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Autore: Sonmi451    04/09/2014    1 recensioni
La malinconia e la tristezza di un Sasuke che, disperato, si fa abbattere dall'immenso potere che ha il destino sull'essere umano, costretto a subire senza essere in grado di rimediare. Una piccola storia drammatica che ci presenta uno dei nostri personaggi preferiti come un essere pieno di sentimenti, al posto che una statua di ghiaccio.
[SasuSaku] [Scusate la trama terribile]
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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La pioggia regnava in quella fredda giornata di autunno.


Le goccioline sbattevano prepotenti contro i fili d'erba di quel campo d'addestramento dominato dal silenzio e dall'angoscia.


Un vento freddo soffiò, smuovendo anche i più piccoli insetti rintanati in quella terra così bagnata e umida, arrivando a smuovere anche i capelli fradici e neri come la pece di un ragazzo che, in piedi in mezzo a quella desolazione, teneva gli occhi chiusi e piangeva silenziosamente.


Era alto e snello, muscoli leggermente scolpiti e una pelle chiarissima che entrava in contrasto con gli occhi scuri.


Aprì leggermente gli occhi e si guardò con rabbia le mani, colpevoli di ciò che gli stava provocando quel terribile dolore al petto da giorni ormai. Le strinse in due pugni e urlò con tutto il fiato che aveva in corpo fino a farsi cadere sulle ginocchia, stremato sia fisicamente che mentalmente da tutto quello che gli stava capitando.


Si sdraiò, godendosi della pace che regnava in quel luogo, sprofondando completamente nei ricordi.


Sasuke e Naruto camminavano lentamente uno di fianco all'altro tra le tende di quell'accampamento creato subito dopo la fine della guerra. Dopo aver sconfitto Kaguya e aver salvato il mondo il team7 e in particolar modo, i due ragazzi, erano considerati degli eroi. Tutto era tornato abbastanza alla realtà e mentre loro due si erano rimessi in sesto quasi subito, tutti gli altri ninja avevano bisogno di attenzioni mediche per potersi rimettere in forze e ritornare ai propri villaggi. Entrarono in una tenda piuttosto grande e scorsero subito Sakura alle prese con delle scartoffie.


-”Buongiorno Sakura-chan!”- canticchiò Naruto andandole incontro e abbracciandola forte.


-”Naruto! Sasuke! Che piacere vedervi”- Sakura si lasciò abbracciare dal biondo mentre si sentiva al settimo cielo per quella piacevole sorpresa.

Ormai erano settimane che era tremendamente occupata con i pazienti e non aveva ancora avuto modo di liberarsi, come d'altronde anche i suoi due compagni che invece aiutavano con la perlustrazione del luogo e il rientro delle persone nei loro villaggi.


-”Come stai?”- chiese Naruto alla rosa scostandosi da lei.


-”Io bene. Sono solo parecchio stanca..ma non importa! Voi invece?”- rispose con malinconia vedendo indifferenza negli occhi del moro, che a differenza di Naruto se ne stava ben distante e in silenzio.


-”Beh noi siamo sempre in gran forma come puoi vedere! Piuttosto tu, Sakura-chan, dovresti prenderti qualche giorno di riposo. Sei dimagrita un sacco! E quelle tremende occhiaie non ti donano affatto, sei più bruttina del solito..”- constatò Naruto incrociando le braccia pensieroso, prima di ricevere un sonoro cazzotto in faccia che lo fece sbattere violentemente a terra.


-”NARUTO!! COME TI PERMETTI BRUTTO..!!!”- gli urlò Sakura prendendolo poi per il colletto, pronta a tirargli un alto pugno.


-”Sakura come sta il braccio?”-


Quella voce così profonda e cupa la distrasse e guardò gli occhi della persona che amava più di se stessa.


-”Bene..mi riprendo in fretta.”- gli rispose con un filo di voce, imbarazzata da quella domanda così strana ma allo stesso tempo semplice.


-”Ok. Naruto, credo sia arrivata l'ora di andare. Buona continuazione Sakura.”-


-”Ooooh TEME!! Aspetta cavolo! Sakura-chan, mi spiace averti offesa, non volevo. Sappi che torneremo presto e riusciremo finalmente a stare un po' insieme! Mi raccomando riposati, ne hai bisogno!”- le sorrise calorosamente Naruto, seguendo Sasuke che invece se n'era già andato.


Sakura sospirò e con tristezza riprese a lavorare. Non riusciva a pensare come sarebbe stata da quel momento in poi la sua vita. Tutto era uguale, tranne lui.. Sasuke sarebbe rimasto? Che rapporto ci sarebbe stato? Cosa sarebbe successo? Non seppe darsi le risposte e lasciò che le calde lacrime di quegli occhi stanchi le rigassero il viso senza accorgersi che in verità lui la stesse guardando.



Sasuke ripensò a quel momento. Avrebbe voluto chiederle molto di più. Avrebbe voluto abbracciarla. Avrebbe voluto sfiorarle le guance. Avrebbe voluto trascinarla via da lì e portarla in qualche luogo tranquillo dove farla riposare. Avrebbe voluto fare tutto quello che non fece per lei in quegli anni.


Sorrise amaramente.



Erano passati ormai quattro anni dalla fine della guerra e finalmente ognuno era tornato alla propria vita tranquilla, tranne qualche piacevole novità come il matrimonio che si sarebbe tenuto quel giorno tra Naruto ed Hinata che finalmente si erano messi insieme, ed il nuovo Hokage: Kakashi.

Sasuke si guardò allo specchio sistemandosi per l'ultima volta la cravatta. Portava un elegante smocking nero compreso di camicia bianca e cravatta grigia. Aveva deciso di optare per quella scelta un po' bizzarra e occidentale al posto di fare come il suo amico Naruto che invece per quell'evento importante aveva deciso di indossare un orrendo Kimono maschile sull'arancio e sul rosso. Provava molta pietà nei confronti di Hinata, non capendo cosa ci trovasse in lui.

Uscì di casa chiudendosi la parta alle spalle e camminò silenzioso verso il palazzo dell'Hokage. Mentre si avviava pensava a quanto la sua vita facesse pena in quanto non era ancora riuscito a ristrutturare il quartiere degli Uchiha e nemmeno a trovare una donna degna di portare quel cognome. Non gli interessava avere quel tipo di attenzioni o per meglio dire.. non riusciva a guardare nessuna che non fosse lei...Sakura. Aveva avuto un flirt durato qualche mese con Karin, la sua vecchia compagna del team Hebi. Credeva che lei, nonostante il suo carattere così insopportabile, potesse essere la persona giusta ma si rese conto ben presto che non riusciva a stare con lei. Non riusciva a baciarla senza pensare ad altre labbra rosse. Non riusciva a farci l'amore senza pensare a un corpo più minuto e profumato. Non riusciva a guardarla senza pensare a due iridi verdi smeraldo. Così decise di chiudere quella relazione forzata prima di quanto immaginasse ottenendo però solo molta solitudine in quanto la rosa si era allontanata molto. Lui sapeva nel suo cuore di averle inferto una ferita molto profonda stando con la rossa, ma l'orgoglio e la testardaggine gli avevano impedito di darci importanza, fino a quando non divenne troppo tardi.

La vedeva spesso in compagnia di un Anbu molto giovane che le faceva palesemente la corte e in quelle occasioni provava rabbia e gelosia, ma sapeva perfettamente che non poteva farci nulla. Lui aveva fatto delle scelte. Lei altre. Sospirò.


Arrivò a palazzo ed entrò in una grande sala che avevano allestito appositamente per il matrimonio e senza fare fatica trovò il biondo intento a ridere e scherzare rumorosamente con Shikamaru, Kiba, Rock Lee e Chouji. Quel posto era strapieno di persone e cominciava a sentirsi fuori luogo in quanto lui era sempre stato un amante della tranquillità ma non appena raggiunse il suo amico capì quanto quel momento era importante e la sua presenza era essenziale per Naruto.


Si guardò intorno cercando con gli occhi Sakura.


-”Teme ti vedo pensieroso, che hai?”- gli chiese Naruto dandogli una pacca sulla spalla.


-”Niente. Non preoccuparti. Tu piuttosto vedi di tenerti pronto..”- gli fece un mezzo sorriso.


Naruto gli fece l'occhiolino e non ci volle molto tempo che l'annuncio dell'arrivo di Hinata mise a sedere tutti e la cerimonia iniziò. Hinata entrò accompagnata dal padre e tutti la seguirono con lo sguardo, rapiti dall'incredibile bellezza che si celava dietro quel velo fastidioso. Naruto già aveva iniziato a piangere e Sasuke, finalmente, scorse dei capelli rosa a lui noti dietro la mora, intenta a tenerle quel tessuto troppo lungo per i suoi gusti.


Gli occhi gli si illuminarono a quella visione. Aveva i capelli sciolti tenuti fermi con delle forcine dietro le orecchie. Portava uno splendido vestito color pesca che la fasciava alla perfezione facendo sembrare il suo corpo ancora più snello di quanto già non lo fosse. La osservò mentre si posizionava di fianco alla sposa e ad Ino, l'altra damigella, e per un attimo i loro occhi s'incontrarono.


Sakura aveva un'espressione che non riusciva a distinguere e sembrava volergli dire tutto e niente. Fu la voce di Kakashi a riportare Sasuke alla realtà, distraendolo per tutto il resto del tempo, impedendogli di guardare ancora la sua ex compagna.


La sera arrivò presto e ormai il ricevimento stava per finire. Avevano mangiato, ballato e riso tutti insieme, tranne lui. Non capiva come mai non riuscisse a smettere di stare seduto a guardare le mani del giovane Anbu mentre accarezzavano spesso e volentieri i fianchi e le guance di Sakura, desiderando mentalmente di essere al posto suo.

I loro sguardi si erano molte volte incrociati ma nessuno dei due aveva fatto niente per parlarsi, e andava bene così.


-”Teme, perché non la smetti di essere così serio e non vieni a ballare anche tu?”-


-”Lo sai che non sono il tipo. Sto bene qui”-


Naruto lo osservò contrariato finché non seguì con lo sguardo cosa stesse guardando e si rese conto della situazione.


-”Perché non vai a parlarle?”-


-”Come scusa?”-


-”Non fare il finto tonto teme. Lo so perfettamente quanto tu e Sakura vi siate allontanati in questi anni per diversi motivi ma credo che tu non stia bene e nemmeno lei. Karin se n'è andata, è ora di prendere il toro per le corna e andare a parlarle.”-


-”Sei solo un dobe.”- gli rispose Sasuke senza guardarlo, mettendosi successivamente le mani in tasca e uscendo da quella sala che cominciava a farlo sentire claustrofobico.


Andò all'esterno e decise di farsi una passeggiata, senza rendersi conto che i suoi piedi l'avessero portato alle panchine, protagoniste di un ricordo molto importante.


Passò diverso tempo e lui aveva gli occhi chiusi quando fu costretto ad aprirli percependo una presenza troppo conosciuta.


-”Ciao Sasuke..”- gli sorrise dolcemente, avvicinandosi a lui e sedendogli accanto.


-”Che ci fai qui?”- le rivolse quelle parole con un tono troppo duro, senza nemmeno guardarla, pieno di vergogna e timore.


-”Mi volevo fare una passeggiata prima di rientrare a casa e..insomma..non credevo di trovarti qui..”- gli rispose sussurrando le ultime parole.


Si voltò a guardarla e aveva il viso leggermente arrossato. Come se avesse pianto.


-”Hai pianto...”-


Lei si sorprese di quell'affermazione improvvisa e rise istericamente.


-”No! Credo sia stato tutto quell'alcool a darmi alla testa e sai”-


-”Cos'è successo?”- la interruppe bruscamente lui senza smettere di guardarla. Lei in tutta risposta cambiò espressione e abbassò gli occhi coprendoli con i ciuffi rosa sfuggiti alla pettinatura, probabilmente trattenendo altre lacrime che chiedevano di uscire.


-”Niente..”-


-”E' stato lui?”-


Lei optò per il silenzio, fino a quando non si alzò in piedi e fece qualche passo lontano da lui.


-”Mi sono resa conto, che non riuscivo..”-


Alzò gli occhi verso la luna.


-”Non riuscivo a guardarlo negli occhi, senza smettere di pensare ai tuoi..”-


Sasuke si alzò e volle avvicinarsi per toccarla ma non ci riuscì, e rimase a guardarla impassibile, senza muoversi.


-”Ma so perfettamente che i tuoi non pensano ai miei come vorrei io. Ormai siamo cresciuti entrambi e sappiamo perfettamente che certe cose non potranno mai accadere. Perdonami se ti sto dicendo queste cose..probabilmente starai pensando a quanto sia noiosa”- gli sorrise voltandosi, e Sasuke poté specchiarsi nelle calde lacrime che le bagnavano le guance.


-”Ora è meglio che vada.. Buonanotte Sasuke..”-


E fu così che la vide allontanarsi con passo abbastanza svelto, senza nemmeno avere la forza di chiamarla. Completamente spiazzato da quella dichiarazione così spontanea e sofferta che gli facevano venire voglia di urlare.




Sasuke si portò una mano sul viso, togliendo i capelli bagnati che prepotenti gli coprivano gli occhi. Ripensò a quanto quella notte, per lui, avesse significato una cosa sola: tornare a vivere.




Sasuke bussò incessantemente alla porta di quell'appartamento che mai avrebbe pensato di raggiungere. Fu una sottile voce incerta a farlo smettere.


-”Chi è?”-


-”Sakura..apri”-


Sakura aprì lentamente e guardò mezza stupita mezza addormentata Sasuke che se ne stava lì davanti a casa sua alle tre di notte.


-”Ma cosa ci fai qui a quest'ora? E' successo qualcosa?”- gli chiese con un velo di preoccupazione.


-”No..avevo bisogno di parlarti.”-


Sakura lo fissò ancora qualche istante, poi titubante decise di aprire la porta facendolo entrare.


Andarono in cucina e si sedettero a tavola.


-”Cosa devi dirmi?”-


Sasuke la fissò negli occhi, cercando il coraggio di parlare.


-”Io..”-


-”Tu..?”-


-”..vorrei chiederti scusa”-


-”Per cosa Sasuke?”-


Il moro sospirò, alzandosi in piedi e raggiungendola dall'altra parte del tavolo, inginocchiandosi alla sua altezza.


-”Per quello che sto per fare..”-


Sakura stava per controbattere ma le labbra di Sasuke furono più veloci e rapirono le sue in un bacio casto e molto morbido.


Chiusero gli occhi entrambi e si scambiarono quell'effusione molto semplice senza riuscire a capire veramente cosa stesse accadendo. Le loro bocche si muovevano da sole, mentre Sakura prese il volto di Sasuke con le sue esili mani e lo fece avvicinare ancora di più, abbracciandogli poi il collo con le braccia e approfondendo quel bacio molto desiderato.


Rimasero in quella posizione ancora un po', fino a quando Sasuke non si alzò e prendendo Sakura dalla vita con un braccio non la fece sedere sopra il tavolo. Cominciò a baciarle il collo e le guance, sentendo quanto la pelle della ragazza fosse molto più morbida e profumata di quello che si era immaginato.


Inebriato da questa nuova droga divenne più vorace e aprì la vestaglia della rosa togliendole anche la camicia da notte, lasciandola solo in mutandine e godendo così di quella splendida visuale. Era cresciuta molto e le forme da donna le sottolineavano la terza abbondante e il corpo snello e sodo.


-”Sasuke..”-


La guardò negli occhi, prima di darle un ennesimo bacio e concentrarsi poi successivamente sul seno.

Glieli leccò e morse con dolcezza, sentendo poi le gambe di Sakura circondargli la vita per avvicinarlo.


Sorrise a quel gesto così spontaneo e dopo essersi scambiati ancora qualche bacio si liberarono degli ultimi indumenti e Sasuke entrò piano in lei stringendole le cosce e il sedere.


Osservò come Sakura chiuse gli occhi e gemette il suo nome, sudata e rossa. La baciò.


Non si staccarono mai mentre quella danza di amore e passione prendeva sempre più velocità fino ad esplodere in un solo e unico momento.


Era felice.

FINE CAPITOLO I

Salve ragazze, nell'attesa della nuova long ho voluto postare questo piccolo antipasto composto di 2/3 capitoli. Una cosa "leggera" che mi sentivo in vena di scrivere per un po' di malinconia dovuta alla noia. Un grande bacio!

Sonmi451

  
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