Tienimi un attimo Maddy» disse Lory, «vado di là a vedere se Jo ha bisogno»
Claire prese in braccio la cuginetta, lanciando un’occhiata attraverso la porta a vetri della cucina.
«Sai che doveva venire a trovarmi un amico, oggi?» disse alla bambina.
«Chi?»
«Il Principe Caspian»
Maddy aprì la bocca in una grande ‘O’.
Claire rise.
Aveva sperato davvero che Ben venisse a trovarla.
Va bene, erano entrambi a Ogden da meno di ventiquattro ore, per cui, forse, avrebbe dovuto attendere qualche giorno prima di vederlo di nuovo.
Ma lo avrebbe poi rivisto?
Lui era certamente sul set a quell’ora. Non si sarebbe ricordato di lei con tutto quello che aveva da fare.
Si aspettava davvero che Ben…?
Sì.
Sì, ci credeva. E lo avrebbe sperato tutto il giorno e per quelli a venire.
Ad un tratto, Lory ritornò in cucina, bianca come un cencio.
«Che è successo?» chiese Claire, spaventata, sempre tenendo in braccio Maddy.
«E’…è…lui!»
Claire fece uno sguardo da miope. «Non ho capito. E’ successo qualcosa a Joseph?»
Lory scosse il capo, balbettando di nuovo: «Di là…è lui…oddiomiosanto!»
«Chi?»
«Ben Barnes!!!»
Claire sentì il cuore balzarle in gola.
In quel momento, Joseph mise la testa dentro la cucina «Claire, di là c’è un uomo che chiede di te»
«Un uomoooooooo!!!!!!!!»
«Ma cosa urli, Lory, sei scema??» fece Joseph.
«Non è un uomo qualunque, è Ben Barnes!»
«Aahh…» fece Joseph rivolto a Claire, i pugni sui fianchi, «il tizio con cui hai traviato mia moglie. Lo sai che se lo sogna di notte?»
Ma Claire non ascoltava una parola.
Un uomo…
C’era un uomo…
Un-uomo.
Finiscila di fare l’idiota e vai di là!!!
Senza nemmeno chiedere se fosse davvero lui – il suo istinto le diceva che doveva esserlo per forza – Claire uscì dalla cucina e sbucò direttamente dietro il bancone.
E là davanti, più bello che mai, c’era…
Con il sorriso che le fece, sarebbe potuta morire felice e senza rimpianti…
Accoglietemi angeli del cielo. Amen.
«Ciao!» la salutò lui.
Lei sfoderò un sorriso raggiante. «Ben!»
Alle sue spalle, Lory e Joseph sbirciavano la scena, vedendo il sorriso di Ben Barnes abbandonare il suo viso.
Lui, adesso, fissava Claire con un’espressione assolutamente sconcertata.
Chi diavolo era la bambina che teneva in braccio?, pensò Ben con una punta di panico.
Oddio, aveva una figlia…
No, era impossibile.
Aspetta…la sera prima, Claire gli aveva detto che sua cugina aveva una figlia piccola, per cui…
«Non…non è tua» le chiese, indicando Maddy.
Claire rise. «Oh, no! E’ la figlia di Lory»
«Ah…»
Sospiro…
«Non mi avevi detto che la tua amica era così carina» si intromise una donna bionda che Claire non conosceva. O meglio, sì che la conosceva: era un’attrice. Era Katherine Heigl! E le aveva detto che era carina. Pronunciato da una donna così bella era davvero un complimento.
«Ben mi ha detto che ti ha conosciuta ieri, in treno» disse Katherine. «Mi ha raccontato la vostra comune disavventura. L’ho trovata divertente»
«Sì, bè, non è stato tanto male» balbettò Claire.
Lory si avvicinò di soppiatto, prendendo la figlia dalle braccia di Claire e guardando Ben con gli occhi sbarrati.
«Salve» la salutò Ben.
«Lei è mia cugina Lory, ma credo che tu l’abbia capito» fece Claire.
«Già. Anche lei è una mia fan, se non ricordo male»
«S-s-s-ì» balbettò Lory, che sembrava una statua di sale.
«Ordinate?» chiese poi Joseph.
«Sì, grazie. Siamo in quattro » rispose Katherine, voltandosi verso gli altri due attori che erano venuti con lei e Ben.
«Sedetevi pure dove volete» disse Joseph, tranquillissimo.
«Grazie. Ben, noi prendiamo posto, tu resta pure qui a chiacchierare con la tua amica»
«Un attimo solo. Claire, vieni» fece Lory, afferrando Claire e trascinandola di nuovo verso la cucina.
Al riparo da occhi e orecchie indiscrete, mettendo Maddy a sedere sul piano da lavoro, Lory affrontò Claire. 
«Stai un momentino qui buona, amore, io devo parlare con questa disgraziata…»
Claire si ritrasse, spaventata. «Cosa c’è?»
Lory la prese per le spalle, l’aria minacciosa. «Cosa c’è???» sibilò. Per poco non le spuntò la lingua biforcuta. «Te lo do io il ‘cosa c’è’! Ieri sera, quando mi hai detto che avevi incontrato Ben sul treno, non mi avevi detto che sarebbe venuto qui!»
«L-lo so, è vero, scusami. E’ che non osavo sperarci nemmeno io. Insomma, lo speravo con tutto il cuore, ma sapevo che poteva anche non succedere e non volevo illudermi. Così, per non rimanere troppo delusa, non…»
«Adesso capisco perché è tutto il giorno che quando si apre la porta salti via come una molla!»
Claire fece spallucce. Era vero, dopotutto: lo aspettava. 
«Senti, posso andare adesso?»
Lory sospirò. «Sì. Però... Oddio, ora che facciamo?»
«In che senso?»
«Come sarebbe?! C’è Ben Barnes nel nostro locale! Cosa dobbiamo fare?!»
«Niente. Torniamo di là e ci parliamo normalmente»
«Fosse facile…»
«Guarda che non è impossibile, Lory. Anche io non lo avrei mai pensato, ma è più facile di quando non sembri. Ben è una persona normalissima»
Tremendamente affascinante, ma normalissima…





Ecco, siamo solo al terzo capitolo e io già posto in ritardo…bè, non di molto, ma ieri sera ero troppo stanca e sono crollata sul divano senza riuscire ad accendere il pc…sorry…
L’importante però è aver aggiornato, no? 
Questi primi capitoli sono un pò corti, ma credo che inizieranno ad allungarsi tra un pò. Non mi soffermo molto sulle descrizioni, preferisco approfondire di più l'introspezione dei personaggi. Ora, io non pretendo di sapere com'è Ben, ma spero che il mio Ben vi piaccia.
Aspetto i commenti!

Ringrazio:
Per le seguite:
ChibiRoby, Fra_STSF, Halfblood_Slytherin, HarryPotter11, Nadie, Shadowfax, soffsnix, SweetSmile _joy
Per le ricordate: Halfbood_Slytherin
Per le recensioni del primo capitolo: _Fedra_, Fra_STSF, Nadie, Shadowfax, _joy

Per gli aggiornamenti di questa storia e di Night&Day, mi trovate sempre alla mia pagina facebook
Grazie a tutti e alla prossima!!!
Susan♥
   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Ben Barnes / Vai alla pagina dell'autore: SusanTheGentle