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Autore: cam_wow    04/09/2014    1 recensioni
Fan fiction basata sulla canzone "Can we dance"
1.359 parole
che aspettate? leggete! :)
Genere: Generale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bradley Simpson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                            CAN WE DANCE?
La festa era già iniziata da un’ora quando Bradley e James percorsero a passo veloce il vialetto che conduceva alla casa gremita di ragazzi. Il fatto che fuori non ci fosse nessuno, a parte qualche fumatore che non sapeva rinunciare al suo vizio, gli fece capire che dentro si stavano divertendo molto. Salirono i pochi scalini ed entrarono attraverso la porta, per ritrovarsi davanti il salone pieno di gente che ballava a ritmo imposto dalla canzone del momento. Notarono subito i loro amici ad aspettarli vicino il bancone degli alcolici e li raggiunsero. Brad ne approfittò per prendere subito un po’ di Vodka, poi cominciò a guardare tra la gente per scorgere le ragazze più carine. Non aveva intenzione di fare conquiste o roba del genere, ma doveva pur divertirsi quella sera. Ne notò subito una bionda, che indossava un vestito bianco lungo fino alle ginocchia. Continuava a guardarla che parlava con le sue amiche ridendo ogni tanto, quando James gli disse:
“Chi guardi?”
“Mah, quella laggiù, col vestito bianco… che dici?”
“Ah, la Rings, quella del primo anno. Cavolo, è la più bella della festa! Non hai possibilità con lei.” Concluse ridendo il ragazzo.
“Questo lo dici tu.” Ammiccò Brad di rimando.
A quel punto James si girò verso il resto del gruppo e prese parola.
“Ragazzi, il nostro Bradley ha deciso di sfidarci. Dice che riuscirà a farsi fare qualcosa da quella ragazza entro stanotte. Io ovviamente non ci credo. Si scommette un pacco di Marlboro light a testa, chi è con me?”
I ragazzi dimostrarono subito la loro approvazione battendo il cinque al ragazzo ma Brad li fermò.
“Hey, aspettate! Andiamo, lo sappiamo tutti che quella è una santarellina, non mi farà proprio niente. Facciamo che vinco solo se arrivo a baciarmela, okay?” 
“Mmh… okay dai.”
Il ragazzo  si versò un altro bicchiere di Vodka e ne bevve qualche sorso mentre guardava la vittima della loro scommessa e aspettava il momento giusto per raggiungerla. Appena il dj fece partire una canzone abbastanza lenta, Brad posò il bicchiere ormai vuoto per la terza volta e si incamminò verso la giovane. Una volta raggiunta, le si avvicinò tanto da parlarle all’orecchio:
“Possiamo ballare?”
La ragazza si girò un attimo verso le sue amiche per poi guardarlo in faccia e mormorare un flebile “Okay.”
Brad le prese la mano e la condusse al centro della pista, mentre faceva l’occhiolino a Connor, che lo guardava insieme agli altri. Le mise le mani sui fianchi e cominciò a muoversi, per poi avvicinarsi di nuovo al suo orecchio e sussurrarle con voce sexy:
“Sei fidanzata?”
“No, sono Lucy ahahahahah.” disse la ragazza scoppiando a ridere.
“Non mi interessa sapere il tuo nome.” rivelò serio, per poi pentirsene appena vide la faccia della bionda. Non tanto perché gli dispiaceva, ma non poteva perdere la scommessa. Lui non perdeva mai.
“Ehm, scusa, non volevo dirlo. È stato l’alcol che inizia a fare effetto.”
“Tranquillo.” rispose lei, che nel frattempo aveva ricominciato a mostrare il sorriso che aveva per la maggior parte del tempo.
“Comunque sei proprio una bella ragazza.” disse Brad per cercare di affrettare i tempi e finire quella storia il prima possibile. Amava scherzare con i suoi amici ma allo stesso tempo odiava prendere in giro le persone che non se lo meritavano. Lucy  era una di quelle, e lo capì dagli occhi appena lucidi e il rossore sulle guance che comparse ad un semplice complimento che non era come tutte le altre ragazze in quella stanza.
“Grazie…. Perché i tuoi amici ci guardano ridendo?”
Si girò di colpo verso il suo gruppo, il quale sghignazzava e già immaginava il fumo aspirato dalla prima sigaretta. Tristan, che era appena arrivato, decise di verificare dal vivo la situazione dell’amico per mettere un po’ di ostacoli nel caso in cui il ragazzo era vicino alla vittoria.
“Hey amico!” salutò il ragazzo battendo il pugno. “Non mi presenti la tua ragazza?”
“Oh, non sono la sua ragazza!” rispose pronta Lucy col solito sorriso.
Tristan guardò Brad in modo trionfante, ma quello non si scoraggiò.
“Già, non è la mia ragazza, adesso puoi anche andartene!” lo ammonì in tono serio e il biondo se ne tornò da dove era venuto, raccontando subito la breve conversazione ai suoi amici, che nel frattempo ridevano a crepapelle.
Bradley si girò un attimo verso di loro per poi girarsi verso la ragazza e riprenderle la mano per ballare, mentre rilasciava un pesante sbuffo.
“Che hai” si preoccupò lei.
“Niente, ho solo degli amici idioti.”
“E perché li frequenti ancora? Gli amici sono preziosi proprio perché te li scegli da solo, se loro non ti piacciono fattene degli altri!”
“Non penso di riuscire a trovare delle altre persone come loro al mondo. Saranno stronzi, antipatici, strani e altre cose ma sono gli unici che mi sopportano. Il minimo che posso fare è ricambiare. Alla fine sono la mia seconda famiglia, gli voglio più bene che a me stesso.”
Finì la frase col sorriso sulle labbra che contagiò immediatamente la ragazza.
 La canzone stava per finire e sapeva che sarebbero rimasti solo pochi secondi per vincere. Cavolo, stavolta gli sarebbe dispiaciuto davvero tanto ma doveva farlo. Si girò verso i suoi amici, lo stavano guardando tutti. Tornò a fissare la ragazza, le presse il viso tra le mani e fece combaciare le sue labbra con quelle di Lucy in un gesto veloce. Subito una scossa si scaricò in tutto il corpo del ragazzo, ma non era tanto forte come il bruciore sulla guancia che un secondo dopo arrivò, causato dallo schiaffo dato dalla ragazza. Lucy si allontanò subito dal corpo e dalle labbra di Brad, avrebbe voluto urlargli contro ma le parole non le uscivano di bocca. Anche il ragazzo avrebbe voluto spiegarle che non era impazzito di colpo, ma non riusciva ad emettere suoni. L’unica cosa per comunicare erano gli occhi, fissi in quelli dell’altro. Quelli di Lucy erano delusi e stupiti, mentre quelli di Brad erano dispiaciuti, cercavano di scusarsi.
La ragazza stava per scoppiare in lacrime, così si girò e corse verso il suo gruppo di amiche. Bradley non poteva sopportare di vederla in quello stato, così andò a prendersi un altro drink, prima di affrontare gli amici che sicuramente erano pronti a prenderlo in giro per aver fallito miseramente. Sapeva che a loro non bastava un semplice “labbra contro labbra” per dichiarare la sconfitta, loro volevano un vero bacio!
 Rifiutato dalla più bella della festa. Questa storia se la sarebbe portata dietro a vita. Per non parlare dello schiaffo che aveva preso! Aveva ancora la guancia arrossata. Prese un bel respiro e tornò dai suoi amici.
“Allora? Te l’ha tirato forte lo schiaffo eh?” disse uno di loro, facendo ridere tutti quanti.
“Cavolo, si vede l’impronta della mano! Hai capito l’innocente Rings, dobbiamo scritturarla per i nostri combattimenti di boxe.”
L’intero gruppo scoppiò in una fragorosa risata, mentre Braad rimase immobile con la faccia seria. Poi prese il cellulare dalla tasca interna della giacca, tolse la cover e ne estrasse una banconota da 50 dollari.
“Ecco i vostri soldi, comprateci quante sigarette volete e fumatevele lontano da me. Io vado a casa!” James prese i soldi guardandolo in modo strano, per poi dire un flebile “ciao” mentre l’amico scappava verso la porta della casa.
Stavolta era davvero arrabbiato. Non tanto con i suoi amici, ma con sé stesso! Aveva sprecato un’opportunità con quella ragazza. Se solo avesse lasciato stare quella scommessa, magari in quel momento stava chiacchierando con Lucy per conoscersi a vicenda. Forse era ora di darci un taglio con quella merda: alcol, fumo, stupidi giochi.
Superò il portone d’ingresso e scese le poche scale che conducevano al vialetto, quando sentì un lamento provenire dalla sua destra. Si girò e la vide, seduta per terra, con le mani a ripulire il viso dalle lacrime e dal mascara che ormai cominciava a colare. Stava così per lui, non poteva lasciarla in quello stato. Tanto, cosa poteva mai fargli? Dirgli qualche parolaccia? Non era il tipo… Tirargli uno schiaffo? Beh, quello lo aveva già fatto.
Stavolta non aveva nulla da perdere. Si girò e la raggiunse.
 
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Hello there!
Sono tornata con questa nuova One-Shot sui the Vamps. È la prima che scrivo su di loro quindi non mi sono impegnata in descrizioni dei personaggi o roba simile dato che non li conosco ancora abbastanza bene.
Da come avrai capito, è quasi completamente basata sulla loro canzone “Can we dance”
Sinceramente non credo sia un gran ché, però sto già pensando ad un sequel e se funziona, magari diventerà una storia a capitoli… chissà! :D
Okay, basta annoiarti! Ringrazio te, sì, proprio tu che stai leggendo queste parole, perché mi hai sopportato fino a qui! Se ti è piaciuta la storia, oppure no, lascia una recensione, almeno so cosa devo migliorare e cosa invece va bene così :) Graaazie!    
alla prossima xD                               -Cam.
  
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