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Autore: supermafri    04/09/2014    3 recensioni
l Tomoe x Nanami l One-shot l 812 parole l
"Sgranò gli occhi vacui e un tremore danzò lungo la schiena, le braccia, le gambe, il petto e le orecchie, che dopo aver udito tale voce flautata, s'appiattirono. Le parole musicavano misteriose nella tempesta di mille e mille farfalle perlacee e lo stropiccio delle loro ali scandiva il battito instabile del suo cuore."
Spero di avervi incuriosito un po'.. Buona lettura. Baci, Supermafri^^
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sore dake o motte iru.
~ Machigatta Ai ~
 
 
L'estate era calda alle fronde del ciliegio invecchiato e scottato dai raggi pomeridiani. Le foglioline verdognole sparse a mucchi sulla grande chioma troneggiante e maestosa alla vista erbosa e rampicante, i petali dolci e delicati rimpiazzati da succosi e sanguigni bocconcini prelibati, la corteccia dura e rigida e colonna portante dell'albero da frutto eran tutto parte dell'imperiale ed austero orizzonte. 
Solo due animi puri e perduti nel loro mar beavano la distesa immacolata e giovavano allo spazio infinito con la sola aura che batteva all'unisono, una stessa cadenza, uno stesso suono, una stessa melodia, interminabile
Le figure del Paradiso sostavano piene di compassione e intrise d'amore nello sguardo dell'altro, ai piedi delle radici infossate, adagiati sulla panchina legnosa e intagliata. 
Ma lui non era altro che un demone adulatore. 
Ma lei non era altro che un'umana insignificante.

E così teneramente abbracciati lasciavano correre il tempo, prima a piccoli passi rumoreggianti, poi più lunghi e pesanti. 
Silenziosi. 
Indifferenti. 
Presenti. 
Vivi. 
Scalpitanti. 
Disturbanti. 
Fastidiosi. 
Insopportabili. 
Indelebili. 

I segni della vecchiaia sul volto candido e allegro di Nanami, ancora attorniati dallo splendido sorriso che irradiava ogni più striminzito spicchio terreno, e il viso ancora insaturo e perfetto della volpe divina, le gote che brillavano, i capelli che riflettevano e illuminavano a loro volta, gli occhi che perdevano il loro vispo luccichio. 
Cos'è il tempo per un demone? 
Un nulla. 
Ma quand'è che il nulla decide di diventare il tutto? 

Lentamente il corpo della Dea si deteriorava e si consumava, diventava nebbia e moriva, felice
La volpe abbandonata contemplava il cielo pulito, il grande specchio d'acqua, e vedeva quanto la gioia dell'amata mescolata all'amarezza e alla spietata sofferenza del destino riempiva le sue membra contratte dal dolore e dalla disperazione.
 
 
 
Aprì gli occhi di soprassalto dolorante e indolenzito dal miasma notturno, quello che tutto avvolge, quello che tutto soffoca inevitabilmente.
L'incubo si era insinuato nella sua anima, nella sua carne, tra i suoi sospiri e non accennava a lasciare il suo cuore di bestia, privato delle verità del passato.
 
 
"... L'amore tra umani e yōkai è sbagliato... 
... È un pericolo...
... Devo fermarmi o finirò per dipendere da lei..."
 
 
Pensieri di repressione si insinuavano nella sua mente, si contorcevano e si agitavano implacabili, mentre la luna radiosa suonava da rintocco a tutti gli attimi di beatitudine e allegria con la sua Dea. Qualcosa di distorto si intrufolava sotto i vestiti, punzecchiava la pelle e appesantiva la coscienza.

 
"È troppo tardi, Tomoe... È troppo tardi...".
 
 
Sgranò gli occhi vacui e un tremore danzò lungo la schiena, le braccia, le gambe, il petto e le orecchie, che dopo aver udito tale voce flautata, s'appiattirono. Le parole musicavano misteriose nella tempesta di mille e mille farfalle perlacee e lo stropiccio delle loro ali scandiva il battito instabile del suo cuore.
Lo sapeva... Sapeva che ormai lei era tutto ciò che aveva, avrebbe rinunciato alla sua misera esistenza, solo rifiutava di credere, preferiva ingannarsi e nascondersi dietro alle regole sacre e inviolabili
Lui non era innamorato, soltanto l'ammirava e la proteggeva, come da buon servo.
Eppure una parte di lui la desiderava e si odiava per il solo pensiero. Si disprezzava per averla ulteriormente allontanata dagli umani. Si disgustava anche solo per aver osato sfiorarla.
Ma lui lo sapeva...
Sapeva che non solo quel mondo l'avrebbe fatta soffrire, ma anche lui, di questo passo, l'avrebbe condotta alla rovina, perché il Demonio gliela avrebbe portata via, come... come in passato.
 
 
***
 
 
La dolce Nanami, distesa sul comodo e caldo futon, alzava il fragile braccio verso il soffitto della stanza, come a voler accogliere tra le sue piccole mani quello che di sacro poteva trovare, e portava il palmo all'altezza del petto. E il suo cuore veniva schiaffato da tutte le emozioni e i sentimenti che riusciva a contenere, per poi abbandonarsi alla contemplazione di quelle sensazioni che la volpe ancora le donava.
Quel bacio rubatole la sera precedente, era reale?
Il suo significato era essenzialmente diverso da come la Dea lo desiderava?

Se così fosse stato, poteva dirsi ancora lontana dalla meta. La scalata sarebbe stata ancora dura e impegnativa, ma non per questo si sarebbe arresa, anzi, la cosa la spronava ancor di più. Non poteva la Dea "delle coppiette felici" essere lei stessa incapace nel suo lavoro. Ebbene si sarebbe fatta valere, avrebbe fatto vedere di che pasta era fatta; chissà se magari anche Mikage l'avrebbe trovata all'altezza del dono assegnatole e chissà se qualcuno lassù le avrebbe dato una mano in un compito così difficile... L'unica cosa che sarebbe però importata era che avrebbe dato anima e corpo per questo suo sogno proibito e al diavolo il mondo che le crollava addosso; e al diavolo il passato e tutti i suoi segreti; e al diavolo chi si contrapponeva a questo amore.
 
Un amore inconcepibile.
Un amore dal suono del peccato.
Un amore, essenzialmente, sbagliato.

 

 
 
 
 
***
 
...Angolo autrice...
 
Salve minna^^
Sono nuova del fandom
 e spero di non aver combinato disastri 
in questa piccola One-shottina 
un po' deprimente,
se dir si voglia.
Il titolo significa letteralmente:
 
" Solo per averla.
~ Amore Sbagliato ~ "
 
Ora vi spiegherò cosa ho desiderato comunicare
con queste parole...
Il titolo di per sé sta ad indicare il fatto 
che pur di averla accanto, 
Tomoe, non solo sacrificherebbe
questo suo amore 
inverosimile e malsano,
ma cederebbe la sua stessa vita
per Nanami,
la sua Dea,
e non solo in qualità di servo.
Nonostante ciò, 
cerca di convincersi del contrario.
Le sue paure si fondano sia sul passato,
con una Nanami molto malata
 - malattia accomunata al Demonio, 
che strappa la vita  per punizione -,
 e sul futuro,
con quel suo triste sogno.
Spero di aver chiarito tutto,
per ulteriori dubbi
sono sempre disponibile.
Aspetto un vostro piccolo commentino,
anche solo per sottigliezze...
Baci, Supermafri <3
  
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