Anime & Manga > Kuroko no Basket
Ricorda la storia  |      
Autore: Winged_Crow    04/09/2014    3 recensioni
"L'atmosfera si incupì, Aomine non riuscì a replicare.
Ammettere di essere geloso era l'unica scelta? Prenderlo in braccio e baciarlo forse sarebbe stato meglio?
Non importava, doveva eliminare quel terribile pensiero che tormentava la sua testa.
Dentro di sé nutriva un desiderio irrefrenabile, necessitava del corpo esile di Kuroko. Non gli importava se qualcuno li avrebbe visti: Kuroko era davanti a lui. E non gli resisteva."
Una Aomine x Kuroko, la mia quarta ff. Spero vi possa piacere, aspetto le vostre recensioni! çAç
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Daiki Aomine, Tetsuya Kuroko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Winter cup, Seirin vs Touou.

Nessuno se l'aspettava, quel risultato finale.
Aomine, l'asso della Kiseki no Sedai, fu sconfitto.
Ammisero tutti che la sconfitta dell'accademia Touou necessitava una quantità dispendiosa di forza fisica, e probabilmente, anche mentale.
Il ragazzo dai capelli blu, non riusciva a crederci.
Pronunciava, balbettava incredulo parole laceranti, parole a cui non credeva minimamente.

"Ho perso."
Sì, Aomine, aveva perso.
Ne era sconfortato, eppure qualcosa di questa sconfitta lo rendeva felice. Osservò Kuroko, la sua precedente ombra, e deglutì. Quel viso così carino, ormai apparteneva a quel coglione- così lo considerava- di Kagami.
Tuttavia non poteva prendersela con il rosso. Non aveva alcuna colpa, Kuroko aveva fatto la sua scelta, e no, non era né un dispetto né un improperio nei confronti di Aomine. Semplicemente aveva riconosciuto Kagami come
la sua vera luce.
Aomine ne era consapevole, ma qualcosa nella mente lo esortò a seguirlo negli spogliatoi. Non riusciva a staccarsi da Kuroko: era stato da sempre il suo miglior amico, la sua luce, l'unico verso cui potesse provare qualcosa che superi di gran lunga l'amicizia.
Si morse il labbro inferiore, in preda a lunghe esitazioni, supposizioni fallaci e giuste, dubbi, sofferenza.
"Non posso...Kagami non mi rispetterebbe più.", supponeva, benché non gli importasse poi così tanto di cosa potesse fare Kagami. Non era da lui stare lì a valutare le conseguenze.
Aveva solo paura. Paura di poter perdere Kuroko, anche come migliore amico.

Strinse un pugno e con passo felpato raggiunse lo spogliatoio della Seirin.
Kuroko era solo.
Lo scrutò dalla testa ai piedi con solito sguardo inespressivo, e notò delle gocce di sudore che imperlavano la fronte scura dell'amico. Avevano terminato la partita da un pezzo, il sudore non era causato dall'evidente sforzo fisico. Kuroko disponeva di un'empatia ben sviluppata, solo che nessuno se n'era mai accorto.
«Aomine-kun, che ci fai qui? Stai bene?» domandò docilmente, tenendo lo sguardo fisso su Aomine. 
Aomine sussultò.
«Sì, sto bene. Perché sei da solo? Dove sono gli altri?» rispose, cercando inevitabilmente di apparire calmo, nonostante si mordesse costantemente il labbro inferiore per via del nervosismo che incombeva su di lui.
«Credo torneranno a breve. E tu piuttosto?» ribadì la domanda che aveva posto qualche minuto prima, senza mai staccare lo sguardo da Aomine.
«Volevo sapere dove ti trovavi. T-Tutto qui, Tetsu.»
«Non mentire. C'è qualcosa che non va, Aomine-kun?»
«Esatto! Mi chiedo come possa piacerti quell'idiota

Ad un tratto gli si gelò la mente. Come poteva urlare in faccia a Kuroko certe cose? 
Era forse impazzito? Dov'era finito l'orgoglio di cui vantava?
No. Non era innamorato,
affermava nel vano tentativo di persuardersi.
Si girò di spalle, quando sentì la voce di Kuroko pronunciare qualche parola, con sibilo, voce sottile, voce che pressapoco non udiva.
«Aomine-kun, sei geloso per caso?» gli chiese dolcemente, avvicinandosi con passo lento all'amico più alto di lui.

«N-No! Sei scemo?!» rispose tutto d'un fiato, benché sapesse che Kuroko sosteneva il vero.
L'atmosfera si incupì, Aomine non riuscì a replicare.
Ammettere di essere geloso era l'unica scelta? Prenderlo in braccio e baciarlo forse sarebbe stato meglio? 
Non importava, doveva eliminare quel terribile pensiero che tormentava la sua testa.
Dentro di sé nutriva un desiderio irrefrenabile, necessitava del corpo esile di Kuroko. Non gli importava se qualcuno li avrebbe visti: Kuroko era davanti a lui. E non gli resisteva.
L'aveva capito.
Finalmente l'aveva capito.

Amava Kuroko, più di chiunque altro. C'era anche Kise Ryouta nella sua vita, ma nessuno poteva eguagliare l'attrazione che provava verso il suo migliore amico.
Lo accolse fra le proprie braccia e, con dolcezza repressa, gli stampò dei baci umidi e focosi sulle labbra candide e sottili del ragazzo. Non parve scosso da quei gesti, anzi, sembrava acconsentire.
«Aomine-kun, mi era mancato tutto questo.» ammise perplesso, cercando di nascondere l'evidente imbarazzo. 
Gli accarezzò il petto coperto e si morse il labbro inferiore con forza. Gli era mancato, ma non poteva dire che lo amava.
«Tetsu...non fare lo sdolcinato ora.» replicò nervoso l'altro.

Fremeva dalla voglia di toccarlo, e finalmente lo fece suo.
Gli accarezzò i fianchi chiari, e sensualmente succhiò una parte del suo collo, in modo da lasciare alcuni dei propri segni che avrebbero testimoniato ciò che fecero quella sera.
Kuroko ansimava adorabilmente, e Aomine non poteva far altro che bearsi di quegli ansiti sensuali ed innocenti.
Entrò velocemente dentro di lui e si godeva quel calore che non avrebbe mai assaporato da quel momento in poi.
Gli leccò il collo e scese con le labbra alle sue clavicole visibili, andando poi a mordergli i capezzoli, al fine di stimolare la sua eccitazione. Kuroko gli passò le dita fra i capelli e si lasciò scappare delle urla acute: il suo corpo gracile non poteva tollerare più di tanto.
Tuttavia, quando si fermarono, Kuroko non poté far altro che ammirare la bravura di Aomine nel muoversi e dominarlo.
«Aomine-kun, sei bravo.»
«Lo so. Però Tetsu, io...»
Non dirlo Aomine, no.
«Anch'io ti amo, Aomine-kun. Come potrei non farlo? Sei stato la mia luce. Il mio miglior amico. Eri l'unico con cui, quando eravamo alle medie, avevo legato. Insieme, riuscivamo ad affrontare ogni ostacolo...»
Kuroko non aveva mai parlato così tanto, ma la situazione lo richiedeva. Aomine non trovava la risposta, tutto ciò confondeva il suo cuore. Si era appena rivestito. Nuovamente le gocce di sudore inondarono la sua fronte. Era inutile cercare di reprimere l'ansia di quel momento.
«Tetsu, quella testa rossa non ci separerà, sappi solo questo.»
Si sentiva così stupido. Rispondere così, su due piedi, a Kuroko? 
Una risposta così magra, semplice e diretta.
Eppure non comprese che, per Kuroko, quel solo periodo, quella sola frase, funse da tranquillità interiore. Si sentiva calmo e in pace con il proprio ego.
Da lontano annuiva.
"Esatto, Aomine-kun.", sentenziò infine, "
Nessuno potrà dividerci.
"



// Salve! 
Questa è la mia quarta ff, di Kuroko no Basket. Amo questi due, sono la dolcezza.
Kuroko è puccio, ma anche Aomine lo è. u_u
Aspetto le vostre recensioni, ogni consiglio è ben accetto!









   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroko no Basket / Vai alla pagina dell'autore: Winged_Crow