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Autore: sethele    24/09/2008    1 recensioni
E' il compleanno di Jesica, un'animatrice del Grest (che non è altro se non l'oratorio estivo). Cosa le regaleranno i bambini e i suoi amici? P.S. Storia scritta in poco tempo, quindi non riuscita benissimo...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Autore:
E' veramente una storia troppo semplice...ma ho avuto veramente pochissimo tempo per scriverla!!!
Spero che, con queste limitazioni, vi piaccia comunque, e che vogliate recensire ugualmente!!!!
Buona lettura!!!

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Immagina un mondo parallelo, nel quale le varie festività cadono in altre date: Natale a Marzo, Carnevale a Novembre, Pasqua a Dicembre e…il Grest a Settembre!
Sono le 8.30 del 24 Settembre…Molti bambini, dopo aver salutato i genitori, stanno percorrendo le scale che li porteranno in oratorio.
In mezzo a loro c’è anche una ragazza, di quindici anni esatti. Indossa la maglietta blu elettrico e bianca degli animatori.
Quando arriva nel portico nota che c’è qualcosa di strano…è tutto troppo tranquillo.
Nei campi adiacenti di calcio e pallavolo non ci sono bambini che giocano o che corrono, e dal salone non proviene la solita musica dei balli di gruppo, che solitamente riecheggia a qualsiasi ora della mattina e del pomeriggio.
Gli unici bambini che sono lì sono quelli che hanno sceso le scale con lei pochi secondi prima,  e anche loro erano strani.
“Ciao Fabio, ciao Rio” li salutò, aspettandosi che si fermassero. Ma quelli, quasi senza neanche voltarsi, si limitarono a risponderle con un “Ciao Jessica”, e si affrettarono a entrare nel salone.
Il loro comportamento era strano: Fabio e Rio solitamente erano due bambini molto vivaci (Rio fin troppo), e convincerli a entrare in salone per iniziare le attività organizzate era un’ardua impresa.
“Mha, si vede che ieri, quando non c’ero, gli altri animatori hanno deciso di organizzare qualcosa di coinvolgente, che ha convinto i bambini a entrare subito in salone, facendo silenzio per ascoltare bene la spiegazione” mormorò tra di sé.
Incuriosita, si avviò e varcò la porta oltrepassata poco prima dai due ragazzini.
Entrata nel grande salone, si ritrovò davanti, disposti in fila contro il muro opposto della sala, un centinaio di bambini e gli altri animatori.
“BUON COMPLEANNO, JESSICA!” urlarono tutti insieme, mentre le correvano incontro.
Un bel colorito rosso avvampò sul volto di Jessica…Non perché era in imbarazzo, ma per la sorpresa.
I bambini urlanti si stancarono ben presto di festeggiare l’animatrice, preferendo giocare nel salone o ballare, con la musica che nel frattempo era stata messa.
Solo sette bambini restarono lì, e avevano tra le mani degli oggetti, probabilmente regali per Jessica.
Tra di essi c’era anche Fabio, che porse alla ragazza un pallone.
“Tieni…così potremo giocare sempre, senza dover aspettare per avere una palla dagli altri bambini!”
“Grazie, tesoro” rispose l’animatrice, abbracciandolo forte.
Poi si avvicinò a lei una bambina bassa, con dei bei occhialetti tondi: era Anna, la bambina più piagnona di quell’anno, che le porse un pacchetto di fazzoletti di carta.
“Sai, nel caso dovessi piangere anche te…”
abbozzando un sorriso, Jessica abbracciò anche lei, ringraziandola.
Arrivò il turno di una bambina grassottella e con dei lunghissimi capelli neri, alcuni dei quali combattevano contro la legge di gravità: era Lucia.
Tra le sue mani teneva un pettinino verde limone, che passò velocemente in quelle dell’animatrice.
Poi toccò a Ernesto, che le regalò un segnalibro ricavato da un cartoncino. La sagoma era quella di una grossa matita, e sopra, con una simpatica calligrafia da bambino, aveva scritto “Per Jessica animatrice”.
Avanzarono infine tre ragazzine, due di prima media e una di quarta elementare.
Erano Chiara, Natasha e Veronica, tre casiniste di prima categoria. Nelle menti degli animatori era ancora vivido il ricordo di quando tutte e tre erano sparite, per essere poi ritrovate chiuse nel bagno a truccarsi.
Neanche a dirlo, le diedero una piccola scatoletta si trucchi con un foglietto di carta incastrato nella confezione, con su scritto “Attenta a non farti beccare in bagno, eh?!?!”
Anche loro come gli altri bambini, ricevettero un abbraccio in segno di ringraziamento.
Commossa dai pensieri dei bambini, Jessica urlò:
“GRAZIEEEEEEEEE!”
Ma i regali non finirono qui. Durante la giornata, infatti, molti animatori andarono da lei per darle qualcosa.
Claudia e Martina, le due bionde che una volta si erano divertite a dimostrare con un video che le bionde sono stupide, le regalarono uno specchio.
“Così, anche se non sei bionda, puoi entrare nel nostro club dello specchio!”
“Ehm, grazie mille per l’offerta…ci penserò!” fu la risposta, detta in tutta fretta per allontanarsi da loro e non scoppiare a ridere in faccia alle due.
Inoltre, anche il gruppo che si faceva chiamare “Il Comitato d’Inquisizione”, che non sopportava la gente (come Martina e Claudia) che non facevano niente per aiutare durante i giochi, andarono da lei in un momento di pausa dopo pranzo.
Elisabetta, appassionata di letteratura e speaker per la spiegazione dei giochi, le compose una bellissima poesia.
Grazia, che con le bambine delle medie stava preparando una coreografia per lo spettacolo di fine Grest, le diede un dvd con un balletto ideato da lei.
Roberto scrisse e dedicò la fine della sua storia, della quale Jessica era una grande lettrice.
Infine Federica, che qualche volta aveva il compito di suonare in Chiesa, le regalò un foglio pentagrammato contenente una melodia da lei composta.
Sicuramente Jessica lasciò l’oratorio con le tasche piene e, si spera, felice dei suoi amici!

  
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