Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Sarapia    04/09/2014    1 recensioni
Lily attende James per un appuntamento, ma lui non si presenta. solo dopo una serie di impreviste ascolta qualcosa che non avrebbe dovuto e che vede, tra i vari personaggi, protagonisti James e Piton.
Genere: Azione, Fluff, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L' orizzonte si apprestò a cingersi di rosso e seppi di non avere speranze: James non si sarebbe presentato.

Era stata una scena la sua, solo e soltanto una sceneggiata, pensai tornando al castello con passo grave. A lui in realtà non interessavo; che stupida che ero stata a pensare il contrario! Probabilmente ero solo il mezzo per far star male Sev, un altro di quelli che cominciavo a detestare.

Odiavo il suo atteggiamento iperprotettitvo: sono ormai al sesto anno! Saprò cosa è giusto e cosa no. No, infatti, forse Sev aveva ragione. Dovevo essere totalmente stupida per essermi presentata all' appuntamento di James, ma giurai a me stessa che una bella fattura questa volta non gliel' avrebbe tolta proprio nessuno!

Salii le scale del castello a passo di marcia, decisa a salire nel dormitorio maschile dove probabilmente lui e i suoi tre amici idioti si stavano sganasciando dalle risate, e mi ritrovai dinnanzi alla Signora Grassa.

-Parola d' ordine.- fece lei con voce pomposa.

-Gorgosprizzi.- dissi accennando già a passare, ma il ritratto rimase chiuso. -Gorgosprizzi!- ripetei.

Niente.

-La parola d' ordine è stata cambiata questo pomeriggio, signorina Evans.- spiegò la Signora Grassa.

-Ma sono un prefetto!- stavo veramente perdendo la pazienza.

-Appunto.-

Poi ricordai il bigliettino che avevo letto solo di sfuggita e che avevo lasciato sul letto.

 

Ore 18:00 incontro con i prefetti nello studio del Preside per stabilire le nuove parole d' ordine.

 

E io dov' ero a quell' ora? Ah sì, ad aspettare quell' idiota di Potter!

-Va bene,- mi rassegnai allontanandomi -va bene!-

Avrei atteso fino a cena e sarei salita con qualcuno. Poi naturalmente avrei ucciso James Potter.

Vagai per i corridoi bui e deserti di quel pomeriggio di fine aprile e, dopo una mezz' ora abbondante impiegata a selezionare le migliori fatture, udii un paio di voci provenire da un' aula vuota.

-Dannazione, dammi almeno la possibilità di spiegarle!-

James.

-Crucio!-

Sev.

Spalancai gli occhi inorridita nell' udire i gemiti di James mentre veniva torturato.

-Non è leale!- intervenne una terza voce. Sirius, forse. -Ci hai condotto qui con la maledizione Imperio mentre Dio solo sa cosa avevamo per la testa! In particolar modo James.-

-Per colpa tua Lily mi odierà!- esclamò James inviperito e aprii piano la porta per sbirciare meglio.

Severus e quattro suoi amici Serpeverde stavano in una fila compatta con le bacchette sfoderate dinanzi ai corpi legati a terra di James e Sirius.

-E' naturale che ti odi- ringhiò Severus con disprezzo. -Deve odiarti!-

Non potei trattenermi ulteriormente. Spalancai la porta ed entrai con passo malfermo. Tentai di chiudere la bocca, ma sospettai invece di avere il volto cereo.

-Piton, abbiamo un problema.- disse Lestrange vedendomi entrare.

-Lily.- borbottò Severus basito. -Cosa ci fai qui?- disse tentando un sorriso. Ne uscì solo una smorfia.

-Scusa Lily.- disse James steso a terra. Pareva che parlare gli costasse uno sforzo enorme.

Severus gli rivolse un' occhiata di disgusto, ma non disse nulla.

-Cosa sta succedendo?- chiesi invece io, ritrovando un filo di voce. Bastava, perchè nell' aula c' era un silenzio innaturale.

-Oh, niente di cui preoccuparsi, Lily,- disse Sev avvicinandosi con gli angoli della bocca alzati nel tentativo di un sorriso rassicurante. Ebbi paura. -James e Sirius ci hanno provocato e per una volta abbiamo avuto la nostra rivincita. Qualche fattura, sai, le solite cose...- mentì.

-Io c' ero.- lo interruppi con più forza.

-Da quanto?- si limitò a chiedere Severus, questa volta impietrito e senza l' ombra di un sorriso.

-Da quanto basta.- ribattei.

Vidi con la coda dell' occhio che Rosier stava lentamente alzando la bacchetta. Con disinvoltura mimai il gesto di spostarmi una ciocca di capelli rossi dal volto, ma in realtà quando posai la mano potevo toccare la bacchetta magica, da quanto mi ero avvicinata.

-Bene. Allora devi perdonarmi Lily, ma devo farlo.- mormorò Severus, più pallido del solito.

-Vattene, Lily!- esclamò James con un rantolo.

Vidi Rosier alzare rapidamente la bacchetta, ma io fui più veloce. Schivai quello che sospettai essere un Oblivion e gettai a Rosier uno stupeficium che lo fece volare per tutta la stanza.

MacNair aveva tratto la bacchetta dalla tasca e me la puntava contro, ma questa volta invece di contrattaccare liberai James e Sirius facendo Evanescere le corde spessissime che li legavano.

-Accio bacchette!- urlai attirando a me le due bacchette gettate in malo modo nell' angolo e le restituii ai due proprietari. James si alzò a fatica, spinto dalla forza di volontà, ma Sirius non riusciva a mettersi su. Mi chiesi quanto erano stati torturati.

La maledizione di Lestrange mi sfiorò l' orecchio e MacNair riuscì a scaraventare Sirius, ancora a terra, dall' altra parte della stanza.

-Basta così.- stabilì James con voce ferma. Non so dove trovasse quella forza: era pallido e visibilmente stremato, eppure stava in piedi ad affrontare la situazione con coraggio.

-Questa faccenda riguarda solo me e te, Mocciosus.- ringhiò a denti stretti.

Vidi Severus storcere la bocca: non so quanto gli sarebbe convenuto un duello con James, però quest' ultimo era decisamente stremato. Sev parve pensarla allo stesso modo e un sorriso gli incurvò le labbra sottilissime.

Personalmente mi chiedevo se James fosse stato in grado anche solo di reggersi in piedi, ma non l' avevo mai visto così determinato. Mai.

-E sia, Potter.- dichiarò Severus a voce alta. -Così Lily vedrà finalmente chi è il migliore tra di noi.-.

Sinceramente ormai mi importava veramente poco di quel dato, ma non dissi nulla.

-Giù le bacchette Lestrange, MacNair. Anche tu, Rosier.- fece lui rivolto a Rosier che si stava lentamente rialzando con uno sguardo inferocito.

Sirius era ancora a terra, ma vedevo il petto alzarsi impercettibilmente. Per lo meno era vivo. Mi chiesi invece cosa ne sarebbe stato di James. Trattenni le lacrime.

I due si misero l' uno contro l' altro e abbozzarono quello che sarebbe dovuto essere un inchino. James già sudava per lo sforzo di quel minimo gesto, ma non diede a vedere alcuna debolezza.

I due si allontanarono con lunghe falcate decise e finalmente si misero l' uno contro l' altro.

Mentalmente contai insieme a loro.

1...

Rosier sghignazzava rumorosamente nell' angolo.

2...

Ma perchè Sirius ancora non si alzava? Forse era svenuto. Sì, probabilmente era così.

3!

Il duello cominciò.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sarapia